Via libera da Regione a rimodulazione del progetto strategico di alta formazione

Sono ulteriori 21 milioni la somma che la Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha stanziato nella rimodulazione del progetto strategico regionale di alta formazione, raggiungendo così l’importo complessivo di 31.625.162,00, destinati agli alloggi universitari. Un’azione fatta per valorizzazione e sviluppare il sistema universitario, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e della ricerca.

Deliberati, poi, sempre su proposta del presidente Occhiuto, due regolamenti regionali.

Uno si riferisce all’organizzazione e al funzionamento dell’Organismo regionale per i controlli di legalità (O.re.co.l.) in attuazione dell’art. 11, comma 8, della legge regionale n. 42/22. Tra le funzioni di O.re.co.l. anche quello di verificare il corretto funzionamento delle strutture amministrative della Giunta regionale, degli enti strumentali e delle società controllate, di vigilare sulla trasparenza e regolarità degli appalti e sulla fase esecutiva dei contratti.

L’altro è il regolamento attraverso il quale si dà concreto avvio al servizio delle guardie ecologiche volontarie, figure introdotte nella legge regionale n. 15/2023 sulle “Aree protette e sistema regionale della biodiversità”. Le guardie ecologiche volontarie nascono dalla necessità di avviare e rendere operativi i servizi di vigilanza ambientale per favorire la formazione di una conoscenza civica di rispetto e di interesse per il patrimonio naturalistico ambientale calabrese.

Su proposta della vicepresidente, Giusi Princi, la Giunta ha anche approvato il Piano strategico di comunicazione per la Programmazione Calabria Fesr Fse+2021-2027. Con questo Piano, la Regione intende adottare un indirizzo comune al fine di promuovere unitariamente le opportunità offerte da Fesr e Fse+, in stretta collaborazione con gli altri fondi della programmazione unitari. Inoltre, si vuole garantire un approccio integrato della comunicazione mediante il coinvolgimento diretto e collaborativo con tutti i soggetti coinvolti (Dipartimenti regionali, enti locali, ecc.) al fine di promuovere un’informazione ampia e trasparente sulle opportunità offerte dalla programmazione 2021-2027.

Deliberato, tra l’altro, sempre su indicazione della vicepresidente Princi, lo schema di protocollo d’intesa di individuazione delle città di Catanzaro, Reggio Calabria e area urbana Cosenza-Rende quali organismi intermedi nell’ambito delle strategie territoriali urbane, con relativa istituzione del tavolo di negoziazione tra regione e città dell’agenda urbana calabrese.

Inoltre, a seguito di una serie di osservazioni che i Gruppi appartamento hanno avanzato rispetto a delle criticità rilevate durante lo svolgimento delle loro attività, la Giunta, su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Emma Staine, ha approvato la modifica dello schema di convenzione, tra la Regione Calabria e i Gruppi appartamento, per l’erogazione di servizi socio-assistenziali, riparametrando la quota dedicata al personale uniformandola per tutti i gruppi appartamento.

Infine, su proposta dell’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, è stata decisa la costituzione del Comitato di sorveglianza del Consorzio di bonifica Sibari-Crati ed è stato nominato il commissario liquidatore. (rcz)

L’OPINIONE / Franz Caruso: Agenda Urbana, serve un finanziamento maggiore per maggiori città

di FRANZ CARUSO – Nell’esprimere il mio apprezzamento per l’approvazione da parte della Giunta Regionale,  nell’ambito della programmazione europea 2021-2027,delle nuove linee di indirizzo per le strategie urbane rivolte alle città di Catanzaro, all’area metropolitana di Reggio Calabria  ed all’area urbana di Cosenza-Rende, auspico  un finanziamento ancor più consistente a disposizione di queste realtà urbane.

Una necessità che è stata già ravvisata, lo scorso mese di dicembre, dal consigliere delegato Francesco Alimena, partecipando ad un primo incontro su questo importante strumento di sviluppo insieme ai tecnici del settore 11 del nostro Comune.

A Cosenza, al 31 dicembre 2023, abbiamo registrato uno stato di attuazione degli interventi infrastrutturali di Agenda Urbana 2014/2020 di oltre l’80%, tutte opere funzionali la gran parte con spesa rendicontabile al 100%.  Sono stati raggiunti, così, risultati ragguardevoli e soddisfacenti anche rispetto al resto del panorama calabrese, addirittura insperati fino a qualche tempo fa. Ed, infatti, quando ci siamo insediati, a fine 2021, si è dato un forte impulso alle procedure che hanno consentito di rendicontare una spesa di 12 milioni di euro (dieci milioni solo per il Centro Storico) in infrastrutture attraverso la realizzazione di 11 nuove opere pubbliche, di cui 7 appunto nel centro storico.

3 milioni di euro di aiuti diretti, invece,  hanno permesso la nascita di 12 nuove imprese a Cosenza vecchia e finanziato 19 enti del terzo settore in tutta l’area urbana. Rispetto allo sforzo fatto, ci aspettiamo oggi, che il Presidente della Giunta Regionale, da un lato attui una premialità verso gli Enti virtuosi che spendono rapidamente i fondi come Cosenza-Rende, e dall’altro che, in ossequio alle direttive europee ed al regolamenti comunitari, ci consenta il completamento della parte residua di alcuni interventi per una spesa complessiva di circa 2 milioni e mezzo di euro. Ciò consentirebbe di consegnare alla città tutte le opere originariamente programmate e finanziate con agenda urbana 2014/2020 con le risorse interamente utilizzate entro la prossima primavera.

In questo nuovo anno appena iniziato, inaugureremo le opere realizzate, ma stiamo già lavorando, per come detto, alla nuova programmazione prevedendo importanti ed essenziali interventi di rigenerazione urbana, di contrasto al disagio sociale e abitativo, ricomprendendo, ancora una volta, fondamentali misure di aiuto alle imprese ed al welfare. In ragione di ciò, un più cospicuo plafond finanziario sarebbe oltremodo auspicabile per continuare nell’azione di costruzione di una città sempre più sostenibile e per una comunità sempre più resiliente.

Un obiettivo da raggiungere anche attraverso una sinergica e proficua collaborazione tra le Istituzioni da noi rappresentate. (fc)

[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

L’OPINIONE / Flavio Stasi: Su Agenda Urbana gli unici ritardi sono della Regione

di FLAVIO STASI – Agli inizi del 2022 ho dovuto scrivere più volte che, a causa del grave ritardo della Regione Calabria le città rischiavano di perdere 200 milioni di euro di Agenda Urbana: parliamo di fondi Por 14/20 quindi il ritardo era già enorme.

A seguito di queste denunce, qualcuno negli uffici regionali si svegliò e si iniziarono ad aprire i contatti per la sottoscrizione delle prime convenzioni: avete capito bene, non erano state sottoscritte nemmeno le convenzioni per i finanziamenti, a Corigliano-Rossano come nelle altre città medie, fatta eccezione per tre capoluoghi di provincia sui quali tornerò dopo.
Abbiamo iniziato a sottoscrivere le convenzioni a giungo 2023, circa 6 mesi fa: Efficientamento Palazzo San Bernardino, 1,4 milioni, convenzione del 26 giungo 2023; Efficientamento Palazzo Garopoli, 2,5 milioni, convenzione dell’8 giugno 2023; Efficientamento Palazzo Ghiacciaia, 560 mila euro, convenzione dell’8 giungo 2023 e cosi via. Attribuire dei ritardi alle città in queste condizioni è francamente inaccettabile.
Non solo. Una parte dei fondi della strategia urbana riguarda finanziamenti al tessuto produttivo, commerciale, artigianale. Come ammininstrazione, nel 2019, abbiamo voluto che si concentrassero tutti sui centri storici: 4 milioni di euro che darebbero una enorme boccata di ossigeno ai nostri centri, ma sui quali è la Regione a dover fare i bandi: tutto è drammaticamente fermo. Finiremo per perdere questi fondi? Anche questo sarà attribuito alle città come ritardo?
Come Comune abbiamo chiesto più volte di poter gestire direttamente questi fondi, assumendoci la responsabilità di fare i bandi per le imprese del territorio, così come ho chiesto più volte di poter rivedere alcune convenzioni, ma finora non ci è mai stato concesso in quanto Corigliano-Rossano, come Crotone, Vibo, Lamezia Terme ecc. non sono “organismi intermedi”. In pratica tutto dipende dalla Regione, compresi i bandi per i fondi ai privati.
Fin dall’inizio della Strategia Urbana regionale, ovvero dal 2017, le uniche città ad essere riconosciute come organismi intermedi, con tempi profondamente diversi e la possibilità di gestire le procedure direttamente, sono Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria.
Le questioni dunque non sono minimamente paragonabili, ed attribuire dei ritardi ai comuni in questo contesto – che ne frattempo sono riusciti ad intercettare e mettere a terra fondi decine di milioni di euro di altri fondi, è bizzarro ed irrispettoso, a maggior ragione se da questo presunto ritardo si vorrebbe ritardare la programmazione dei nuovi fondi.
Spero si tratti di un clamoroso abbaglio: probabilmente l’attuale giunta regionale non ne ha contezza, ma le città medie della Calabria sono in pesante credito rispetto alla Strategia Urbana nei confronti della Regione e non in debito, anche perché il ritardo abissale nella sottoscrizione delle convinzioni sta implicando la rimodulazione significativa della efficacia degli interventi, visto l’enorme aumento dei costi.
La capacità di intercettare, gestire e mettere a terra i fondi intercettati si misura con facilità su tutte le altre fonti. Piuttosto di attribuire ritardi che, evidentemente, sono di altri, si apra con urgenza una fase di concertazione che consenta alle città medie della Calabria non solo di chiudere la vecchia programmazione, ma anche di aprire la nuova che le città calabresi meritano. (fs)
[Flavio Stasi è sindaco di Corigliano Rossano]

REGGIO – Agenda Urbana, via libera ai laboratori scolastici per persone con disabilità

La Giunta comunale di Reggio Calabria ha dato il via libera al progetto esecutivo per realizzare laboratori scolastici tecnologicamente avanzati e pensati, soprattutto, per le persone con disabilità nell’ottica di una sempre più efficace ed efficiente inclusione sociale.

Il finanziamento di 500 mila euro, da attingere dai fondi di Agenda urbana, interesserà gli unici dieci istituti comprensivi che hanno risposto all’invito dell’amministrazione che, nell’agosto 2021, su iniziativa del consigliere delegato ad Agenda Urbana, Carmelo Romeo, ed in collaborazione con l’allora assessora Rosanna Scopelliti del Settore Istruzione, propose l’intervento a tutte le scuole cittadine.
«Particolarmente soddisfatto», si è detto lo stesso Carmelo Romeo, anche nel ruolo di presidente della commissione Politiche sociali, che ha commentato «la conclusione positiva di un lungo iter che, concretamente, riesce a dare una mano ai soggetti più fragili».
«Per l’avvio del prossimo anno scolastico – ha spiegato Romeo – i laboratori digitali saranno pronti, operativi e messi in funzione. Conclusa la fase propedeutica, infatti, già questa estate si procederà all’acquisto delle attrezzature, degli arredi ed all’organizzazione delle aule per permetterne l’immediata fruizione ai ragazzi ed alle ragazze delle nostre scuole. Il mio ringraziamento non può che andare ad ogni ufficio di Palazzo San Giorgio, in particolare al settore Agenda urbana che sta imprimendo una grossa accelerata a tutti gli interventi previsti e che, presto, vedranno la luce. Un grazie va, dunque, alla dirigente Carmen Stracuzza, alla P.O. Santina Cagliostro, al Rup Filippo Moscato, al progettista ing. Cartisano, ad ognuno dei professionisti e funzionari che si sono prodigati per la buona riuscita dell’iniziativa».
Entrando nel merito del progetto approvato, Carmelo Romeo ha sottolineato «la piena inclusione degli alunni con disabilità che rappresenta un obiettivo prioritario per l’amministrazione».
«Ogni laboratorio – ha aggiunto – sarà caratterizzato da spazi flessibili, multidisciplinari, accessibili e smart. Si punta, infatti, a garantire aree prive di barriere architettoniche e arredate secondo alcuni accorgimenti che tengano conto di specifiche necessità di natura fisica e sensoriale».
«Saranno spazi nuovi e diversi dalla classica aula – ha specificato, in conclusione, il consigliere delegato ad Agenda urbana – in cui l’azione educativa non passa esclusivamente da una trasmissione di nozioni, ma si configura come esperienza condivisa che può assumere ora le sembianze di un gioco, ora di una rappresentazione teatrale o di una qualsiasi attività realizzata con strumenti multimediali».
Gli istituti comprensivi che, nel 2021, hanno fatto richiesta d’accesso al finanziamento delle aule/laboratorio sono il “Falcomatà-Archi” per il Plesso Pirandello, il “Cassiodoro-Don Bosco di Pellaro, il “Carducci-Vittorino Da Feltre” per il Plesso Carducci, il “Galluppi-Collodi-Bevacqua” per il Plesso Galluppi, il “De Amicis-Bolani” per il Plesso De Amicis, il “Catanoso-De Gasperi” per il Plesso De Gasperi, il “Telesio-Montalbetti” per il Plesso Telesio, il “Cardeto-San Sperato” per il Plesso Cannavò, il “Moscato” di Gallina per il Plesso Arangea ed il “Nosside-Pythagoras” per il Plesso Nosside. (rrc)

Lunedì si presenta l’Agenda Urbana di Rende e Cosenza

Lunedì 27 marzo, alle 11, a Palazzo dei Bruzi sarà illustrata alle città di Rende e Cosenza l’Agenda Urbana.

A partecipare alla conferenza stampa di presentazione del programma di sviluppo dell’area urbana per l’amministrazione comunale di Rende sarà l’assessora Lisa Sorrentino.
«Così come indicato dalla Commissione Europea – ha detto Sorrentino – , anche le città di Rende e Cosenza sono riuscite a predisporre tutti i passaggi atti a realizzare una “ambiziosa Agenda Urbana” che vede le due aree direttamente coinvolte nelle strategie di sviluppo. Il lavoro di questi anni è partito dalla ricognizione delle politiche e del quadro regolamentare europeo e nazionale, delle linee guida e raccomandazioni esistenti, dall’analisi dello stato dell’arte nel settore tecnico e scientifico, dalla mappatura delle buone pratiche in atto. Esattamente in questa direzione la Strategia Urbana Sostenibile del Polo Urbano Cosenza – Rende (POR Calabria 2014/2020) si è posta l’obiettivo di sottoporre i territori alla consultazione pubblica, sviluppando una strategia ambiziosa e complementare alla quale i due comuni hanno posta estrema attenzione».
«Il punto di partenza è stato il patrimonio di pratiche ed esperienze acquisite che concorrono al perseguimento di azioni quali il contrasto alla povertà l’efficienza energetica,la cultura e la mobilità sostenibile», ha dichiarato l’assessora.
«L’area urbana Cosenza-Rende è pronta per l’attivazione – ha proseguito – di una serie di importanti progetti complessi che spaziano dal recupero di aree dismesse, all’edilizia sociale, dai servizi sociali all’innovazione tecnologica. L’integrazione definitiva di funzioni e servizi rappresenta chiaramente il passaggio per la formalizzazione della nascita di una città unica, di fatto già compiuta. I due poli, Università della Calabria e centro storico di Cosenza, siti rispettivamente a nord e a sud, rappresentano le due leve strategiche del sistema urbano Cosenza-Rende su cui incentrare crescita e sviluppo».
«Nello specifico, – ha spiegato – Rende vedrà la realizzazione di un Centro Sociale Integrato Sperimentale di Quartiere nella zona di Santo Stefano, oltre al Parco inclusivo più grande d’Europa con percorsi pedonali attrezzati, la riqualificazione ed integrazione dell’area giochi, la realizzazione di percorsi sensoriali, l’ampliamento ed il ripristino dell’impianto di illuminazione, oltre alla realizzazione di una rampa di collegamento con l’ex-ponte ferroviario che con un percorso ciclopedonale unirà il Parco Robinson al parco Nicholas Green. Altro contributo fondamentale a disegnare la città futura sarà dato dalla illuminazione smart cities che prevede l’installazione di corpi illuminanti tecnologicamente innovativi con sorgenti led di ultima generazione ad altissima efficienza luminosa che garantiranno una riduzione significativa dei consumi energetici. Sempre nell’ambito della riqualificazione di aree a forte rischio di degrado, sono partiti i lavori di ristrutturazione dell’impianto sportivo di via Vanni, attualmente inutilizzato, al fine di renderlo luogo di aggregazione sociale per i residenti del borgo antico».
«Inoltre – ha concluso – è prevista anche la realizzazione di un centro per l’Autismo, sul modello di quelli già operanti nelle regioni Lazio e Campania, che potrebbe assolvere alla domanda di trattamenti idonei per i bambini che presentano disturbi dello spettro autistico o altri disturbi pervasivi dello sviluppo». (rcs)

CATANZARO – Agenda Urbana, presentati i quattro progetti di Arci, Fondazione Città Solidale e CoRiss

Sono stati presentati, a Palazzo De Nobili di Catanzaro, i quattro progetti targati Arci CalabriaFondazione Città SolidaleCoRiSs, finanziati con i fondi del programma Agenda Urbana.

Sullo sfondo un 2023 da dedicare agli ultimi e strutturare su idee e principi ben saldi come ha dimostrato la conferenza stampa di presentazione che si è svolta stamane nella Sala concerti di Palazzo di Nobili. Anche la location, insomma, è servita a ufficializzare una collaborazione tra Comune e associazioni che viaggia sul binario della continuità pure con l’amministrazione targata Nicola Fiorita.

Soltanto gli impegni legati all’ondata di maltempo, d’altronde, hanno tenuto lontano il sindaco da una conferenza stampa che, tra gli altri, ha comunque visto la presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Venturino Lazzaro, del presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, del responsabile di Agenda Urbana, Antonio De Marco, e nelle battute finali anche del dirigente comunale Antonino Ferraiuolo. E rompere il ghiaccio è toccato al portavoce del Forum del Terzo settore Catanzaro-Soverato nonché presidente regionale di Arci Calabria, Giuseppe Apostoliti, che – parlando di «giornata importante per il capoluogo di regione» – non ha fatto alcun mistero della sintonia ormai consolidata con De Marco così come dei successi ottenuti da quasi tutte le associazioni del Forum per quel che concerne Agenda Urbana.

Il coinvolgimento c’è e si vede come dimostra pure la Casa del Terzo settore che per Apostoliti rappresenta «un grande segno di riconoscimento», ma forse soprattutto – come da lui stesso ricordato – dal fatto che «mai Catanzaro ha visto tante risorse impegnate nell’inclusione sociale, nella disabilità, e nella lotta contro disagio e fragilità». Oltre 36 i milioni di euro impiegati nel totale senza trascurare la velocizzazione delle procedure rispetto alle quali però è stato il dirigente Antonino Ferraiolo a chiarire come «ci sia anche da scongiurare il rischio di una sorta di Freccia Rossa messa in movimento su un binario unico e senza elettrificazione che la porterà a sbattere». Ma la soddisfazione c’è e se Apostoliti l’ha esplicitata Antonio De Marco l’ha raccolta svelando come per quel che riguarda il Fondo sociale europeo «Catanzaro ha mostrato i muscoli, la Regione ha accettato la sfida convinta che non ce l’avremmo fatta e invece abbiamo dimostrato che si può fare».

In effetti, quella andata in scena è stata una corsa contro il tempo vinta da Catanzaro, ma non da Reggio Calabria e Cosenza. Questo si è evinto dalla ricognizione tracciata proprio da De Marco in un intervento che ha, in qualche modo, fatto da apripista all’intervento dell’assessore alle Politiche sociali, Venturino Lazzaro, il quale di Arci Calabria, Fondazione Città solidale e Co.Ri.S.s ha parlato come delle «tre associazioni più significative del Terzo settore». Occhi puntati, dunque, sulle aree più disagiate del capoluogo di regione con l’assessore Lazzaro deciso ad affrontare di petto questioni complicate sulle quali una sintonia pressoché totale è emersa con quanto detto in sala dal numero uno dell’aula rossa, Gianmichele Bosco, da parte sua determinato a «coltivare l’obiettivo di ridurre le distanze cambiando la mentalità e la cultura».

Da qui un secco no a un recupero edilizio che rimanga fine a se stesso perché quello immaginato e voluto da Bosco è piuttosto «un recupero sociale». Un’unità di intenti concreta è emersa anche tra l’assessore Lazzaro e il presidente del comitato territoriale dell’Arci, Rosario Bressi, per quel che concerne la necessità di andare oltre all’assistenza proprio investendo in cultura. E sarà forse anche per questo che in pole position c’è quello che il presidente di Fondazione Città Solidale, Padre Piero Puglisi, ha definito «il bisogno di fare rete per individuare uno stile che sia al servizio del territorio e raggiunga quante più persone possibili». Sullo sfondo, dunque, una collaborazione consolidata che ha portato il presidente della cooperativa sociale Co.Ri.S.s, Salvatore Maesano, ad allargare l’orizzonte svelando come l’intesa abbia già prodotto risultati anche sul fronte della povertà educativa visto che – ha precisato – «sono attesi a giorni i decreti che riguardano tre progetti a ciò dedicati». 

I progetti

Social innovazion hub

«Duecentomila euro per realizzare interventi a favore di famiglie disagiate e soggetti fragili». Così Luisa Caronte, progettista Arci, ha sintetizzato il progetto che vede come capofila proprio l’Associazione ricreativa e che punterà l’attenzione su 70 famiglie del centro storico che saranno destinatarie di un voucher per l’acquisto di materiale didattico e di un buono per attività sportive. Saranno entrambi di 100 euro, ma per dieci soggetti svantaggiati il progetto prevede un voucher di 500 euro erogato per quattro mesi sotto forma di tirocini. Assistenti sociali, educatori, psicologi e operatori di sportello saranno invece l’anima di un Centro d’ascolto attivato in via Carlo V.

La casa di Joel

È il progetto, guidato da Fondazione Città Solidale che si occuperà di povertà estrema e che – come spiegato da Padre Piero Puglisi – «è incentrato sull’accoglienza degli ultimi in un grande appartamento messo a disposizione dell’arcidiocesi e ristrutturato di tutto punto» Tanti e diversi gli obiettivi di un progetto che mira a mettere i disagiati nelle condizioni di riprendere in mano la propria vita e che è rivolto a tutti i comuni dell’Ambito. 

Job in progress e Coltiviamo inclusione

Sono i due progetti di cui è capofila la cooperativa sociale Co.Ri.S.s. Come spiegato dal presidente Salvatore Maesano «si tratta di due iniziative da realizzare in stretta collaborazione con l’assessorato alle Politiche social e con l’agenzia per l’impiego. Nel dettaglio si tratta di due progetti mirati l’uno  all’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati e l’altro a dare una possibilità lavorativa ai diversamente abili. 

 

Agenda Urbana, l’eurodeputata Laura Ferrara (M5S) chiede dei risultati delle strategie di sviluppo in Calabria

L’eurodeputata del Movimento 5 StelleLaura Ferrara, in una interrogazione alla Commissione Europea in merito all’Agenda Urbana, ha chiesto «a che punto è la Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile».

«Questa strategia – ha ricordato la Ferrara – è un elemento centrale della politica di coesione calabrese per il periodo 2014-2020. Già ad aprile di quest’anno, in seguito ad una risposta ad una mia ulteriore interrogazione alla Commissione europea, denunciavo il grave ritardo nell’attuazione dei singoli interventi e conseguentemente sull’avanzamento della spesa. Dei di circa 191 milioni di euro previsti, ne erano stati spesi 3 di milioni, destinati alla sola zona di Catanzaro».

«Gli agglomerati interessati – ha aggiunto – sono i centri urbani di dimensione regionale e i centri urbani di minori dimensioni, ma i ritardi evidenziati dalla Commissione europea nell’ultima risposta non mi sembra siano stati recuperati ed è altamente improbabile che ciò accada entro i termini previsti. La quasi totalità dei progetti dell’Agenda urbana è ferma al palo e non è possibile recuperare informazioni utili e trasparenti circa l’iter dei vari progetti previsti. Tale situazione mette a rischio l’intero finanziamento paventando una sua mobilitazione verso altri obiettivi e territori».

«Con la mia ultima interrogazione – ha proseguito l’eurodeputata – chiedo di conoscere i risultati prodotti finora dalle strategie di sviluppo aree urbane in termini di raggiungimento di obiettivi finanziari, socioeconomici e di output; se vi sono progetti già ultimati o quando si prevede che i primi interventi saranno pienamente fruibili dai cittadini; infine quale importo, a valere sul Por Calabria 2014-2020, è stato finora speso».

«Attraverso la risposta della Commissione – ha concluso – mi aspetto di sapere anche se essa ritiene possibile il rispetto delle scadenze del Programma Operativo Regionale. Informazione utile per spronare i Dipartimenti regionali e le autorità comunali fin da ora a considerare un accelerazione su questa strategia o un’eventuale rimodulazione, affinché la Calabria non disperda tali importanti risorse assolutamente necessarie per affrontare meglio la crisi economica dovuta alle restrizioni imposte per il controllo dei contagi da Covid». (rrm)