Il consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato la mozione sullo Ius Scholae.
La mozione, proposta dai consiglieri Filippo Burrone, Carmelo Versace e Antonino Castorina, che ha relazionato in Aula, ha lo scopo di sollecitare formalmente il Governo e il Parlamento affinché venga esaminata e approvata una riforma della legge sulla cittadinanza che riconosca tale diritto ai minori stranieri nati o arrivati in Italia in giovane età che abbiano completato almeno un ciclo scolastico di cinque anni nel nostro Paese.
L’assemblea si è aperta con un minuto di silenzio (su invito del consigliere Giuseppe Marino) in ricordo dei dipendenti del Comune Pierluigi D’Apice, Lorenzo Alampi e Nicola Sergio, scomparsi nel corso dell’ultimo anno. L’Aula ha espresso cordoglio anche ai consiglieri Giovanni Latella e Marcantonino Malara per la perdita di loro congiunti.
Nella fase preliminare della seduta si è registrato l’intervento del consigliere Antonino Minicuci che, tra le altre cose, ha auspicato che la magistratura giudicante riesca ad esprimersi prima delle prossime elezioni rispetto all’inchiesta relativa a quelle del 2020, dando poi il via a un ulteriore dibattito politico sulla recente classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Ne è seguito un botta e risposta tra l’opposizione (intervenuta per bocca, oltre che di Minicuci, dei consiglieri Demetrio Marino, Massimo Ripepi e Giuseppe De Biasi) e la maggioranza (con gli interventi di Filippo Quartuccio, Giuseppe Marino, Francesco Barreca e Filippo Burrone).
A chiudere il dibattito l’intervento del sindaco Giuseppe Falcomatà che ha risposto alle questioni sollevate dagli esponenti dell’opposizione a partire proprio dalla classifica del Sole 24 ore, per poi spaziare sull’argomento del ricorso rispetto alla procedura Via-Vas relativa al progetto del Ponte sullo Stretto e sui progetti inerenti i campus universitari in città; il primo cittadino ha fatto riferimento non solo a quello annunciato recentemente da 4 milioni di euro, ma ha invocato chiarezza anche su quello da 90 milioni di euro che doveva essere realizzato a Saline Joniche, specificando che quello da 4 milioni di euro riguarderebbe più che altro un’acquisizione immobiliare e non la realizzazione di un vero e proprio campus.
Il Consiglio comunale ha, poi, approvato a maggioranza 48 dei 49 punti previsti all’ordine del giorno. Il primo, su cui ha relazionato il dirigente Francesco Consiglio, riguarda la ratifica della delibera di Giunta comunale n. 205 del 9 novembre scorso con cui si è dato via libera a una variazione d’urgenza al Bilancio di previsione 2024/2026 relativa a una quota vincolata del risultato di amministrazione per l’importo complessivo di 5.843.736,65 euro, dei quali 4.773.208,91 euro per la parte capitale e 1.070.527,74 euro per la parte corrente.
Approvati anche la ricognizione annuale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche al 31 dicembre 2023 e i patti parasociali per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla società Atam Spa, punti sui quali ha relazionato la dirigente Gerolama Daniela Roschetti.
I consiglieri di opposizione hanno lasciato l’Aula dopo la discussione del secondo punto all’odg, di seguito il Consiglio ha dato il via libera, con alcune astensioni su singoli punti, al riconoscimento di oltre 40 debiti fuori bilancio. (rrc)