Archeologia subacquea: nella Locride mille tesori ancora da scoprire

di AARISTIDE BAVA – Tesori archeologici: il fascino infinito dei loro ritrovamenti tra terra e mare in un territorio, come questo della Locride, che èstato capace di offrire al mondo anche i Bronzi di Riace. È stato il leit motiv di un importante quanto singolare convegno che si è tenuto presso il porto delle Grazie di Roccella a cura dell’ Associazione Italiana di Cultura Classica (Aicc) dei Lions Club di Siderno, Locri, Roccella, del Sidus Club di Siderno e dell’ Associazione Mogli Medici Italiani ( Ammi), con la partecipazione dei sindaci di Roccella, Vittorio Zito e di Riace, Antonio Trifoli e il Patrocinio del Porto delle Grazie di Roccella e del suo amministratore delegato Fabio Filocamo.

Un incontro molto partecipato nel corso del quale sono state le Archeologhe Marilisa Morrone, che è anche Ispettrice per i Beni e le attività culturali per i beni archeologici nei Comuni della Locride e socia della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, nonché Roberta Eliodoro che è anche istruttore subacqueo e responsabile del Megale Hellas Diving center di Marina di Gioiosa, a tracciare un lungo e apprezzato excursus su questo tipo di importanti “tesori” della Locride con due relazioni intersecate tra di loro. Relazioni che hanno offerto un importante spaccato delle meraviglie terrene e marine che si conoscono e che si potrebbero ancora scoprire in un territorio che ha dei grossi punti fermi come il Parco Archeologico di Locri, il Museo di Monasterace, il Naniglio di Gioiosa Ionica ma anche importanti relitti nei fondali marini che aspettano solo di essere scoperti e molti dei quali come ha precisato Roberta Eliodoro sono “a portata di mano” ma necessitano di impegni economici abbastanza rilevanti a causa della loro profondità come i relitti marini già individuati ma non facilmente raggiungibili.

Marilisa Morrone
Marilisa Morrone

D’altra parte non è una novità che il turismo subacqueo (tema del convegno era proprio Archeologia subacquea e navale in Calabria: idee e prospettive turistiche), soprattutto dopo il rinnovato entusiasmo che si è creato sui Bronzi di Riace in occasione del 50esimo anniversario del loro ritrovamento, sia un singolare aspetto da non sottovalutare. Il territorio della Locride, ormai è indubbio, ha numerose bellezze culturali e paesaggistiche sia sopra che sotto il mare. E i siti sommersi secondo sondaggi ufficiali sono meta di un numero sempre maggiori di†turisti subacquei. Scoprire sott’acqua un’anfora romana o relitti d’altri tempi – dicono gli esperti – provoca sensazioni inimmaginabili. Un panorama ancora abbastanza misterioso che si inquadra – è stato più volte rimarcato – tra le potenzialità aggiuntive alla “sfida” aperta dalla Locride, impegnata nella candidatura a Capitale Italiana della cultura 2025, aspetto che ha fatto da filo conduttore al convegno.

E, non a caso il sindaco di Roccella Vittorio Zito, reduce da una estate di grande impatto mediatico della sua città , ha tenuto a precisare che questa sfida deve essere affrontata in piena sinergia da tutti i Comuni del comprensorio perché è questa la vera forza che potrù fare la differenza di un territorio che si porta appresso ancora l’ombra di un campanilismo che certamente ha contribuito a frenare le possibilità del suo auspicato e auspicabile rilancio sociale. «Anche il Porto – ha tenuto a precisare – non deve essere considerato il Porto di Roccella, ma piuttosto il Porto di tutta la Locride e, quindi, diventare una vera forza aggiunta per il territorio».

Aspetti poi rimarcati anche dal sindaco di Riace Antonio Trifoli che si è soffermato sulla risonanza mondiale che ha accompagnato il ritrovamento dei “Bronzi” e che ha anche voluto anticipare che Riace ha in fase di allestimento un piccolo Museo all’interno del quale le figure dei due guerrieri faranno da ambasciatori promozionali.

Il convegno è stato aperto con una breve relazione di Katia Aiello che ha ricordato l’impegno delle Associazioni, già da tempo attive sul territorio e, adesso, stimolate anche a promuovere Locride Capitale della Cultura. Il saluto dei clubs Lions è stato portato, poi, da Vincenzo Mollica, Lorenzo Maesano e Aristide Bava (Che ha coordinato l’incontro) che hanno espresso il loro compiacimento per la numerosa partecipazione, segno evidente del grande interesse suscitato dal convegno.

I lavori sono stati chiusi dal Presidente della Circoscrizione Lions, Giuseppe Ventra, che ha voluto ricordare il notevole impegno del Governatore Franco Scarpino che da subito ha sposato la causa di “Locride Capitale Italiana della cultura 2025” nella consapevolezza che questa “sfida” non riguarda solo la Locride e la Calabria ma può servire anche come riscatto del territorio meridionale e quindi del Distretto Lions che comprende oltre alla Calabria anche la Campania e la Basilica territorio quest’ultimo – è giusto ricordarlo- che ha trovato un eccezionale rilancio economico e sociale proprio con l’ambito riconoscimento ottenuto, nel 2019, da Matera. (ab)

 

 

A Roccella il convegno sull’archeologia subacquea

di ARISTIDE BAVAC’è anche  un’altra forza aggiunta che può aiutare la sfida della Locride per Capitale Italiana della cultura 2025. Ed è il turismo subacqueo di cui, soprattutto dopo il rinnovato entusiasmo che si è creato sui Bronzi di Riace in occasione del 50esimo anniversario del loro ritrovamento,  si è ritornato a parlare.

D’altra parte non è una novità che il nostro territorio abbia numerose  bellezze culturali e paesaggistiche  sia sopra che sotto il mare. Secondo gli esperti, d’altra parte, il turismo subacqueo ha caratteristiche peculiari, perché ci si immerge in un ambiente che trasforma l’aspetto anche degli oggetti a cui siamo più abituati e i siti sommersi sono meta di un numero sempre maggiore di turisti subacquei. Di questo aspetto, certamente singolare ma ormai abbastanza diffuso del nuovo turismo,  si parlerà in un importante convegno organizzato significativamente presso il Porto di Roccella a cura dell’Aicc (Associazione Italiana di cultura classica) in collaborazione con i Club Lions di Locri, Siderno e Roccella, che ormai, per volere del Governatore Franco Scarpino, sono direttamente impegnati a sostenere Locride Capitale della cultura; ed ancora dell’Associazione Ammi, del Sidus club di Siderno, del Porto delle Grazie con il suo amministratore delegato Fabio Filocamo.

Il tutto con il Patrocinio del Comune di Roccella. All’incontro prenderanno parte attiva , appunto, l’ Amministratore delegato del Porto, Fabio Filocamo, il sindaco di Roccella, Vittorio Zito, l’ Arch. Maria Caterina Aiello, il sindaco di Riace Antonio Trifoli, e i rappresentanti dei club Lions e dell’ Ammi.

Tema del convegno, previsto per le ore 19.30 di venerdi 30 settembre,  è ” Archeologia Subacquea e navale in Calabria : Idee e prospettive turistiche”. A relazionare sull’ importante argomento saranno l’archeologa Marilisa Morrone, ben nota nella Locride per il suo impegno culturale, e Roberta Eliodoro anche lei Archeologa, specializzata particolarmente nelle immersioni subacquee ed esperta del Megale Hellas Diving Center. È prevista anche la presenza di alcuni autorevoli esperti sia in campo universitario che del gruppo operativo di “Locride Capitale della cultura 2025” che porteranno al convegno il loro autorevole contributo.

L’obiettivo principale è quello di mettere a fuoco le potenzialità della Locride anche in questo settore tenendo conto che  il turismo, archeologico o naturalistico, condotto in immersione,  ha delle caratteristiche che potenziano fortemente  anche il turismo abituale. In questa direzione è particolarmente interessante la presenza a Marina di Gioiosa della struttura del “Megale Hellas Diving Center” attiva da molti anni e che opera in un’area predisposta ad accogliere chi ama il mare, la natura e la varietà dei paesaggi, che ospitano vestigia archeologiche e tradizioni millenarie proprio nel territorio della Locride.

Proprio qui nel cuore del Mediterraneo, dove esistono i resti dell’antica Magna Grecia, e, dove, dopo i Bronzi di Riace si potrebbero scoprire ancora altri importanti “segreti” attualmente nascosti sotto un mare cristallino che certamente è invidiato da tante altre località a vocazione turistica. Un convegno, dunque, per certi versi innovativo che contribuisce ad accrescere l’attenzione dei mass media verso questo territorio ormai impegnato fortemente a sostenere la candidatura a Capitale Italiana della cultura.

Un primo obiettivo, questa candidatura lo ha raggiunto: finalmente della Locride non si parla più solo in termini denigrativi. Si sta mettendo in mostra l’immenso patrimonio culturale di questa terra che insegue da molti anni un suo riscatto. E questa è l’occasione propizia per aprire una strada positiva verso il futuro. (ab)