Aggressioni all’Asp di Vibo, Mammoliti (PD) scrive al ministro della Salute Schillaci

Il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti ha presentato «un’apposita denuncia politica» al ministro della Salute, Orazio Squillaci, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e al prefetto di Vibo, Paolo Giovanni Grieco, in merito alle aggressioni all’Asp di Vibo Valentia.

Allo stesso tempo, ha chiesto alla presidente della Commissione sanità Calabria, Pasqualina Straface, «di voler calendarizzare al più presto un’apposita seduta della III Commissione per affrontare alla presenza ed insieme a tutti i soggetti coinvolti nel governo della sanità vibonese, la grave situazione dell’Asp di Vibo Valentia».

1Ho l’impressione, ma ormai sta diventando sempre di più certezza – ha detto il consigliere regionale – che a Vibo Valentia ogni spinta propositiva (anche quelle oggettivamente urgenti e improcrastinabili) si infranga, inesorabilmente, contro un muro tanto invalicabile quanto “invisibile”. In questo senso ritengo sia lecito, oltre che doveroso, chiedersi se l’Asp di Vibo Valentia sia da considerarsi sotto il controllo dello Stato o invece ubbidisca ad altre ignote logiche».

«Ormai le aggressioni agli operatori sanitari – ha aggiunto – si ripetono ed il rischio peggiore che di fronte ad episodi gravi ed inqualificabili si registra una preoccupante assuefazione. Considero assolutamente inaccettabile questa situazione».

«È del tutto evidente – ha concluso – che le continue aggressioni rappresentano eventi sentinella e quindi sintomo di forte criticità dell’organizzazione sanitaria dell’azienda. Solo andando fino in fondo si riuscirà ad individuare la causa radice consentendo, così, a chi possiede ruoli di responsabilità di assumere i più urgenti ed appropriati provvedimenti». (rvv)

Mammoliti e Lo Schiavo interrogano Occhiuto su carenza di medicinali salvavita all’Asp di Vibo

I consiglieri regionali Raffaele MammolitiAntonio Lo Schiavo hanno presentato una interrogazione a risposta scritta al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, in merito ai gravi disagi che patiscono gli utenti della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia.

I consiglieri interroganti spiegano, in premessa, che «da più parti giungono segnalazioni che evidenziano una situazione molto problematica all’interno dei locali che ospitano la Farmacia territoriale, che si traduce in gravi e quotidiani disagi per l’utenza. Essendo frequentate, il più delle volte, da persone fragili e sofferenti e con problemi di salute particolari, le Farmacie territoriali dovrebbero essere luoghi ospitali ed accoglienti e dovrebbero essere strutturate in modo tale da erogare il loro servizio con continuità ed efficienza. A Vibo Valentia, invece, la Farmacia territoriale, alla quale fa riferimento e confluisce la popolazione dell’intera provincia, ha sede all’interno di un locale che presenta le fattezze di un vero e proprio “scantinato”».

«E si tratta di uno “scantinato” privo di sale d’attesa per gli utenti (costretti ad attendere il loro turno nel cortile esterno, disponendosi in lunghe file sotto il sole cocente in estate e sotto la pioggia ed il vento in inverno) e che è tenuto in condizioni igienico-sanitarie evidentemente inadeguate. Accade anche – spiegano Mammoliti e Lo Schiavo – che gli utenti, dopo aver sopportato lunghe code e snervanti attese, non ottengano, inspiegabilmente, i medicinali di cui hanno vitale bisogno oppure ne ottengano un quantitativo inferiore rispetto a quello prescritto nei piani terapeutici. La frequente mancata o insufficiente fornitura di medicinali da parte della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia è ormai un fatto risaputo che, spesso, compare nella cronaca giornalistica quotidiana che si occupa della “malasanità” del Vibonese».

«Cronaca che ha da ultimo evidenziato lo sconcertante caso di un padre al quale la Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia non ha fornito un medicinale “salvavita”, necessario a scongiurare il rischio, reale, di morte del figlio, affetto da una grave forma di allergia alimentare, perché “non ne possedeva neppure una scatola”. Le gravissime criticità strutturali, igienico-sanitarie, organizzative e gestionali che si riscontrano nella Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia e che si traducono, inevitabilmente, nel malfunzionamento della medesima, sono emblematiche di una sanità che, nella provincia vibonese, è ormai letteralmente “implosa”. E chi la governa non sembra, ad oggi, volerla riportare in un quadro di efficienza e civiltà».

Quindi Mammoliti e Lo Schiavo, nell’interrogazione, rivolgendosi al presidente/commissario Occhiuto, chiedono di sapere: «quali utili ed urgenti iniziative intende adottare, nell’immediatezza, al fine di eliminare le suesposte gravissime criticità esistenti nella Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia; se le anzidette utili ed urgenti iniziative sono rivolte, anche, a verificare la sufficienza del personale sanitario ed amministrativo operante nella Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia». (rvv)

Mammoliti (PD) incontra commissario Asp VV: Servono interventi strutturali

Il consigliere regionale del PD, Raffaele Mammoliti, ha incontrato il commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Antonio Battistini. Al centro dell’incontro l’attenzione sull’emergenza-urgenza, anche se, per Mammoliti, «servono interventi strutturali».

«In particolare ho avuto modo di apprezzare le informazioni rese sull’attività che sta predisponendo in merito alla problematica dell’emergenza-urgenza – ha detto ancora Mammoliti – considerato che in questo periodo la popolazione presente nel  territorio vibonese registra un considerevole aumento e, dunque, occorre un servizio sempre più all’altezza. Tuttavia ho dovuto registrare, però, che per discutere delle tantissime altre criticità bisognerà però aspettare fino alla fine di agosto. Nel frattempo è stato pubblicato il bando per la nomina a tempo pieno del nuovo Direttore Generale». 

«Ho contattato inoltre il Presidente della Provincia – ha spiegato il consigliere dem – che spero di incontrare nei prossimi giorni, al fine di avere uno scambio di valutazioni sulle possibili azioni straordinarie di intervento da definire e mettere in campo sulla viabilità provinciale. La rete viaria che per tante ragioni, purtroppo, versa in condizioni molto precarie e, come ha  altresì fatto presente il Commissario dell’Asp, non facilita di sicuro la possibilità di interventi sanitari urgenti in tempi appropriati».

«Nei prossimi giorni promuoverò – ha annunciato – un’apposita iniziativa pubblica per fare il punto della situazione  anche in considerazione delle azioni e degli atti istituzionali promosse dal sottoscritto al fine di sollecitare a tutti gli organi competenti l’assunzione dei necessari ed improcrastinabili provvedimenti e atti amministrativi al fine di garantire anche in questo territorio l’affermazione dei livelli essenziali di assistenza».  (rvv)

L’Asp di Vibo Valentia indice il bando per un neuropsichiatra infantile

L’Asp di Vibo Valentia ha indetto un bando per il concorso per un dirigente medico, a tempo pieno e indeterminato, nella disciplina della Neuropsichiatria infantile da destinare al reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale Jazzolino.

Lo ha reso noto il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, spiegando che «si tratta di una procedura per l’avvio della quale mi sono a lungo battuto, attraverso interventi a mezzo stampa e interrogazioni consiliari nonché interlocuzioni dirette con il management aziendale, ritenendola una giusta battaglia a favore della sanità vibonese e soprattutto a favore delle innumerevoli famiglie costrette ad estenuanti viaggi della speranza fuori regione».

«L’emigrazione sanitaria dalla Calabria, e in particolare l’impatto della migrazione sanitaria medico-chirurgica e riabilitativa dei bambini, determina, com’è noto, costi economici, umani e sociali rilevanti – ha proseguito –. Le patologie motivo di ricovero sono prevalentemente riferite alle malattie neuro-psichiatriche che presuppongono l’assistenza presso una struttura ospedaliera con un valido reparto di Neuropsichiatria infantile. L’accordo tra la Regione Calabria e l’ospedale Bambino Gesù di Roma, non a caso, testimonia in maniera lampante la portata di questo fenomeno avendo nel tempo (secondo gli ultimi dati disponibili) registrato l’accesso di oltre 7.500 bambini calabresi che hanno raggiunto la Capitale per cure mediche».

«È evidente che l’implementazione di ulteriori servizi sanitari sul territorio regionale, – ha detto ancora – così come previsto avvenga anche nella nuova Azienda Dulbecco di Catanzaro con l’attivazione di un polo pediatrico comprensivo di un nuovo reparto di neuropsichiatria infantile, dunque, non può che incidere positivamente sul contenimento di questo triste fenomeno. Tornando allo Jazzolino di Vibo Valentia, l’ampia utenza di fascia pediatrica che potrebbe ricorrere al reparto di Pediatria con riferimento a patologie sia neuropsichiatriche infantili che neurologiche pediatriche, così come la presenza di alcuni sofisticati strumenti di accertamento diagnostico recentemente acquistati, richiedevano necessariamente l’individuazione di una figura medica specialistica in questo campo».

«Ora non resta che auspicare il positivo completamento della procedura e l’individuazione del professionista più idoneo ad assolvere questo compito – ha concluso – in modo da integrare positivamente l’offerta sanitaria del reparto e restituire fiducia e speranza alle famiglie coinvolte. Da parte mia non mancherà mai l’impegno e la vicinanza a favore dei cittadini calabresi, specie dei più fragili e di quanti non sono rappresentati dalla politica».  (rvv)

Disagi farmacia territoriale, Lo Schiavo: L’Asp di Vibo intervenga

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha chiesto all’Asp di Vibo Valentia di intervenire in merito ai disagi che stanno interessando gli utenti della Farmacia Territoriale, sita in Via Protettì, punto di riferimento obbligato per centinaia di pazienti provenienti da tutto il territorio provinciale.

«Più volte sono emerse le criticità legate all’inidoneità dei locali che ospitano questo importante servizio pubblico – ha spiegato – ciononostante tardano ad arrivare adeguati interventi. Mancanza di sale d’aspetto e di servizi igienici per l’utenza; assenza di parcheggi riservati ai disabili e stalli solo a pagamento nei pressi dell’ingresso della struttura; pazienti e familiari costretti ad attendere il proprio turno nel cortile esterno; servizio che riscontra lunghe code e snervanti attese da sostenere al di fuori dei locali anche sotto le intemperie».

«Mi appello, dunque – ha concluso – al commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia affinché s’intervenga al più presto per alleviare disagi che mi sono stati segnalati da più parti, considerando che chi si accosta a questo servizio è già gravato da patologie talvolta estremamente gravi o da disabilità. Sono certo che l’invito ad intervenire non resterà inascoltato».

 

Disagi negli uffici ticket a Vibo, Lo Schiavo: Asp potenzi il servizio

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha chiesto all’Asp di Vibo di potenziare il servizio negli uffici di prenotazione e ticket.

«Le cronache restituiscono con cadenza giornaliera condizioni inaccettabili – ha spiegato Lo Schiavo – per un servizio sanitario degno di questo nome: sportelli che chiudono anzitempo per carenza di personale; un solo operatore a fronteggiare decine di richieste; code che si protraggono per ore; confusione nelle sale d’attesa dove mancano persino gli eliminacode. Per non parlare delle lunghe file che si registrano allo sportello per la scelta del medico di base».

«A farne le spese – ha proseguito – in questo quadro desolante, sono evidentemente gli utenti, spesso avanti negli anni, costretti a subire tutti i disagi che tali circostanze impongono loro. Per questi motivi, nei prossimi giorni, chiederò un incontro al commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia per fare il punto sullo stato della sanità nel Vibonese, sui ritardi nell’avvio della costruzione del nuovo ospedale, ed anche sui tempi di attesa delle visite e prenotazioni mediche. In quella sede chiederò anche dei correttivi organizzativi per l’Ufficio prenotazioni e ticket, che anche simbolicamente è la prima interfaccia del sistema sanitario, al fine di assicurare l’adeguata copertura del servizio da parte del personale preposto, valutando, se necessario, di integrarlo con figure appositamente formate che possano garantire la celerità e l’efficienza del servizio». (rvv)

Carenza Oss in Calabria, Anastasi propone di attingere alla graduatoria dell’Asp di Vibo

Il consigliere regionale Marcello Anastasi, per risolvere il problema della carenza degli Oss in Calabria, ha proposto di attingere alla corposa graduatoria dell’Asp di Vibo Valentia per il reclutamento del personale.

Tale richiesta, avanzata al commissario ad acta Guido Longo, è stata fatta consapevole della necessità di «razionalizzare le scelte e semplificare le procedure assunzionali, per far sì che la sanità esca dal guado e moltissimi lavoratori possano iniziare un percorso lavorativo serio», in quanto «moltissimi, fra questi operatori  – ha spiegato Anastasi – sono da tempo in attesa di un’assunzione. Altri sono stati costretti ad accettare offerte fuori regione. Questo, quando in Calabria si registra ovunque la necessità di coprire posti Oss».

«È necessario –  la sintesi del pensiero di Anastasi – operare con concretezza e lucidità perché l’attuazione del diritto alla salute passa attraverso la messa a regime anche del personale Oss, facendo si che, con opportune azioni, si dia corso anche a forme di mobilità che facciano cessare la necessità di dover migrare  fuori regione per svolgere un lavoro per il quale in Calabria  necessiterebbero centinaia di assunzioni. Attingere, pertanto, alla graduatoria dell’Asp di Vibo, da troppo tempo ferma in una stasi inaccettabile, appare una opportunità e, al contempo, una necessità  per dare una risposta razionale e concreta a chi da anni attende una assunzione».
«Le Varie Asp della Regione Calabria – ha concluso – potrebbero, attingendo alla graduatoria vibonese, risolvere nel brevissimo termine le loro necessità assunzionali assicurando ai lavoratori Oss, calabresi un futuro nella loro stessa regione». (rrc)