L’OPINIONE / Roberto Rugna: Intraprendere azioni per rafforzare politiche di rigenerazione urbana

di ROBERTO RUGNA –Da molti anni, i temi legati all’energia, all’ambiente e all’economia circolare sono al centro delle politiche di Ance Calabria, un’associazione che ha sempre cercato di concretizzare questi temi a livello regionale attraverso i contributi proposti in sede istituzionale, partecipando attivamente ai tavoli sui vari piani che li riguardano.

In particolare, il Programma 2021/2027 con la S3 sull’economia circolare e l’edilizia sostenibile, la legge sulla rigenerazione urbana e il Priec (Piano Regionale Integrato sull’Energia) sono stati temi su cui ci siamo impegnati con determinazione, convinti che debbano essere affrontati liberi da ogni condizionamento ideologico.

Su questi temi è fondamentale il dialogo tra tutte le parti coinvolte, perché solo con il coinvolgimento diretto dei soggetti protagonisti della realizzazione concreta degli obiettivi possiamo sperare in un cambiamento reale e tangibile. Per questo motivo, ringrazio per l’invito a questa giornata, che ci offre l’opportunità di approfondire temi strategici per la nostra regione.

L’edilizia, sotto il profilo energetico, ambientale e green, gioca un ruolo decisivo. Non c’è dubbio che il percorso verso una maggiore sostenibilità sia quello giusto, anche in linea con le direttive europee sulle case green. È un percorso che ci vede impegnati non solo a livello locale, ma anche nazionale, nonostante le difficoltà evidenti.

La direttiva europea sulle case Green prevede infatti interventi a livello nazionale che, entro il 2033, coinvolgeranno circa due milioni di edifici, con una media di 250.000 edifici all’anno fino alla scadenza prevista. L’investimento complessivo si stima possa aggirarsi tra i 40 e i 60 miliardi di euro. È evidente che, per accompagnare efficacemente questa trasformazione, è necessario un programma ben definito, supportato da procedure chiare e da un sistema di incentivi, sostenuto sia dall’Unione Europea che dal governo nazionale. A livello regionale, la situazione è altrettanto complessa. In Calabria, infatti, la qualità del nostro patrimonio edilizio lascia molto a desiderare: circa il 75% degli edifici è stato costruito prima delle normative sismiche del 1974 e quelle sull’efficienza energetica del 1976. A ciò si aggiunge una notevole eterogeneità climatica all’interno della stessa regione, che rende difficile applicare un approccio uniforme agli interventi.

È necessario, pertanto, tener conto delle peculiarità locali per attuare interventi mirati, come la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico e, in alcuni casi, la demolizione e ricostruzione.

In conclusione, è indispensabile che, a tutti i livelli, e in particolare considerando le specificità territoriali, si intraprendano azioni mirate per rafforzare le politiche di rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico e l’adozione di strumenti normativi, finanziari e fiscali che possano sostenere un processo di transizione ecologica efficace. Come Ance Calabria, siamo pronti a contribuire in prima linea a questo percorso, consapevoli delle sfide che ci attendono, ma anche delle opportunità che una transizione ecologica ben gestita potrà offrire alla nostra regione. (rr)

[Roberto Rugna è presidente di Ance Calabria]

Rugna (Ance): Tema della sostenibilità priorità da approfondire

«Il tema della sostenibilità, in particolare l’efficienza energetica e la certificazione energetica, resta una priorità da approfondire guardando al futuro del nostro settore e del mercato immobiliare». È quanto ha detto Roberto Rugna, presidente di Ance Calabria nel corso del convegno L’Edilizia sostenibile in Calabria e la Certificazione Energetica Europea di nuova generazione”, svoltosi in Cittadella regionale.

La certificazione energetica, come sottolineato durante il convegno, è un parametro essenziale per garantire la qualità dell’abitare e la sostenibilità degli edifici. Il progetto Eub Superhub, che vede la Calabria protagonista in Europa, è un esempio tangibile di come la nostra regione stia diventando un punto di riferimento internazionale per l’edilizia sostenibile.

«Ringrazio per l’invito a partecipare a questo importante evento, che si inserisce perfettamente nel percorso che la Regione Calabria ha avviato da tempo, e che Ance Calabria condivide pienamente. Questo progetto ci inorgoglisce e ci fa guardare con ottimismo al futuro – ha proseguito Rugna –. La nostra regione sta diventando parte integrante di un’azione sistemica che si inserisce in un’idea più grande: una Calabria più europea, unita dalla politica della casa e dal green, orientata alla sostenibilità».

«La condivisione, molti anni fa, del protocollo Itaca con l’Assessorato ai Lavori Pubblici – ha aggiunto – è stata un passo fondamentale, e oggi questo protocollo è una realtà consolidata, divenuta parte integrante dei bandi regionali e del nostro Prezzario».

Rugna ha poi sottolineato l’importanza dell’intervento della Calabria sui temi della transizione ecologica e dell’economia circolare, che costituiscono un’opportunità fondamentale per il settore delle costruzioni: «Le recenti analisi condotte da gruppi di studio come Enea e Cnr, nell’ambito del Piano Regionale Integrato per l’Energia (PRIEC), ci evidenziano come il settore abitativo e i trasporti siano tra le principali cause di emissione di CO2. Intervenire su questi temi significa non solo migliorare la qualità delle abitazioni, ma anche agire positivamente sull’ambiente e sul clima».

Rugna ha infine ricordato che il settore dell’edilizia sostenibile è stato inserito tra i settori prioritari per gli investimenti regionali attraverso i Fondi comunitari, all’interno della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3): «Questo è un segnale importante e un’opportunità per il nostro futuro, che va supportata con impegno e perseveranza».

«La nostra associazione, da tempo impegnata in questo processo di adeguamento alle sfide del futuro, continuerà a lavorare in questa direzione, perché crediamo che preservare l’ambiente, sostenere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2 siano essenziali per la qualità della vita delle generazioni future».

La parola d’ordine, come ribadito da Roberto Rugna, non può che essere rigenerare l’esistente dove possibile, e costruire il nuovo secondo principi che siano innanzitutto di qualità della vita e rispetto dell’ambiente. (rcz)

COSENZA – Lunedì l’incontro su “Sicurezza nei cantieri: la patente a punti”

Lunedì 4 novembre, a Cosenza, alle 10, nella sede di Confindustria, si terrà l’incontro sul tema Sicurezza nei cantieri: la patente a punti, organizzato da Ance CosenzaAnce Calabria, guidati rispettivamente da Giuseppe Galiano e Roberto Rugna, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, il Collegio dei Geometri e l’Ordine degli Ingegneri.

Interverranno il sindaco di Cosenza Franz Caruso, la presidente Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, il presidente Ance Cosenza Giuseppe Galiano, il presidente Ance Calabria Roberto Rugna, i presidenti provinciali dei Geometri Giuseppe Arlia, dell’Ordine degli Architetti Pasquale Costabile e dell’Ordine degli Ingegneri Marco Ghionna. 

Le relazioni tecniche saranno curate da Beatrice Sassi, direttore Area Relazioni Industriali Ance e da Massimiliano Mura, direttore Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza. I lavori, moderati dal direttore di Confindustria e Ance Cosenza Rosario Branda, saranno conclusi dal vicepresidente per le Relazioni Industriali di Ance Carlo Trestini.

Al centro degli approfondimenti che propone il seminario anche chi e come dovrà richiedere la patente a punti per la sicurezza, quali i requisiti richiesti, quali informazioni contiene la patente, chi può averne accesso, come funziona il sistema di assegnazione e decurtazione di crediti.

Il seminario è aperto alla partecipazione di imprenditori, professionisti (con riconoscimento dei crediti formativi), tecnici e referenti delle pubbliche amministrazioni. (rcs)

Rugna (Ance Calabria): Significativi ritardi nelle opere del Pnrr, soprattuto nelle ferrovie

«Attualmente, si rilevano significativi ritardi nelle progettazioni esecutive necessarie per rispettare le scadenze richieste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con particolare attenzione alle grandi infrastrutture, come le ferrovie». È quanto ha rilevato Roberto Rugna, presidente di Ance Calabria, nel corso della due giorni organizzata dall’Ance Nazionale a Vico Equense sul tema delle “Opere Pubbliche oltre il 2026”, un’occasione importante per fare il punto sul settore alla presenza di una platea numerosissima di imprenditori, professionisti ed esperti.

Ad affiancare Rugna, Giovan Battista Piercacciante, vicepresidente nazionale di Ance con delega al Mezzogiorno, il presidente e dal vice presidente di Ance Cosenza, Giuseppe Galiano e Vincenzo La Pietra: dal presidente e dal vice presidente di Ance RC Michele Laganà e Herbert Catalano, oltre ai direttori Luigi Leone ed Antonio Tropea.

«Questo ritardo è il risultato di diverse concause, inclusa la debolezza strutturale delle amministrazioni locali, che faticano a far fronte alle complessità delle procedure», ha aggiunto Rugna, spiegando come «secondo i dati aggiornati, il 54% delle opere realizzate fino a oggi riguarda il settore edilizio. È importante ricordare che il Pnrr tocca una vasta gamma di settori; non solo quello delle infrastrutture, ma più della metà degli interventi (56%) si concentra su opere edilizie e infrastrutturali. Le imprese, dunque, stanno facendo la loro parte, sostenendo l’esecuzione di queste opere in un contesto che però presenta difficoltà significative».

«Uno dei principali problemi riscontrati – ha rilevato – riguarda i tempi di pagamento. Sebbene la normativa preveda che i pagamenti debbano avvenire entro 30 giorni dall’emissione del S.A.L. (Stato di Avanzamento Lavori), nella realtà, i tempi si estendono fino a 5-6 mesi. A questo si aggiunge l’impatto del caro materiali, un fattore che ha reso molti lavori economicamente insostenibili, portando a frequenti interruzioni. Le revisioni dei prezzi, fondamentali per adeguarsi all’aumento dei costi, stanno procedendo con molta lentezza. Alcuni adeguamenti sono stati erogati nel 2023, ma restano fermi quelli relativi al 2022 e per il 2024 non si intravedono ancora soluzioni. Questa situazione aumenta ulteriormente l’incertezza sull’effettiva conclusione dei progetti entro il 2026, termine previsto per il saldo finale del Pnrr».

«Al di là delle difficoltà amministrative – ha concluso – un’altra questione che preoccupa riguarda la natura delle opere incluse nel Pnrr. Circa il 70% delle opere non è di natura aggiuntiva, ma si tratta di progetti già esistenti che sono stati ripresi. Sebbene questa scelta sia comprensibile, solleva interrogativi su quali nuove opere saranno finanziate e realizzate dopo il 2026».

Per Perciaccante «la vera sfida sarà capire come il settore potrà continuare a crescere dopo la conclusione del Pnrr. Il futuro del settore edilizio e infrastrutturale dipenderà dalla capacità di immaginare nuove opere che possano avere un carattere propulsivo, simile a quello atteso dai fondi comunitari».

«Resta da vedere, quindi – ha concluso – se il contesto operativo sarà in grado di rispondere a queste esigenze o se continueranno a prevalere le difficoltà attuali». (rrm)

L’OPINIONE / Roberto Rugna: Crediti fiscali bloccati mettono in crisi le imprese edili regionali

di ROBERTO RUGNA – La situazione dei crediti fiscali bloccati nelle imprese edili calabresi ha raggiunto livelli di criticità preoccupanti. Nonostante l’efficacia del Superbonus nel generare oltre 3,5 miliardi di euro di investimenti in Calabria, con lavori realizzati per il 93,8% su circa 16.000 edifici, la mancata regolamentazione della fase transitoria da parte del Governo ha causato un blocco finanziario che ha colpito duramente le imprese.

Attualmente, stimiamo che oltre 200 milioni di euro siano congelati nei cassetti fiscali delle imprese calabresi. Questo blocco non solo compromette la liquidità delle aziende, ma alimenta il rischio di pratiche finanziarie speculative e poco trasparenti. In un contesto dove il mercato ‘istituzionale’ ha cessato di funzionare correttamente, le imprese rischiano di dover affrontare costi di cessione e operazioni finanziarie che superano il 30% del valore nominale dei crediti, ben al di sopra dei costi precedentemente gestibili.”

Un altro problema rilevante, è la frazionabilità dei crediti su base annuale, che rende difficile per le imprese utilizzare canali finanziari tradizionali come le banche. Questo aumenta ulteriormente la vulnerabilità delle imprese già colpite dalla mancanza di liquidità.

Nonostante queste difficoltà, la Regione Calabria si sta muovendo nella giusta direzione. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una legge sulla cessione dei crediti che rappresenta un passo importante per sostenere le imprese in crisi di liquidità. Attualmente siamo nella fase attuativa della norma e ci aspettiamo che il regolamento applicativo sia semplice, rigoroso e facilmente utilizzabile.

Come Ance Calabria, manteniamo un dialogo costante e produttivo con la Regione, che in questa prima fase si è attivata positivamente sui temi che sul settore avevamo posto, unitamente ad Unindustria Calabria con ‘Agenda Calabria’, attraverso l’emanazione di numerosi bandi per le imprese che hanno attivato ingenti risorse finanziarie sul Programma regionale 2021/2027. Terminata questa fase di bandi cosiddetti “orizzontali” ci stiamo confrontando con la Regione – ricevendo riscontri positivi – sull’attuazione della strategia di specializzazione (S3) prevista dal programma regionale attraverso l’approfondimento di appositi e specifici bandi di settore il cui obiettivo deve essere quello dell’economia circolare, dell’edilizia ecosostenibile e di quella green. Come diciamo sempre ed in ogni sede, il settore delle costruzioni vuole essere protagonista dello sviluppo non solo economico ma anche sociale ed ambientale della nostra regione. (rr)

[Roberto Rugna è presidente di Ance Calabria]

Rugna (Ance Calabria): Nei prossimi mesi contrazione degli investimenti in costruzioni

Roberto Rugna, presidente di Ance Calabria, ha espresso preoccupazione «per i prossimi mesi perché il quadro sta cambiando: assisteremo ad una significativa contrazione degli investimenti in costruzioni».

«Tale risultato, oltre che di un contesto macroeconomico altamente incerto – ha spiegato – risente soprattutto del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria, a seguito del venir meno dello strumento della cessione del credito/sconto in fattura. Segni negativi si registrano pure per la nuova edilizia abitativa e il non residenziale privato; di contro, si prevede un’ulteriore e sostenuta crescita negli investimenti in opere pubbliche, legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del Pnrr. Fino al 2026 c’è il Pnrr, ma dopo? Come categoria non chiediamo aiuti, ma una prospettiva».

«Le costruzioni in Calabria, analogamente a quanto avvenuto – ha ricordato – nel 2023 hanno contribuito per circa un terzo alla crescita del PIL (che in Italia è complessivamente aumentato dello 0.9%). La crescita risulta trainata dagli investimenti per la riqualificazione abitativa, stimolata ancora una volta dagli incentivi fiscali. Importante risulta anche l’apporto fornito dal comparto delle opere pubbliche, sul quale incidono positivamente l’avvio di importanti lavori previsti nel Pnrr e la chiusura, al 31 dicembre 2023, della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei».

Il presidente Rugna, insieme al past presidente Giovan Battista Perciaccante ed ai colleghi Luigi Alfieri, Giuseppe Galiano, Michele Laganà, Domenico Letizia e Giuseppe Sammarco, nel corso dell’assemblea nell’elezione del nuovo presidente di Ance Calabria, hanno sottolineato come «la rapida attuazione del Pnrr rischia di essere messa a repentaglio dalla mancata risoluzione delle problematiche dei pagamenti della pubblica amministrazione e delle semplificazioni procedurali».

«Riguardo al primo tema, nel corso degli ultimi mesi – hanno spiegato – sono aumentati i ritardi di pagamento alle imprese di costruzioni ed i nostri uffici ricevono ogni giorno segnali di allarme di ulteriori rallentamenti. Per rispettare le stringenti scadenze del Pnrr è invece indispensabile che le imprese siano pagate tempestivamente. In materia di semplificazioni, non vengono tuttavia proposte nuove soluzioni strutturali alle lungaggini burocratiche che ancora caratterizzano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia».

«L’unica soluzione prospettata è, ancora una volta, un ampio ricorso a Commissari straordinari e, a discrezione del Governo – hanno concluso – a procedure derogatorie. Su questo ed altro continueremo a fare la nostra parte, con volontà propositiva ma ferma nel rivendicare l’attenzione che la filiera dell’edilizia merita». (rcz)

Roberto Rugna eletto presidente di Ance Calabria

Prestigioso incarico per l’imprenditore Roberto Rugna, che è stato eletto presidente di Ance Calabria per il prossimo quadriennio, succedendo a Giovan Battista Perciaccante.

Ad eleggerlo, nella sede di Ance Calabria a Catanzaro, l’assemblea dei delegati a cui hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti delle sedi di Ance di Catanzaro Luigi Alfieri, di Cosenza Giuseppe Galiano, di Vibo Valentia Domenico Letizia, di Crotone Giuseppe Sammarco e di Reggio Calabria Michele Laganà con il direttore di Ance Calabria Luigi Leone ed il direttore di Ance e Confindustria Cosenza Rosario Branda. Presente, tra gli altri, il vicepresidente designato di Confindustria Natale Mazzuca. 

Unanime apprezzamento per il lavoro portato avanti negli anni è andato al presidente uscente Giovan Battista Perciaccante, «che ha saputo traghettare l’associazione verso risultati importanti per la categoria – uno tra tanti l’aggiornamento del prezzario regionale dei lavori pubblici – in un periodo non facile per l’economia».

Il presidente Perciaccante ha ringraziato i colleghi e formulato i migliori auguri di buon lavoro al collega Rugna «che affiancheremo per come sempre fatto per costruire insieme nuove pagine per lo sviluppo del territorio».

Amministratore unico di Italiana Gas di Corigliano Rossano, una delle aziende del Gruppo Rugna che da 40 anni è protagonista del settore delle costruzioni e delle Reti Gas ed Acqua, l’avvocato Roberto Rugna di 45 anni attualmente è membro del Consiglio Generale nazionale di Ance e del Consiglio Direttivo di AnceCosenza. Impegnato nel sistema associativo da tempo, è stato anche presidente provinciale dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha espresso gli «auguri di buon lavoro da parte mia e di tutto il sistema confindustriale al neopresidente di Ance Calabria, Roberto Rugna, e alla sua squadra».

«L’intero comparto edilizio calabrese – ha spiegato – è chiamato a definire nuove strategie di sistema per rispondere sia alla conclusione della stagione dei bonus, sia alle sfide importanti e stimolanti proposte dalle opportunità in ambito infrastrutturale: sono certo che, proseguendo nel solco già tracciato dall’ottimo lavoro del presidente uscente Giovan Battista Perciaccante, il neopresidente e la sua squadra saranno capaci di interpretare al meglio il ruolo di guida di un comparto particolarmente rilevante nell’intero panorama economico della Calabria». (rcz)

 

Perciaccante (Ance): Scongiurare rischio di definanziamento dei progetti del Pnrr

«Occorre agire con immediatezza per scongiurare il rischio di definanziamento di progetti a valere sul Pnrr che, secondo le stime, potrebbero ammontare per la Calabria a 626 milioni di euro pari all’11% del totale delle risorse assegnate». È l’appello lanciato da Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, commentando i dati di Bankitalia.

Dai dati illustrati emergono significativi segnali di attenuazione della fase di espansione fatta registrare nell’ultimo biennio dal settore delle costruzioni. Nel primo semestre dell’anno, infatti, le ore lavorate denunciate alle Casse Edili presenti in regione sono diminuite del 6%, dopo il forte incremento avvenuto nello stesso periodo del 2022 (81%).  

«Le costruzioni sono state in gran parte sospinte dal completamento degli interventi di riqualificazione edilizia stimolati dal Superbonus», ha commentato il presidente dei costruttori calabresi. 

Secondo i dati del monitoraggio congiunto di Enea e Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, infatti, in Calabria gli interventi riferiti al “Superbonus” al 31 ottobre 2023 erano 14.021, per un importo complessivo di 2,8 miliardi di euro ancora in aumento di oltre un quarto rispetto a fine 2022.

«Se si tiene conto, però, delle anticipazioni circa la volontà del Governo di operare una drastica riduzione rispetto alle misure di sostegno sin qui erogate – ha aggiunto il presidente Perciaccante – appare di assoluta evidenza che le prospettive di sbocco per il settore non possono che provenire in misura decisa dalla previsione di realizzazione dei lavori pubblici finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che è stato finora inferiore alle attese degli operatori».

Nel report di Banca d’Italia emerge che i soggetti attuatori pubblici a fine giugno 2023 avevano bandito procedure per un importo di 1,7 miliardi di euro pari circa al 40% del valore dei progetti. 

«Le principali criticità riscontrate – ha commentato il presidente di Ance Calabria Perciaccante – hanno riguardato i rincari dei materiali, le difficoltà di approvvigionamento di alcuni di questi e i tanti ostacoli amministrativi, normativi e gestionali che hanno finito con il determinare una bassa partecipazione delle imprese alle gare bandite». 

L’auspicio del numero uno di Ance in Calabria è che «la rimodulazione del Pnrr possa tenere in considerazione il mutato contesto geopolitico e di variazione di fattori strategici per la realizzazione delle opere: gli extracosti dovuti al caro materiali, l’inadeguatezza della pubblica amministrazione e la mancanza di manodopera per la realizzazione delle opere».

«Eppure – ha concluso il presidente Perciaccante – siamo assolutamente consapevoli che se realmente attuato nella nostra regione, il Pnrr consentirebbe la realizzazione di infrastrutture in grado di modernizzare il territorio, di proteggerlo dai molteplici rischi e, soprattutto, di valorizzarlo». (rcz)

 

Perciaccante (Ance Calabria): Progetti di rigenerazione urbana opportunità per città e paesi

«Mai come ora i progetti di rigenerazione urbana sono opportunità su cui puntare sempre di più, per valorizzare le nostre città e i nostri paesi». È quanto ha ribadito il vicepresidente di Ance e presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, nel corso della quinta tappa di Città in scena – Festival Diffuso della Rigenerazione urbana che si è tenuta a Salerno.

«Dobbiamo, però – ha aggiunto – poter lavorare in una cornice normativa ed economica che promuova e attivi le trasformazioni dei tessuti urbani attraverso regole certe e chiare e con adeguate politiche di fiscalità e incentivazione. Abbiamo la necessità di coniugare nuove regole e tempi veloci, perché per preservare il futuro occorre intervenire sul presente adesso».

Tanti i progetti delle regioni Campania, Calabria e Basilicata presentati di fronte alla platea di professionisti, istituzioni, esperti, studenti e cittadini a testimonianza della vivacità del mezzogiorno in tema di rigenerazione urbana. Esperienze realizzate grazie alla fruttuosa collaborazione tra tutti gli attori pubblici e privati uniti dall’obiettivo comune di ridare vita ad ampie zone di città spesso abbandonate o non più adatte agli stili di vita della società odierna.

Promossa dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili, Associazione Mecenate 90, Cidac, – Associazione delle Città d’Arte e Cultura e Fondazione Musica per Roma, con il patrocinio di In/Arch e con la collaborazione del Comune di Salerno e di Ance Campania, Ance Calabria, Ance Basilicata e Ance Salerno, la tappa di Salerno del Festival valorizza la forte capacità progettuale delle città delle regioni coinvolte.

Hanno partecipato Enzo Napoli, sindaco di Salerno, Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Regione Campania, Fabio Napoli, Presidente Ance Salerno, Federica Brancaccio, Presidente Ance, Luigi Della Gatta, Presidente Ance Campania, Giovan Battista Perciaccante, Vicepresidente Ance e Presidente Ance Calabria, Vincenzo Auletta, Presidente Ance Basilicata, Ledo Prato, Segretario generale Mecenate 90, Gilda Catalano, Università della Calabria, Mosè Ricci, Università Sapienza di Roma, Michelangelo Russo, Università Federico II di Napoli, Lorenzo Lentini, avvocato, Luigi Centola, Studio Centola&Associati, Consuelo Nava, Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria, Chiara Rizzi, Università della Basilicata, Pina Incarnato, Assessore all’Urbanistica Comune di Cosenza.

In dettaglio, i progetti portati in scena da città e imprese: il progetto di difesa, riqualificazione e valorizzazione della costa a Salerno, il progetto Porta del Mare e Fondo Greco Hub nel Comune di Pellezzano, l’Ex OPG e la riqualificazione dell’ex stabilimento industriale birreria Peroni a Napoli, la rigenerazione del rione Acquaviva e area ex Saint Gobain a Caserta, e ancora la riqualificazione degli alloggi ERP di Via Cosimo Nuzzolo a Benevento, il progetto di riqualificazione urbana dell’area di Via Cortili Via Mare a Ercolano, gli interventi di rigenerazione urbana dell’area del Campo Sportivo Sant’Anna, del mercato coperto, della Sede Protezione Civile e del Campo sportivo a Battipaglia, il recupero e riqualificazione di immobili pubblici degradati nel centro storico a Catanzaro, la riqualificazione di Piazza Martiri d’Ungheria a Vibo Valentia.

E, ancora, gli interventi di rigenerazione urbana del quartiere San Vito a Cosenza, il progetto Spazio-Generazione 2021 a Lamezia Terme, il recupero del quartiere periferico Tufolo a Crotone e, i lavori di realizzazione del Parco Intergenerazionale nelle aree di Piazza della Visitazione e Piazza Matteotti a Matera e per finire la riqualificazione urbana del quartiere Bucaletto a Potenza.

Dopo Salerno, il Festival si concluderà a Roma dal 13 al 16 dicembre 2023 con un grande evento all’Auditorium Parco della Musica. (rrm)

Perciaccante (Ance Calabria): Nel biennio 2021-2022 crescita italiana quasi dell’11%

«I numeri parlano chiaro: nel biennio 2021-2022 la crescita italiana è stata quasi l’11%, un punto e mezzo sopra alla media Ue e il doppio della Germania. Una crescita che, come ha evidenziato lo stesso Ministero dell’Economia, nella relazione depositata in Parlamento un mese fa, è stata trainata per oltre la metà dal settore delle costruzioni». Lo evidenzia con soddisfazione il presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante richiamando i numeri illustrati poche ore fa nel corso dell’Assemblea nazionale dell’Associazione Costruttori Edili dal titolo “Il buon lavoro”, la presidente nazionale Federica Brancaccio che ha rimarcato come la lunga filiera Made in Italy delle costruzioni ha evitato «quella che poteva essere una pesante recessione post pandemica e si è dato vita a un percorso di crescita che non vedevamo da più di un decennio».

Gli imprenditori edili, riunitisi a Roma, hanno messo in evidenza, numeri alla mano, che il settore delle costruzioni è riuscito a rilanciare il Paese, dopo un periodo pesante, con una crisi devastante che ha lasciato indietro migliaia di imprese e che ha fatto perdere al comparto oltre 600 mila lavoratori. «Non è stato facile reagire così velocemente dopo anni molto duri – ha dichiarato il presidente Perciaccante nel ruolo anche di vicepresidente nazionale Ance con delega al Mezzogiorno e Isole – ma abbiamo avuto sempre lo sguardo rivolto al futuro e la voglia di fare e di fare bene, perché siamo costruttori anche di beni comuni, di infrastrutture strategiche per le comunità: scuole, strade, ospedali, ponti, spazi per la collettività».

L’assemblea si è aperta con un videomessaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha definito l’Ance «interlocutore importante e autorevole che rappresenta uno dei tanti corpi intermedi che rendono vitale la nostra società» ed è proseguita con gli interventi dei Ministri della Giustizia Nordio e delle Infrastrutture Salvini sui temi caldi per il settore.

Concorrenza, fiducia, futuro, giovani, Pnrr Codice appalti, superbonus, caro materiali, tassi di interesse, riforme i temi affrontati dalla presidente Brancaccio di fronte a una platea gremita di rappresentati istituzionali, stakeholder, imprenditori provenienti da tutta Italia e di fronte ai giovani resi protagonisti della giornata a cui si è rivolta dicendo «non ci vogliamo più accontentare di costruire per costruire. Vogliamo restituire anche bellezza. Scuole, ospedali, come ponti, parchi e piazze non devono solo rispondere a criteri di mero utilizzo, ma rappresentare modelli sostenibili di estetica contemporanea».

Nutrita la delegazione calabrese presente all’assise romana: oltre al presidente Perciaccante, presenti anche i presidenti Luigi Alfieri di Catanzaro e Michele Laganà di Reggio Calabria e Giovanni Mazzei di Crotone, il consigliere nazionale Roberto Rugna, i Direttori Rosario Branda, Dario Lamanna, Luigi Leone e Antonino Tropea, i numerosi componenti dei direttivi territoriali.

«Il nostro plauso va alla presidente Brancaccio – dichiara Giovan Battista Perciaccante – per aver saputo rappresentare con chiarezza le questioni che più ci stanno a cuore perché, in tutto il territorio nazionale, si sia nelle condizioni di concorrere all’avvio di una fase di crescita equilibrata, costante e duratura, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità sociale e ambientale. Soprattutto in Calabria e nelle regioni delle Sud, siamo pronti a fare la nostra parte come imprenditori e come cittadini per restituire fiducia, speranza e prospettive di futuro a territori che hanno tanto da recuperare e dove tanto bisogna ancora realizzare, soprattutto nel campo della riqualificazione urbana, del dissesto idrogeologico e della messa in sicurezza sismica, dell’edilizia scolastica e sanitaria». (rrm)