Mammoliti (PD): I parlamentari calabresi sollecitino Anas per lavori urgenti di ripristino su Statale 208

Il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, ha chiesto che i parlamentari calabresi si attivino per sollecitarel’Anas per effettuare, con urgenza, i lavori di ripristino della Statale 280 e, alla Regione,  «di provvedere con urgenza a stanziare risorse adeguate e tempestive per i comuni colpiti e a farsi carico dei danneggiamenti al sistema produttivo che aveva già negli anni passati subito danni ingenti per le stesse ragioni e le stesse incurie di oggi». 

Per il dem, infatti, «è davvero inaccettabile il tempo che si impiega per ripristinare la voragine che si è aperta nella statale 280 a seguito del nubifragio che ha colpito la Calabria nella notte tra il 20 e il 21 ottobre».

«Dopo la seduta del Consiglio regionale – ha spiegato – durante la quale la maggioranza non ha inteso far discutere la mozione presentata dal gruppo Pd, nonostante le rimostranze espresse durante il mio intervento, né ha dedicato un cenno all’emergenza, si susseguono gli annunci di possibile ripristino della voragine che si è aperta lungo la statale 280 in 15 giorni, come se si trattasse di 15 ore». 

«Cosa ha fatto il centrodestra negli ultimi cinque anni di governo alla regione?», ha chiesto Mammoliti, sottolineando come «invece di parlare come se stessero governando altri, la giunta approvi un piano di interventi per la manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio che purtroppo non si può fare con i droni, ma attraverso l’impiego di necessarie risorse umane».

«La Calabria continua ad essere considerata marginale e periferica – ha concluso – nonostante le tante risorse disponibili che i governi di centrodestra ai vari livelli non stanno utilizzando proficuamente».

LA STRAGE CONTINUA SULLA STATALE 106
BASTA VITTIME: ANAS DEVE PROVVEDERE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – La Strada della morte continua a mietere delle vittime: è urgentissimo prendere provvedimenti perché non è possibile che la Calabria paghi un così alto tributo di vittime per mancanza di manutenzione e una viabilità su cui si continua a rinviare per i provvedimenti necessari.

Sono stati, per fortuna, appaltati diversi blocchi della SS 106, ma è evidente che tutto questo non è sufficiente: occorre individuare le aree di estremo pericolo e intervenire con provvedimenti ad hoc in grado di mettere in sicurezza questa vitale arteria della jonica.

Occorre un giusto forte segnale di discontinuità», poiché la Statale 106 versa in uno stato vergognoso ha chiesto l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 alla direzione Generale di Anas Spa, alla Segreteria del ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti, al presidente della Regione Calabria, al Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici ed a tutti i parlamentari eletti in Calabria alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica.

Una situazione insostenibile, in cui Anas «deve intervenire urgentemente», in quanto «la 106 versa in uno stato comatoso», aveva detto Fabio Pugliese, presidente dell’Odv nel corso della conferenza stampa dello scorso luglio in cui si è fatto il punto sulla Sibari-Corigliano e Crotone-Catanzaro.

Dall’incontro, infatti, è emerso che dal quadro economico stimato dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, i 3 miliardi stanziati per i due lotti Sibari-Corigliano Rossano e Crotone-Catanzaro della nuova Statale 106 non basteranno, anzi: ne serviranno 5 miliardi.

E «l’Anas è consapevole di tutto questo, tanto è vero che ha parcellizzato questi interventi», ha detto Pugliese, ribadendo che «la politica deve prendere una decisione. Se le risorse restano tre miliardi e non saranno implementate o si fa la Crotone Catanzaro o la Corigliano-Rossano Sibari perché non ha senso iniziare frammenti di queste opere che rischiano di essere incompiute».

L’Odv, infatti, ha stimato che serviranno 3 miliardi e 36 milioni solo per la Catanzaro-Crotone, mentre per la Corigliano Rossano-Sibari ne servono 1 miliardo, ma con possibili incrementi.

Nel documento divulgato da Basta Vittime, si legge che «il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie che non giustificano né la scelta tecnica operata che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi» e che «non si intende impedire lo sviluppo infrastrutturale dell’Italia – si legge sempre nel parere – e comprende la necessità di accelerare i procedimenti ma non può non sottolineare che i Pfte non possono basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche ma devono contenere descrizioni dettagliate in coerenza con il livello progettuale considerato, degli interventi selezionati che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi».

È stato, poi, evidenziato il mancato vincolo imposto ai fondi stanziati per la realizzazione dei due tratti della statale 106 che, secondo quanto riferito, sarebbero inclusi nel contratto di programma di Anas e non in una delibera Cipess. Inoltre, l’Associazione ha denunciato l’eventuale revoca dei finanziamenti nel decreto varato dal Mit, «nell’ipotesi di mancato rispetto dei termini previsti dei cronoprogrammi o di omessa alimentazione del sistema di monitoraggio».

E, in tutto questo, la strada della morte continua a mietere vittime. Da inizio anno a luglio, sono state 19 le persone che hanno perso la vita sulla Statale 106. Un numero che a oggi, 30 agosto, è aumentato. E il rischio che aumentino sono altre. Basta vedere le condizioni in cui versa la Strada, in particolare sulla chilometrica 316 nel Comune di Calopezzati, dove non sono stati ancora installati i guardrail.

Nel tratto, infatti, sei anni fa vi fu un incidente stradale e, da allora, l’Anas Spa ha collocato dei New Jersey in plastica vuoti senza mai intervenire per circa 2 anni, salvo poi sostituire i New Jersey in plastica con quelli in cemento che peraltro risultano mal segnalati.

«Alle suddette problematiche l’Anas Spa – ha riferito l’Odv – non ha mai risposto né tanto meno è mai intervenuta al fine di garantire sicurezza per tutti i cittadini automobilisti. In più, da circa 10 giorni, le condizioni di pericolo alla chilometrica 316 sono peggiorate poiché il guardrail lato monte è stato divelto e l’Anas Spa ha ben pensato di collocare i soliti New Jersey in plastica vuoti che non impediscono, ad un qualsiasi mezzo che percorre la Statale 106, di precipitare sul letto del torrente posto al di sotto e che, inoltre, può colpire uno dei tanti pedoni che utilizza un percorso pedonale attiguo per recarsi al mare».

Questo è solo uno dei tanti episodi di immobilismo da parte di Anas, che è stata denunciata dall’Organizzazione per omicidio stradale colposo», a seguito dello scontro mortale avvenuto lo scorso 21 agosto a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio.

«La denuncia del 24 agosto nasce da una circoscritta testimonianza dalla quale si evince che l’Anas Spa era stata informata della presenza del problema ben 12 giorni prima che accadesse lo scontro mortale», ha spiegato Basta Vittime, illustrando lo stato vergognoso vergognoso in cui versa oggi la strada Statale 106: vegetazione che invade la carreggiata e copre la visuale degli automobilisti; manto stradale fortemente deteriorato; mancanza di guardrail a ridosso di dirupi; avvallamenti sulla sede viaria; parti di carreggiata su cui insistono lavori non completati da anni; gallerie non illuminate; fari sulle rotatorie periodicamente sempre spenti; ecc. ecc.».

«Ciò che stupisce è che ancora oggi – ha concluso l’Odv – a 18 giorni da quando l’Anas Spa è stata correttamente informata della problematica ed a 6 giorni dalla morte di un ragazzo di 28 anni, lo stato dei luoghi al chilometro 157+200 è rimasto pressoché inalterato con il rischio concreto che quanto accaduto possa addirittura ripetersi». (ams)

 

Il sindaco di Cassano Papasso scrive ad Anas per una soluzione al traffico provocato al semaforo Stombi

Sollecitare una soluzione ai problemi di traffico causati dal semaforo posto tra le Statali 534 e 106 e la bretella che conduce al Canale degli Stombi. È quanto chiede, in una missiva inviata ad Anas, il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, evidenziando il forte disagio che sfocia in feroci proteste da parte di automobilisti imbestialiti, che lamentano via social e attraverso formali comunicazioni, i lunghi tempi di attesa sotto il rovente sole estivo, causati dal traffico veicolare che con estreme difficoltà transita, soprattutto nella direzione proveniente dallo svincolo autostradale di Sibari-Firmo, in cui si formano code interminabili anche di mezzi pesanti.

«Avevo precedentemente, più volte – sottolinea nella lettera il primo cittadino – già sollecitato la creazione di una funzionale rotatoria che renderebbe la circolazione sicura e scorrevole, in un tratto di strada in cui accadono pericolosi e gravi incidenti e si verificano code chilometriche. A tal proposito, chiedo di sapere a che punto stanno le cose, anche per rendere l’opinione pubblica edotta».

La situazione attuale è diventata fonte di preoccupazione per la pericolosità: il semaforo del bivio degli Stombi, nonostante le modifiche recenti, è innegabilmente obsoleto e inadeguato per la regolamentazione del traffico veicolare di uno snodo di traffico intenso, che conduce al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, al Parco Archeologico di Sibari e alle principali località di villeggiatura, non solo del Comune di Cassano All’Ionio, quali Marina di Sibari e Laghi di Sibari, ma dell’intero comprensorio, essendo di passaggio, soprattutto per chi proviene dall’autostrada, sia in direzione Corigliano-Rossano-Crotone che Taranto.

«È da tempo – conclude la lettera – che lamento e denuncio l’insostenibilità di tale situazione, pertanto chiedo con forza, ancora una volta, una soluzione definitiva alla problematica». (rcs)

Tavernise (M5S): Ad agosto riapertura della SS 283 delle Terme Luigiane

Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, ha reso noto che è slittata ad agosto «il completamento dei lavori per la riapertura della Strada Statale 283 delle Terme Luigiane, inizialmente prevista a novembre 2023».

Ciò è emerso dalla risposta di Anas a seguito dell’interrogazione del pentastellato alla Giunta regionale «incentrata proprio sui ritardi nella riapertura della importante arteria chiusa a causa di un frana ormai da più di due anni».

«L’intervento – si legge nella risposta – ha previsto la parziale demolizione e la successiva ricostruzione del Viadotto in oggetto, affetto da significativi problemi strutturali determinati dai movimenti di un ampio fronte in frana che, da monte, nel tempo ne ha gravemente minato le condizioni di stabilità».
Sempre Anas comunica che «è attualmente in avanzato corso di esecuzione in officina il nuovo impalcato metallico previsto in progetto in acciaio corten, la cui fornitura in loco e il successivo varo sono attesi entro il corrente mese di maggio. L’ultimazione dei lavori è prevista entro il mese di luglio p.v., lire a un eventuale ulteriore franco di 30 giorni, necessario per completare le correlate attività tecnico-amministrative e di collaudo statico propedeutiche alla riapertura al traffico dell’opera».
«È bene sottolineare l’importanza della riapertura di questa arteria – ha concluso Tavernise – per porre fine una volta per tutte ai disagi provocati in questi anni ai cittadini residenti costretti ad effettuare una deviazione di diversi chilometri, percorrendo inoltre una strada assolutamente non adeguata al normale traffico veicolare che caratterizza la SS 283. Vigileremo affinché siano rispettati i tempi di consegna dell’opera ponendo fine ai disagi e ravvivando finalmente l’economia della zona». (rrc)

 

Basta Vittime sulla 106: La classe politica di Corigliano Rossano pretenda rimozione dei dirigenti Anas

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 si è chiesta «cosa altro deve accadere prima che tutta la classe politica dirigente di Corigliano-Rossano chieda e pretenda la rimozione dei dirigenti di Anas Spa in Calabria, responsabili di questo disastro..?».

Una domanda che arriva dopo il confronto nel Centro d’eccellenza di Corigliano Rossano, dove da una parte c’era la candidata a sindaco, Pasqualina Straface che chiariva «in modo netto – ha riportato Basta Vittime – che chiederà una revisione di questo progetto poiché non è ammissibile che l’attraversamento sull’area urbana di Corigliano preveda un “ponte” di oltre un chilometro», mentre il sindaco Flavio Stasi ha dichiarato che nella prossima conferenza dei servizi già convocata per il prossimo maggio il Comune di Corigliano-Rossano darà un parere negativo sul progetto».

«Un progetto che è stato letteralmente bocciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici  – ha ricordato l’Odv – e che non si capisce quanto costerà. Nel 2021 costava 471 milioni di euro. Nel 2022 il costo era salito a 560 milioni di euro mentre nel 2023 il costo del progetto di fattibilità tecnico economico è stato fissato a 975 milioni di euro più Iva. Praticamente più del doppio del costo stabilito 3 anni fa… E c’è da dire che non siamo ancora nelle condizioni di avere un progetto definitivo esecutivo che, semmai dovesse rispettare tutte le prescrizioni necessarie ad ottenere la verifica di ottemperanza, salirebbe certamente almeno a 2 miliardi».

«Un progetto, infine, di 32 chilometri diviso in 2 lotti. E quando è stato chiesto – ha concluso – di vincolare la realizzazione dell’opera al finanziamento ed all’approvazione di entrambi i lotti (al fine di non lasciare sul territorio incompiute), l’Anas Spa ha risposto testualmente: “Le risorse per la realizzazione del progetto sono autorizzate ai sensi dell’art. 1, comma 51, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”. Significa, semplicemente, che il vincolo non lo mettono…». (rcs)

Basta Vittime sulla 106: Ripristinato il guardrail sulla rotatoria di Santa Lucia di Corigliano Rossano

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha reso noto che, a seguito della segnalazione inoltrata all’Anas lo scorso 24 marzo, è stato ripristinato il guardrail della rotonda di Santa Lucia nel Comune di Corigliano Rossano.

«Qui, intorno alle 2:30 circa della notte tra lunedì 4 marzo e martedì 5 marzo 2024 – ha ricordato Basta Vittime – un’autovettura Ford Puma, per cause ancora in corso di accertamento, è sbandata, terminando la sua corsa contro il guardrail, distruggendo di fatto la barriera di protezione. Nel sinistro, inoltre, l’auto ha abbattuto uno dei pali posti per l’illuminazione della rotonda, causando un ulteriore disservizio in termini di sicurezza nella zona!.

1A seguito dell’incidente Anas Spa è intervenuta mediante l’allocazione di New Jersey in plastica completamente vuoti – ha spiegato l’Odv – collocati al lato della carreggiata sulla rotatoria, lungo l’area in cui il guardrail è stato distrutto attuando, di fatto, un sistema di protezione insufficiente a garantire una adeguata misura di sicurezza qualora si fosse ripetuto quanto già accaduto nella notte del 5 marzo 2024».

«Anche per questo, l’invio della segnalazione è stato inoltrato dall’O.d.V. – prosegue la nota – a tutela della stessa Anas perché, qualora fosse accaduto in quel punto un ulteriore sinistro stradale e dei veicoli fossero precipitati nel terreno sottostante, l’Ente gestore ne sarebbe stato corresponsabile e avrebbe dovuto risponderne».

«L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – conclude la nots è soddisfatta dell’intervento di Anas Spa da cui, adesso, aspetta ancora il ripristino del punto luce divelto al fine di garantire una adeguata illuminazione sulla rotatoria necessaria ad evitare in futuro eventuali ed ulteriori incidenti simili a quello avvenuto lo scorso 5 marzo 2024». (rcs)

STATALE 106, C’È IL RISCHIO REVOCA FONDI
I PROGETTI SONO CARENTI E INADEGUATI?

Sono numerose le preoccupazioni sul processo di ammodernamento della nuova Strada statale 106. In particolare l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 che ha reso noto di aver inoltrato, all’ufficio competente della Regione Calabria, una osservazione. Proprio al Settore che si occupa della Valutazione di Impatto Ambientale (Via), della Regione Calabria è stato chiesto di vincolare la realizzazione dell’intero progetto al finanziamento complessivo dei progetti definitivi esecutivi dei Lotti 1 e 2.

Pertanto si è chiesto, per ragioni di carattere ambientale e non solo, di vincolare la realizzazione del progetto proposto solo e soltanto quando saranno interamente finanziati i costi determinati dei progetti definitivi esecutivi di tutti i 32 chilometri del tracciato.

All’osservazione, peraltro articolata, indichiamo di seguito il testo – senza aggiungere alcun commento – della controdeduzione ricevuta: “Le risorse per la realizzazione del progetto sono autorizzate ai sensi dell’art. 1, comma 51, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”. Specifichiamo, inoltre, che tale controdeduzione non è stata ricevuta dal Settore preposto della Regione Calabria ma dall’Anas Spa.

Nuova SS 106 tra Sibari e Corigliano Rossano: Un progetto “carente”

Leggendo il parere ed i verbali dell’adunanza del 1° marzo 2023 si può intuire che seppure il progetto proposto da Anas Spa sulla Catanzaro – Crotone presenta diversi problemi rilevati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non vi sono dubbi sulla realizzabilità dell’Opera.

Leggendo il parere ed i verbali dell’adunanza del 22 marzo 2023, si comprende banalmente, quanto le prescrizioni (diverse e svariate), sollevate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sulla Corigliano-Rossano – Sibari siano tali da mettere in dubbio persino la fattibilità dell’Opera.

Basta ricordare che nel verbale dell’adunanza sono riportate chiaramente le parole del Presidente Fabio Croccolo il quale osserva che “il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie ecc., che non giustificano né la scelta tecnica operata, che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire dei risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi”.

Non solo ma Croccolo va giù duro nei confronti di Anas Spa precisando che “la Sezione non intende impedire lo sviluppo infrastrutturale dell’Italia e comprende la necessità di accelerare i procedimenti, ma non può non sottolineare che i Pfte non possono basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche, ma devono contenere descrizioni dettagliate, in coerenza con il livello progettale considerato, degli interventi selezionati, che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi e, di conseguenza, ad una valida Analisi Benefici Costi a tutela dell’interesse generale dei cittadini”.

E quando il Direttore Generale del Dipartimento Infrastrutture, Claudio Moroni, ha chiesto se il progetto è stato approvato con prescrizioni oppure se non è stato approvato, il presidente Fabio Croccolo ha specificato che il progetto non necessita di un nuovo esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, poiché esso non esprime pareri vincolanti. Si può, quindi, procedere in fretta seguendo l’iter di approvazione del progetto. Tuttavia, ammonisce il Presidente Croccolo, tenendo conto delle prescrizioni riportate nel parere perché, senza di quelle, il progetto non potrà superare la verifica di ottemperanza.

Qual è il progetto all’attenzione della Via regionale

A seguito della pubblicazione (dovuta per legge), del progetto sul portale della Regione Calabria a seguito della procedura Via, siamo riusciti, finalmente, a visionare l’incartamento progettuale.

Ciò che stupisce è che il progetto pubblicato è grosso modo lo stesso progetto presentato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. In pratica, quasi nessuna delle prescrizioni ricevute in adunanza il 22 marzo scorso sono state rispettate dall’Anas Spa.

La scelta di Anas Spa

Appare, quindi, evidente che l’Anas Spa probabilmente ha colto una opportunità: portare alla Via. regionale il progetto con la consapevolezza che non avrà alcun problema a superare questo passaggio in modo che ad aprile/maggio potrà finalmente essere mandato in gara e, chi si aggiudicherà la progettazione definitiva esecutiva, avrà il compito di realizzare un progetto (in un anno per come stabilito dal cronoprogramma), che però dovrà tenere conto di tutte le gravi e pesanti prescrizioni indicate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e, senza le quali, il progetto non potrà superare la verifica di ottemperanza necessaria alla sua realizzazione. Oppure, molto più probabilmente, non è stata capace di redigere un progetto capace di rispettare tutte le prescrizioni imposte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici…

Il decreto interministeriale: Ecco le modalità di revoca del finanziamento

A tutto questo si aggiunge, il Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 avente per oggetto “Individuazione del soggetto attuatore e dei lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica da finanziare con le risorse di cui all’articolo 1, comma 511, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, nonché’ dei criteri e delle modalità di erogazione e di revoca delle medesime risorse” e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.60), il 12 marzo 2024.

Qui, all’articolo 4, “Modalità di erogazione e di revoca delle risorse” viene specificato chiaramente che nell’ipotesi in cui dovessero registrarsi dei ritardi sui tempi stabiliti dal cronoprogramma oppure se non vi è la copertura finanziaria l’intervento previsto viene revocato e, ovviamente, con esso il finanziamento che sarà inserito nel Contratto di Programma sottoscritto con Anas Spa e – citiamo testualmente – dell’avvenuta revoca si dà adeguata informativa al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”.

Finanziamento a rischio

I problemi che mettono a rischio il finanziamento riguardano il progetto di ammodernamento del tratto Corigliano-Rossano – Sibari. Qui c’è il rischio concreto che, delle tre, possa certamente accaderne una:

1) chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva realizzerà un intervento che rispetterà le prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, supererà la verifica di ottemperanza ma costerà almeno 2 miliardi (quindi il doppio), rispetto a quanto previsto da Anas Spa che stiva l’intervento in un miliardo;

2)  chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva realizzerà un intervento che non rispetterà le prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e, quindi, non supererà la verifica di ottemperanza: in questo caso non saranno rispettati i tempi stabiliti dal cronoprogramma;

3) chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva, dopo aver svolto per la prima volta le valutazioni approfondite in fase progettuale evidenziate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, non riuscirà a realizzare il progetto.

La revoca del finanziamento interesserà la Crotone-Catanzaro?

Leggendo e rileggendo il Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 il finanziamento di 3 miliardi previsto nella legge di Bilancio del 2022 destinato alla Statale 106 non vi è alcuna precisazione circa i due interventi prescelti dal “Commissario Straordinario per la Statale 106” Ing. Massimo Simonini. Per questa ragione è difficile ipotizzare quale sarà il possibile scenario.

Se verranno – come è auspicabile – revocati solo i 1.000 milioni di euro previsti per la Sibari – Corigliano-Rossano oppure se, invece, sarà revocato l’intero finanziamento di 3.000 milioni di euro. Anche perché sarà molto difficile che il progetto definitivo-esecutivo del solo tratto ammodernato della Statale 106 compreso tra Catanzaro e Crotone potrà costare meno di 3,5 miliardi di euro.

Una cosa è certa: restando a ciò che è stato scritto nel Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 la revoca riguarderebbe tutto ma c’è da sperare che prevalga il buonsenso e, magari, le risorse revocate sulla Sibari – Corigliano-Rossano possano essere utilizzare per il completamento della Catanzaro – Crotone.

L’ultimo Cipess parla chiaro

L’altro elemento che lascia senza alcun dubbio è fornito dall’esito dell’ultimo Cipess dello scorso 21 marzo. In pratica mentre si approvano direttamente con una Delibera Cipess 4,6 miliardi di euro per la realizzazione di una tratta di 8,9Km di pedemontana lombarda si sceglie di finanziare indirettamente la Statale 106 utilizzando il Contratto di Programma 2021 – 2025 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas Spa.

In questo modo, semmai dovessero nascere dei problemi tali da portare ad una revoca del finanziamento della Statale 106, le risorse revocate sarebbero comunque riutilizzate nell’ambito del Contratto di Programma 2021 – 2025 tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas Spa. (Basta Vittime sulla Strada Statale 106)

Saccomanno (Lega): Da accordo Mit-Anas importanti risorse per rete infrastrutturale della Calabria

La Calabria potrà contare su importanti ricorse per la manutenzione, messa in sicurezza e sviluppo della rete infrastrutturale. È quanto ha reso noto il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, a seguito dell’approvazione del nuovo contratto di programma di Mit-Anas dopo il via libera del Cipess.

«Oltre al quinto lotto della Trasversale delle Serre – ha spiegato – grazie a questo accordo che conta ben 6 miliardi di finanziamenti in più con cui Anas potrà intervenire, si procede con il finanziamento per 3 miliardi di euro del tratto da Sibari a Catanzaro della SS 106, i cui lavori partiranno nei prossimi mesi».

«Si conferma, così – ha concluso – l’impegno del ministro Matteo Salvini per sbloccare cantieri e lavori che le nostre comunità aspettavano da tanti anni. Le infrastrutture sono necessarie per sviluppare nuovi investimenti e rendere ancora più attrattiva la nostra Calabria». (rcz)

Basta Vittime sulla 106: Da quattro mesi si attendono interventi sul ponte di Corigliano Rossano

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha denunciato la «grave situazione di pericolo insistente nel tratto della S.S. 106 del Comune di Corigliano-Rossano, alla chilometrica 16+200 della S.S.106Radd e, più precisamente, sul ponte che precede lo svincolo per la Strada Provinciale 196».

Segnalato all’Anas col supporto tecnico-giuridico di Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, Basta Vittime ha ricordato come «questo ponte è stato oggetto già di diversi tragici sinistri stradali. Tra i tanti, ricordiamo quello del 19 marzo 2006, uno dei più dolorosi incidenti stradali che si è verificato sulla Statale 106, in cui persero la vita Giuseppe Lo Prete di 58 anni, Quintina Lo Prete di 17 anni, Vanessa Lo Prete di 14 anni, Giuseppe Flotta di 52 anni, Antonio Flotta di 24 anni, Francesco Marino di 62 anni e Francesco Valente di 51 anni. Mentre il 17 dicembre 2016, invece, perse la vita Antonella Pia Bomparola di 20 anni. Infine, il 24 settembre 2023, a perdere la vita fu Rosa Greco di 17 anni, in un tragico incidente in cui furono coinvolti altri 4 giovani gravemente feriti ed oggi, per fortuna, salvi».

«A seguito di quest’ultimo incidente – ha proseguito Basta Vittime – l’Anas Spa è intervenuta mediante l’allocazione di New Jersey in plastica, peraltro completamente vuoti, collocati alle estremità del guardrail lato mare. È evidente che i New Jersey in plastica completamente vuoti non garantiscono alcuna sicurezza qualora un mezzo dovesse perdere il controllo e uscire fuori strada. Ciò potrebbe causare il ripetersi di quanto già accaduto: determinando la caduta del mezzo nel letto del fiume».

Basta Vittime sulla Strada Statale 106, infine, nel rimarcare che «l’intervento è imprescindibile non solo per la sicurezza degli utenti dalla strada, tanti, che percorrono la Statale 106 in corrispondenza di quel ponte», ha sottolineato «l’inerzia e l’immobilismo di Anas Spa che in quattro mesi non riesce ancora oggi ad intervenire per risolvere con la massima sollecitudine il problema». (rcs)

Entro marzo al via i lavori per la Galleria Limina

L’Anas ha dato il via libera al progetto della Regione Calabria per la Galleria Limina, i cui lavori «avranno inizio entro il mese di marzo, in piena coerenza con quanto era stato previsto dalla Regione, e senza alcun allungamento dei tempi complessivi dell’appalto», ha annunciato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Il governatore, infatti, ha ricordato come «lo scorso fine settembre avevo incontrato sindaci e organizzazioni sindacali per discutere in merito ai delicati lavori sulla Galleria Limina. Un intervento che rischiava di creare enormi disagi e pesanti ricadute sulla viabilità di una parte molto importante della Calabria. Durante quella riunione avevo informato i partecipanti che la soluzione progettuale preliminare indicata dalla Regione, quella che prevede lavori notturni senza mai chiudere la strada al transito dei veicoli, aveva trovato la condivisione della direzione dell’Anas». (rrm)