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La Cittadella di Germaneto in una elaborazione grafica

Regione, presentata la piattaforma Consultazionipubbliche.it

È stata presentata, in Cittadella regionale, la piattaforma Consultazionipubbliche.it. Si tratta di una iniziativa della Regione mirata a «motivare i cittadini a partecipare alle consultazioni pubbliche».

«La consultazione pubblica rappresentanta uno strumento molto utile – si legge –. L’amministrazione può decidere, rispetto ad un determinato argomento, di chiedere il parere non vincolante dei propri cittadini. Non deve essere confusa con un sondaggio, in quanto l’obiettivo principale non è la rappresentatività di un campione ma fare in modo che tutti i cittadini residenti in Calabria possano partecipare alla “cosa pubblica” esprimendo la propria opinione».

«Un’iniziativa di questo tipo – si legge ancora – aumenta la fiducia nei confronti delle Istituzioni ed al contempo diminuisce la distanza tra cittadino ed ente. Così facendo la popolazione si sente coinvolta e non subisce passivamente le decisioni prese. Non solo. Questo è anche un modo per stimolare il dibattito e il confronto, rispetto ad un determinato argomento tra gli stessi cittadini».

«I calabresi, pertanto, potranno iscriversi al portale in modo da poter rispondere, nei prossimi mesi, ai quesiti proposti».

«In una prima fase – si legge ancora – si procederà solo con la raccolta delle iscrizioni, appena si raggiungerà un numero sufficiente di iscritti si potranno sottoporre i primi quesiti. In relazione ai quesiti proposti, la Regione successivamente divulgherà i risultati della consultazione pubblica».

«I dati saranno elaborati anche per aree geografiche, per genere, per età, così da comprendere meglio come si divide l’opinione dei cittadini anche in relazione a particolari profili socio-demografici».

La modalità di partecipazione

In particolare al quesito proposto si dovrà rispondere con un Sì (o a favore/Favorevole) o con un No o (Contro/Contrario): insomma, con la stessa modalità prevista in un qualsiasi referendum o consultazione pubblica.

Una volta digitata la risposta, il dato arriva in tempo reale al server e viene custodito in maniera del tutto anonima, cioè senza l’associazione della risposta con il nome del rispondente, ma solo con il suo profilo socio-demografico, per esempio il genere, l’età, il Comune di residenza.

Ogni cittadino potrà rispondere una sola volta allo stesso quesito. Viene evidenziato che la sicurezza dei dati e delle informazioni è assicurata da tutte le procedure che già prevede la legge.