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Gaetano Cingari

Reggio onora lo storico e politico Gaetano Cingari dedicandogli una piazza

La Città di Reggio non si dimentica dei suoi figli migliori: l’intitolazione di un largo allo storico e politico Gaetano Cingari copre una inaccettabile mancanza nei confronti di un personaggio che ha dato lustro non solo alla città ma all’intera Calabria.

Ecco il commento del prof. Pasquale Amato che di Cingari è stato assistente e poi collega all’Università di Messina. «È stata una cerimonia sobria cui hanno partecipato i membri della Commissione Toponomastica, rappresentanti della famiglia, Consiglieri comunali, amiche e amici, ex-allievi e studenti, militanti socialisti e della sinistra, cittadini del Rione Ferrovieri, davanti a cui si trova il Largo che conduce al Ponte sulla Fiumara Calopinace. Particolarmente ampio, articolato, affascinante e denso di informazioni, aneddoti e ricordi personali il racconto del fratello prof. Domenico Cingari. Ha coinvolto tutti i presenti in un viaggio immaginario tra pubblico e privato, tra la vita del Rione con i personaggi umili e ricchi di umanità che contribuirono assieme al padre Salvatore al processo di formazione di suo fratello. Ha poi ricostruito le tappe più significative del percorso di vita in cui lo storico e il docente universitario si sono incrociati con l’impegno politico dal Partito d’Azione al Partito Socialista. Ha colpito tutti la sua arte oratoria così simile a quella di suo fratello Gaetano, il suo modo di raccontare semplice, fluido, efficace.

«Aggiungo alla sua suggestiva ricostruzione – scrive il prof. Amato – alcune informazioni per farne conoscere meglio la figura: nato a Reggio nel 1926 e cresciuto nel Rione Ferrovieri quando era uno dei centri più dinamici della vita culturale, sociale e politica della città, aderì giovanissimo al Partito d’Azione militandovi dal 1943 allo scioglimento nel 1947. Confluì poi – come tanti – nel Partito Socialista, partecipando attivamente alla vita culturale e politica locale e nazionale. Fu eletto nel Consiglio comunale reggino, nel Parlamento Nazionale, nel Consiglio regionale della Calabria (di cui fu Vice-Presidente e Assessore alla Cultura e Istruzione) e nel Parlamento Europeo.
Notevole e di ampio spessore fu la sua attività di docente universitario di Storia Moderna nella Facoltà di Scienze Politiche nell’Ateneo di Messina. Intere generazioni di studenti calabresi e siciliani hanno avuto il piacere di seguire le sue Lezioni affascinati dalla capacità di ricostruzione degli Eventi affiancata a un’analisi lucida e puntuale.
Intelligente e rigoroso nella ricerca e narratore brillante e avvincente, è stato esponente apprezzatissimo del pensiero storico meridionalista del secondo dopoguerra ed ha scritto pagine di alto profilo sulla Storia del Mezzogiorno, della Calabria, della Sicilia e di Reggio Calabria. I suoi saggi sono pietre miliari degli studi storici. Sono onorato e orgoglioso di averlo avuto come Relatore della mia tesi di Laurea e primo maestro e guida nella mia formazione di storico».

Largo Ponte Nuovo, da stamane, si chiama dunque Largo Gaetano Cingari. La cerimonia d’intitolazione di un luogo simbolo per l’esistenza dello storico e politico reggino, nato e cresciuto al Rione Ferrovieri, si è svolta alla presenza degli assessori Angela Martino, Rocco Albanese e Demetrio Delfino, dei consiglieri comunali Franco Barreca e Pino Cuzzocrea, del presidente della Commissione Toponomastica, Domenico Cappellano, dei familiari e degli amici di una figura iconica per la cultura e l’attività sociale, politica e civile cittadina.

«Con tanta emozione e sincera riconoscenza verso la figura del professore Gaetano Cingari  – ha detto l’assessora Angela Martino –  l’Amministrazione comunale ha pensato di intitolare a questa figura eccelsa di intellettuale e militante politico un largo della città. Con piacere accogliamo i suoi familiari che, ormai, vivono fuori città in questa che è un’occasione per ricordare a Reggio la sua storia e l’importanza di personaggi che hanno fatto davvero tantissimo per l’Italia».

«Gaetano Cingari – ha aggiunto – è stato un rigorosissimo storico, un militante appassionato nelle fila prima del Partito d’Azione, poi di quello Socialista e, infine, da indipendente, del Pds. Prese parte anche al Consiglio repubblicano che si riunì, nel 1945, per appoggiare la scelta repubblicana nel referendum del 1946. Insomma, Cingari fu vanto e orgoglio per la nostra città di fronte all’intera nazione».

«Dunque – ha concluso l’assessora – è una giornata importantissima per Reggio. La memoria va coltivata, incentivata e tutto quello che potremo fare, come amministrazione, affinché le giovani generazioni abbiano modelli come il professore Cingari, noi lo faremo». (rrc)