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Ruggiero

SCILLA (RC) – L’appello di Silvana Ruggiero: riaprire i reparti dell’ospedale di Scilla

Il «diritto alla salute è imprescindibile», scrive Silvana Ruggiero, assessore al Welfare, Politiche Sociali e Pari Opportunità di Bagnara Calabra, ed è per questo che bisogna «riaprire i reparti dell’ospedale di Scilla».

«In questa emergenza che fa paura a tutti – scrive in una lettera l’assessore Ruggiero – avrei potuto scegliere la via del pietismo considerando che prima di essere un’amministratrice sono madre di due ragazzi gravemente disabili ed immunodepressi. Invece no. Ho scelto di scendere a muso duro e nella veste istituzionale per rivendicare il diritto alla salute che non è una questione privata ma riguarda tutta la collettività. Il coronavirus ci mette di fronte a un’evidenza che non possiamo più negare: non abbiamo tempo da perdere».

«Proprio per questo  – ha proseguito l’assessore Ruggiero – ho deciso di scrivere al presidente Conte, al ministro Speranza, alla Governatrice Santelli, alla Prefettura, alla Protezione Civile e a tutti i vertici sanitari e istituzionali affinché i presidi sanitari presenti nel territorio reggino, dopo essere stati dilaniati per un barbaro piano di rientro che non tiene conto delle necessità sanitarie, vengano immediatamente messi in condizione di sopperire alle carenze cristallizzate e dare una risposta per affrontare l’emergenza Coronavirus. Nella richiesta protocollata questa mattina ho chiesto: la riapertura dei reparti dell’ex Ospedale “Scillesi d’America” chiuso anni fa per essere convertito a Casa della Salute e che prima di tale chiusura era un nosocomio che dava assistenza sanitaria di media e lunga degenza ad un bacino di 50.000 utenti oltre ad avere all’interno due poli operatori».

«Ad oggi, la conversione a Casa della Salute – ha l’assessore Ruggiero – non è mai avvenuta e come è successo per altri ospedali presenti nel territorio calabrese, chiusi per lo stesso motivo o solo per mero risparmio, rimangono strutture che come obelischi ci ricordano come la sanità calabrese (in eccellenza nel suo apparato medico), è stata sempre vassalla della politica che ha preso decisioni non pro salute dei cittadini ma per sopperire ad anni ed anni di saccheggio dei fondi il cui spreco ha fatto sì che la salute dei calabresi non sia un diritto ma un calcolo matematico».

«Non è evidentemente il momento – ha proseguito l’assessore Ruggiero – di fare ulteriori polemiche sulla perpetuata e scellerata politica sanitaria calabrese perché l’emergenza Covid-19 non si affronta rievocando gli errori del passato ma contrastando il virus con azioni forti, decise e da prendere in tempi brevissimi perché la virulenza della pandemia è una bomba che se scoppia in Calabria avrà un impatto devastante più che nelle altre regioni d’Italia!».

«È nota, infatti, anche alle SS.VV. – ha proseguito l’assessore Ruggiero – la fragilità del sistema sanitario calabrese che non reggerebbe a rispondere e contenere l’epidemia da coronavirus sia in posti letto, sia in sale di rianimazione e personale medico e infermieristico. Pertanto il mio è un accorato appello affinché prevalga il buon senso (cosa che le SS.VV. hanno dimostrato con i provvedimenti presi per arginare la diffusione epidemiologica) che vada contro le logiche della chiusura dello “Scillesi d’America” ed a favore della salute/vita dei cittadini».

«L’ apertura dell’ex nosocomio scillese – ha proseguito l’assessore Ruggiero – mai come in questa emergenza può rappresentare una risorsa per sopperire alle carenze di natura sanitaria in un sistema che già non riesce a gestire in qualità ed efficienza gli ordinari interventi sanitari. Richiamo pertanto alla cortese attenzione delle SS.VV. di consentire anche ai cittadini calabresi di poter essere curati ed assistiti in questa emergenza e di farlo per tempo, aprendo anche gli altri ex ospedali presenti sul territorio calabrese e che sono stati appunto dismessi per questione economiche ed incrementando il personale medico, infermieristico e di Oss».

«Il diritto alla salute è imprescindibile – ha proseguito l’assessore Ruggiero – ed è giunto, seppur drammaticamente, il momento che la politica si umanizzi e che le scelte in campo sanitario non vengono prese condizionate dai libri di partita doppia (bilancio), ma a salvaguardia della salute della gente che non va accostata a numeri da far quadrare ma a vite da dover salvare! I cittadini calabresi sono italiani come tutti gli altri ma da sempre indifesi nel sacro santo diritto alla salute!».

«La presente – ha concluso Silvana Ruggiero – è inviata anche ai Commissari del Comune di Scilla, affinchè accolgano tale appello per rafforzarlo con un loro intervento presso organi competenti». (rrc)