Come fosse un’anteprima della notte di San Lorenzo, il lungomare di Catona, splendida perla in riva allo stretto, è stato illuminato dalla Stella della Cultura.
L’Associazione “La Rosa del Pozzo”, presieduta dal dott. Antonino Santisi, nell’ottica di un programma artistico letterario che vuole incidere anche sul territorio esterno al centro storico, ha offerto un evento di indubbia caratura culturale con un convegno in cui si è argomentato sulla storia di Catona dalle sue origini ad oggi.
L’evento “Catona Storia e Cultura”, curato dall’ing. Oreste Mario Dito, ha voluto riportare alla memoria dei catunoti la storia della propria cittadina che nel passato ha avuto un ruolo importante nella nello sviluppo economico e sociale del territorio. Si è preso spunto per organizzare questo convegno dal libro Catona nella Storia” di Pietro Maria Delfino Morabito, edito dalla Rosa del Pozzo Edizioni.
Dopo brevi interventi del curatore ing. Dito sulla necessità di portare anche in periferia la conoscenza storica dei territori, e del presidente Santisi che ribadisce la necessità di dare fiducia ai nostri scrittori che ci raccontano la nostra storia, il protagonista non poteva che essere l’Autore Pietro Maria Delfino Morabito che con grande disponibilità si è concesso a raccontare la sua opera non in modo didattico ma in uno stile discorsivo traendo da essa lo spunto per raccontare aneddoti e pillole di storia.
L’autore ha iniziato il suo racconto sin dai tempi della Magna Grecia quando Catona era il principale porto dello Stretto per il traghettamento con la dirimpettaia Messina e lo è stato sino alla fine dell’800. Egli conferma che, quasi come simbolo, a Catona sorgeva la Columna Rhegina, erroneamente indicata da alcuni storici nella zona di Cannitello, dove invece c’era la più modesta Columnella da cui forse deriva proprio l’etimologia di Cannitello. La Columna Rhegina era un grande punto di riferimento in quanto ultima stazione di sosta della via Popilia (Via ab Rhegio ad Capuam) realizzata dagli antichi romani per collegare Roma all’estremità meridionale della Penisola e la colonna monumentale probabilmente sosteneva una statua di Poseidone, dio del mare.
Dal libro, oltre le innumerevoli notizie sulla storia di Catona dalle sue origini ad oggi, traspare l’identità catunota che certamente è stata una delle principali motivazioni, oltre alla ricostruzione della verità storica, dello studioso che con l’orgoglio delle proprie origini ha voluto redigere, dopo lunghe ricerche tra archivi di mezza Italia alla ricerca di materiale, un’opera per dare una visione completa della complessa storia di questo territorio.
Altro contributo interessante è stato fornito da dott. Mario Caserta che ha ricordato, declamandone alcune riflessioni, la figura del proprio padre, Antonino che è stato una voce autorevole e figura di riferimento dei suoi concittadini. Egli, maestro di scuola elementare di innumerevoli generazioni, fu promotore di iniziative culturale e formative di cui il primo fu l’istituzione del “Centro di Lettura” presso la scuola elementare “Lombardo Radice” di Catona. In seguito negli anni ’60 ha fondato “il Gruppo Turismo ed Amicizia” e “l’Associazione genitori” ed ha istituito il premio internazionale “Ragno d’Oro Uomini per la Pace”.
Per la sua opera culturale e sociale è stato insignito di diversi riconoscimenti e premi letterali anche a livello nazionale.
E certamente non possiamo dimenticare i racconti di vita dei versi poetici di Roberto Delfino che ha rallegrato l’uditorio con le sue poesie che danno, pur con una incisiva ironia, la visione di alcuni aspetti della vita d’oggigiorno. Con i suoi versi ha regalato un sorriso al pubblico presente ed anche qualche commozione rievocando momenti di vita che tutti noi viviamo giornalmente.
Questa intensa serata di storia e poesia ha avuto quale coronamento artistico le opere di artisti reggini che hanno esposto i loro dipinti, che con i loro colori hanno dato un forte senso di allegria e spensieratezza a questo momento d’estate che l’Associazione La Rosa del Pozzo ha voluto organizzare sulla Piazza ai Caduti di Mare di Catona per ricordare la storia di Catona e di alcuni suoi figli che l’hanno onorata.
Hanno esposto le loro opere gli artisti: Alberta Dito, Carmela De Gregorio, Cristina Giarmoleo, Enzo Ambusto, Irene Sitibondo, Miriam G. Arconte, Paolo Federico, Patrizia Crupi. (omd)