L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia ha festeggiato i 90 anni della costituzione del gruppo di Reggio Calabria alla presenza della Nave scuola Amerigo Vespucci, ma non solo: il 23 e 24 settembre, infatti, sono previsti diversi eventi, tra cui «presentazione di un libro di storia cittadina e inaugurazione di una Mostra al castello Aragonese, per rilanciare la cultura marinara e la figura illustre del reggino Giovanni Calipari che le nuove generazioni ancora non conoscono».
«Nel 2008 per la ricorrenza del Raduno Nazionale dei Marinai d’Italia – si legge in una nota – il Vascello di cui gli italiani sono orgogliosi faceva visita al porto dello Stretto, lasciando che tutti potessero goderne la bellezza nei tempi dilatati di un’intera settimana. Dopo 14 anni di assenza, nel tempo ridotto di un giorno e mezzo una moltitudine di curiosi e appassionati ha preso d’assalto il porto, andando a casa soddisfatto».
«La nave con il suo equipaggio di oltre 200 marinai, in arrivo da Sud – continua la nota – è tornata per il piacere dei reggini. I soci Anmi del Gruppo “Tommaso Gullì”, supportati dalla Presidenza Nazionale ANMI Ammiraglio Pierluigi Rosati, hanno lavorato in rete per un dialogo concreto ed efficace col Comune, la Capitaneria di Porto- Guardia Costiera, l’Autorità di Sistema Portuale e le figure professionali impegnate come Guardia Giurate. Gli stessi Marinai d’Italia nei giorni 5 e 6 settembre, per tutta la durata della permanenza del Vespucci, hanno messo in moto tutti i soggetti in vario modo coinvolti nell’organizzazione delle visite e hanno dato supporto agli enti ed ai cittadini, che ne hanno apprezzato l’impegno nonostante il caldo».
«Non solo il gruppo, riconoscibile dalla divisa sociale e dal solino – si legge – ha fornito supporto ed accoglienza soprattutto ai cittadini, svolgendo gratuitamente servizio di bigliettazione e distribuzione di bottigliette d’acqua, che sono state gentilmente fornite da un donatore rimasto dietro le quinte, ma i Marinai, in primo luogo la Presidente del gruppo Prof.ssa Sabrina Martorano, hanno immaginato una accoglienza che mostrasse l’eccellenza della città dal punto di vista sportivo e di rappresentanza volontaria». (rrc)