L’assessora allo Sport, Giuggi Palmenta, e il consigliere delegato allo Sport della Città Metropolitana, Carmelo Versace, commentano l’ultimo successo dell’atleta reggina Enza Petrilli, che ha vinto la medaglia d’argento nel tiro con l’arco alle Paralimpiadi di Tokyo, che va ad incrementare il “medagliere reggino” dopo il successo ottenuto nel triathlon da Anna Barbaro.
«Da Petrilli e Barbaro – hanno detto i due delegati – arriva una grande lezione per tutti noi reggini che, dalle difficoltà, riusciamo a far emergere il meglio di noi stessi. Reggine e, soprattutto, donne, le due sportive hanno regalato al mondo intero un’immagine positiva e vincente della nostra città. Siamo orgogliose di loro e, a distanza di giorni, ancora il nostro cuore batte forte per le incredibili emozioni che ci hanno saputo regalare».
«Enza Petrilli – hanno continuato – già protagonista ai XXXII Campionati Italiani Indoor Para-Archery tenutosi nel marzo scorso proprio al PalaCalafiore di Reggio, ha confermato il suo splendido stato di forma, sbaragliando ogni avversaria e cedendo, soltanto in finale, alla bravissima iraniana Zahra Nemati. Una medaglia d’oro sfuggita per un soffio, ma che non ci abbatte e ci fortifica nella convinzione di dover lavorare per riuscire a raggiungere traguardi sempre più lontani e difficili. Queste Paralimpiadi, dunque, si confermano un orgoglio per Reggio, la Calabria, l’Italia e consegnano, alla storia sportiva del nostro Paese, campionesse dalle doti e dalla disciplina indiscutibili. Siamo fieri di Enza, Anna e della bravissima Raffaella Battaglia, forte atleta del sitting volley nazionale».
«Adesso – hanno concluso Palmenta e Versace – aspettiamo che le nostre azzurre tornino a casa per celebrare le loro vittorie nel migliore modo possibile. Petrilli e Barbaro, grazie alle loro performance ed alla loro caparbietà, si sono motivo di vanto per la nostra città e per tutto il mondo dello sport reggino. Dobbiamo ringraziarle all’infinito, quindi, per l’immagine ed il lustro che danno alla nostra Reggio che è davvero fiera di loro». (rrc)