Nei giorni scorsi, a Rizziconi, nell’Aula Consiliare del Comune, si è svolto un incontro dedicato alla figura di donna Lisa Anastasi, infermiera eroica che durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale soccorse i feriti con abnegazione e coraggio.
L’evento è l’ottavo appuntamento del festival La Calabria delle Donne – Il genio femminile di Calabria.
Hanno partecipato diverse personalità del mondo istituzionale e culturale, tra cui il sindaco di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo, la Garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli, il direttore del festival, l’archeologa Mariangela Preta e la studiosa Teresa Zito, autrice di una ricerca approfondita sulla vita di donna Lisa.
Sono intervenuti anche Antonino Catananti Teramo, dell’Associazione “novecento storiografo”, l’ultimo a intervistare l’eroina, e i nipoti di donna Lisa, Ugo Mazzaferro, con la moglie Rosa Maria Lombardo, che hanno approfondito la conoscenza della figura dell’infermiera. Moderato dalla consigliera comunale con delega alla cultura Maria Rosa Rao, il convegno ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza di studenti della scuola secondaria di I grado “G. Casella”, accompagnati dai loro docenti, e dei rappresentanti delle più importanti realtà associative locali.
Inoltre, i ragazzi dell’istituto comprensivo hanno allestito una galleria fotografica sul tema, arricchendo ulteriormente l’evento. Ad aprire i lavori, il sindaco Giovinazzo soffermandosi sull’importanza della memoria storica e del senso di appartenenza al proprio territorio, aspetto fondamentale per l’identità personale e culturale di un individuo. Il primo cittadino ha evidenziato come l’identità e la cultura siano strettamente legate al senso di responsabilità e di impegno che si ha nei confronti della propria comunità. Per Giovinazzo, infatti, essere parte di una comunità significa anche prenderne cura, difendere i suoi valori e le sue tradizioni, contribuire al suo sviluppo e alla sua crescita.
A seguire, il Garante Anna Maria Stanganelli ha sottolineato l’impegno degli operatori sanitari messo alla prova in modo significativo dalla pandemia globale di Covid-19, ma espletato con dedizione e sacrificio straordinari. Stanganelli ha però ricordato che l’impegno degli operatori sanitari va ben oltre la pandemia, e si estende a tutti i giorni dell’anno.
«Celebrare la figura di un’infermiera eroica ci aiuta anche – ha evidenziato la Garante – a ricordare l’importanza del lavoro degli infermieri e delle infermiere, e a renderci conto del loro contributo fondamentale alla salute e al benessere delle persone. L’impegno degli operatori sanitari è un esempio di dedizione e sacrificio che dovrebbe essere riconosciuto e apprezzato da tutti. Dobbiamo ricordare che questi professionisti lavorano non solo per il proprio lavoro, ma anche per la salute e il benessere delle persone che si affidano a loro. Grazie alla loro esperienza e competenza, riescono a fornire cure e trattamenti di qualità, spesso in situazioni di emergenza».
È toccato all’archeologa Mariangela Preta, nelle vesti di direttrice, presentare il festival La Calabria delle donne – il genio femminile di Calabria, dedicato quest’anno alle donne tra politica e istituzioni, un festival che prevede ben 33 tappe su tutto il territorio regionale proponendosi di valorizzare il ruolo delle donne nella società calabrese e di stimolare una riflessione sulle sfide ancora da affrontare per garantire loro una piena partecipazione alla vita pubblica.
Ma anche un’occasione per riflettere sui progressi compiuti finora e sui problemi ancora da affrontare per garantire alle donne pari opportunità nella politica e nelle istituzioni.
«Questo tipo di festival è particolarmente importante – ha evidenziato Preta – perché aiuta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una maggiore rappresentatività femminile nei ruoli decisionali e a promuovere un dibattito costruttivo sulle politiche da adottare per raggiungere questo obiettivo».
Gli altri relatori, a turno, hanno quindi tratteggiato la figura di donna Lisa, esempio di dedizione e coraggio, che meritava di essere celebrata e ricordata. Figure come quella dell’infermiera rizziconese rappresentano infatti modelli di ispirazione per gli altri professionisti sanitari, ma anche per tutti coloro che si impegnano per il bene comune.
La partecipazione e l’interesse dimostrati per il secondo appuntamento del festival sono una testimonianza della rilevanza e dell’importanza del tema trattato e della necessità di continuare a promuovere eventi e iniziative che valorizzino il contributo delle donne alla nostra società. Inoltre, eventi come questi rappresentano un’occasione per mettere in luce le storie di donne che hanno contribuito alla storia e alla cultura della propria comunità e della propria nazione, e che spesso sono state ignorate o dimenticate dalla storiografia ufficiale. (rrc)