L’Ato di Catanzaro ha avviato una nuova protesta nei confronti della Regione Calabria: l’Assemblea dei sindaci, infatti, ha approvato all’unanimità di impugnare il dispositivo con cui la Regione ha, sostanzialmente, avocato a sé l’utilizzo della discarica di Lamezia.
Contestualmente, è stato anche varato l’avvio della procedura di promozione di una causa legale, sempre nei confronti della Regione, per il danno ambientale provocato al territorio della fascia centrale della Calabria, negli ultimi 20 anni di mancata attuazione, di un piano regionale dei rifiuti comprensivo di nuove discariche che rendessero sufficiente, così come avvenuto nel solo Ato di Catanzaro, gli altri territori.
«Un danno – è stato sottolineato – anche più grave se si considera che proprio la Regione avrebbe potuto comunque andare avanti attivando il commissariamento dei territori inadempienti».
Queste due decisioni hanno affiancato il varo della delibera che prevede, in carico all’Ato, la gestione transitoria degli impianti dello stesso Ambito. Semaforo verde, inoltre, alla perizia dei lavori di riefficientamento funzionale dell’impianto di Lamezia. Gli interventi, che partiranno a breve, sono connessi al servizio di gestione della struttura.
Nel corso dell’assemblea sono intervenuti il sindaco di Catanzaro e presidente dell’Ato Sergio Abramo e i primi cittadini di Marcellinara, Soveria Simeri, Sellia, Gimigliano, Sersale, Amato, Chiaravalle (assessore), Curinga.
È stata ritirata, per motivi tecnici, la presa d’atto dello Statuto per la costituzione del Consorzio, che verrà comunque discussa nella prossima assemblea.
Alla riunione hanno partecipato i sindaci, o i loro delegati, o i commissari dei Comuni di Amaroni, Amato, Borgia, Catanzaro, Centrache, Chiaravalle, Curinga, Gimigliano, Girifalco, Lamezia, Magisano, Marcellinara, Montauro, Montepaone, Pentone, Satriano, Sellia, Sellia marina, Sersale, Settingiano, Sorbo San Basile, Soverato, Soveria Simeri, Torre di Ruggiero. (rcz)