Centro Vaccinale di Lamezia, le precisazioni del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di CZ

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catanzaro è intervenuto in merito alla paventata chiusura del centro Vaccinale di Lamezia Terme, definendo «tali notizie sono pretestuose e tendenziose, poiché il centro vaccinale rappresenta il punto di riferimento per la vaccinazione nell’Asp di Catanzaro e una vera e propria eccellenza a livello regionale».

«I nuovi locali – ha spiegato il Dipartimento – sono stati progettati secondo i migliori standard qualitativi ed hanno permesso l’apertura di n.3 ambulatori di cui uno in questa fase dedicato alla campagna antinfluenzale;  la struttura ha in forza n. 5 Dirigenti Medici e n. 4 Infermieri compreso il coordinatore dell’U.O complessa. Il personale svolge l’attività sia in front-office che in back-office:  l’accettazione dell’utente, la programmazione della vaccinazione in altra data, la consegna del certificato vaccinale, la programmazione di colloqui vaccinali ad hoc, la registrazione di vaccinazioni effettuate altrove, la gestione delle comunicazioni per posta elettronica, la programmazione dell’agenda vaccinale, il censimento dei soggetti inadempienti, l’inserimento dei dati nell’ anagrafica vaccinale e la programmazione e gestione nel centro il processo di vaccinazione in ambiente ospedaliero protetto».

«È intendimento dell’Azienda – si legge nella nota – potenziare le attività con un ampliamento della fascia oraria di risposta telefonica e la chiamata attiva per dare un servizio migliore alla cittadinanza. Il centri vaccinale di Lamezia Terme,  dall’apertura nella nuova sede,  ha impresso una forte accelerazione alla vaccinazione sul territorio sia pediatrica che negli adulti, consentendo a tutti la possibilità di vaccinarsi con facilità in un ambiente sicuro e accogliente».

«È opportuno evidenziare – dice la nota – che la circolazione di notizie false su una struttura sanitaria come il centro vaccinale può rappresentare un problema di sanità pubblica, poiché può portare a minori accessi e ad una grave riduzione della capacità di vaccinazione,  con conseguenze dirette sul processo di immunizzazione sulle diverse patologie.  Si ricorda inoltre che il Centro Vaccinale di Lamezia rappresenta il centro Pilota per le azioni del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025; diversi sono stati momenti informativi che hanno dato l’opportunità di verificare il proprio stato vaccinale e confrontarsi con gli operatori sanitari sull’opportunità di effettuare le vaccinazioni indicate per fascia d’età/categoria o di recuperare eventuali vaccinazioni o richiami previsti dal calendario vaccinale e non effettuati».

«Inoltre, presso lo stesso Centro – viene ricordato – vengono svolte periodicamente azioni di sensibilizzazione e supporto all’allattamento al seno che hanno portato alla realizzazione di un ambiente dedicato; nei giorni scorsi il Centro ha ricevuto la donazione da parte di un’Associazione del territorio di una poltrona per  ìallattamento per rendere la pratica più confortevole». (rcz)

CATANZARO – La consigliera Bruni incontra il Commissario Asp Battistini

La consigliera regionale del PD, Amalia Bruni, assieme a una rappresentanza del Comitato La Sanità che vogliamo di Lamezia, ha incontrato il commissario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, per parlare della difficile e complessa situazione della sanità lametina, non solo ospedaliera.

Al commissario, infatti, è stata rimarcata fortemente la carenza di personale sanitario, la necessità di assumere nuovi medici e personale infermieristico, in particolare da destinare alle ambulanze del 118 che da troppo tempo circolano demedicalizzate e spesso senza neanche personale infermieristico e all’area fragilissima del Pronto Soccorso che necessita di vedere concretizzare rapidamente l’arrivo degli specializzandi il cui concorso è stato concluso.

Sono state presentate, inoltre, al commissario incresciose situazioni in cui si sono venuti a trovare molti pazienti disabili che stanno acquistando alcuni presidi di prima necessità che, invece, avrebbero diritto a ricevere gratuitamente.

Ferma volontà è stata espressa dal Commissario Battistini nel voler interloquire con il Rettore Giovanni Cuda dell’Università Magna Graecia per risolvere rapidamente la tematica degli specializzandi, ha comunicato che stanno procedendo con la delibera per le prestazioni aggiuntive e con gli uffici preposti dei distretti per le tematiche presentate.

A seguire è stato fatto un focus sugli investimenti che riguardano la struttura ospedaliera.

Sono stati attenzionati dalla Bruni i 20 milioni di euro previsti dall’art. 20 dalla legge 67/88, risorse destinate all’edilizia sanitaria, il cui lunghissimo iter (iniziato nel 2019) è praticamente concluso.

Tali fondi, destinati alla ristrutturazione e alla rifunzionalizzazione dei reparti potrebbero già da subito essere impiegati per esempio per il reparto di ostetricia per il quale esiste già la progettazione di massima. È stato fatto presente dal comitato che prevedendo oggi la normativa delle progettazioni integrate, procedere su questa strada potrebbe accorciare notevolmente i tempi.

Esistono, inoltre, altri due canali di finanziamento, uno destinato all’adeguamento strutturale inerente il rischio sismico (tre milioni di euro) e un altro per la realizzazione di impianti volti a produrre energie rinnovabili ( 5 milioni di euro).  Questi fondi impiegati nella totalità consentirebbero una importante rifunzionalizzazione e miglioramento strutturale dell’ospedale lametino.

Il commissario ha dimostrato immediata e concreta volontà di dare corso, definendo con gli uffici che stanno già lavorando, tutti i passi necessari per andare avanti e velocizzare gli interventi.

Altro capitolo a parte è costituito dal Centro protesi Inail che ha sede nei locali della Fondazione Mediterranea Terina, dove trova allocazione anche la struttura di terapia riabilitativa dell’Asp, per la quale il Commissario ha previsto una rifunzionalizzazione ed un ampliamento, avviandola a punto di riferimento interdistrettuale.

Si è anche discusso del possibile rilancio del Centro Inail, centro che dovrebbe essere all’avanguardia per le tecniche e la produzione di protesi, fino ad ora “non pervenuto”.

Si tratta di una struttura al centro del Mediterraneo, area geografica segnata da cruenti conflitti e da continue migrazioni. Una realtà che potrebbe essere un faro per le popolazioni derelitte, vittime di guerre e altri eventi calamitosi: uomini e donne colpite da gravi disabilità per i quali il centro protesi Inail, qualora sviluppi l’indispensabile laboratorio di ricerca, potrebbe affrontare e risolvere con competenza e professionalità.

Il commissario Battistini ha ascoltato con profonda attenzione, esprimendo la sua sintonia con questa idea di sviluppo e manifestando la sua disponibilità a voler dare alla popolazione risposte positive e risoluzioni concrete alle tante criticità sollevate. (rcz)

CATANZARO – Asp CZ: Effettuate visite preventive per emergenza caldo a carcere “Caridi”

L’Asp di Catanzaro ha reso noto di aver effettuato uno screening per valutare eventuali condizioni di rischio maggiore derivante dall’emergenza caldo di queste giornate alla Struttura sanitaria del Carcere “Ugo Caridi” di Catanzaro.

La condizione detentiva e la situazione di edilizia penitenziaria – che non prevede la climatizzazione – rappresentano un fattore di rischio aggiuntivo in un contesto climatico che genera in tutta la popolazione problemi potenziali per la salute. Da questa considerazione la decisione della Direzione sanitaria del carcere di avviare questa attività aggiuntiva di prevenzione, in una fascia di età più a rischio. L’attività di prevenzione è stata condotta dal personale sanitario medico ed infermieristico della struttura penitenziaria con il supporto della Polizia Penitenziaria nei detenuti ultrasessantacinquenni, attraverso una valutazione generale, un elettrocardiogramma e la valutazione di alcuni parametri ematochimici.

L’attività è stata integrata da un’informativa sulla necessità di una corretta idratazione. Le visite hanno rappresentato anche l’opportunità di monitorare le diverse condizioni di salute e le terapie in corso con un approccio multidisciplinare. (rcz)

CATANZARO – All’Asp incontro per sviluppo del Polo di Lamezia

Si è svolto, all’Asp di Catanzaro, l’incontro tra l’Inail e l’Asp per progettare lo sviluppo del Polo Integrato di Lamezia Terme.

All’incontro erano presenti la direttrice regionale dell’Inail, dott.ssa Teresa Citraro, il direttore Centrale Assistenza Protesica e Raibilitazione, dott. Giorgio Soluri, il sovrintendente Sanitario centrale, dott. Patrizio Rossi, il commissario dell’Asp di CZ, Antonio Battistini, il direttore sanitario aziendale, dott. Antonio Gallucci.

Durante l’incontro è stato espresso l’intendimento di progettare lo sviluppo del Polo, potenziando le attuali attività per realizzare un Polo di riferimento a beneficio della popolazione regionale e non solo, che possa garantire, agli infortunati sul lavoro e agli assistiti del Servizio Sanitario, l’erogazione di prestazioni ad altissima specializzazione quali la protesica e la riabilitazione complessa, atteso anche quanto previsto nel piano della rete ospedaliera. 

Punto di partenza è la straordinaria esperienza dell’Inail in questo ambito, la  sinergia già messa in campo e le risorse messe a disposizione dall’Azienda. Per dare un taglio immediatamente operativo alle attività si è deciso di costituire un tavolo di lavoro congiunto che provveda a definire il piano di sviluppo del Polo integrato. L’Azienda Provinciale di Catanzaro fa sapere di aver già individuato i propri rappresentanti che saranno nominati con delibera la prossima settimana. (rcz)

Bruni (PD): Garantire servizio al 118 con assegnazione di nuovo personale all’Asp di CZ

La consigliera regionale Amalia Bruni, pur esprimendo soddisfazione per «l’assunzione di trenta professionisti e l’approvazione della graduatoria dei 106 medici» nell’Asp di Catanzaro, ha evidenziato come tutto questo «non basta a rassicurarci sul fatto che un servizio fondamentale per la tutela del diritto alla salute come l’emergenza territoriale sarà effettivamente garantito».

«Esaminando fatti e numeri – ha spiegato – vediamo che l’Asp di Catanzaro procede verso le assegnazioni dei medici di medicina d’urgenza assunti con l’ultimo concorso indetto dalla struttura commissariale. Ma su 30 medici, alcuni sono ex convenzionati che già lavoravano sulle ambulanze e da quanto sappiamo rimarranno a prestare servizio sulle ambulanze mentre altri medici prenderanno servizio nei reparti».

«Gli altri 10 vincitori del concorso – ha aggiunto – sono medici specializzandi e saranno diretti al Pronto soccorso dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro e ai presidi di Soverato, Lamezia Terme e Soveria Mannelli. In questo quadro complessivo il saldo per il 118 catanzarese resta comunque negativo: in 18 resteranno a bordo delle ambulanze, ma lo erano anche prima benché con un contratto diverso, da convenzionati».

Secondo la consigliera regionale del Pd «resta da vedere se tra i dieci specializzandi inseriti in graduatoria qualcuno opterà per l’esperienza nel 118. La situazione resta preoccupante, soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva: parliamo di un territorio che sconta già le conseguenze di postazioni demedicalizzate da anni».

«A conti fatti – ha proseguito – il 118 potrà contare su circa 45 medici per 11 ambulanze i turni scoperti rimarranno e la situazione andrà a peggiorare in estate quando aumenterà la domanda di prestazioni, oltre alla necessità di garantire almeno un turno di ferie. Insomma, il servizio di prima emergenza catanzarese non potrà quindi contare su un concreto ricambio di personale».

«La situazione è già drammatica – ha rimarcato Bruni –. Sono continue le segnalazioni e i resoconti giornalistici di ambulanze arrivate in soccorso prive di medico a bordo, di ritardi che mettono a rischio la sopravvivenza delle persone colte da malore, nei momenti concitati del primo intervento».

«Riteniamo, quindi, che il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, generale Battistini, debba pensare all’assegnazione di nuovo personale al 118 e predisporre un piano organico – ha concluso Amalia Bruni – anche per le prestazioni aggiuntive che vanno rese organiche fino a quando il servizio non sarà reso effettivamente “appetibile” per altri medici che saranno disposti a salire sulle ambulanze, e restarci. E in questo modo garantire un servizio di emergenza adeguato a tutelare i pazienti e gli stessi operatori». (rcz)

La salute diventa un progetto di Comunità: Sinergia tra Asp di CZ e Comune di Soveria Simeri

L’Asp di Catanzari e l’Amministrazione comunale di Soveria Simeri, guidata dal sindaco Amedeo Mormile, coinvolgono i cittadini e gli Enti del territorio per nuove politiche della Salute, e lo fanno attraverso un incontro svoltosi nei giorni scorsi e promosso dal primo cittadino e dall’UO Servizio sociali del distretto sociosanitario di Catanzaro, diretta dal sociologo Franco Caccia.

L’iniziativa è parte integrante della rinnovata azione di integrazione sociosanitaria, portata avanti dal distretto sociosanitario di Catanzaro, da pochi mesi guidato dalla d.ssa Tiziana Parrello. L’incontro si è tenuto presso locali parrocchiali messi a disposizione dal parroco don Davide Marino. Presente, anche, l’assistente sociale Rita Tallini.

Durante il suo intervento il responsabile dell’U.O. servizi sociali, dott. Franco Caccia, ha presentato le motivazioni dell’incontro ed, in particolare, ha fornito ai diversi amministratori locali ed alla nutrita rappresentanza delle associazioni operanti a Soveria Simeri, le linee operative di un progetto da realizzare, fin dalle prossime settimane, nella comunità locale.

«Migliorare il proprio stato di salute – ha precisato Franco Caccia – rappresenta un risultato che, almeno per gran parte delle problematiche più diffuse tra le diverse fasce della popolazione, non necessita di farmaci e visite mediche. Come documentato da anni di studi su questi temi, è necessario adottare stili di vita più attenti al benessere del corpo ma anche incrementare le sane relazioni tra le persone».

«Una sana alimentazione ed una corretta attività motoria costituiscono le azioni prioritarie ma – ha concluso il sociologo dell’ASP di Cz – è necessario recuperare la dimensione della socialità, dello stare insieme per fare qualcosa di positivo per la comunità». 

Su questo punto è intervenuto il parroco di Soveria Simeri don Davide Marino, il quale ha  già promosso nella comunità di Soveria,  iniziative di aggregazione. Molto apprezzato è infatti l’appuntamento del caffè, fissato per ogni sabato pomeriggio, «un momento informale che rappresenta un utile momento di ascolto e di coinvolgimento dei cittadini».

Poiché si è molto discusso sul ruolo centrale ricoperto della comunità sui temi della salute, si aprono nuovi spazi per la partecipazione dei cittadini e delle diverse associazioni presenti sul territorio.

All’incontro hanno attivamente partecipato anche diversi amministratori comunali tra cui la presidente del consiglio comunale, Nadia Lorusso , vero e prezioso collante con il mondo dell’associazionismo locale, il vicesindaco Domenico Cosco e l’assessore Giuseppe Perri. A conclusione dell’incontro il sindaco Mormile ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’incontro ed ha tenuto a sottolineare il valore della sperimentazione che, grazie alla direzione del distretto sociosanitario di Cz, vede Soveria Simeri impegnato in prima fila nella costruzione di moderne politiche per la salute.

«Siamo certi – ha concluso il sindaco Mormile – che la vicinanza e la qualità dei professionisti dell’U.O. Servizi Sociali dell’Asp di Cz sarà possibile ottenere risultati concreti e, soprattutto, a favorire lo sviluppo di un clima di collaborazione e di partecipazione attiva di tutti i cittadini».  

Nel corso del partecipato incontro, sono intervenuti tutti i referenti delle diverse associazioni e gruppi sociali e culturali presenti sul territorio di Soveria Simeri. Erano presenti i referenti e volontari delle seguenti organizzazioni: Happy People New Ados; Ilorazepan; Banda Musicale San Donato; Croce Bianca; Anziani Soveritani; gruppo Folkloristico i Soveritani; Avis; Pro loco; Prima o poi.

Si tratta di una vasta rete di associazioni  impegnate nei settori della promozione culturale, dell’inclusione sociale, della tutela delle tradizioni  e della promozione turistica. (rcz)

 

LAMEZIA – Domani il workshop sul fegato dell’Asp di Catanzaro

Domani mattina, a Lamezia Terme, alle 9, al T Hotel, è in programma l’evento Curare il nostro fegato promossa dall’Asp di Catanzaro, guidata dal commissario straordinario Antonio Battistini.

Con questa giornata scientifica si vogliono promuovere una serie di azioni efficaci per la prevenzione della salute dei cittadini.

«Le malattie del fegato – dice il dottore Lorenzo Surace, Responsabile Centro Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni dell’Asp di Catanzaro e Responsabile scientifico del workshop – costituiscono un importante determinante di salute pubblica, in quanto gran parte delle epatopatie riconosce come causa o concausa fattori di rischio legati all’abuso alcoolico, scorrette abitudini alimentari e la tossicodipendenza maggiormente correlata con l’infezione da HBV, HDV ed HCV».

Nel corso dell’evento, provider Ecm Xenia, saranno dedicate delle relazioni incentrate su importanti sfide per il mondo scientifico, come la steatosi epatica, direttamente correlata al diabete mellito e all’obesità, ed oggi tra le prima cause al mondo di epatopatia e le prospettive gestionali e terapeutiche dei pazienti con infezione da HBV e HDV. L’evento registrerà la partecipazione dei maggiori specialisti della branca.(rcz)

La consigliera Bruni: All’Asp di Cz situazione drammatica, ma si rimanda tutto

La consigliera regionale Amalia Bruni ha ribadito la necessità di «ascoltare, tempestivamente, il commissario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini» dopo le proteste del personale sanitario del 118 dell’Asp di Catanzaro e i continui disservizi segnalati non solo dai cittadini ma dagli stessi operatori.

Da qui la richiesta di audire, in Terza Commissione, il manager dell’Asp di Catanzaro il generale Battistini, «per una valutazione sullo stato delle cose e soprattutto sulle misure da dover assumere per invertire una tendenza dalla deriva irreversibile. La risposta, ineffabile – ha aggiunto – è stata “che si è già provveduto a contattare il generale Antonio Battistini, il quale ha manifestato piena disponibilità ad essere audito. Tuttavia, atteso il recente insediamento del Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, che si ritiene opportuno programmare l’audizione per i prossimi mesi”. Ma qui non siamo di fronte ad una situazione normale dove bisogna operare piccoli aggiustamenti».

«In questi ultimi giorni, infatti – ha ricordato Bruni – abbiamo assistito a vicende e iniziative sconcertanti, dall’ ennesima denuncia degli operatori del 118, alle vicende del Polo Ospedaliero di Lamezia. Oltre a numerose iniziative di associazioni e comitati, sindaci del territorio, tutti che lamentano disservizi e incongruenze insopportabili. Se poi si tiene conto che il lavoro di audizioni avviate dalla commissione nei mesi passati su tutte le Asp e Aziende Ospedaliere, lavori di cui, forse, la presidente non ha totale contezza, vede la sola Asp di CZ a non essere stata ancora audita».

«In situazioni di gravissima emergenza – ha detto ancora ancora l’esponente dem – non si può rispondere come se fossimo di fronte alla ordinaria amministrazione. Abbiamo una serie di situazioni serie e gravi che riguardano questa Asp e anche l’ospedale di Lamezia, tanto é vero che avevamo già chiesto di sentire l’ex commissario Lazzaro ma non siamo mai riusciti a interloquire con lui in sede di Commissione. Partecipare ad un’audizione ora, per capire lo stato dell’arte delle cose, non é mica pregiudizievole per poterne farne un’altra in seguito».

«So perfettamente che il generale Battistini si è insediato da poco – ha concluso – ma c’è una direzione generale, una struttura già esistente dell’Asp di Catanzaro che possono affiancarlo in questo percorso di conoscenza che intendiamo fare insieme. Perché procrastinare i tempi e tergiversare ancora? Noi dobbiamo delle risposte ai cittadini che tutti i giorni vedono diminuire i servizi di assistenza e si chiedono se questa tendenza sia oramai irreversibile». (rrc)

Postazione Pet 118 di Tiriolo chiusa senza preavviso, Montuoro: Situazione transitoria

È una situazione transitoria, quella della chiusura, senza preavviso, della Postazione Emergenza Territoriale 118 di Tiriolo, dovuta «alla diminuzione delle unità operative». È quanto ha spiegato il consigliere regionale Antonio Montuoro, dopo un confronto informale con i vertici dell’Asp di Catanzaro.

«Si tratta di un presidio sanitario che svolge un ruolo strategico nell’area centrale della Calabria, e che non può essere depotenziato discriminando un’ampia fascia di popolazione», ha ricordato Montuoro, sottolineando come «purtroppo ci troviamo a fare i conti con una atavica carenza di personale che nel corso del tempo ha accentuato le criticità del sistema».

«I turni dei presidi erano “coperti” fino al prossimo 18 aprile, – ha spiegato – ma l’organizzazione delle postazioni di emergenza territoriale si è trovata a fare i conti con la carenza di organico dovuta anche alla malattia di alcuni operatori. Ecco, quindi, la necessità di intervenire sulle fasce orarie per coprire tutto il territorio anche grazie alla disponibilità dei medici e operatori sempre in prima linea per garantire il servizio».

«Il problema, quindi – ha proseguito – resta l’incremento delle unità operative a sostegno del servizio di emergenza-urgenza su cui dall’Asp di Catanzaro hanno assicurato interverranno attingendo alle graduatorie, in questo caso di autisti, disponibili nelle altre Aziende».

«Una problematica rispetto alla quale intendo allertare anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – ha concluso – con il quale mi confronterò nelle prossime ore nella sua veste di commissario ad acta per la sanità calabrese: sono certo che non rimarrà insensibile e si attiverà per l’individuazione di tutte le soluzioni possibili affinché venga garantita continuità al servizio. Ne va della tutela del diritto alla salute dei nostri concittadini». (rcz)

Asp Catanzaro: È nata la Rete delle Scuole che promuovono la Salute

È nata la Rete delle Scuole che promuovono la salute. Si tratta di un progetto che rientra nel programma del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 che l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro sta portando avanti attraverso la governance del Dipartimento di Prevenzione, guidato da Giuseppe Caparello.

Il tratto più innovativo del Programma è che studenti, docenti, famiglie, l’intera comunità scolastica è coinvolta e pienamente protagonista in un percorso congiunto tra Scuola e Salute per valorizzare al massimo il benessere nell’ambito del sistema educativo e contrastare con ogni mezzo i rischi connessi alla sedentarietà, ai comportamenti non sani e alla cattiva alimentazione, in linea con i principali indirizzi delle istituzioni internazionali ed europee.
La realizzazione del Programma è affidata ad un gruppo di lavoro aziendale multidisciplinare guidato dal referente del Programma PP01  Giuseppe Furgiuele, che svilupperà una serie di interventi e azioni al fine di sensibilizzare gli studenti ad adottare stili di vita corretti che avranno poi una ricaduta sulla comunità.
Una Scuola che promuove la salute orienta non solo gli studenti, ma l’organizzazione di tutta la comunità scolastica, contribuendo a creare un contesto favorevole affinché gli studenti sviluppino conoscenze, competenze e abitudini necessarie per vivere in modo salutare anche in età adulta.
Nel corso dei prossimi anni saranno coinvolte tutte le scuole della Provincia di ogni ordine e grado con l’obiettivo di sviluppare la Rete al fine di diffondere, divulgare e rendere attuabili i principi della Promozione della Salute.
«La scuola rappresenta la principale agenzia di socializzazione e formazione della personalità del bambino e del ragazzo, quindi il setting più opportuno per favorire lo sviluppo di competenze per la salute – ha sottolineato Furgiuele –, promuovere salute non significa fare interventi spot ma costruire insieme ai ragazzi un percorso di consapevolezza sul proprio stato di salute e sulle azioni necessarie per raggiungerne il più alto livello possibile». (rcz)