«Amministrare un territorio e una città in Calabria non è, sicuramente, una cosa semplice e spesso bisogna assumere delle decisioni importanti che possono, anche, essere molto difficili. Ma, la necessità di essere coerenti e rispettare la “questione morale”, spesso sbandierata e tante volte dimenticata, non può nascondersi. Questa sinistra che attacca le persone per bene solamente per avere, disgraziatamente, dei parenti “ingombranti”, ma lontani dalla propria vita ed esistenza, poi si dimentica di allontanare dalle amministrazioni soggetti che sono imputati nel processo Rinascita Scott oppure sono stati arrestati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali! Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva». Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.
«Ma, questo non vuol dire sorvolare su questione gravi. Non si tratta di violare la legge o altro, ma solamente di calpestare quell’etica tanto gridata quando riguarda altri e nascosta quando riguarda la propria area politica. La morale non può essere come un “elastico” -per non ripetere delle frasi storiche, ma poco opportune-: stringerla quando riguarda gli altri e specialmente la destra e allargarla a dismisura quando si riferisce alla sinistra! La Lega ritiene che tutte le amministrazioni debbano guardarsi dentro e fare, se necessario la dovuta pulizia, ma allorquando ciò non avviene i riflettori delle persone per bene, dei partiti e delle Forze dell’Ordine devono cominciare ad illuminare questi meandri oscuri e nefandi. All’amico e collega sindaco di Cosenza, che conosco da moltissimi anni, non posso che consigliare, se accetta, un richiamo alla sua professionalità e alta moralità, che certa politica non può sporcare». (rcs)