CARIATI (CS) – A breve avvio lavori di riqualificazione del Pronto Soccorso

La prossima settimana partiranno i lavori di riqualificazione e rifacimento totale del Pronto Soccorso di Cariati. La consegna dei lavori è prevista per settembre.

È quanto è emerso dall’incontro svoltosi a Cosenza tra il sindaco di Cariati, Cataldo Minò e il direttore generale dell’Asp provinciale Antonello Graziano, che ha rassicurato il primo cittadino sulla massima attenzione destinata al Vittorio Cosentino ed alla garanzia del fondamentale diritto alla mobilità per tutto il territorio.

All’incontro risultato proficuo, servito anche per fare il punto della situazione anche sull’iter relativo alle modifiche del Decreto 64 che, già definite e in fase di approvazione, autorizza il reinserimento del Cosentino nella rete ospedaliera regionale e reintegrate tutte le funzioni, hanno partecipato anche Riccardo Borselli, direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza dell’Asp di Cosenza e responsabile 118 ed Elisoccorso regionale e Antonio Capristo direttore dell’Uoc (Unità Operativa Complessa) Gestione tecnico patrimoniale della stessa Azienda sanitaria e Project manager del sistema Emergenza Urgenza Regionale.

La carenza di personale medico e paramedico. L’indisponibilità di strutture necessarie a sopperire le esigenze del territorio. L’esigenza di poter sopperire alle risposte diagnostiche attraverso nuove tecnologie ed il ricorso alla telemedicina. Sono, queste, le principali altre questioni sulle quali si sono confrontati il Sindaco ed i responsabili Asp, condividendo analisi e soluzioni prospettate nel breve, medio e lungo termine. (rcs)

Prevenzione, Straface: In Provincia di Cosenza in arrivo cinque nuovi ecografi

Sono in arrivo cinque nuovi ecografi nella Provincia di Cosenza. È quanto ha reso noto la consigliera regionale e presidente della Commissione Sanità, Pasqualina Straface, sottolineando come «sulla prevenzione stiamo conducendo una battaglia e, per questo, plaudo all’iniziativa dell’Asp di Cosenza».

«In una moderna concezione di salute – ha detto – la sua promozione e la prevenzione devono essere incentrate su azioni congiunte di vari settori della società, principalmente sui fattori di rischio comportamentali, senza dimenticare l’importanza della diagnosi precoce, il ruolo cruciale delle vaccinazioni e il contrasto alle disuguaglianze. Sulla prevenzione stiamo, da mesi, conducendo una battaglia e per questo plaudo all’iniziativa dell’Asp di Cosenza che in questi giorni ha dato disposizione di aumentare la disponibilità delle strumentazioni diagnostiche».

«Al di là di qualche sterile polemica, l’iniziativa intrapresa dal commissario Antonello Graziano, che ringrazio, è certamente importante. L’Asp ha infatti dato disposizione di acquisire un ecografo per il reparto di ginecologia preventiva del Distretto sanitario Esaro-Pollino, uno per il consultorio familiare di Castrovillari, uno per il consultorio di Rende con sede ad Arcavacata, uno per l’ambulatorio di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Acri ed uno per il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cetraro. La prevenzione – ha concluso – si professa con i fatti e la struttura commissariale diretta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, da molti mesi ormai sta agendo in questa direzione. Stili di vita sani e prevenzione sono alla base della nostra salute». (rcs)

Stabilizzazione precari Sanità, la consigliera Straface: Iniziamo a colmare deficit di personale

La consigliera regionale e presidente della Terza Commissione regionale sanità, Pasqualina Straface, ha espresso soddisfazione «per il reclutamento di personale sanitario pianificato dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, in un momento delicato per il servizio sanitario, penalizzato fortemente dalla carenza di personale».

«Nel complimentarmi con il management dell’Asp di Cosenza, non posso non sottolineare come l’assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario impiegato nella fase pandemica, sia stato più volte incoraggiato come misura per tamponare l’emergenza e colmare il deficit di personale. Possiamo certamente affermare – ha spiegato Pasqualina Straface – di essere solo all’inizio del reclutamento di medici, infermieri e operatori socio sanitari sul mercato del lavoro. La struttura commissariale diretta dal presidente Roberto Occhiuto, tramite le Asp, ha programmato tutta una serie di concorsi che a breve saranno centralizzati in Azienda Zero».

«In questa fase propedeutica l’Asp di Catanzaro, ad esempio, sta procedendo con l’espletamento del concorso centralizzato per tutte le altre aziende relative al personale dell’emergenza-urgenza. Nello specifico dello spoke di Corigliano Rossano che ha beneficiato di circa cento assunzioni tra tempo determinato e indeterminato negli ultimi due anni – sottolinea la presidente della commissione Sanità – l’Asp diretta dal commissario Antonello Graziano ha indetto i concorsi per il direttore sanitario e più in generale per il reclutamento di medici nei reparti più carenti quali Cardiologia, Pronto soccorso, Pediatria, Psichiatria, Ginecologia, Laboratorio Analisi. Obiettivi centrati, e si tratta solo dei primi concorsi, grazie alla programmazione della struttura commissariale».

«Il “Compagna” ed il “Giannettasio” – ha concluso Pasqualina Straface – già integrati nella rete formativa nell’ambito dell’istituzione del corso di laurea in Medicina all’Unical, beneficeranno degli specializzandi in medicina e dei tirocinanti in Scienze infermieristiche che verranno a formarsi anche nello spoke di Corigliano Rossano».  (rrc)

S. Giovanni in Fiore, Ospedale e Asp CS insieme per la prevenzione dei tumori

«Insieme si può costruire una sanità migliore e dare ai pazienti oncologici l’assistenza e le cure di cui hanno bisogno». È quanto ha dichiarato la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, sottolineando che «è questo il messaggio del convegno intitolato “Cambiare stile di vita per prevenire i tumori”, tenutosi ieri nel salone municipale di rappresentanza e promosso dall’amministrazione cittadina».

«Le patologie oncologiche – ha evidenziato – rappresentano un grosso problema economico e soprattutto sociale. La prevenzione dei tumori è quindi indispensabile. Promuoviamo, dunque, il potenziamento delle sinergie istituzionali già esistenti e puntiamo molto sulla sanità pubblica. Abbiamo coinvolto alcuni medici del presidio ospedaliero locale, con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e indirizzare i cittadini. Insieme a loro e con la direzione dell’Asp di Cosenza, lavoriamo per migliorare i livelli della prevenzione e della cura dei tumori».

Oltre a Succurro, al convegno sono intervenuti l’assessore alla Salute del Comune di San Giovanni in Fiore, Claudia Loria, la chirurga Michela Chiarello, l’oncologo Antonio Caputo e il primario radiologo Antonio Lopez, che hanno illustrato le rispettive attività per prevenire e curare i tumori nel territorio.

All’appuntamento ha partecipato anche la Garante della salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, che ha proposto un protocollo d’intesa per avviare la prevenzione dei tumori femminili a partire dalle scuole. In qualità di presidente della Provincia di Cosenza, Succurro ha accolto favorevolmente la proposta e si è impegnata a portarla avanti.

Infine, la Garante regionale della salute ha visitato l’ospedale di San Giovanni in Fiore, accompagnata dal responsabile della direzione del presidio, Antonio Nicoletti, al fine di rendersi conto delle criticità e dei punti di forza della struttura, tra cui il nuovo mammografo di ultima generazione. (rcs)

 

Il sindaco Caruso ha incontrato il commissario Asp De Salazar per il rilancio della sanità cosentina

Importanti convergenze per il rilancio della sanità ospedaliera cosentina si sono registrate nel corso dell’incontro tra il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, e il commissario Asp, Vitaliano De Salazar. Presente anche l’assessore alla Salute, Maria Teresa De Marco.

«Il rilancio delle prestazioni ospedaliere nel cosentino, non può che passare dalla realizzazione del nuovo ospedale regionale Hub di Cosenza – ha affermato il sindaco Franz Caruso –. Una consapevolezza che condividiamo con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che sin dal mio insediamento ha chiesto che il Comune facesse quanto di propria competenza in questa direzione. Ebbene, lo abbiamo fatto individuando l’area in cui ubicarlo, che è quella di VaglioLise».

«Un sito – ha spiegato – che è congeniale allo studio di fattibilità che a suo tempo fece fare l’Ente regionale, risultando ottimale sia dal punto di vista logistico che da quello ambientale. Attendiamo ora che il Presidente Roberto Occhiuto convochi la Conferenza dei servizi al fine di avviarne l’iter procedurale necessario alla sua realizzazione che, se non si perde tempo, potrebbe vedere la luce entro i prossimi tre anni. I finanziamenti, infatti, ci sono e sono consistenti, consentendoci di costruire la struttura ospedaliera moderna e all’avanguardia, con un’intera area dedicata all’alta formazione ed alla ricerca scientifica».

«Nel frattempo dobbiamo superare le emergenze e le difficoltà attuali, che sono complesse e tante – ha concluso il primo cittadino di Cosenza – ma sono certo che il dott. De Salazar saprà indicarne le soluzioni migliori per garantire il diritto alla salute dei cittadini/utenti. Ho già avuto modo di fare un plauso pubblico ai primi passi che ha mosso in questa direzione, spostando il reparto di urologia, diretto dal dott. Di Dio, in spazi più consoni ed adeguati, aumentandone i posti letto. Sono certo che continuerà in questa direzione e che porterà a soluzione uno dei problemi più gravi della sanità ospedaliera, rappresentato dal dramma che vive il pronto soccorso».

«Il Pronto Soccorso – ha affermato Vitaliano De Salazar – versa in condizioni gravissime, di cui mi sono reso immediatamente conto e su cui occorrerà lavorare molto. Possiamo incidere sulla situazione attuale se operiamo insieme, in stretta collaborazione, rafforzando la rete territoriale in un’ottica di politiche socio-sanitarie capaci di decongestionare il pronto soccorso dove spesso l’utenza si reca non per curare una malattia ma per trovare risposte ad un disagio. E questo non è possibile».

«Ritornare in Calabria ed accettare la sfida che mi ha lanciato il presidente Occhiuto – ha sostenuto il commissario De Salazar – mi ha entusiasmato, pur consapevole degli enormi problemi che vive questa terra, che, però, è la mia terra.  Sono qui con la volontà di rimanerci a lungo. C’è indubbiamente molto da fare, ma soprattutto si può fare molto. Sono, infatti, assai fiducioso perché dopo una prima valutazione delle condizioni generali dell’Annunziata, assai critiche e problematiche, ho riscontrato le condizioni per una seria ripartenza».

Il sindaco Franz Caruso ed il commissario Vitaliano De Salazar hanno, quindi, convenuto sull’importanza che riveste l’attivazione dei nuovi corsi di medicina all’Unical per migliorare e rafforzare il sistema sanitario regionale che dovrà garantire ai cittadini calabresi gli stessi diritti dei cittadini di altre regioni italiane.

Pari sinergia d’intenti si è registrata sulla necessità di intrattenere un maggiore rapporto di condivisione e confronto tra le diverse Istituzioni pubbliche con l’obiettivo di individuare insieme la strada della rinascita della sanità cosentina. In questa ottica il commissario De Salazar ed il sindaco Franz Caruso hanno già ipotizzato un nuovo incontro presso la direzione generale dell’Azienda Ospedaliera. (rcs)

I sindaci del Pollino scrivono al Commissario Asp CS per ripristinare Dipartimento di Pediatria allo Spoke

I sindaci del Pollino hanno scritto al commissario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, per chiedere provvedimenti immediati ed improrogabili per il ripristino delle funzionalità del dipartimento di pediatria dell’Ospedale Spoke di Castrovillari.

Nella lettera, i primi cittadini del Pollino hanno chiesto, dunque, «…un intervento ad horas, idoneo a garantire le condizioni di funzionamento della pediatria presso l’ospedale spoke di Castrovillari. È appena il caso di segnalare chi sono gli utenti di un reparto di pediatria, oltre al collegamento stretto con il reparto di ginecologia inteso come punto nascita. I nostri figli meritano priorità delle scelte».

«La mancanza, poi, di personale, soprattutto infermieristico ed OSS, determinerà nell’immediatosi sottolinea nella letteral’impossibilità di garantire i servizi con inevitabile chiusura della pediatria. Ecco le ragioni dell’istanza che necessita di un autorevole intervento di integrazione del personale nel suddetto reparto al fine di scongiurare chiusure e prevenire manifestazioni di protesta delle nostre comunità».

«Determinazioni necessarie – conclude la letteraper realizzare risposte attese ed avviare nuovamente un serio e solidale lavoro che corregga azioni rimaste a metà o non sufficientemente affrontate per una soluzione definitiva». (rcs)

Manna (Anci Calabria): Asp CS rinnovi i contratti ai medici dell’Usca

Il sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria, Marcello Manna, ha chiesto all’Asp di Cosenza di rinnovare i contratti ai medici dell’Usca.

«L’azienda, infatti – ha spiegato Manna – avrebbe manifestato ai 72 medici in servizio l’intenzione di non procedere al rinnovo dei contratti che scadono proprio oggi 30 giugno, oltre a interrompere i contratti Co.co.co degli infermieri precari che compongono le stesse Unità speciali di continuità assistenziale».

«Se questa indiscrezione risultasse vera – ha proseguito – sarebbe di una gravità inaudita. Da sindaco posso testimoniare l’eccellente lavoro che questi medici e infermieri hanno svolto nei giorni difficili della pandemia.
Oggi purtroppo i numeri dei contagi che crescono giorno dopo giorno non ci consentono di dire che siamo usciti dall’emergenza».

«Ed è per questo che – ha detto – se questa volontà si dovesse concretizzare quali sarebbero le risorse che l’Asp potrà mettere a garantire la continuità dei servizi di assistenza all’intera comunità?».

«Da sindaco e da presidente dell’Anci – ha concluso – sento il dovere di appellarmi a chi di dovere affinché si possa rinnovare i contratti del personale Usca. La sanità non ha più bisogno di tagli senza una giusta motivazione». (rcs)

Guccione (PD): Dopo 15 anni bandita nuova gara su servizio di ristorazione all’Asp di Cosenza

Carlo Guccione, responsabile PD Salute nel Mezzogiorno, ha reso noto che «ci sono voluti “solo” 15 anni per bandire una nuova gara di appalto sul servizio di ristorazione dei presidi ospedalieri e delle strutture sanitarie dell’Asp di Cosenza.  E a giorni dovrebbe concludersi l’iter di aggiudicazione della gara».

«L’ultima, anzi l’unica – ha spiegato – risale al lontano 2007 quando venne fatta una gara dall’ex Azienda sanitaria n.3 di Rossano sul servizio di ristorazione espletato per i presidi ospedalieri del territorio jonico cosentino e poi esteso ad altre strutture fino a un affidamento temporaneo del servizio per i presidi ospedalieri di Cetraro e Paola. Notate bene: Temporaneo! Ma, nel frattempo, è andato avanti un sistema di proroghe di fatto illegittime e poco trasparente».

«Come ha sottolineato – ha proseguito – la Corte dei Conti in riferimento all’Asp di Cosenza la proroga “è un istituto di carattere eccezionale e ad utilizzo estremamente circoscritto, non potendo rappresentare il rimedio ordinario per sopperire a ritardi e disfunzioni organizzative”.  Ma così non è stato. Tutto questo è emerso a seguito di una mia richiesta agli atti: spulciando le carte consegnatemi dall’Asp di Cosenza ho ricostruito l’intera vicenda. La Società nel 2007 si aggiudicò il servizio con il prezzo di euro 11,80 più Iva per la giornata alimentare (colazione 1,80 + Iva; pranzo 5,90 + Iva; cena 4,72 + Iva)».

«Il contratto – ha detto ancora – avrebbe dovuto avere una durata triennale. Nel 2010 il servizio viene esternalizzato per l’erogazione pasti ai degenti dei presidi di Acri e Lungro, poi nel 2012 si estende anche ai degenti di Castrovillari, nelle more dell’indizione di una nuova procedura di gara, tenuto conto dell’aumento Istat. Nel 2016 l’allora commissario straordinario dell’Asp di Cosenza firma la delibera numero 1876 del 30 ottobre 2015 avente ad oggetto: Affidamento temporaneo del servizio di ristorazione ospedaliero per gli ospedali di Cetraro e Paola (euro 13,397 per giornata alimentare ed euro 4,110 per il cestino da distribuire alle Unità operative di Dialisi e oncologia)».

«Il servizio di ristorazione – ha detto ancora – affidato per la durata di tre anni in realtà è stato prorogato senza interruzioni a un prezzo, tra l’altro superiore rispetto alle gare che sono state poi aggiudicate per altri ospedali calabresi. L’Asp di Cosenza fino ad oggi ha pagato circa tre euro in più al giorno rispetto, ad esempio, all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria: se si tiene conto che giornalmente vengono somministrati migliaia di pasti per i degenti delle varie strutture sanitarie e ospedaliere dell’Asp di Cosenza è evidente che si sono dovuti sopportare e si continuano a sopportare costi aggiuntivi per milioni di euro».

«Finalmente – ha detto – con delibera numero 412 del 5 maggio 2020, l’Asp di Cosenza ha indetto la gara d’appalto per “l’affidamento del servizio di preparazione e somministrazione di pasti veicolati ai degenti presso i presidi ospedalieri dell’Asp di Cosenza”. Una gara di appalto, viene detto nella delibera, attualmente garantita in regime di proroga forzosa. E con costi, potremmo aggiungere, molto più elevati. La nuova gara di appalto vale circa 15 milioni di euro e l’attuale commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, ha deliberato di avviare sul portale Consip le procedure per la prestazione di servizi di ristorazione per la durata di tre anni».

«Il 12 maggio 2021 – ha concluso – il commissario straordinario dell’Asp ha sostituito un componente e nominato la nuova commissione di gara. Fino ad oggi diversi componenti della commissione aggiudicatrice si sono “stranamente” dimessi e sono stati sostituiti. L’ultima dimissione risale a marzo 2022.  Ora finalmente siamo arrivati alla conclusione e speriamo di poter chiudere una brutta pagina della sanità cosentina che è costata cara sia in termini economici che di qualità del servizio di ristorazione». (rcz)

Il Sul Calabria sulla vicenda dell’Asp di Cosenza

Il Sindacato Unitario Lavoratori Calabria ha espresso sbigottimento per la «scandalosa vicenda» che ha «visto finire, per l’ennesima volta, sulle pagine dei giornali l’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

«Com’è oramai noto – ha detto il segretario generale regionale, Aldo Libri – il Commissario Straordinario dell’A.O. di Cosenza, prof.ssa Isabella Mastrobuono, in forza di una delibera pubblicata nei giorni scorsi, ha attribuito consistenti premialità economiche al Direttore Sanitario ed al Direttore Amministrativo dell’Azienda stessa. Precisamente, in virtù del raggiungimento degli obiettivi  assegnati, il primo percepirà un compenso extra di circa 20 mila euro, mentre il secondo di oltre 11 mila euro».  

«Si tratta – ha spiegato – dell’ennesimo.schiaffo inferto alla sanità regionale da parte di Commissari che non hanno ancora risolto le problematiche dei pazienti e degli operatori sanitari, problematiche piu volte denunciate da questo sindacato. In una regione vessata dal piano di rientro, con la compressione del diritto sostanziale alla salute a danno dei cittadini, tali premialità suonano come una beffa, quasi un’irrisione nei confronti di chi ogni giorno lotta per vedersi garantiti i diritti all’esecuzione di un esame o di una visita specialistica».

«Si tratta, inoltre – ha detto ancora – di provvedimenti gravemente lesivi della dignità dei lavoratori che operano in un contesto difficilissimo, come ad esempio i sanitari del Pronto Soccorso, da anni numericamente inferiori rispetto agli standard previsti dalle linee guida e continuamente sottoposti a condizioni di lavoro pregiudizievoli. Infatti, nonostante lo sport preferito dei vertici aziendali sia oramai diventato quello di affermare che all’Annunziata tutto va bene, la triste realtà è ben diversa come testimoniano le quotidiane denunce sui mezzi di comunicazione da parte di pazienti e familiari che hanno la sventura di incorrere nelle inadeguatezza del sistema. D’altronde è noto come i NAS, all’esito dei molteplici sopralluoghi effettuati, con particolare riferimento proprio al Pronto Soccorso, abbiano stigmatizzato.con forza sia le carenze organizzative, sia le carenze strutturali e, perfino, la scarsità dei presidi sanitari».

«Carenze organizzative – ha concluso – che d’altronde perdurano senza soluzione alcuna ai giorni nostri. Ciò nonostante il Commissario Straordinario impegna risorse per 30 mila euro da conferire ai dirigenti in virtù dei risultati ottenuti. Chiediamo che tali risorse vengano destinate ai lavoratori che effettuano turni massacranti e sono esposti a rischi incalcolabili senza ricevere mai alcuna gratificazione». (rcz)

Il sindaco Papasso chiede al commissario La Regina personale per Hospice e Consultorio Familiare

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha inviato una lettera al commissario Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina – e per conoscenza al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, con la richiesta di assegnazione di personale sia alla struttura dell’Hospice “San Giuseppe Moscati”, sia al Consultorio Familiare.

Il primo cittadino, nel suo scritto ha evidenziato che« l’Hospice di Cassano è una struttura di eccellenza, riferimento fondamentale per tante persone che necessitano, in una fase così delicata della loro vita, delle massime attenzioni e del più profondo rispetto. Purtroppo rischia la chiusura perché nello stesso operano solo due medici a tempo pieno, di cui uno andrà presto in pensione, e un terzo svolge le sue funzioni part-time, a sole 20 ore settimanali».

«La chiusura dell’Hospice di Cassano – ha rimarcato Gianni Papasso – è da scongiurare, perché significherebbe perdere un presidio non solo sanitario di assoluta importanza, ma anche di civiltà e di dignità per tante persone che già soffrono per la loro condizione. Stessa sorte, ha aggiunto, potrebbe toccare anche al Consultorio Familiare. Infatti, ha argomentato il sindaco di Cassano, dal 30 giugno prossimo, andrà in pensione l’infermiera professionale Francesca Tina Occhiuzzi, in forza alla struttura socio-sanitaria».

«Già dallo scorso ottobre – ha riferito ai destinatari della missiva – nel Consultorio manca la figura dell’ostetrica, in quanto, dopo il pensionamento della Signora Rosa Di Sanzo, nessuna analoga figura professionale è subentrata al suo posto. Dal 30 giugno, quindi, nella struttura di riferimento opereranno soltanto l’Assistente Sociale e la Ginecologa che, però, non potrà erogare alcuna prestazione sanitaria senza l’ausilio dell’ostetrica e/o dell’infermiera professionale, mentre, solo una volta alla settimana, ci sarà la presenza della psicologa».

«Il Comune di Cassano All’lonio conta circa 17.000 abitanti e, purtroppo – ha sottolineato il sindaco Papasso – presenta gravi emergenze sociali».

Dopo avere ribadito che il Consultorio familiare rappresenta una porta aperta a chiunque abbia un problema, un punto di riferimento per chi ha bisogno di una visita gratuita o anche solo di un consiglio; che la presenza del Consultorio familiare e la possibilità per tante donne e tanti giovani ragazzi cassanesi di poter usufruire di un servizio così importante nella loro città e senza costi sono di fondamentale importanza.; che per lo svolgimento dei molteplici compiti previsti dalle normative vigenti, nel consultorio familiare è necessaria, quindi, la presenza di diverse figure professionali dell’area sanitaria, sociale ed educativa, il sindaco di Cassano ha avanzato la richiesta, in modo particolare, al Commissario La Regina, di provvedere, pertanto, entro la fine del prossimo mese di giugno all’assegnazione al Consultorio di via Ponte Nuovo, delle figure professionali necessarie, in primis l’ostetrica e l’infermiera, per evitare l’interruzione di un servizio pubblico di fondamentale importanza per il territorio.

Il sindaco Gianni Papasso, ha chiesto, infine al destinatario della missiva, di rivolgere la massima attenzione all’Hospice di Cassano e di fare tutto quanto possibile per evitarne la chiusura. (rcs)