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Rende Municipio

RENDE (CS) – Al via il progetto per la valorizzazione del dialetto

Si chiama Dialectus – Territorio rendese, il progetto che sarà realizzato dall’Amministrazione comunale di Rende, guidato dal sindaco Marcello Manna, con l’Università della Calabria e il suo Laboratorio di Fonetica.

La proposta di conservazione e salvaguardia del dialetto rendese, avrà come finalità la costituzione di un modello innovativo di analisi, ricerca e divulgazione, in seguito a un lavoro di reperimento del materiale sonoro esistente e la stima della vitalità e la specificità del dialetto rendese, per approdare alla creazione di un archivio sonoro e un portale dedicato in cui si potranno creare dei percorsi della memoria personalizzati.

«L’auspicio – ha sottolineato il sindaco Marcello Manna – è che questo progetto pilota divenga buona pratica per l’intero territorio regionale: è attraverso la salvaguardia e la ricerca delle nostre radici che possiamo salvaguardare il nostro patrimonio identitario».

L’idea è che attraverso i più moderni principi dell’e-learning si valorizzerà il patrimonio culturale attraverso il recupero delle fonti orali allo scopo di preservare il dialetto e di rivalutarlo come risorsa espressiva nuova, non subordinata alla lingua italiana.

«Un progetto di grande valenza culturale: la riscoperta del dialetto rendese e di conseguenza il recupero e la valorizzazione degli usi e tradizioni del territorio rendese significa valorizzare il nostro territorio anche attraverso il recupero delle tradizioni locali e della cultura materiale e immateriale del passato. Per questo riteniamo che la proficua collaborazione con l’Università della Calabria sia fondamentale per sostenere e sviluppare una nuova narrativa della nostra regione», ha proseguito il primo cittadino di Rende.

«I dialetti come i borghi, sono una ricchezza italiana unica, da riscoprire e riappropriare, usando la narrazione delle radici come strumento di incontro. Già da qualche anno, abbiamo avviato la collaborazione con il professore Romito e il Laboratorio di Fonetica, ospitando il convegno delle Scienze della Voce e avvalendosi delle sue competenze per dar vita alla conservazione e fruizione dei documenti sonori anche della musica popolare. Sono felice che questa collaborazione venga ora formalizzata attraverso “Dialectus” (divulgazione e archivio linguistico calabrese di tradizioni usi e suoni)», ha concluso l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz.