«Al di là della maladepurazione, c’è un grande problema di scarichi illegali, che interessano tutti: dai proprietari delle case sulla spiaggia che non utilizzano gli autospurghi, da alcuni imprenditori poco lungimiranti che nottetempo scaricano le loro vasche, fino a tutta una serie di attività come le lavanderie industriali che riversano tutte a mare». È quanto ha dichiarato Silvio Greco, direttore della Stazione Zoologica “A. Dhorn” e consulente ambientale della Regione Calabria a Buongiorno Regione.
Per il direttore Greco, infatti, ha rilevato come inizialmente «pensavamo che la maladepurazione potesse essere il 100% della causa dei mari inquinati di questi anni ed invece, dopo aver effettuato 150 prelievi, abbiamo notato che la maladepurazione influenza il fenomeno solo per il 45-50%. Significa che tutto il resto è frutto di una serie di posizioni assurde dei calabresi che pensano di poter sversare a mare, impunemente, di tutto e di più».
«Dai sopralluoghi quotidiani – ha proseguito – individuiamo fonti di scarico illegali che nulla hanno a che fare con la depurazione. Questo significa che i calabresi devono iniziare ad assumersi le loro responsabilità, altrimenti è inutile ripetere ogni anno che “il mare è sporco”».
Per il direttore della stazione Zoologica, infatti, «la notizia è questa»: Il risultato è scientifico perché abbiamo caratterizzato le acque di scarico dei depuratori. Con un termoscanner ed un elicottero siamo andati a verificare tutti questi reflui e le azioni dei carabinieri e della capitaneria di porto convergono tutti verso questo dato: oltre il 50% dei punti interessati non sono collegati ai depuratori ma a scarichi familiari, agricoli o di piccoli opifici dell’industria».
Sulla situazione dei depuratori, Greco ha ricordato l’ordinanza del presidente Occhiuto, con cui è intervenuto per pulire i depuratori dai fanghi e dalla sabbia: «abbiamo trovato 100 tonnellate di sabbia, che significa che quei depuratori non erano mai stati gestiti in maniera corretta», ha spiegato Greco, aggiungendo che adesso «possono ripartire e lavorare bene».
Il direttore della Stazione Zoologica, poi, ha ricordato che «stiamo lavorando anche sulle condotte. Abbiamo trovato delle condotte bucate. Quello che mi ha sconvolto è vedere il malcostume dei calabresi che pensiamo che il mare sia una discarica e che quindi possiamo pensare di buttare di tutto». (rcz)