L’OPINIONE / Michele Drosi: L’auspicio è che Arrical possa dispiegare le sue potenzialità

di MICHELE DROSICon la legge 10 del 2022 è stata istituita dalla Regione Calabria l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (Arrical), quale ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani, al quale partecipano i comuni della Calabria.

Nelle scorse settimane si sono svolte le elezioni per il consiglio direttivo per superare la fase del commissariamento straordinario e consentire l’avvio della nuova governance in carico alla diretta responsabilità delle amministrazioni comunali.

La gestione dei rifiuti e del servizio idrico integrato riveste una grande importanza in una regione come la nostra dove negli anni si sono accumulati ritardi e una sequela di emergenze che hanno messo a dura prova la vita delle comunità e il lavoro di tanti amministratori locali impegnati a tenere puliti i propri paesi e le proprie città, e che hanno provocato la cronica mancanza d’acqua, bene primario necessario e indispensabile per garantire una migliore qualità della vita.

L’auspicio è che questo nuovo ente, piuttosto che rivelarsi l’ennesimo carrozzone o scatola vuota alle quali siamo stati abituati nel corso di tanti anni, possa dispiegare tutte le sue potenzialità attraverso il protagonismo dei sindaci che, aldilà delle appartenenze, dovranno essere in grado di misurarsi pragmaticamente con tutte quelle fondamentali questioni relative alla qualità dei servizi, all’ammodernamento delle reti idriche, a un piano dei rifiuti in grado di implementare al massimo la raccolta differenziata, mediante un progetto che preveda investimenti certi e nuova occupazione.

L’esito delle elezioni, come in molti si sono premurati di sottolineare, ha registrato tra gli eletti la prevalenza dei sindaci del centrodestra, probabilmente anche perché c’è stata una certa sottovalutazione da parte dello schieramento del centrosinistra di questo rilevante appuntamento, che ha visto invece scendere in campo tutti gli esponenti istituzionali dell’altro campo.

In questo contesto, voglio segnalare l’impegno e la determinazione espressi in questa occasione dal sindaco di Santa Caterina dello Ionio, Francesco Severino, che per un solo voto non è riuscito ad essere eletto nel consiglio direttivo. Probabilmente perché più di qualcuno che si era impegnato a sostenerlo, alla fine, ha ceduto alle lusinghe e alle sirene delle stanze del potere. (md)

[Michele Drosi è presidente Federazione Provinciale PD  Catanzaro e già sindaco di Satriano]

Il consigliere Lo Schiavo: Regione intervenga per gli stipendi a rischio dei lavoratori dell’impianto di Alli

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha chiesto alla Regione di intervenire sulla «preoccupante situazione che riguarda l’impianto di trattamento dei rifiuti di Alli, nel Catanzarese. I 34 lavoratori in forza ad Alli Scarl, la società che lo gestisce, già a partire dal mese corrente rischiano di veder seriamente compromesso il pagamento dei propri stipendi».

«La circostanza che si è venuta a creare – ha spiegato – è frutto dei rapporti che da tempo intercorrono tra il gestore e l’ente committente, l’Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria (Arrical), il nuovo ente regionale che avrebbe dovuto rappresentare la panacea di tutti i mali da cui è storicamente afflitto il sistema. Secondo quanto asserisce la stessa società appaltatrice, a determinare l’attuale situazione sarebbero i mancati pagamenti, da parte di Arrical, per gli interventi sull’impianto e la sua gestione, così come il mancato aggiornamento delle tariffe di esercizio».

«Fattori che avrebbero portato la società a sopperire ai costi di gestione e del personale con risorse proprie – ha aggiunto –. Ciò che è certo è che, se non si interverrà al più presto, il funzionamento dell’impianto e la retribuzione dei lavoratori saranno inevitabilmente messi a rischio. È dunque urgente che le parti in causa trovino, in maniera responsabile, una soluzione equa, efficace e duratura, anche alla luce degli impegni assunti di fronte alle organizzazioni sindacali. A farne le spese non possono essere sempre i lavoratori. Sul piano politico, infine, non posso far a meno di osservare come della famosa rivoluzione nella gestione dei rifiuti in Calabria, annunciata con enfasi dal presidente Occhiuto, che della costituzione di Arrical ha fatto una colonna portante, ad oggi non vi sia alcuna traccia».

«Ora, però – ha concluso – è il momento di intervenire per restituire ai lavoratori la necessaria serenità e per garantire il corretto funzionamento dell’impianto». (rrc)

Il sindaco di Reggio Brunetti: Il Comune costantemente penalizzato nei conferimenti dei rifiuti

Il sindaco f.f. di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, risponde alle sollecitazioni rappresentate dal Commissario Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria, Bruno Gualtieri, sottolineando come «la sua, più che la missiva di un tecnico impegnato a risolvere problemi al servizio della comunità calabrese, sembra una presa di posizione di parte, non si capisce dettata da che genere di interessi evidentemente più di natura politica».

«D’altronde – ha continuato – non si spiegherebbe altrimenti la sua uscita pubblica assunta d’iniziativa, probabilmente frutto di una richiesta della parte politica che oggi governa la Regione. A tal proposito, solo per sfiorare il merito di ciò che afferma Gualtieri, ho chiesto al Settore Ambiente del Comune di Reggio Calabria, ricordiamo la città più grande e popolosa della Calabria, di produrre un report delle quantità di rifiuti respinte dagli impianti di conferimento regionali nell’ultimo mese».

«Complessivamente sono circa 2500 le tonnellate di rifiuti – ha continuato – che sono state respinte dagli impianti a partire dallo scorso 3 luglio, con una media di circa 100 tonnellate al giorno e con punte di 160 tonnellate in alcune giornate. È vero, quindi, che in teoria a Reggio era destinato uno spazio di circa 200 tonnellate al giorno, ma ciò non si tramutava praticamente mai, per problematiche di natura tecnica, in un’effettiva disponibilità al conferimento nei nostri confronti. Ciò che afferma Gualtieri quindi rispetto alle quantità di spazi disponibili, nei fatti si rivela falso e certamente pretestuoso».

«In questo modo Gualtieri – ha proseguito – rischia di trarre in inganno anche la governance della Regione Calabria ed il presidente Occhiuto che continua ad affermare, inopinatamente e probabilmente senza avere reale contezza dello stato dei fatti, che sul tema dei rifiuti in Calabria va tutto bene. Non si spiegano allora le difficoltà riscontrate dallo stesso Commissario Gualtieri nella sua missiva che riguardano l’impianto di Sambatello».

«È chiaro che a pagarne le conseguenze, di questa gestione approssimativa e senza alcuna programmazione – ha sottolineato – è soprattutto una grande città come Reggio Calabria, che quanto a popolazione fa circa il doppio del capoluogo di Regione Catanzaro ed il triplo rispetto alla città di Cosenza, molto più di quanto quindi possa avvenire per piccoli Comuni che producono quantità di rifiuti molto più ridotte e gestibili. Se a ciò si aggiunge una gestione concretamente penalizzante nei confronti del nostro territorio, e della nostra Città in particolare, si palesano in maniera più evidente le difficoltà riscontrate che Gualtieri incredibilmente tenta pubblicamente di negare».

«Condividendo lo spirito di collaborazione enunciato nella parte finale della missiva di Gualtieri, si specifica infine – ha concluso Brunetti – che nella giornata di domani sarà trasmesso al Commissario il programma dettagliato delle esigenze della Città di Reggio Calabria per i conferimenti straordinari negli impianti regionali, così come richiesto nella stessa lettere inviata dalla Regione». (rrc)

Versace (Metrocity RC) risponde al commissario Arrical: Dichiarazioni fuorvianti

Il sindaco f.f. della Metrocity RC, Carmelo Versace, risponde alle dichiarazioni rilasciate dal commissario di Arrical, Bruno Gualtieri, a seguito della lettera inviata per lo stato dell’arte della raccolta e dello smaltimento rifiuti nel Comune di Reggio Calabria, unico grande centro della Regione ad avere ancora criticità.

Per il sindaco «Gualtieri, evidentemente, non ha né l’onestà intellettuale né la necessaria autonomia decisionale per provare a governare e risolvere un problema che da venti anni, gli stessi che lo vedono impegnato sul fronte rifiuti quale esperto scelto dal centrodestra, attanaglia la comunità calabrese. Parla in politichese e burocratese, giusto per confondere i cittadini e trovare alibi alle proprie incapacità gestionali ed organizzative. È, purtroppo, un esercizio che non serve affatto alla causa che, tutti noi, auspichiamo si possa risolvere nel più breve tempo possibile».

«La Città Metropolitana – ha proseguito Versace – prima che la Regione accentrasse tutto con una legge approvata in pochi minuti, aveva messo ordine ai disastri che, anche lo stesso Gualtieri, ha contribuito a generare negli anni in cui ha lavorato per la Cittadella. Ordine che aveva interessato, chiaramente, pure l’affidamento degli impianti. Un lavoro, dunque, che nonostante le evidenti e riconosciute responsabilità della Regione sulla gestione degli impianti, aveva portato ad una normalizzazione del servizio, tanto che nessun Comune del comprensorio reggino aveva mai patito particolari sofferenze».

«Di più, da gennaio, nella qualità di facente funzioni della Città Metropolitana – ha ricordato – ho firmato ordinanze che ancora aspettano la sottoscrizione da parte del massimo organismo regionale, considerando che l’Ato ormai è unica. È comprensibile, quindi, leggere le dichiarazioni fuorvianti e prive di qualsivoglia ordine logico che il commissario Gualtieri ha affidato, contemporaneamente, a tutti gli organi di informazione, quasi a voler tutelare una presunta rilevanza politica».

«La cosa, ad ogni modo – ha concluso –, non ci scompone più di tanto perché conosciamo le dinamiche che stanno dietro a queste insulse affermazioni che, ci auguriamo, siano frutto di inutili provocazioni piuttosto che ripicche ai danni dei Comuni della Città Metropolitana che hanno duramente contestato l’impostazione data all’intero sistema del comparto rifiuti». (rrc)

Acqua, il commissario Gualtieri: Consiglio di Stato conferma validità di Arrical

Bruno Gualtieri, commissario straordinario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria, ha evidenziato come il Consiglio di Stato conferma la validità e l’efficacia degli atti di Arrical.

«Il Comune di Pianopoli – ha spiegato il commissario – nelle scorse settimane aveva impugnato dinanzi al Consiglio di Stato l’ordinanza con la quale il Tar della Calabria, Catanzaro, con ampia motivazione in ordine all’insussistenza dei presupposti, aveva respinto la domanda cautelare che lo stesso ente locale aveva presentato con l’obiettivo di paralizzare le attività propedeutiche all’avvio del servizio idrico integrato nella Regione».

«Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 2791/2023, senza in alcun modo ribaltare o contraddire le decisioni del Tar – ha continuato – ha accolto questo appello “ai limitati fini della sollecita fissazione dell’udienza di discussione”. Per il resto, il Consiglio di Stato conferma la bontà del percorso che abbiamo intrapreso: nel merito nulla è stato intaccato, e si procede per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti».

«Pertanto, gli atti impugnati e adottati dalla Arrical – ha sottolineato – rimangono validi ed efficaci, non scalfiti affatto dall’Ordinanza del Consiglio di Stato, per la cui esecuzione il Tar della Calabria dovrà unicamente fissare l’udienza di merito in cui verrà vagliata la fondatezza delle censure proposte dal Comune di Pianopoli». (rcz)

Lo Schiavo: Occhiuto sospenda trasferimento servizio idrico

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha presentato una interrogazione a risposta immediata, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, chiedendo se «non si ritenga necessario sospendere lo stato di attuazione del trasferimento del servizio idrico alla Regione in attesa di chiarimenti normativi ed organizzativi indicati nei ricorsi al Tar presentati dai Comuni calabresi».

«La situazione che si è venuta a creare dopo la nascita di Arrical presenta più di una criticità – ha evidenziato – così come ho avuto modo di segnalare in Consiglio regionale e come altresì rilevato dai molti sindaci calabresi che hanno presentato ricorso contro la Regione. Tale cambio di governance determina una serie di preoccupazioni, sia in ordine alla situazione contabile dei Comuni sia per quanto concerne la gestione operativa di manutenzione e gestione delle reti».

«Nel ricorso al Tribunale amministrativo regionale – ha spiegato Lo Schiavo – i sindaci calabresi hanno osservato, tra le altre cose, che “il gestore unico regionale non può escludere dalla gestione del servizio idrico integrato pezzi del sistema e subentrare soltanto in alcuni di essi, quali la bollettazione e la riscossione della tariffa, lasciando la gestione dell’intero servizio idrico integrato ai Comuni che, conseguentemente, ne devono sopportare i costi”».

«Nei ricorsi si evidenzia, poi – ha proseguito – un chiaro elemento di incostituzionalità presente nella Legge n. 32 del 21 dell’ottobre 2022, nella parte in cui recita: “l’Arrical, ove individui Sorical Spa quale gestore unico del servizio idrico integrato, definisce il cronoprogramma del subentro del predetto gestore unico agli attuali gestori, fermo restando il subentro immediato nella riscossione della tariffa”, in quanto entrerebbe in palese violazione dell’autonomia finanziaria riconosciuta agli Enti locali e, anche, del comma 6 dell’articolo 119 della Costituzione per il quale i Comuni “possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento”».

«Vi è stato, a mio avviso – ha sottolineato – un serio problema di coordinamento tra Regione ed Enti locali e uno scarso coinvolgimento dei sindaci nell’operazione. Così come non passa inosservato il fatto che la nomina del direttore tecnico di Arrical, di diretta emanazione del presidente, svuota di senso il ruolo dei primi cittadini, facendo venir meno il principio di leale collaborazione fra Regione e Comuni ai quali si chiede oggi di aderire acriticamente ad un qualcosa di già preconfezionato».

«Auspico, pertanto – ha concluso – che prevalga il buonsenso e si sospenda il trasferimento del servizio idrico in attesa di conoscere il responso del Tar rispetto ai ricorsi presentati dai Comuni». (rrc)

Anci Calabria: I Comuni in difficoltà ad aderire all’Arrical

Gianni Papasso, sindaco di Cassano e consigliere nazionale Anci delegato a traghettare l’associazione regionale dei Comuni in attesa delle nuove elezioni, ha inviato una missiva al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, denunciando «criticità nel percorso di adesione dei Comuni ad Arrical, l’Autorità dei Rifiuti e delle Risorse Idriche della Regione Calabria».

«Nell’incontro di fine dicembre – si legge nella lettera firmata da presidente f.f.– molto partecipato e che si tenne lo scorso 28 dicembre, come Anci Calabria, avevamo avanzato la proposta di costituire un tavolo che consentisse un confronto costante onde affrontare e risolvere ogni possibile criticità e/o eventuali altri problemi che potrebbero insorgere nell’applicazione della nuova norma riguardante il ciclo integrato delle acque».

«Da parte dei Comuni infatti – prosegue la nota di Papasso – continuano a pervenire quesiti e richieste che emergono nel corso delle sedute dei Consigli Comunali nella fase di deliberazione di adesione alla proposta regionale. In particolare i Sindaci stanno rappresentando l’urgenza di risolvere le questioni connesse a piani finanziari, tariffazioni e bilanci 2023 rispetto ad adempimenti comunali di imminente scadenza. Segnalazioni che mostrano chiaramente come ci siano delle criticità nel percorso di adesione dei Comuni ad Arrical».

«Pertanto – osserva Papasso – ci permettiamo di suggerire nuovamente la costituzione di un organismo provvisorio composto dai sindaci dei Comuni capoluogo e da una ristretta rappresentanza di Anci. I sindaci calabresi auspicano che si affianchi opportunamente l’organizzazione di un incontro da tenere in tempi brevissimi per concordare un percorso condiviso». (rcz)

BOVA MARINA (RC) – Il Comune aderisce all’Arrical

Il Comune di Bova Marina ha approvato l’adesione all’Arrical – Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Pur con le problematiche e le incognite che comporta, il provvedimento affronta in modo organico la questione di servizi fondamentali quali il Servizio Idrico Integrato ed il Ciclo Integrato dei rifiuti che, da tempo, attendono una soluzione adeguata sia nell’interesse dei cittadini contribuenti che ne hanno il pieno diritto, che per la valorizzazione e l’attrattività del territorio e delle sue vocazioni turistiche. 

«Proprio quest’ultime – secondo il sindaco Saverio Zavettieri – non possono essere sminuite dai cumuli di rifiuti disseminati da deturpatori ambientali lungo le strade o nei torrenti e ancora dalle interruzioni continue  dell’erogazione dell’acqua soprattutto nei periodi estivi a causa di improvvisi guasti nelle reti Sorical ormai vetuste e marce in molti tratti per la grave assenza di investimenti nel settore».

Se da un lato la gestione dei servizi idrico e rifiuti urbani rappresenta un ambito di lavoro molto intenso e gravoso per i Comuni, dall’altro, l’impegno diretto o in affidamento permette di monitorare con tempestività eventuali disservizi e intervenire tempestivamente. 

Soddisfatto il primo cittadino di Bova Marina “per il voto unanime del Consiglio comunale, compresa la minoranza, concesso a questa delibera che impegna e rafforza l’Amministrazione nella richiesta agli organi gestionali preposti ai servizi (ArriCal e Sorical) di interventi più incisivi e risolutivi anche in ambiti finora trascurati da altri organismi”. 

«È assolutamente necessaria la pulizia dei torrenti per evitare che i rifiuti abbandonati finiscano in mare e quelli depositati sugli spiazzi delle strade provinciali e dell’Anas, accompagnino viaggiatori e turisti lungo i loro spostamenti – conclude il sindaco –. Queste sono criticità che solo un’Autorità e un Ente di governo regionale dotato di risorse umane, finanziarie e di competenze, può affrontare e risolvere». (rrc) 

 

Nuova gestione regionale del ciclo dell’acqua e dei rifiuti: il sindaco Brunetti chiede chiarezza

Fin quando non saranno chiarite tutte le questioni poste dal Comune di Reggio Calabria, l’Ente non aderirà ad ArriCal». È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. del Comune di Reggio, Paolo Brunetti al Consiglio comunale.

Il sindaco f.f. ha illustrato la posizione espressa da Palazzo San Giorgio all’incontro fra i sindaci calabresi ed il Governatore, Roberto Occhiuto, sulla riforma del settore idrico integrato portata avanti dalla Cittadella di Catanzaro. Brunetti ha parlato di «un confronto leale e schietto» avuto con il Presidente della Giunta regionale, al quale ha ribadito che «Reggio non farà un salto nel buio rispetto ad una proposta che presenta, ancora oggi, numerose incognite».

«Ho chiesto – ha detto Brunetti – delucidazioni in merito ad un’idea di sistema idrico impostata su una società tuttora priva di un Piano industriale. Avrei voluto sapere, per esempio, anche in che termini le nostre partecipate faranno parte di questo programma e quale sarà il destino dei loro lavoratori. Richieste doverose alle quali, purtroppo, non è seguita alcuna risposta se non un vago “poi vedremo”». «Ritengo sia da condannare – ha aggiungo – il mancato coinvolgimento dei sindaci nel momento in cui si compie un passo epocale per le nostre comunità». 

Tesi sposate appieno dal consigliere e sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace che ha sottolineato come, «finalmente, il nostro Comune abbia avuto la possibilità di interloquire con il Governatore sul grande cambiamento che interessa il sistema idrico». «Nulla si sa del Piano industriale – ha ribadito – niente di niente sul futuro delle nostre società “in-house” e sui loro dipendenti. I sindaci di questo territorio ancora attendono di essere ricevuti dalla Regione».

Il dibattito è proseguito con l’assessore al Patrimonio Edilizio, Francesco Gangemi, che ha respinto al mittente le accuse mosse dalla minoranza e, rispetto ad una recente sentenza del Tar, ha chiarito che «l’amministrazione continuerà a difendersi nelle sedi opportune, senza commentare la pronuncia dei giudici amministrativi nei quali continuiamo a riporre massima fiducia». Lo stesso Gangemi, durante i lavori del consiglio, ha raccolto la vicinanza dei colleghi di maggioranza, con il sindaco facente funzioni che, nel confermare il pieno sostegno all’assessore, ne ha delineato le «grandi doti umane e politiche costantemente proiettate al bene della collettività».

Il Consiglio comunale è proseguito con la discussione e l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio, molti risalenti agli anni che vanno dal 2008 al 2012, sui quali hanno relazionato i consiglieri Pino Cuzzocrea, Teresa Pensabene, Antonio Ruvolo e Giuseppe Sera. Sulla questione, il consigliere Versace si è soffermato per evidenziare come «sia passato del tutto inosservato un aspetto determinate per la città ed i cittadini». «Dal 31 dicembre – ha ricordato – saremo definitivamente fuori dal Piano di riequilibrio, frutto di una stagione buia che ha prodotto quel cumulo di numerosi e ingenti debiti che siamo ancora costretti a riconoscere. Con il nuovo anno, questa amministrazione sarà finalmente libera dai vincoli che le impedivano di contrarre mutui o fare assunzioni». Ed a proposito di assunzioni, l’assessore al Personale, Francesco Gangemi, ha annunciato che, il prossimo 16 gennaio, scadranno i termini del bando per individuare la società che gestirà i concorsi programmati dall’Ente. «Non si pensi – ha affermato il delegato di giunta – che queste selezioni possano risolvere il problema della disoccupazione in città. Tutti insieme, dovremo creare le condizioni per rendere il territorio attrattivo sotto l’aspetto degli investimenti».

L’assemblea ha, quindi, approvato la Ricognizione periodica delle aziende partecipate, il Piano economico e finanziario 2021 del servizio di Gestione dei rifiuti urbani – riconoscendo l’invarianza delle tariffe – e la variazione del Programma triennale delle Opere pubbliche 2022/2024 per l’inserimento di dieci nuovi finanziamenti e diverse modifiche alle annualità sugli interventi previsti.

L’unanimità dell’aula, infine, ha votato favorevolmente la mozione sull’Istituzione di uno sportello priorità all’anagrafe centrale e negli uffici decentrati a favore delle persone con disabilità, degli anziani ultra-settantacinquenni, delle donne incinte dalla venticinquesima settimana e degli utenti con particolare fragilità. (rrc)

Autorità Idrica, Brunetti scrive a Occhiuto: Sbagliato affidare il servizio idrico a Sorical

Il sindaco f.f del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’Anci Calabria, in cui “biasima” l’unilaterale decisione di affidamento del servizio idrico integrato alla So.Ri.Cal SpA, nonché dell’approvazione dello schema regolatorio di convergenza, quale frutto di un’autonoma intesa tra l’Ente Regionale ed il Commissario straordinario dell’Autorità calabrese, nominato dal medesimo Presidente regionale.

Nei giorni scorsi, infatti, su invito del Presidente della Commissione Consiliare “Assetto del territorio”, Giuseppe Sera, il Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti è stato audito per illustrare le novità del servizio idrico integrato, alla luce delle recenti determinazione dell’Autorità idrica della Calabria di affidamento del servizio per l’intero ambito territoriale della Regione Calabria al gestore unico So.Ri.Cal SpA.

Nel consegnare una copia della lettera ad ogni componente della Commissione consiliare, Brunetti ne ha ripercorso i tratti salienti, evidenziando che nel vigente quadro legislativo «le regioni provvedono a disciplinare il governo del rispettivo territorio mentre le competenze degli enti locali sono esercitate attraverso l’ente di governo dell’ambito – prima Autorità Idrica della Calabria (Aic), oggi Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria Arrical – ed afferiscono alle funzioni di organizzazione del servizio idrico integrato, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, di affidamento della gestione e relativo controllo».

Inoltre ha aggiunto che «dal 13 aprile 2022 e per un anno, in conseguenza dei decreti del Presidente della Giunta Regione Calabria di nomina del Commissario Straordinario della suddetta nuova Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (Arrical), è stata soppressa l’Aic e per effetto decaduti gli organi democraticamente e normativamente rappresentanti gli oltre 400 comuni calabresi».

Per di più, nella nota inviata al Presidente Occhiuto, è stato segnalato «che – salva la necessità che i Comuni calabresi siano celermente rappresentati nell’ Arrical e valutino l’acquisizione di quote della So.Ri.Cal SpA, nel limite idoneo a poter esercitare congiuntamente il controllo analogo – l’urgenza risiede nel fatto che gli enti devono approvare i rispettivi bilancio di previsione per il triennio 2023-2025 nel termine del 31 dicembre 2022».

In conclusione, il sindaco f.f. ha apprezzato l’attenzione riservata da tutti i Consiglieri – di maggioranza e di minoranza – e posto l’attenzione sulla fondamentale collaborazione inter istituzionale – manchevole sulla questione da parte della Regione – che deve caratterizzare il cammino nella direzione di traguardare in modo “ordinato e partecipato”, senza strappi, l’indispensabile sviluppo del servizio idrico teso a qualificare le prestazioni rivolte alle utenze, liberando i Comuni dal “peso” della storica –ed oramai anacronistica – funzione gestoria.

Il Presidente Sera ha rimarcato che il processo di aggregazione nella prospettiva dell’unico gestore non può e non deve prescindere dal fattivo ruolo dei Comuni e delle associazioni dei consumatori e degli utenti. (rrc)