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Marcianò e Iatì

REGGIO – L’Agcom blocca il Comune sulle proroghe ad Idrorhegion

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Agcom, ha stoppato il Comune di Reggio Calabria, invitando quest’ultimo a non sottoscrivere più proroghe a Idrorhegion, ma a fare ricorso ad una modalità tra quelle consentite dall’ordinamento». È quanto hanno reso noto il consigliere comunale Filomena Iatì ed Angela Marcianò, presidente di ‘Movimento e Identità’, sottolineando come «dopo l’Anac – Autorità Nazionale Anticorruzione, anche l’Agcom ha dato ragione alla battaglia condotta con ostinazione e competenza dal Movimento ‘Impegno e Identità’».

Già in campagna elettorale, Angela Marcianò si era pronunciata sull’impraticabilità del percorso dell’internalizzazione dei servizi alla società Castore, cavallo di battaglia di Falcomatà & Co.. Aveva ben chiaro un unico obiettivo: tutelare i lavoratori.

«Come i fatti legati indissolubilmente al rispetto delle norme hanno certificato, le bugie del sindaco Giuseppe Falcomatà – sentenziano l’avvocato e la docente universitaria – si sono rivelate drammaticamente per quello che erano: una mera illusione per tutti i dipendenti».

«Entrati in Consiglio comunale – hanno aggiunto – abbiamo ritenuto opportuno seguire da vicino la vicenda relativa ad internalizzazione e  proroghe continue affidate a Idrorhegion, la società che svolge i servizi di depurazione e manutenzione. Una situazione densa di ombre che ci ha indotto a farci promotori di esposti alle autorità competenti».

Lo abbiamo sempre detto, la strada da seguire sin dal 2017 – hanno proseguito Iatì e Marcianò, confortate dalle risposte provenienti dalle autorità interessate – non poteva essere quelle delle proroghe, chiaramente illegittime, né quella dell’internalizzazione a Castore dei servizi».

«L’Agcom – hanno concluso – conferma la bontà della nostra linea e sconfessa quella di Falcomatà imponendo di seguire una delle modalità percorribili come quella di procedere con un bando di gara anche a procedura ristretta. Guarda caso, proprio il 12 ottobre (in concomitanza con la segnalazione dell’Agcom), il Comune ha invertito la direzione di marcia fin lì percorsa a discapito degli interessi dell’intera cittadinanza sfibrata da questa montagna di dilettantismo impossibile da scalare per noi, ma destinazione naturale delle gite fuori porta (delle leggi) che tanto divertono il sindaco ed il suo gruppetto di subalterni». (rrc)