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Al via il Pensa Tour, il Festival della Scienza

SAN LORENZO BELLIZZI (CS) – Al via il Pensa Tour, il Festival della Scienza

Il 29 e 30 luglio, a San Lorenzo Bellizzi, è in programma il Pensa Tour, spin-off di Pensa Tu – Il Festival della scienza, curato da Orizzonte degli Eventi e promosso da Piano B.

Il fitto programma parte dall’escursione alla Timpa del Demanio, dove percorrendo un panoramico sentiero, immersi nella macchia mediterranea, si potrà viaggiare ed emozionarsi con lo sguardo rivolto all’infinito, alla ricerca degli scorci che questi luoghi ricchi di magia possono offrire, per poi continuare con una piacevole passeggiata tra i vicoli del borgo di San Lorenzo Bellizzi.

Nel pomeriggio questa intensa esperienza continuerà con l’osservazione del Sole con telescopio solare, in collaborazione con Passione Astronomia, una delle community di divulgatori e appassionati astrofili più grande di tutta Italia e con un laboratorio dedicato all’orientamento con la bussola, in collaborazione con Micromondo. Dalle 18 due talk: Metterci lo zampino – Cani, gatti e selezione umana, con Lorenza Polistena, e a seguire Fauna di Calabria – Presente e passato con Willy Guasti. Un’occasione davvero speciale di comprendere le dinamiche di comunicazione degli animali e la complessa realtà faunistica calabrese.

La prima giornata si concluderà alle 22 con l’osservazione della Luna e degli oggetti del Profondo Cielo, sempre con Passione Astronomia. Domenica 30 Luglio invece sarà la giornata dedicata alle escursioni: alle 10 alla Grotta di Pietra Sant’Angelo, con la guida Ilaria De Marco e alle 17.00 sulla Pietra Sant’Angelo con la guida Salvatore Restieri. Un viaggio nel passato, che offrirà la scoperta del fascino di una cavità che si apre su una ripida parete rocciosa la quale circa 14.500 anni fa, mentre si concludeva l’ultima glaciazione, ha accolto gruppi umani che certamente l’hanno utilizzata come luogo d’accampamento temporaneo.

Ne sono prova i resti di focolari scoperti dagli archeologi sulla soglia d’ingresso, attorno ai quali sono stati recuperati resti di pasto e utensili in pietra. Una sepoltura datata a 7.000 anni fa indica che la cavità è stata usata anche per scopi funerari. Un’immersione archeologica in un passato ancora tutto da scrivere e scoprire. (rcs)