TAURIANOVA (RC) – Nasce il primo asilo Nido pubblico con i fondi Pnrr, partiti i lavori nella frazione Amato

Sono partiti i lavori per la costruzione di un asilo Nido pubblico nella frazione Amato, opera finanziata con i fondi del Pnrr chiesti e ottenuti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roy Biasi. La consegna dei lavori, presenti oltre al primo cittadino anche gli assessori Crea, Fedele, Monteleone e Grimaldi, apre quindi un cantiere svolta dal doppio significato perché attesta l’efficacia di un disegno amministrativo in cui la giunta ha creduto sin dall’inizio del suo mandato, creando per la prima volta nella storia di Taurianova un servizio scolastico essenziale, e perché consente all’amministrazione comunale di investire nella cura dell’Infanzia, prima e più di altri Comuni del territorio della Piana di Gioia Tauro, a favore dell’intera comunità cittadina a cui viene la possibilità di veder migliorati i tempi di vita delle famiglie.

Si arriverà ad avere un asilo Nido ad Amato, grazie ai lavori eseguiti dal Raggruppamento temporaneo di imprese P&G Costruzioni Bulding, demolendo l’attuale vetusto edificio scolastico di corso Italia e sostituendolo con una moderna e gradevole struttura che riqualificherà una porzione del centro urbano, in base al finanziamento ottenuto di 1.700.000 euro, comprensivo delle spese per la progettazione.

Secondo il cronoprogramma predisposto dal Rup comunale Antonino Bernava, l’opera progettata dall’ing. Beniamino Scopelliti dovrebbe essere completata nei primi mesi del 2025, poco più di un anno di lavori che l’amministrazione, anche con lo stimolo dell’assessore alla Pubblica amministrazione Angela Crea, segue con particolare attenzione nell’ambito di un ingente piano di interventi nel settore dell’edilizia scolastica.
L’appalto per l’asilo Nido di Amato, tra l’altro, fa il paio con l’imminente avvio della costruzione anche di una nuova scuola dell’Infanzia nell’area “zona 167” grazie ad un investimento di 2.400.000 euro.

«Si tratta di opere concrete e non di chiacchiere o polemiche – commenta il sindaco Biasi – che offriamo alla comunità con un certo orgoglio politico in più, anche perché segnalano il compimento di una fase amministrativa preparatoria assai intensa, grazie alla quale ora iniziamo a raccogliere frutti che la città aspettava da anni, perché bisogna andare di molto indietro con la memoria per ricordare l’esecuzione di lavori pubblici così imponenti. Il fatto poi che questa accelerazione avvenga per valorizzare il mondo della scuola, che in questo caso noi sosteniamo in coerenza con una delle missioni preminenti del Pnrr che opportunamente l’Unione europea ha dedicato proprio alla Next Generation, conferma la fondatezza del nostro disegno amministrativo complessivo in cui attraverso opere e servizi nuovi diamo una riposta pronta ai cittadini di Amato che finalmente, grazie a questa amministrazione, stanno ottenendo quella attenzione che da anni invocavano, ribaltando il paradigma solito: la frazione, ospitando un servizio rivolto a tutta la città, mai come questa volta diventa centro propulsore». (rrc)

Cooperazione tra Vallo della Lucania (Cilento) e il Comune di Amato per un nuovo turismo

di ENRICO TROTTALa cooperazione tra associazioni del territorio e sindaci brillanti ed operativi, come il primo cittadino di Amato, Saverio Ruga, comune di circa 800 abitanti in provincia di Catanzaro, il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone, e Pro Loco di Amato, con il presidente Evelina Mazzei e l’associazione “Sviluppo Cilento”, c’è una forte sintonia progettuale sul turismo del Sud Italia.

Amato e Vallo della Lucania “guardano insieme” ai nuovi paesi dell’area Adriatica, come la Croazia, il Kosovo e la Macedonia del Nord.

Queste nuove repubbliche ammirano ed apprezzano molto i borghi della Calabria e del Cilento in provincia di Salerno.

Calabria e Cilento puntano molto ad essere “attrattori” turistici, grazie all’enogastronomia ed alle bellezze naturalistiche ed architettoniche, come gli antichi mulini di Amato, sui quali i giovani calabresi stanno portando avanti un progetto di restauro e recupero funzionale ed i prodotti tipici, in tandem, sia del Cilento che di Amato: miele, vino, dolci tipici della tradizione calabrese e cilentana.

Il nobile fine è quello di sviluppare nuovo turismo, per rimodulare la permanenza dei giovani calabresi e cilentani, che trovano opportunità di lavoro sulla propria terra. Ragazze e ragazzi non più “costretti” ad emigrare, ma pronti a contribuire al riscatto di queste nostre nobili terre calabresi e cilentane.

Tutto questo si sviluppa dal basso, dalle associazioni del territorio e grazie ai sindaci, come Saverio Ruga e Antonio Sansone, ed alle grandi potenzialità dei territori, ricchi di storia e tradizioni da valorizzare.

Dunque una sempre maggiore autonomia dei sindaci ed eliminando una soffocante burocrazia potrà essere la ricetta giusta con gli “ingredienti” di qualità per questo nostro Sud bello, sano e con le energie giuste per riscattarsi dalla povertà e dall’emigrazione. (et)

   

Il sindaco di Amato: 2.000 euro, solo per pochi

Il sindaco di Amato, un comune del Catanzarese di appena 800 abitanti, Saverio Ruga, lancia un appello all’assessore Orsomarso a proposito del piano Riparti Calabria.

«Rivedere il bando prima della pubblicazione al fine di rendere meno burocratico l’iter per il bene delle imprese» – dice il sindaco  Ruga, secondo cui «dopo quasi tre mesi dall’inizio dell’emergenza covid-19 è necessario analizzare i risultati conseguiti grazie ai provvedimenti che hanno contenuto il virus che sta mettendo a rischio la nostra salute e, di conseguenza, la nostra economia. Ad oggi tutte le misure adottate dal Governo, mirate al mantenimento della tranquillità sociale e soprattutto a mitigare il disagio economico delle famiglie e delle imprese, sono state deboli, insufficienti e, soprattutto, non sono pervenute a tutta la platea dei beneficiari.Mi riferisco al bonus dei 600 euro (relativo al solo mese di marzo) e al finanziamento da 25.000 euro alle piccole aziende per fabbisogno di liquidità».

«La prima misura – fa notare Ruga – ancora non ha soddisfatto tutta la platea dei beneficiari, in ritardo rispetto ai proclami tanto pubblicizzati. La seconda, dopo 20 giorni dalla presentazione delle prime richieste presso gli istituti bancari, a oggi non risulta essere arrivata se non a poche aziende che hanno ricevuto un “prestito” da 25.000 euro da restituire nell’arco di 6 anni. A questa beffa – dice ancora Ruga – si aggiunge ora la misura da parte della nostra Regione Calabria: Riparti Calabria. Ma più che “riparti” sembra un’azione sterile che non risolve i problemi con tanti paletti da superare.

«Infatti la misura dei 2.000 euro a fondo perduto non è per tutti. Il bando in pre-informazione, pubblicato sul sito, obbliga le imprese richiedenti, che hanno conseguito un fatturato nel 2019 da 5.000 euro a 150.000 euro, ad essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, ad essere in regola con il d.lgs 81, a non avere pendenze pregresse con il fisco e, infine, a presentare una dichiarazione, rilasciata da un professionista abilitato, che certifica la carenza di liquidità dell’impresa a causa del covid-19 (con un ulteriore costo a carico delle aziende). Praticamente i 2.000 euro, se e a chi arriveranno, saranno sufficienti al massimo a pagare le consulenze e le attestazioni necessarie per presentare la domanda. E, come se non bastasse, il click day, tanto criticato per il bonus dei 600 euro, diventa prassi consolidata anche in Calabria; in questa gara a chi sbaglia di più, si incontra molta difficoltà a scegliere tra regione e governo – conclude Ruga -. Intanto, a farne le spese sono le aziende che, nonostante i proclami e i titoli cubitali dei provvedimenti di sostegno, rischiano inesorabilmente di morire. Tutto questo senza dimenticare le ordinanze notturne bocciate dal Tar che mortificano l’impegno in prima linea dei sindaci, mai coinvolti nelle decisioni e nelle scelte, ma impegnati costantemente a garantire la sicurezza dei cittadini». (rcz)

AMATO (CZ) – La sagra “Da pitta fritta”

7 dicembre 2018 – Oggi ad Amato, alle 15.00, a Piazza D. Caligiuri, la decima edizione della Sagra da Pitta Fritta, piatto tipico amatese.

Organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Amato, la sagra prevede gonfiabili per bambini, piccoli laboratori artigianali, stand con degustazione accompagnato dal vino “Tenute Lento”.

Inoltre, nel corso della serata, si potrà visitare il Museo del Borgoguidati dal Maestro F. Scerbo. Ad allietare la serata, il gruppo folk I Campanari di Miglierina e balli e suoni a cura dei giovani di Amato. (rcz)

AMATO: OGGI I SENTIERI DELL’ISTMO TRA GUSTO, TRADIZIONI E MESTIERI

21 luglio – Comincia oggi, ad Amato, l’evento “I Sentieri dell’Istmo tra gusto, tradizioni e mestieri”, promosso dalle Pro Loco dell’area dell’Istmo.
Si parte, alle 16.45, a Piazza F. Caligiuri, con la visita guidata presso le “Tenute Lento”, a cui seguirà, alle 18.00, l’inaugurazione della manifestazione.
Partecipano Saverio Ruga, sindaco di Amato, Filippo Capellupo, presidente Unpli Regionale Calabria, Vitaliano Marino, presidente Unpli Provinciale Catanzaro, Evelina Mazzei, presidente Pro Loco Amato, e i presidente delle Pro Loco aderenti al progetto.
La serata, sarà arricchita dai balli e canti del gruppo folk Miglierina e dei giovani di Amato. (rcz)