Torna Opera Musica Festival con Rapsodie agresti

Un violino Stradivari originale suonato dal M° Lorenzo Meraviglia  sarà il protagonista assoluto del Concerto “Uno stradivari per la gente” che si terrà all’Auditorium Lucianum di Reggio Calabria oggi alle ore 19. Domenica 23 alle ore 18  al Centro Ace di Pellaro concerto dei polistrumentisti Gino Mattiani e Alessandro Calcaramo.

Dopo il positivo debutto del Festival lo scorso mercoledì con il concerto “Salve Regina” eseguito mercoledì nella Chiesa di San Luca Evangelista di Reggio Calabria proseguono in città  gli appuntamenti del Festival, inseriti nel contesto del Progetto ReggioFest sostenuto dal Comune di Reggio Calabria e dal Ministero della Cultura.

Stasera, sabato 22 ottobre, alle ore 19 all’Auditorium Lucianum di Reggio Calabria (Via Monsignore De Lorenzo , 30) il Festival propone il concerto “Uno Stradivari per la gente” dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano.  Particolarità assoluta del concerto è la presenza dell’originale violino Omobono Stradivari 1730/40, utilizzato durante la performance al fine di diffondere e valorizzare la conoscenza della maestria costruttiva del più grande liutaio di tutti i tempi, un grande vanto della cultura italiana nel mondo.

Il concerto rappresenta un’occasione unica, per il pubblico, per poter ascoltare il suono di uno strumento divenuto  ormai “mitico”:  per dare ai suoi violini l’impareggiabile acustica che ancora li rende pezzi unici e inimitabili, Antonio Stradivari sottoponeva il legno a un trattamento completamente diverso da quelli conosciuti dalle generazioni successive di liutai, tanto che i  ricercatori tentano da decenni di scoprire il segreto del suono dei suoi  strumenti e della loro capacità di resistere in modo eccezionale all’usura del tempo, sottoponendo a diverse indagini alcuni minuscoli campioni del loro legno prelevati durante gli interventi di manutenzione e restauro.

Il violino Omobono Stradivari 1730/40 sarà suonato dal M° Lorenzo Meraviglia in duo, per l’occasione, con il M° Davide Cervi al violoncello.

Lorenzo Meraviglia è il giovane talento emergente che per le sue qualità artistiche e le sue doti di virtuoso del violino è stato identificato dall’Accademia Concertante d’Archi di Milano, di cui è spalla dell’orchestra, quale protagonista del progetto “Uno Stradivari per la Gente.

Domenica 23 Ottobre alle ore 18 al Centro Ace di Medicina Solidale di Pellaro sarà di scena la  musica popolare con il  Concerto di Gino Mattiani (tastiera, fisarmonica, fiati e voce)  e Alessandro Calcaramo (chitarra classica e mandolino ), due straordinari polistrumentisti  con alle spalle diverse collaborazioni in progetti artistici multidisciplinari e conosciuti e apprezzati dal pubblico anche per la loro  esperienza nei  gruppi dei Mattanza e Corde libere.

Le prime proposte del Festival a Reggio Calabria  sottolineano la volontà dei Direttori Artistici , Domenico Gatto e Renato Bonajuto, di far dialogare musica classica e della tradizione popolare per creare momenti di incontro  e di ricerca, percorsi coinvolgenti e inclusivi che siano  fruibili da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.  (rs)

Al Teatro Cilea di Reggio stasera in replica una grande Norma

4 novembre 2018 – Con la direzione di Viliana Valtcheva e l’Orchestra del Teatro Comunale Cilea la Norma in replica stasera al teatro Cilea di Reggio. La regia è di Renato Bonajuto, in scena Marily Santoro e Davide Ryu, con il prezioso apporto del Coro lirico “Francesco Cilea” diretto da Bruno Tirotta. Lo spettacolo fa parte del Rhegium Opera Musica Festival organizzato dall’Associazione Culturale Traiectoriae.
Marily Santoro, nel ruolo di Norma, è un soprano di Reggio che vanta una carriera internazionale. Il tenore Davide Ryu è Pollione; Francesca Romana Tiddi è Adalgisa; Evgeny Stanimirov è Oroveso; Stefania Campicelli è Clotilde e Nino Mauceri è Flavio. «Sono molto felice ed emozionata – ha detto la Santoro – perché questa Norma nasce e cresce con le risorse umane e creative di molte persone calabresi e vicine alla Calabria. Mi auguro di tutto cuore che i reggini che verranno a teatro si possano innamorare di questo personaggio che porto nel cuore e che cercherò di far conoscere al pubblico del Cilea».

Il direttore d’orchestra Viliana Viltcheva

Viliana Valtcheva (1980), di origini bulgare è una grande professionista del podio ed è considerata dai critici una grande promessa.
Il regista Renato Bonajuto (1979), ha iniziato la sua carriera di regista come assistente di Beppe De Tomasi affiancandolo nei più prestigiosi teatri del mondo con i più grandi nomi della lirica. Oggi ha al suo attivo oltre cento regie e quarantacinque titoli debuttati, e dal 2012 ricopre l’incarico di segretario artistico/casting manager del Teatro Coccia di Novara. Per l’allestimento di “Norma” a Reggio Calabria è affiancato da Teresa Gargano.
«La storia di Norma – dice il regista Bonajuto – ha tanto in comune con la vita di tutti i giorni ed è per questo che, a mio avviso, è assolutamente attuale. Importante è stato il lavoro sui singoli personaggi. Ho voluto far emergere, accanto alla donna sacerdotessa, il lato umano della protagonista, e ho cercato di rendere omaggio anche alla figura di Adalgisa che ho reso più consapevole e presente al suo destino. In questo spettacolo mi sono avvalso di proiettori hi-tech a 3D per dare un significativo effetto di profondità e per coinvolgere lo spettatore, puntando sul concetto di immersività, quasi cinematografica. Quella a cui si assisterà sarà la versione dell’opera belliniana con i tagli di tradizione, dove l’azione ritmica e visuale si trovano in una giusta sinergia con la direzione musicale. Abbiamo scelto con cura le voci, assolutamente adeguate alle necessità delle complesse partiture di Norma e Pollione, in particolare, e abbiamo curato l’orchestrazione vocale nel suo complesso che è risultata ben equilibrata. La musica sarà il vero sostegno per fare emergere la bellezza e la rotondità della vocalità presenti».
La Norma è la più celebre opera del catanese Vincenzo Bellini: opera in due atti, composta nel 1831, con il libretto firmato da Felice Romani, tratto dalla tragedia di Louis-Alexandre Soumet Norma, ou l’infanticide. L’aria più famosa dell’opera è Casta diva a metà del primo atto.
Il soprano Marily Santoro indosserà sui sontuosi costumi i gioielli di Gerardo Sacco. (rs)