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Sanità e Pnrr, Fismu: Con proposte dalla Regione rischio di sprecare le risorse

Sanità e Pnrr, Fismu: Con proposte dalla Regione rischio di sprecare le risorse

Francesco Esposito, segretario nazionale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti – Fismu, ha espresso preoccupazione in merito alle proposte della Regione Calabria in materia di sanità e investimenti del Pnrr, in quanto «rischiamo uno sterile ritorno al passato».

Per Esposito, infatti, «i segnali che arrivano dalla Regione sono fonte di grande preoccupazione», in quanto «nei piani regionali leggiamo del recupero di ex strutture (art.20) già fallite 20 anni fa e che rischiano di fare la stessa fine oggi, in assenza di una seria riorganizzazione dei servizi già esistenti e di un progetto complessivo che parta intanto dalla realtà e dall’ascolto dei protagonisti della sanità del territorio. Si paventa la riapertura dei piccoli ospedali, ancora una volta con una impostazione populista, invece di dire, con onestà, che queste strutture vanno riconvertite, altrimenti rappresentano un pericolo per i pazienti stessi. Manca una visione complessiva, si prosegue con la logica dell’improvvisazione. Siamo alle solite».

«Serve un cambio di rotta – ha evidenziato Esposito – e va fatto un piano concreto per intercettare, intanto, l’emigrazione sanitaria solo così usciremo dal perenne commissariamento della nostra regione. Si programmi, per tappe, con dialogo e con serietà, la riforma sia del territorio che della rete ospedaliera. Non ci sono più scuse ora che il presidente Occhiuto è stato nominato Commissario: urge uno sforzo vero per affrontare i problemi della sanità calabrese, bisogna armarsi di competenza, e con cognizione di causa, facendo sponda con i medici e le eccellenze (che esistono), utilizzare i fondi del Pnrr, scongiurando la possibilità che vadano sprecati o spesi male».

«Per esempio – ha concluso – la rete dell’emergenza-urgenza (118) in Calabria è allo sfascio e ancora non ci sono proposte sul tavolo. Siamo sinceramente preoccupati per i cittadini e i medici calabresi che rischiano di vedere l’ennesima occasione sprecata». (rcz)