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Siglato contratto regionale per imbarcati su natanti, Sindacati e parti datoriali: primo e importante passo

Siglato contratto regionale per imbarcati su natanti, Sindacati e parti datoriali: primo e importante passo

È stato siglato nella sede di Confcooperative Calabria il nuovo contratto regionale per gli imbarcati su natanti di cooperative di pesca, valido per il quadriennio 2024-2027, sottoscritto da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Uila Pesca, Confcooperative, Fedagri Pesca, Legacoop – Agroalimentare e Agci – Agrital.

Il contratto regionale prevede, tra gli altri punti, l’istituzione del premio di produttività, la valorizzazione della previdenza complementare, sostenere azioni e attività sul fondamentale tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

«Un primo e importante passo per sostenere e valorizzare un comparto strategico, in una regione con circa 800 km di coste e con un’importante tradizione marinaresca e peschicola, ma che vive un periodo particolarmente complesso e difficile», hanno dichiarato i segretari Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil), Pasquale Barbalaco (Uila Uil), Gregoria Gioffrè (Responsabile Uila Pesca), il Presidente Camillo Nola (Confcooperative), Manuela Asteriti (Vicepresidente Fedagri pesca) e i Presidenti Carmine Liotti (Legacoop – Agroalimentare) e Gennaro Raso (Agci – Agrital).

«Un considerevole e storico risultato per l’intero comparto ittico calabrese frutto di un percorso di confronto regionale costante e intenso tra organizzazioni sindacali e datoriali», hanno aggiunto, sottolineando come «il risultato di oggi debba rappresentare l’avvio di una nuova fase per rilanciare la centralità sia del lavoro degli addetti sia dell’intera filiera ittica che, in termini di occupazione, imbarcazioni e pescato, continua a ridursi costantemente».

«Un comparto che deve essere rimesso al centro della programmazione politica regionale – hanno concluso – per cui occorre creare sinergie tra tutti gli attori coinvolti anche per dare ristoro a pescatori e famiglie duramente colpite anche dalle attuali normative europee, valorizzando la pesca di tipo artigianale e prevendendo ulteriori luoghi regionali di ricerca e confronto». (rcz)