Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro in corsa per essere Capitale della Cultura

Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro sono le quattro città calabresi in corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura 2027.

Assieme a loro, sono 13 le città che si sono candidate: Acerra (provincia di Napoli, Campania) “I Segreti di Pulcinella”; Alberobello (provincia di Bari, Puglia) “Pietramadre”; Aliano (provincia di Matera, Basilicata) “Terra dell’altrove”; Brindisi (Puglia) “Navigare il futuro”; Caiazzo (provincia di Caserta, Campania) “La bellezza delle piccole cose”; Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia) “La bella tra terra e mare”; La Spezia (Liguria) “Una cultura come il mare”; Mazzarino (provincia di Caltanissetta, Sicilia) “Mazaris, il grano e le identità plurali”; Pompei (provincia di Napoli, Campania) “Pompei Continuum”; Pordenone (Friuli Venezia Giulia) “Pordenone 2027. Città che sorprende”; Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania) “Incontro tempo”; Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta, Campania) “Cultura Regina Viarum – Spartacus Resurgit”; Savona (Liguria) “Nuove rotte per la cultura”.

Interessanti le proposte progettuali delle città: Reggio si presenta col progetto Cuore del Mediterraneo, mentre Taverna propone come tema la Bellezza interiore. Aiello Calabro ha presentato il progetto dal titolo Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…, mentre Morano Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere. Un Viaggio tra Cultura, Scienza, Natura e Spiritualità.

I dossier, che contengono il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del dettaglio del cronoprogramma e delle singole attività previste oltre che della valutazione di sostenibilità economico-finanziaria, saranno valutati da una giuria di esperti che esaminerà le candidature e selezionerà unmassimo di dieci finaliste entro il 12 dicembre 2024. Tra le finaliste verrà scelta la città vincitrice per il 2027 dopo le audizioni pubbliche, che dovranno svolgersi entro il 12 marzo 2025, per la presentazione e l’approfondimento del dossier di candidatura alla giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. La vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione per mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e attuare le possibilità di sviluppo offerte dalla nomina. (rrm)

Ad Aiello Calabro nasce il Polo Culturale Diffuso

Ad Aiello Calabro nascerà il Polo Culturale Diffuso. L’annuncio è arrivato nel corso della presentazione del volume digitale Aiello ad litteram. Scritti, ricuordi e cartoline, finanziato dal Comune e a cura di Gisa Guidoccio e Bruno Pino.

 Il progetto finanziato da Por Calabria Fesr -Fse 2014-2020 – Asse–Azione 6.8.3 Avviso pubblico “Misure di sostegno per biblioteche e archivi storici pubblici”, Progetto Una biblioteca per tutti” ha reso possibile l’attuazione di un “sogno” che l’Amministrazione e il team di artisti ed esperti che sta lavorando in sinergia da tempo può finalmente dire di avere sfiorato. La strada è ancora lunga perché ora che le infrastrutture sono realizzate e gli eventi avviati, il processo di coinvolgimento della gente e di formazione di una coscienza civica culturale è la sfida che tutti gli operatori devono affrontare. A dare supporto all’operazione sarà anche il gruppo libero “De Publica Opinione”, costituito da giovani professionisti che hanno a cuore il territorio e che studiano strategie in sinergia con esperti e studiosi nazionali per supportare le operazioni di “abitare” il territorio.

Ed è proprio questo il tema che è emerso dal confronto che ha visto protagonisti il sindaco Luca Lepore, l’assessore alla cultura Olga Terranova, i due curatori del volume Gisa Guidoccio e Bruno Pino, l’editore Marco Marchese, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci e l’ospite speciale, esperto del settore, Antonio Chieffallo, presidente del Premio Muricello.

Moderati dalla regista e performer, direttore del Teatro Comunale di Aiello Calabro, Angelica Artemisia Pedatella, i protagonisti della serata hanno rimarcato l’importanza di un’operazione che ha messo nero su bianco secoli di produzione letteraria rimasta sommersa di autori di Aiello Calabro e del circondario, mettendo in evidenza la ricchezza culturale di un borgo che cerca un rilancio fortissimo e, attraverso la valorizzazione della memoria, richiama le coscienze alla riflessione di sé, atto preliminare di ogni azione politica di contrasto allo spopolamento. Invertire la rotta e sostituire ai termini “resistere” e “restare” quello di “abitare” è la sfida vera del gruppo “De Publica Opinione” che è salito sul palcoscenico per raccontarsi e offrire sostegno alle attività che Aiello è pronto ad inaugurare. Importanti gli interventi di Chieffallo e Iacucci, che sottolineano gli effettivi risultati economici e sociali di un’azione culturale lungimirante e curata.

Ormai Aiello è pronto a lanciare una sfida culturale importante. Pronto anche il team della Compagnia Teatrale BA17 che da tempo si prende cura del Teatro e collabora attivamente con l’Amministrazione. Pronti ad affrontare il percorso che questo prezioso volume avrà, con una serie di eventi decisi proprio dal palcoscenico in una dimensione di dialogo aperto con il pubblico presente, i due curatori del volume Gisa Guidoccio e Bruno Pino hanno affrontato un lavoro lunghissimo e complesso, un lavoro che ha visto raddoppiare l’antologia che dalle iniziali 180 pagine è arrivata a contarne ben 360.

Sforzo enorme anche da parte dell’editore che ha reso flessibile il progetto editoriale in funzione dell’azione collettiva di restituire valore al circuito culturale del territorio. Importanti le parole spese dal sindaco Luca Lepore sulla volontà di proseguire un lavoro di valorizzazione ereditato dal passato e proiettato verso il futuro con la piena collaborazione del team amministrativo ma anche di tutti i professionisti disseminati sul territorio. A chiudere la manifestazione, i versi della poesia di Franco Pedatella tratta dall’antologia, con la precisa ricostruzione del mondo sociale e dell’artigianato ricchissimo presente ad Aiello fino a pochi decenni fa e che oggi bisogna ricostruire per rilanciare definitivamente il borgo e la sua incredibile identità. (rcs)

AIELLO CALABRO (CS) – Nel borgo rivivono miti e leggende d’Italia

È stato un successo lo spettacolo nato in collaborazione tra i Duosfera e la Compagnia Teatrale Ba17: Miti e leggende d’Italia ha fatto il suo debutto nel borgo rinascimentale di Aiello Calabro e ha riscritto una pagina importante di storia contemporanea attraverso la musica popolare. Più che storia, si tratta di una nuova mitologia contemporanea e “popolare”.

La magia delle chitarre di Giulio Tampalini e Daniele Fabio, reduci da uno straordinario tour internazionale che ha registrato oltre dieci tappe nella sola Inghilterra, insieme alla voce incantatrice di Angelica Artemisia Pedatella hanno tenuto per oltre un’ora e mezzo il pubblico incollato alle sedie.

«Raccontare le storie che si nascondono dietro la musica popolare mi ha tuffato in una dimensione incredibile – spiega Angelica Artemisia Pedatella, voce narrante e autrice dei testi originali – portandomi a capire che i testi delle canzoni popolari non sono semplici racconti di vita, ma si tratta di una riscrittura alla maniera dei miti della storia contemporanea. È davvero una nuova epica. Tra molto tempo i dettagli tecnici delle nostre vicende storiche scompariranno, ma resterà la loro sintesi potente nelle immagini che le canzoni hanno saputo preservare nel tempo. Ecco perché ci è sembrato importante dare vita a questo progetto, che rientra pienamente nelle poetiche che ognuno di noi porta avanti».

La vera storia di “Bella ciao” che svela la tragedia delle mondine; il misterioso racconto di Mokarta, resa famosa dai Kunsertu e reinterpretata in modo magistrale dalla voce di Daniele Fabio; la ribellione contro l’invasione del sud al tempo dell’Unità d’Italia che denunciano le parole dell’ormai famosa “Riturnella”; il dramma dei matrimoni combinati, dei diritti negati alle donne e delle violenze sociali raccontati nella “Tarantella del Gargano” sono soltanto alcuni dei temi impressionanti che hanno svelato una nuova dimensione del mondo popolare, una dimensione sconosciuta che ha lasciato il pubblico sorpreso.

Lo spettacolo, presentato all’interno del progetto targato Ba17 “Nostos – Teatro e Danza del Sud”, accende un riflettore inedito sulla storia d’Italia raccontata dal popolo attraverso la musica popolare. La maestria nell’esecuzione musicale dei Duosfera ha fatto da attrattore e il borgo di Aiello Calabro ha potuto godere di una notte di alto artigianato musicale e teatrale. Giulio Tampalini, un nome straordinario nel mondo chitarristico, insieme al talento di Daniele Fabio hanno restituito una interpretazione orchestrale delle melodie, in un percorso ricco di emozioni, dall’allegria della tarantella alla malinconia del fandango, fino alle appassionate serenate cantate. Ad aprire la serata è stata la giovane chitarrista Sabrina Posteraro, che ha regalato momenti di raffinata emozione al pubblico. Soddisfatto il sindaco Luca Lepore e l’intera amministrazione comunale che ha organizzato la serata per valorizzare un’offerta culturale in grado di proseguire sulla scia della qualità inaugurata già dallo scorso anno. (rcs)

Gli eventi di chiusura del Premio Muricello

La decima edizione del Premio Muricello, iniziata ad agosto 2022, si conclude con una serie di eventi itineranti che toccheranno diversi comuni della Calabria.

Sono otto gli appuntamenti che chiudono un anno di intenso lavoro in cui si è tentato di rafforzare quello che è sempre stato lo spirito della rassegna: il dovere della testimonianza, la denuncia ed il profondo senso di gratitudine verso uomini e storie che raccontano una Calabria fatta di sacrificio, martirio, ma anche di successi civili, economici e culturali.

Nel solco di quanto realizzato, si riparte con il libro “Elsa” di Angela Bubba, il successo editoriale sul percorso esistenziale ed artistico di Elsa Morante, grande scrittrice del Novecento,  che verrà presentato ad Aiello Calabro.

L’11 febbraio Il Premio farà tappa a San Mango D’Aquino per la consegna del progetto di Polo Museale che sarà illustrato nelle sale della Biblioteca comunale

Il 22 febbraio verrà presentato a Cosenza nelle prestigiose sale di Villa Rendano “Malapace”, ultimo lavoro della docente universitaria Francesca Veltri.

Il 25 febbraio la rassegna si sposta a Lamezia per l’incontro con Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi che, da oltre tre decenni, raccontano e denunciano gli errori giudiziari di cui sono state vittime centinaia di italiani.

Il 4 marzo il Premio Muricello celebrerà i sessanta anni di Reportage, la rivista del territorio lametino che ha scritto un pezzo importante di storia del giornalismo calabrese.

Una settimana dopo, l’11 marzo, verrà presentata a Nocera Terinese la prima pubblicazione del Premio Muricello, una raccolta di poesie di Giovanni Amendola, figura di primo piano della cultura nocerese, venuto a mancare lo scorso anno.

Il 12 marzo riprendono i laboratori di legalità di Silvia Camerino. Appuntamento a Pianopoli con Marisa Garofalo, la coraggiosa ed indomita sorella di Lea, uccisa dalla ‘ndrangheta il 24 novembre del 2009.

La decima edizione si concluderà a Carlopoli il 19 marzo con la presentazione del nuovo progetto di ristrutturazione dell’Abbazia di Corazzo, promosso dall’amministrazione comunale.  (rcz)

L’Ambasciata culturale di Aiello Calabro a Tropea per suggellare l’amicizia tra i borghi

Tropea è stata la prima tappa delle ambascerie culturali che il Comune di Aiello Calabro ha deciso di intraprendere per lanciare la propria comunità in un panorama più ampio e determinare una nuova stagione di relazioni.

L’Amministrazione Comunale di Aiello Calabro, infatti, guidata dal sindaco Luca Lepore, si è recata a Tropea il 4 gennaio per un incontro ufficiale con il sindaco Giovanni Macrì per suggellare un’amicizia tra i borghi che possa portare un segnale importante alle persone. L’evento è un monito ai calabresi a intraprendere un medesimo “pellegrinaggio” nei luoghi di Calabria, per conoscerli, per conoscere cos’è questa terra e quali ricchezze anche umane possiede.

«Quando ho fatto il mio ingresso al Comune, pioveva nelle stanze – racconta il sindaco Macrì, spiegando le strategie messe in atto per trasformare radicalmente la situazione in poco tempo –. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro continuo, di una scommessa vinta a partire dal riconoscimento di Tropea “Borgo dei Borghi 2021” e l’ingresso nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Non bisogna avere paura di prendere spunto dagli altri, perché è quello che ho fatto io con le luminarie, per esempio. Un buon amministratore fa il meglio che può ed è un impegno totale. Tropea era un diamante grezzo che andava ripulito e così ha dimostrato di poter arrivare ai numeri che abbiamo dimostrato di avere».

Il colloquio tra il sindaco Lepore e il sindaco Macrì è stato suggellato dallo scambio dei prodotti che rappresentano le produzioni tipiche del territorio di Aiello e del Calendario di Tropea, un prodotto culturale di pregio che è arrivato alla sua terza edizione, sotto gli occhi delle telecamere del team BA17 che ha caldeggiato l’incontro, lo ha accompagnato e documentato.

Protagonisti della scena artistica in Calabria, sanciscono così anche loro un ruolo essenziale degli operatori della cultura: la possibilità di favorire, aiutare e incrementare scambi e dialoghi, insistendo sulla necessità di attraversare i borghi di Calabria, di farli conoscere e realizzare concreti scambi umani.

«Da quando abbiamo affidato il nostro Teatro Comunale nelle mani della Compagnia Teatrale BA17 e del direttore artistico Angelica Artemisia Pedatella – chiosa il vicesindaco di Aiello Calabro Olga Terranova – abbiamo compreso la novità che questi artisti ci portavano non soltanto dal punto di vista della qualità degli spettacoli, ma dal punto di vista umano e delle relazioni culturali, che sono un punto fermo di questo gruppo che abbiamo il piacere di avere con noi».

La presenza del team BA17 su Tropea è lunga ormai un anno, con diverse attività svolte e l’incontro con le associazioni e la Proloco locale che hanno dato vita a diverse collaborazioni. Ad accompagnare poi un gruppo di cinquanta visitatori che da Aiello è giunto a Tropea insieme all’Amministrazione ci ha pensato lo storico e archeologo Dario Godano, presidente dell’associazione Libertas, che nei mesi scorsi è stato protagonista della serata dedicata all’archeologia del Festival “Poeti della Terra” realizzato proprio ad Aiello Calabro. Gli artisti hanno dunque preceduto l’incontro amministrativo e, come in un nuovo Rinascimento, lo hanno suggellato con l’esplorazione artistica della città, resa magnifica dalle luminarie volute fortemente da Macrì, che hanno regalato una Tropea da record durante le festività.

«Aiello è un borgo rinascimentale che possiede qualità grandi e l’esempio di Tropea è per noi uno stimolo a crescere, perché anche questo borgo bellissimo possa essere conosciuto. Siamo certi che per il ruolo internazionale che ormai possiede, Tropea non possa che fare bene a tutti se ognuno di noi amministratori ha l’umiltà di seguire l’esempio giusto e aiutare così le proprie comunità a crescere e a dialogare. Abbiamo una montagna splendida e un borgo pulitissimo, come quello di Tropea, condividiamo gli stessi valori. Sono quelli che ci devono unire».

A fine percorso il gruppo è stato accolto nei locali del ristorante “Quei bravi ragazzi” di Tropea, dove è stato possibile degustare prodotti di qualità in un’atmosfera che ha lasciato tutti entusiasti. Il messaggio è chiaro: ciò che cerchiamo lontano da casa, a volte è proprio dietro l’angolo. È ora che questo messaggio viaggi con più forza in Calabria. (rcs)

 

AIELLO CALABRO (CS) – Successo per il Festival “Poeti della Terra”

Si è chiuso, con successo ad Aiello Calabro, il Festival Poeti della Terra. La Calabria narrata, la kermesse che ha animato per quattro mesi interi il bellissimo borgo rinascimentale, con la direzione artistica di Angelica Artemia Pedatella.

Il Festival è stato realizzato con il contributo della Regione Calabria – fondi PAC 2007/2013 avviso animazione beni culturali – e sostenuto dall’Amministrazione comunale di Aiello Calabro che, insieme ad altri operatori economici del territorio e delle associazioni Pro Loco, Biologi e Nutrizionisti Calabresi e AVIS, nonché ai media partner tra cui Glicine, Muricello, Nefy, Libertas, Ali sul Mediterraneo e a Banca del Credito Cooperativo Mediocrati, hanno dimostrato tutta la loro sensibilità verso un’operazione virtuosa che ha visto la realizzazione di quarantacinque eventi tra concerti, spettacoli teatrali, eventi di danza, proiezioni cinematografiche, incontri letterari, mostre e laboratori.

Numerosi gli artisti che si sono succeduti sulla scena per scrivere un pezzo di storia di Calabria, fornendo spunti, contenuti e momenti emozionanti. Tra generi letterari e musicali, tagli differenti, dialoghi e incontri, il mondo di “Poeti della Terra” ha portato avanti l’istanza di raccogliere il talento della regione e determinarne la possibilità di sinergie inedite.

«È stato bellissimo – chiosa soddisfatta il direttore artistico Pedatella – alla fine ci vogliamo ancora più bene e forse questo è il solo dato che conta davvero. L’arte ci insegna a stare bene insieme, ad essere comunità. Era il nostro scopo, l’essenziale lo abbiamo raggiunto, tutto il resto sono parole che si aggiungono».

L’epilogo del festival è stato affidato a tre eventi davvero speciali: il racconto dei poeti mediterranei, dell’inarrestabile Compagnia Teatrale BA17, l’incontro con l’Avis incentrato sulla necessità della donazione del sangue – concluso dal monologo sull’arte di donare composto dalla stessa Angelica Artemisia Pedatella per omaggiare la chiusura del festival – e l’incontro con Ruggero Pegna e la sua produzione letteraria, che si è concentrata particolarmente sull’ultima fatica del produttore e scrittore calabrese, “La stanza di Adel”, un romanzo delicato e pieno di empatia che ha commosso il pubblico, di cui numerosi volumi sono stati donati dall’autore per una raccolta benefica.

A registrare il buon andamento delle serate c’è stata l’Amministrazione comunale, attenta e costantemente presente a tutti gli eventi, pronta a supportare lo staff e a operare per la buona riuscita di questa operazione indubbiamente importante per il borgo che, come tanti altri, aveva subito il silenzio del periodo pandemico.

Così il vicesindaco Olga Terranova commenta: «Abbiamo davvero visto di tutto in questo festival e siamo grati a tutto lo staff che si è adoperato affinché il grande numero di eventi riuscisse nel migliore dei modi. Questa estate è stata speciale per Aiello e continueremo a lavorare in sinergia affinché la crescita culturale di questo borgo possa proseguire in maniera sempre più incisiva e importante».

Soddisfatto il sindaco Luca Lepore, che guarda già avanti e si prepara a supportare una nuova edizione: «Questo borgo esprime talento e questa amministrazione è pronta a sostenere il talento. Dobbiamo lavorare per questa terra, perché ci appartiene e perché noi apparteniamo ad essa. Non è solo un dovere morale, è un sentire profondo. La cultura resta lo strumento più importante per animare i borghi, perché dall’animazione di questi si aprono opportunità per tutte le piccole attività che nelle difficoltà che il mondo sta affrontando continuano ad essere un baluardo di umanità, un porto sicuro». 

I ringraziamenti e la malinconia della chiusura sono dunque presto smorzati dalla prospettiva di un’avventura che sembra destinata a non finire qui. (rcs)

AIELLO CALABRO (CS) – Gli appuntamenti del Festival Poeti della Terra

Questa sera, ad Aiello Calabro, al Teatro Comunale, in scena lo spettacoli Mamè della Compagnia Teatrale BA17, scritto e diretto da Angelica Artemisia Pedatella.

Dopo un’apertura del mese di settembre all’insegna del mondo della narrazione, tra scrittura letteraria e documentario, con le incursioni “gialle” del giovane e talentuoso Antonio Pagliuso, le note sorprendenti della commedia musicale “Baci d’amore & canzoni” e il laboratorio di comicità sulle gag di Gigi Miseferi, nel cuore del mese che riapre alla stagione autunnale il festival regala le ultime perle.

«Portare “Mamè” in questo festival è una tappa che chiude un cerchio per noi della Compagnia – racconta la regista Angelica Artemisia Pedatella. – Nel pensare il festival dei “poeti” di questa terra era impossibile non dare voce a “Mamè” e al tema importantissimo che narra: le minoranze storico-linguistiche. Sono la parte più incredibile di questa terra. Abbiamo una storia millenaria che non conosciamo ed il teatro ci aiuta ad entrare in questo mondo: è davvero il nostro specchio».

Accanto alle sirene di “Mamè”, il viaggio prosegue sabato 17 settembre alle 21.30 con lo spettacolo musicale Lirico… Ma non troppo, con i bravissimi Daniele Fabio, chitarrista e compositore, e Giuliana Tenuta, soprano: due talenti eccezionali di Calabria che, reduci da un’estate ricca di appuntamenti, si apprestano a raccontare il mondo della musica classica con l’ironia e la bravura virtuosistica di chi “conosce bene la materia” e può permettersi di mostrarne ogni suo lato meno convenzionale.

L’operazione artistica che, lo ricordiamo, ha raccolto consensi e sostegni di diverso genere, vanta tra i sostenitori l’importante presenza del Credito Cooperativo Mediocrati S.C. che continua a dimostrare la propria funzione vitale sul territorio per la rivitalizzazione di arti e cultura.

A concludere questo ricchissimo fine settimana arriva domenica 18 settembre alle 19.00, sempre presso il Teatro Comunale, il libro del giovane scrittore lametino Samuele Torchia, Il tesoro di Alarico, un avvincente romanzo storico che si inoltra in una delle leggende più famose della Calabria: il famoso tesoro del re. Ricco di contrasti e di sorprese, il volume avvia verso la conclusione la serie di appuntamenti degli “Incontri Letterari di Sabrina Pugliese”, un format che ha dimostrato di saper innovare il settore delle presentazioni letterarie trasformandole in veri e propri eventi teatrali.

Non resta che fissare sul calendario gli appuntamenti e fruire di questi ultimi momenti di leggerezza e di bellezza. Il festival “Poeti della Terra” è realizzato con il contributo della Regione Calabria – fondi PAC 2007/2013. Tutti gli ingressi agli eventi sono gratuiti. (rcs)

AIELLO CALABRO (CS) – Al via il Festival “Poeti della Terra”

Si intitola Poeti della Terra. La Calabria narrata il Festival che prende il via domani ad Aiello Calabro, pensato e diretto da  Angelica Artemisia Pedatella, e realizzata con il contributo finanziario della Regione e che animerà il borgo fino al 24 settembre.

In questa importante kermesse, che rientra nell’ambito dell’ampia programmazione culturale innovativa chiamata “Rinascimento calabrese” che il team BA17, guidato dalla stessa Pedatella, porta avanti in sinergia con associazioni, comuni, enti pubblici e privati, esperti e artisti dell’intero territorio calabrese, per un chiaro rinnovamento dei contenuti narrativi sulla Calabria ed una nuova visione della sua cultura e identità, vedrà tantissimi gli artisti scrittori, esperti si alterneranno con spettacoli e concerti, laboratori, eventi letterari e culturali, per lo più nei fine settimana.

«Da quando ho fatto rientro in Calabria – ha dichiarato Pedatella – poco meno di due anni fa, ho sempre avuto chiaro che il mio obiettivo doveva essere raccontare la verità di questa terra bellissima e grandiosa e questo festival oggi mi dà l’opportunità di farlo insieme allo staff di professionisti e persone meravigliose che mi sta affiancando. Non si tratta del solito festival, ma di un evento a lunga gittata con tematiche pensate accuratamente, una selezione di artisti che sicuramente si amplierà, perché le risorse umane di questa regione sono davvero tante e importanti. Siamo tutti chiamati a diventare ‘poeti’ della nostra terra e, sulla scia del lupo, simbolo della Calabria, siamo chiamati a difenderla».

«La Calabria ha qualcosa di straordinario e selvaggio – ha proseguito – proprio come il lupo, e come lui è un bene da difendere e preservare. Il lupo che ulula alla luna è una figura ancestrale che ci appartiene, è il primo poeta. Per questo oggi è il simbolo di questo festival e ne sarà anche protagonista in una giornata speciale che stiamo organizzando. Devo ringraziare l’Amministrazione comunale di Aiello Calabro, per tutto il lavoro che si sta svolgendo, e chi ha dato la prima fiducia ad un progetto culturale del genere per Aiello Calabro, il sindaco uscente Franco Iacucci, con il supporto del suo vice Luca Lepore, che ringrazio per la sempre grande disponibilità a immaginare il meglio. E poi, il mio ringraziamento affettuoso particolare va all’assessore alla cultura Olga Terranova per la serietà, la dedizione, la tenerezza con cui ci è stata accanto durante la lunga fase di gestazione di questo festival e per l’immenso lavoro amministrativo che sta svolgendo perché questa macchina possa partire. Ci sarà tempo e spazio per ringraziare le preziose persone che stanno realizzando questo sogno». (rcs)

 

AIELLO CALABRO (CS) – Al via il progetto “Muoversi con gusto”

Prende il via domani, ad Aiello Calabro, il progetto Muoversi con gusto, voluto fortemente dall’Amministrazione del Comune  di Aiello Calabro e sostenuto da Associazione biologi nutrizionisti calabresi, Pro Loco, Anspi, Associazione micologica  Bresadola basso Tirreno cosentino.

Si tratta di un percorso straordinario all’insegna della natura, della scoperta dei borghi, del benessere. Sapori e sensazioni si alternano a paesaggi pittoreschi per lo sviluppo di un turismo alternativo lontano dai rumori e dalla confusione.

L’esplorazione, un’arte antica e fortemente umana, non ha mai smesso di generare viaggiatori e le necessità di ritrovare una dimensione di vita sana e più a contatto con il verde hanno spinto moltissimi a intraprendere forme di turismo green. Il fascino degli antichi borghi della Calabria, immersi in questa dimensione naturale, sono il naturale coronamento di questo tipo di iniziative.

Muoversi con gusto riesce a mettere insieme tutto ciò che nell’uomo è primario: camminare, sentire, ritrovare i sapori antichi, riunirsi alla natura. Quattro giornate dedicate alle camminate all’aperto con l’accompagnamento di guide turistiche esperte si terranno nei giorni 20, 26, 28, 31 agosto 2021.

Si inizia con il percorso dei “Due castelli” che dalla frazione di Bocca Ceraso raggiungerà attraverso la località Rucavo l’antico e maestoso castello di Cleto. Dal Colle Tilesio da dove si scorgono i resti del castello, l’immersione nella storia poterà i viaggiatori a scoprire l’arte contenuta nella Cappella Cybo Malaspina e nella Chiesa di San Francesco nell’ex convento degli Osservanti.

Forniti di scarpe da trekking, binocolo e fotocamera, la magia di questo antico territorio sta per aprirsi. Un’occasione più che necessaria, un’occasione imperdibile. Si tratta di momenti in cui non è solo possibile ritrovare se stessi, ma incontrare la gente, adulti, ragazzi, turisti italiani e stranieri, un momento in cui un’altra antica arte dell’uomo si rinnova: quella dell’incontro.

L’evento è aperto a tutti senza limiti di età. È prevista l’assicurazione ed è necessaria la prenotazione per le sole escursioni almeno 48 ore prima dell’evento ai numeri: 3284158418 – 3272188461 – 3339269858. Sulla pagina facebook dell’evento saranno aggiornate tutte le tappe previste.  (rcs)

Addio al prof. cosentino Fausto Cozzetto, storico appassionato

di FRANCO IACUCCI – La scomparsa di Fausto Cozzetto è una grande perdita per tutti noi e mi addolora personalmente avendo avuto modo di conoscerlo sia come uomo che come studioso, sia nel mio ruolo di Sindaco che di Presidente della Provincia. 

Perdiamo un erudito, amante della sua terra e della sua gente al cui studio si è dedicato per tutta la vita alternando l’impegno sociale allo studio della storia moderna. 

Giornalista e direttore responsabile della rivista culturale “L’Acropoli”. Oltre alla pubblicazione di libri, studi, articoli e saggi, la sua attività di ricerca storica ci lascia un’eredità di notizie straordinarie per il nostro territorio. 

A cominciare dal mio Comune, Aiello Calabro, che fu oggetto di una sua ricerca che confluì in alcune pubblicazioni e infine nel volume interamente dedicato ad Aiello  e pubblicato nel 2001“Lo stato di Aiello-Feudi, istituzioni e società nel Mezzogiorno moderno” in cui ha raccontato la storia di Aiello Calabro nel Medioevo e il legame con la grande famiglia feudataria dei Cybo-Malaspina, grazie ad alcune scoperte archivistiche e all’analisi dei disegni Cybo del 1600 che gli permisero una ricostruzione socio economica non solo di Aiello ma anche dei borghi limitrofi che gravitavano intorno allo stato feudale. 

Infatti il Feudo di Aiello fu acquistato nel 1566 per 38 mila ducati dal principe di Massa, Alberico Cybo Malaspina, questa famiglia di origini liguri toscane, imparentata con i Medici, mantenne la proprietà sino all’eversione della feudalità e lo “Stato di Aiello” passò sotto di loro da contea a marchesato e poi nel 1065 a ducato. 

Ricordo bene le iniziative culturali che mettemmo in piedi a seguito della sua ricerca e delle sue scoperte. Ne ricordo una in particolare in un assolato mese di agosto proprio di fronte il Palazzo Cybo-Malaspina ad Aiello Calabro incentrato sui legami tra Papa Innocenzo III Cybo e Cristoforo Colombo.  

Ancora pochi mesi fa, instancabile, procedeva nella ricerca di notizie. Mi auguro che l’immenso patrimonio di ricerche e studi che Fausto ci lascia non cada nel dimenticatoio ma venga portato avanti, magari da qualcuno dei tantissimi studenti che negli anni ha contribuito a formare, con la stessa passione e tenacia che lo caratterizzava. 

[Franco Iacucci è presidente della Provincia di Cosenza e sindaco di Aiello Calabro]