Prestigioso riconoscimento per il musicista e compositore reggino Mario Taverriti, che è stato insignito del Premio Poesia per la Pace, promosso dal Comune di Santo Stefano in Aspromonte, guidato dal sindacoFrancesco Malara e dagli organizzatori della “Giornata della pace”.
Taverriti è impegnato, come tanti altri poeti e artisti reggini, a cantare – spesso inascoltati – inni di pace. Gli intellettuali e il mondo della cultura non riescono a fare squadra, si alza sporadicamente qualche appello isolato e a volte strumentale di qualche autore, ma poi buio assoluto. Solo il Papa costantemente affronta il drammatico problema che affligge l’umanità, ma l’ignavia e l’assoluta rassegnazione la fanno da padrona. Il maestro Taverriti ha partecipato con le sue musiche a tanti eventi che si appellano alla pace, ma il percorso è difficile in quanto il mondo culturale calabrese, terra d’amore e d’accoglienza, ha una atavica sudditanza psicologica nei confronti degli intellettuali delle altre zone del Paese. Si aspettano sempre gli indirizzi che dettano i grandi gruppi editoriali e gli scrittori di tendenza.
Non è così che il Mezzogiorno può farsi sentire! Venuto a mancare Camilleri e scomparsa prematuramente Michela Murgia, si aspetta con ansia deleteria l’arrivo di qualche cavallo di razza per sentirsi dire costantemente: “non pensavamo che a Reggio Calabria foste così”. E allora, anche il maestro Taverriti, che ultimamente ha musicato una poesia di padre Giuseppe Sinopoli, sostiene “che sicuramente la responsabilità è soprattutto nostra, in quanto evidentemente non sappiamo narrare correttamente la realtà nella quale viviamo con i tanti fermenti culturali che quotidianamente ci avvolgono”. Un gruppo di artisti e poeti di Reggio con le loro continue azioni intendono smuovere le coscienze del mondo della cultura, oggi inspiegabilmente assente nel dibattito sul drammatico tema della pace e intendono invitare gli intellettuali ad uscire allo scoperto e assumersi la responsabilità per un impegno civile.
«La musica è una via aperta per la pace», ha detto Taverriti, ed è proprio così: l’hanno dimostrato l’israeliana Noa e la palestinese Miriam Toukan che insieme stanno facendo dei concerti per urlare al mondo “Pace”, lo stesso urlo che con la sua magnifica musica il maestro Taverriti, eccellenza di Reggio Calabria, divulga nei suoi magnifici concerti che non hanno nulla da invidiare a tanti blasonati musicisti che si fanno spazio solo con insulti e provocazioni diffondendo messaggi divisivi e altamente diseducativi. (rrc)