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RENDE (CS) – Online il bando per i buoni spesa

È online, sul sito del Comune di Rende, il bando per richiedere i buoni spesa, i cui destinatari sono «i cittadini residenti sul territorio di Rende che versano in uno stato di necessità temporanea dovuta alle misure restrittive emesse per l’emergenza epidemiologica e sono privi di mezzi economici per assicurare a sé ed alla propria famiglia beni di primissima necessità».

«In particolare – si legge in una nota – la delibera parla di: chi è stato costretto a interrompere, sospendere e/o chiudere la propria attività commerciale, artigianale per effetto delle disposizioni dei DPCM del 9 e del 23 marzo 2020; i lavoratori precari, saltuari o stagionali; i lavoratori autonomi in possesso di partita IVA non aventi diritto al bonus di 600 euro; i lavoratori dipendenti di attività chiusa o sospesa per effetto dei DPCM del 9 e 23 marzo a causa dell’emergenza Covid – 19 non aventi diritto all’indennità della Cassa Integrazione in Deroga (CID), che siano privi di mezzi economici per assicurare a sé a alla propria famiglia beni di primissima necessità; i lavoratori dipendenti di attività chiusa o sospesa aventi diritto all’indennità della Cassa Integrazione in Deroga (CID) sino alla data di effettiva erogazione del beneficio; gli inoccupati e/o disoccupati e tutti coloro privi di qualsivoglia forma di contribuzione pubblica».

Invece, non potranno presentare domanda i nuclei familiari in cui siano presenti dipendenti pubblici o privati la cui attività non sia stata sospesa, nonché i pensionati. Inoltre, non potranno presentare domanda i titolari di buoni postali, libretti di deposito, titoli azionari ed altri valori mobiliari (ivi compresi i saldi dei conti correnti bancari e/o postali), intestati a sé o ad altri componenti il nucleo familiare di valore complessivo superiore ad € 5.000,00, nonché tutti i titolari di trattamento pensionistico compresi i percettori di Pensione di Cittadinanza (PdC).

Potranno presentare domanda, ma senza priorità e solo dopo che saranno evase le richieste pervenute dagli aventi diritto prioritario, i percettori di altri contributi pubblici -come, ad esempio, reddito di cittadinanza, cassa integrazione, NASPI- non superiori a € 300,00, che non svolgono attualmente alcuna attività lavorativa sulla base di attestazione da parte dell’ufficio dei servizi sociali dello stato di necessità. In particolare, sarà tenuta in considerazione l’entità del contributo percepito, il carico familiare (presenza di minori e disabili), e altri indicatori di disagio sociale.

«Per l’assegnazione – ha spiegato Anna Artese, assessore alle Politiche Sociali – si dovrà necessariamente tener conto primariamente di quei cittadini presi in carico dei servizi sociali che è a conoscenza dei nuclei familiari in reale situazione di povertà, oltre che di quei residenti, che si trovino a non avere risorse economiche disponibili per poter provvedere all’acquisto di generi di prima necessità e per i quali sarà privilegiata la condizione familiare secondo l’ordine di priorità, secondo il grado di disagio socio economico desumibile dall’autocertificazione e suffragato dalla valutazione del bisogno del servizio sociale professionale».

«Anche i nuclei monogenitoriali – ha proseguito l’assessore Artese – oltre a quelli familiari, privi di reddito o in situazioni economiche tali da non poter soddisfare i bisogni primari dei minori, avranno priorità, così come le famiglie con situazioni di disabilità, di patologie e/o multiproblematicità sociali».

L’importo del buono spesa sarà una tantum e l’importo è stabilito, sulla base delle indicazioni della Delibera di Giunta n. 69 del 01/04/2020, secondo i seguenti criteri: nucleo familiare composto da una sola persona: € 120,00; nucleo familiare composto da due persone: € 180,00; nucleo familiare composto da tre persone: € 240,00; nucleo familiare composto da quattro persone € 300,00; nucleo familiare composto da cinque persone o più € 360,00. Presenza di uno o più neonati (0-3 anni): ulteriori € 50,00 complessivi.         (rcs)