;
A Rubbettino il Premio Imprenditori per l'Economia Civile 2019

Alla Rubettino il Premio Imprenditori per l’Economia Civile 2019

Premiata, a Firenze, nel corso del Festival dell’Economia Civile Next, la Casa Editrice Rubbettino che, insieme alla Cooperativa Solidale Lazzarelle, e l’Azienda di Cosmesi TEANatura, è stata ritenuta una «impresa virtuosa che mette in atto pratica di sostenibilità e di attenzione per il territorio nel quale opera».

Un premio meritato, che è stato ritirato da Florindo Rubbettino che, nel suo intervento di presentazione, ha illustrato le molte iniziative intraprese a favore dell’ambite e del territorio.

«Mio padre – ha dichiarato Florindo Rubbettino – aveva un legame viscerale con il territorio, e la sua scommessa, alla fine, è diventata la scommessa di quel territorio. Il suo è stato un esempio, una “costruzione pedagogica” per un territorio e una realtà sociale. Giulio Sapelli, quando conobbe la nostra realtà, ci definì “un manipolo di pazzi che lotta contro lo sfasciume pendulo».

Lo stabilimento che ospita la Rubbettino Print e la Rubbettino Editore, infatti, è alimentato al 55% da energia dal fotovoltaico e che la percentuale di riciclo degli scarti di carta e cartone raggiunga il 100%. Inoltre, Rubbettino ha avviato, da tempo, un interessante progetto che vede, per ogni libro stampato in partnership con una serie di enti e istituzioni, la piantumazione di un albero nel parco Green Book di Soveria Mannelli, la cittadina dove ha sede la casa editrice.

«Abbiamo provato – ha proseguito l’editore, parlando dell’impegno civile svolto dalla casa editrice – a iniettare anticorpi di pensiero critico. Abbiamo intrapreso una battaglia delle idee e abbiamo contribuito a diffondere l’etica nell’economia attraverso riflessioni e azioni relative al ruolo sociale dell’imprenditore».

Nel corso del suo denso intervento, Rubbettino ha anche ricordato l’impegno della casa editrice a favore della legalità:«siamo stati il primo editore a pubblicare un libro che contenesse nel titolo la parola ’ndrangheta. Pubblichiamo libri sulla mafia dagli anni ’80 quando non era ancora una moda, e persino alcuni editori siciliani si rifiutavano di pubblicare libri su quei temi. Abbiamo ideato e portiamo avanti la campagna “Non bacio le mani” che promuove la lettura e la cultura quale strumento di contrasto alle mafie».

«Abbiamo capito – ha raccontato Rubbettino – che non essendo possibile ragionare in termini “verticali” c’era, tuttavia, la possibilità di fare dei network “orizzontali” condividendo con le altre imprese non tanto le pratiche lavorative, quanto le esperienze».

L’editore, infine, ha ricordato l’esperienza di Sciabaca Festival, uno dei più importanti festival culturali italiani, che la Casa Editrice sostiene e finanzia interamente e che vede anche la partecipazione di numerosi studenti provenienti da tutta la regione.

Proprio quello del rapporto con la scuola – è stato rimarcato da Rubbettino – è uno dei fiori all’occhiello dell’impresa che, di recente, è stata insignita da Confindustria, insieme, a un’azienda bergamasca, del Premio Orientagiovani 2018 per l’alternanza scuola lavoro di qualità, quale riconoscimento per l’elevato numero di collaborazioni attivate con le scuole e l’eccellenza dei progetti sviluppati. (rcz)