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Settembre Rendese, la kermesse che guarda a un futuro di condivisione

Non si è ancora conclusa, ma la 55esima edizione del Settembre Rendese può già contare un bilancio più che positivo: migliaia di prenotazioni online per i concerti, 3 mila persone collegate per gli eventi online e 100 mila visualizzazioni sui social.

La kermesse, infatti, quest’anno ha proposto «un’edizione che abbiamo voluto riflettesse lo spirito di nuova umanità, che ci deve far guardare a un futuro di condivisione» ha dichiarato il sindaco Marcello Manna, e in una settimana ha registrato affluenza e consensi tali da essere menzionato anche dal quotidiano nazionale La Repubblica.

«Non era scontato – ha dichiarato il sindaco Manna – che ricevessimo feedback così positivi per una kermesse che quest’anno abbiamo dovuto adattare e rimodulare in rispetto alle norme anti Covid vigenti».

Il concerto di Samuel

«Settembre Rendese – ha aggiunto il primo cittadino – assume un significato ancora più profondo. È stata infatti una decisione forte quella di svolgere la manifestazione in presenza nonostante le difficoltà. Si è infatti deciso che, nel rigido rispetto di tutte le prescrizioni di sicurezza, confermare lo svolgimento dell’evento fosse una significativa risposta di ripartenza, specie in un territorio come il nostro profondamente colpito anche da un punto di vista economico dal lockdown».

«All’interno di questo contesto – ha proseguito il sindaco Manna – sostenere con forza la manifestazione, condividendone il profondo valore culturale, l’attenzione alle nuove generazioni e alle problematiche sociali attraverso una scelta di eventi di qualità, si è dimostrata una valutazione vincente. Siamo infatti convinti che la cultura, così come la valorizzazione del nostro patrimonio materiale e immateriale, possa essere un potente strumento di ripresa all’interno della difficile situazione che stiamo vivendo, un modo attivo e concreto attraverso il quale la nostra amministrazione vuole far sentire la sua vicinanza alla propria comunità, ai territori e contribuire attivamente alla loro ripartenza sociale ed economica secondo un’accezione ampia e aperta delle arti, che non si negano alla conoscenza di linguaggi altri, lontani da circuiti e canoni tradizionali».

Dopo una settimana ricca di «incontri con autori, spettacoli, mostre, concerti, – ha dichiarato il primo cittadino –approderemo all’evento clou del Settembre Rendese per vivere un’esperienza umana e culturale unica: l’arrivo di Jorit in città segna l’acme di una edizione che abbiamo voluto riflettesse lo spirito di nuova umanità che ci deve far guardare a un futuro di condivisione e tolleranza».

Allo street-artist più quotato attualmente in Italia sarà affidato il compito di dipingere la facciata del Palazzetto dello Sport: «la famosa immagine degli atleti campioni alle olimpiadi del 1968, scalzi e a pugno chiuso sul podio – ha aggiunto Manna – è certamente tra le più forti icone della storia contemporanea: due neri e un bianco uniti in un unico gesto di fratellanza universale, contro ogni discriminazione e razzismo. Quell’immagine è oggi più attuale che mai, così come lo sport rimane uno dei terreni privilegiati per ribadire l’uguaglianza tra gli uomini, a prescindere dal colore della pelle. Per queste ragioni Jorit riprodurrà quell’immagine che rimarrà a futura memoria».

Incontro con Rapino

Appuntamento dunque dall’8 ottobre con la live performance che sarà, come per tutti glie eventi sinora svolti, ripresa in diretta: «abbiamo anche predisposto le riprese in slow motion – ha concluso Manna – e una serie di iniziative a corredo della strabiliante opera dell’artista partenopeo». (rcs)