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Luigi Di Maio e Francesco Aiello

REGIONALI / Arriva Di Maio a ufficializzare la candidatura del prof. Francesco Aiello

Arriva domani, venerdì 13, a Catanzaro Luigi Di Maio per ufficializzare la candidatura di Francesco Aiello con il Movimento Cinque Stelle e per promuovere il “progetto politico civico” che il docente di Unical ha esposto in grandi linee. «Restiamo distinti e lontani dai partiti, – ha dischiarato il prof. Aiello – in quanto vogliamo costruire il cambiamento con i soli cittadini calabresi. Le forze politiche che finora hanno occupato seggi in Consiglio regionale sono in larga misura responsabili dello stato di degrado e sottosviluppo della Calabria, svuotata da un’emigrazione crescente e ancora molto ignorata».

«L’ultimo Consiglio regionale – ha detto il candidato Aiello – ha per esempio rinunciato a intervenire sulla programmazione sanitaria regionale, sia per atteggiamento pilatesco che per incapacità politica e progettuale. Noi non abbiamo nulla da spartire con chi finora ha usato ruoli pubblici senza aiutare la comunità a crescere e ad avere diritti e servizi come le altre regioni italiane». «Inoltre poco è stato fatto in tema di innovazione, di turismo e di produzioni agricole, che – ricorda Aiello – sono i settori chiave perché la regione inizi a crescere nel breve periodo, nonché le direttrici del modello di sviluppo verso cui la Calabria dovrebbe indirizzarsi nei prossimi 5-10 anni».

«Il recente appello al governatore Mario Oliverio da parte di numerosi rappresentanti del Pd, dal sindaco Giuseppe Falcomatà al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, conferma – sottolinea Aiello – che il Partito democratico calabrese non vuole rompere con il proprio passato e purtroppo utilizza Filippo Callipo per vestirsi di civismo. Mi dispiace tanto che l’amico Callipo metta la propria faccia e la propria storia a servizio della vecchia politica». «Delle due l’una, o il Pd condanna l’operato politico-amministrativo di Oliverio e lo scarica senza mezzi termini, oppure – conclude Aiello – negozia con il governatore in carica la sua uscita di scena in cambio di un corrispettivo politico. In questa seconda ipotesi, che si fa sempre più strada, è chiaro che il Partito democratico punta soltanto ad avere i voti di Oliverio, che sta da 40 anni nel palazzo del potere. Noi siamo contro questo sistema rovinoso e per questo scegliamo di stare nell’altro
campo di battaglia». (rp)