Questo pomeriggio, a Reggio, alle 18.00, presso lo Spazio Open, l’incontro dedicato alle Osservazioni sulla morale cattolica di Alessandro Manzoni.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open e con il Patrocinio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria in occasione del bicentenario della pubblicazione.
La conversazione è a cura di Antonino Romeo.
L’opera, non certo tra le più celebri e apprezzate dell’autore dei Promessi Sposi, è la risposta che Alessandro Manzoni, sicuramente su incitamento di Luigi Tosi, Direttore spirituale dello stesso Manzoni, diede all’ultimo capitolo dell’opera di Simonde de Sismondi (1773-1842) Histoire des républiques italiennes du moyen âge, nella quale il cattolicesimo veniva annoverato tra le cause della decadenza morale italiana.
Manzoni, pur riconoscendo la qualità dell’opera storica dello studioso ginevrino, che analizzava non le singole personalità ma le istituzioni giuridiche, economiche, politiche dell’Italia, non poteva fare a meno di criticare l’idea che il Cattolicesimo fosse tra le cause della decadenza morale e politica del Paese.
Il saggio, che lo stesso Manzoni elaborò faticosamente e con ripensamenti, appartiene, peraltro, allo stesso periodo nel quale lo scrittore e poeta maturava alcune delle sue opere più significative, dal Fermo e Lucia del 1823 ai Promessi sposi del 1827; dagli Inni sacri alle due tragedie (Il conte di Carmagnola e Adelchi) e quindi contiene senza dubbio temi che saranno più felicemente sviluppati negli anni successivi.
Non a caso taluni hanno sostenuto che nella Morale Cattolica si trovi un precedente immediato degli Sposi Promessi e della figura del Cardinale Federico Borromeo. Da ricordare anche le critiche che Benedetto Croce rivolse all’opera e al pensiero manzoniano ad essa sotteso con particolare riguardo alla concezione moralistica della storia che permea anche l’opera poetica e narrativa dello scrittore. (rrc)