Si è chiuso con una giornata sul tema La Calabria che accoglie, come rilanciare affido e adozione, il programma Confido, attuato in Calabria dal Forum delle Associazioni Familiari e dal Centro Comunitario Agape e coordinato da Giulia Melissari e Ludovica Autellitano.
Ad aprire la giornata, la storia di Francesca (nome di fantasia), prima in affidamento e poi adottata da una coppia reggina, con una storia pesante di sofferenza ma anche di riscatto, si è fatta portavoce delle centinaia di minori che nella nostra regione vivono ancora privi di una famiglia, ricoverati in centri e comunità residenziali, lanciando un appello accorato «impegnatevi per dare a tutti i bambini abbandonati la gioia di vivere in una famiglia e di avere un futuro, così come è successo a me».
Un grido di aiuto che ha fatto emozionare i partecipanti, dalla neo- assessora regionale alle politiche sociali Tilde Minasi, ai magistrati minorili, agli operatori dei servizi, alle associazioni presenti che nel prosegui dei lavori hanno portato il loro contributo di riflessioni, proposte.
Una giornata che ha visto alternarsi ben 28 relatori, dove è emerso il dato positivo di una rete di famiglie, associazioni e servizi che in Calabria esiste ed opera ma che lamentano la mancanza di una regia istituzionale, di gravi carenze di organici nei Comuni e nelle Asp di figure fondamentali per la tutela dei minori come assistenti sociali, psicologi, pedagogisti.
Per questo fondamentale è stato l’impegno assunto dall’assessora Tilde Minasi di applicare in Calabria le linee guida sull’affido familiare e sull’adozione, di investire in risorse umane ed economiche in questo settore, di attivare l’osservatorio regionale su infanzia e adolescenza, di avviare un confronto con le realtà del terzo settore.
Impegno che si è assunto anche il commissario dell’Asp Gianluigi Scaffidi, il garante Emanuele Mattia e la portavoce della Con i Minori e le famiglie Carla Sorgiovanni. La presidente nazionale dell’Anfaa (associazione famiglie adottive e affidatarie) Frida Tonizzo, commentando i fatti di Bibbiano ha denunciato la criminalizzazione fatta sul ruolo dei servizi sociali, ha chiarito come sugli allontanamenti dei minori dalla famiglia di origine l’Italia ha i numeri più bassi in Europa e di come sia importante la valutazione delle competenze genitoriali come presupposto dei provvedimenti della magistratura minorile che non possono ritardare nei casi in cui lo stato di abbandono è conclamato e che anche l’affido ai parenti del minore non può essere automatico ma va ponderato e soprattutto che va aumentato il numero delle famiglie affidatarie ancora troppo basso rispetto ai minori collocati in comunità.
Giorgio Marcello, ricercatore dell’Unical ha evidenziato come la sussidarietà orizzontale è importante ma non deve significare delega al terzo settore di responsabilità pubbliche e che importante continuare a parlare di affido tenendo però conto che la domanda di affido è cambiata, così come sono cambiate le tipologie di famiglie che oggi sono ben otto.
Il vescovo Francesco Milito, vice presidente della conferenza Episcopale della Calabria, in un intervento molto apprezzato ha valorizzato l’esperienza del fare rete che su questi temi può fare la differenza per raggiungere risultati, assumendosi l’impegno come CEC di portare nelle chiese locali il tema dell’accoglienza dei più piccoli stimolandole verso un maggiore impegno.
I presidenti dei Tribunali per i Minorenni di Reggio, Marcello D’Amico e Teresa Chiodo di Catanzaro, hanno relazionato sulle loro attività chiedendo una maggiore collaborazione a regione ed Enti Locali indispensabile per attuare provvedimenti in grado di garantire una famiglia ad ogni minore privilegiando il sostegno reale alla famiglia di origine.I lavori si sono conclusi con l’intervento di responsabili di piani di zona, di associazioni e comunità che operano nel settore che hanno rilanciato il tema della programmazione, di un welfare in Calabria a favore delle famiglie e dei minori, di rafforzare la rete anche attraverso eventi di formazione congiunta.
Hanno concluso i lavori Claudio Venditti, del Forum delle associazioni familiari e Mario Nasone di Agape, esprimendo soddisfazione per l’esito del progetto si sono impegnati a continuare il percorso e soprattutto a contribuire a fare tenere accesi i riflettori sui diritti dimenticati dei minori. (rrc)
In copertina, da sinistra, Nasone, Scaffidi, Minasi e Venditti