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REGGIO – Movimento per la rinascita del Pci: Notificata la Tari 2020 nonostante la città sia invasa dai rifiuti

Il Movimento per la Rinascita del Pci e l’Unità dei Comunisti Calabria  in una nota ha scritto che mentre la città di Reggio Calabria è invasa dai rifiuti, l’Amministrazione comunale, guidata da Giuseppe Falcomatà, ha notificato il saldo della Tari 2020.

«Tassa pesantissima – si legge in una nota – esageratamente elevata rispetto ad un servizio del tutto deficitario. Ma basta addentrarsi verso i paesi interni, che rappresentano la corolla collinare della città, per passare dalla assuefazione al bisogno di protestare. Infatti, percorrendo le strade che portano ai nostri paesini (siano essi Terreti, Mosorrofa, Cataforio): la sensazione è sempre uguale: i bordi delle strade sono rivestiti da cumuli di rifiuti che si dilungano per centinaia di metri (le foto allegate costituiscono solo un esempio emblematico di quanto sia grave la situazione)».

«Sì; fa rabbia – prosegue la nota – anche perché, accompagnano questo “spettacolo” delle strade che si sono ridotte quasi a mulattiere a causa di anni di mancata manutenzione. Provate a recarvi verso Cataforio, per esempio, per rendervi conto di quale è lo stato delle nostre strade interne. Fa rabbia anche perché i nostri paesi interni potrebbero rappresentare il quid pluris per un rilancio della città; infatti, sono un contenitore di cultura, di tradizioni, di tesori archeologici; di vecchi edifici: vero filo conduttore con le nostre radici; con ciò che siamo stati; ciò che eravamo. E, soprattutto, i nostri paesini interni hanno una caratteristica unica: un panorama mozzafiato. Sembra di toccare con mano le acque dello Stretto».

«Anni or sono – continua la nota – con la Circoscrizione XIII^ abbiamo organizzato una “sagra” per valorizzare i prodotti tipici di un borgo fantastico: Santa Venere sono arrivati dei Camperisti da varie parti d’Italia i quali sono rimasti esterrefatti per lo spettacolare paesaggio che hanno ammirato salendo per quei tornanti. E’ allo stesso modo è bastato organizzare “il presepe vivente” per far conoscere il fascino di Candico; un piccolo borgo della Vallata del Valanidi dalla qualità della vita elevata. Ebbene perché non valorizzare questi “tesori”? Parabola: abbiamo tesori bellissimi che potrebbero diventare biglietti da visita turistici; vere cartoline al naturale».

«Certo – continua ancora la nota – serve un progetto di sviluppo turistico. Ma, per avventurarci in un tale ambizioso progetto, occorre mettere a sistema i servizi; ammodernare le strade esistenti; realizzare strade di percorrenza veloce che consentano di raggiungere detti paesini in minor tempo (che fine ha fatto la strada che doveva partire dall’aeroporto per arrivare a Cardeto costeggiando appunto questi nostri paesi interni?); pulire le strade dalla spazzatura; sarebbe indicibile invitare dei turisti in queste condizioni! Ma c’è di più. La pandemia ha fatto riscoprire i piccoli borghi interni, dove la qualità della vita è migliore rispetto al caos cittadino tanto che, in questo periodo, si è registrata una inversione di tendenza: persone che pur lavorando al Nord, potendo lavorare in smart working, sono tornati nei paesini di origine ed è presumibile che il lavoro in tali modalità possa diventare strutturale sistema di lavoro. Perché non aprire questi nostri tesori a questa migrazione di ritorno che potrebbe diventare di dimensioni considerevoli? Ma c’è ancora di più». 

«Gli studiosi di urbanistica – dice ancora la nota – indicano che la prospettiva del prossimo futuro è nascosta nel recupero dei paesi interni: rivitalizzare i borghi ed in particolare quelli collinari ed il contributo che essi possono dare allo sviluppo economico delle aree interne del paese; il turismo svolge certamente un ruolo centrale tra le possibili attività portatrici di sviluppo. Basterebbe utilizzare le risorse che la Comunità Europea trasferisce alle Regioni per la valorizzazione del paesaggio. Solo un decennio or sono, l’Assessorato all’Urbanistica della Regione Calabria (assessore Michelangelo Tripodi) realizzò in bellissimo progetto intitolato recupero dei borghi interni, mettendo a disposizione dei piccoli paesini Calabresi, circa 300 milioni di euro consentendo a tanti borghi di rivalutare e recuperare identità che si stavano smarrendo; recuperare vecchi palazzi storici; insomma rimettere in bella vista questi paesini».

«Potrebbe realizzare – continua la nota – progetti di ampio respiro la Città Metropolitana, visto che istituzionalmente può accedere direttamente ai fondi comunitari. Eppure, il Governo Metropolitano sembra vivere immerso in un sonno perenne; non riesce a essere volano di sviluppo di progetti di valorizzazione del territorio! Un mix negativo: inefficienza comunale nella gestione nei servizi essenziali; assenza totale della Città Metropolitana».

«Ebbene – conclude la nota – provando a dimenticare il paese in cui, purtroppo, oggi viviamo, nel  denunciare le inefficienze, portiamo avanti, con tenacia, idee di sviluppo razionale, compatibile con l’ambiente, pensando al paese che vorremmo per creare opportunità lavorative ai nostri giovani». (rrc)