Marcello Manna riconfermato presidente dell’Ato Cosenza

Marcello Manna è stato riconfermato alla guida dell’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza fino alla fine dell’anno, per garantire continuità, con l’entrata in vigore della nuova legge, al naturale passaggio ad un’unica Ato regionale.

Alla vicepresidenza l’assemblea ha poi nominato per acclamazione il sindaco di Acri, Pino Capalbo: «auguriamo a lui buon lavoro, certi che saprà ben operare all’interno di questo ufficio», ha sottolineato Manna.

La conferma è avvenuta nel corso della riunione svoltasi a Rende, in cui è stato chiesto al Commissario Straordinario Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria di individuare nel comune di Mendicino l’eco-distretto: «ringraziamo la disponibilità e la lungimiranza da parte del sindaco Antonio Palermo. La forza coesiva e pragmatica dimostrata dai primi cittadini sia sprone per una risoluzione non più rimandabile all’emergenza rifiuti».

L’assemblea ha infine votato e approvato tutti i punti all’ordine del giorno, tra cui l’individuazione, quale beneficiario, del comune di Villapiana del finanziamento regionale Por Calabria relativo alla realizzazione di un sito di compostaggio mobile che andrà a smaltire circa seimila tonnellate di rifiuti organici all’anno.

«L’emergenza rifiuti rimane grave – ha spiegato – come endemica la carenza degli impianti di smaltimento, oltre alla situazione di dissesto e pre-dissesto che la maggior parte dei comuni della provincia si trova ad affrontare. Come sindaci dell’ambito continueremo a far sentire la nostra voce e a chiedere al governo regionale risposte concrete». (rcs)

Rifiuti, i sindaci Ato Cs incontrano il commissario Gualtieri: Sia individuato sito per l’ecodistretto

I sindaci dell’Ato Cs hanno incontrato, a Rende, il commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, Bruno Gualtieri, per discutere delle criticità che persistono nella provincia di Cosenza, sollecitando l’individuazione del sito e della piattaforma per l’eco-distretto.

I primi cittadini, infatti, hanno sottolineato l’endemica carenza degli impianti di smaltimento, oltre alla situazione di dissesto e pre-dissesto che la maggior parte dei comuni della provincia si trova ad affrontare e la stringente necessità di ristrutturazione della gestione amministrativa con il passaggio al nuovo sistema.

L’assemblea ha approvato i punti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione dello Schema di Convenzione per il Finanziamento “Provincia di Cosenza – Realizzazione di un sito di stoccaggio provvisorio presso la discarica sita in località Vetrano nel Comune di San Giovanni in Fiore”, oltre alla convenzione per disciplinare il servizio di smaltimento, presso la discarica sita nel Comune di Scala Coeli.

A margine dell’incontro, poi, sì è discusso sulla necessità di sottoporre al Presidente della Regione Calabria e al Governo centrale l’urgenza di intraprendere un percorso teso a dare continuità al percorso formativo lavorativo dei tirocinanti TIS in scadenza nel prossimo mese di ottobre.

L’attuale momento storico caratterizzato da una crisi sociale ed economica, si è sottolineato, impone di procedere in tal senso poiché una soluzione diversa significherebbe lasciare più di quattromila famiglie senza un salario e i comuni senza figure essenziali a gestire i servizi fondamentali. (rcs)

La presidenza dell’Ato CS incontra il commissario Bruno Gualtieri per criticità gestione dei rifiuti

Importante incontro si è svolto tra la presidenza dell’Ato Cosenza e il commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, Bruno Gualtieri, sulle criticità della gestione dei rifiuti nella Provincia di Cosenza.

Durante la discussione, è emersa da parte dell’Ambito Territoriale Ottimale la necessità di ridurre gli eccessivi costi dello smaltimento dei rifiuti.
L’Ufficio di Presidenza ha sollecitato un intervento immediato da parte della regione, sottolineando l’endemica carenza degli impianti di trattamento e smaltimento pubblici, oltre che la situazione di dissesto o pre-dissesto che la maggior parte dei comuni della provincia si trovano a dover affrontare.

Il commissario ha assicurato la propria presenza all’incontro che si terrà nei prossimi giorni tra l’Ufficio di Presidenza e i gestori degli impianti a servizio dell’Ato per discutere della necessità di rivedere gli oneri di conferimento e trovare soluzioni immediate per il contenimento dei costi.

L’Ufficio di Presidenza dell’Ato Cosenza ha, infine, sottolineato come per risolvere compiutamente le criticità sia necessario completare il sistema impiantistico e provvedere alla strutturazione degli uffici amministrativi per garantire una efficace ed efficiente gestione del sistema, soprattutto facendo chiarezza sui ruoli che i diversi attori devono svolgere in questa fase transitoria di passaggio al nuovo sistema definito dalla Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10.

Nell’immediato e fino alla definizione completa del sistema impiantistico pubblico, invece, ha concluso l’Ufficio di Presidenza, sarà necessario fare affidamento nelle aziende private che gestiscono gli impianti a servizio dell’Ato Cosenza, determinando le migliori condizioni per ottenere il contenimento dei costi di conferimento, ad oggi ancora troppo elevati.

Dopo aver discusso dei punti da porre all’ordine del giorno è stata fissata per il 29 agosto la data della prossima Assemblea d’Ambito.
Tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza e il commissario auspicano che la prossima assemblea sia partecipata da parte dei sindaci, stante l’importanza degli argomenti da trattare. (rcs)

Rifiuti, Gualtieri: Ato Cosenza adegui i costi di smaltimento

Bruno Gualtieri, commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e risorse Idriche Calabria, ha chiesto all’Ato Cosenza di adeguare i costi di smaltimento, da 321 a 155 euro.

«Per tutta l’estate, nonostante l’aumento delle presenze in Calabria – dovuto al ritorno nei Comuni di residenza di migliaia di fuori sede e all’attrattività turistica del nostro territorio – la Regione non spedirà presso impianti extraregionali o extranazionali alcun carico di rifiuti. Tutto verrà smaltito in Calabria», ha ricordato Gualtieri, spiegando di aver firmato la delibera che riguarda la zona di Cosenza, e i Comuni che fanno parte della relativa ATO.

Tale delibera è stata fatta dopo che l’assemblea dell’Ato Cosenza lo scorso 14 luglio non ha raggiunto il numero legale necessario per l’adozione delle deliberazioni di competente, e considerando l’urgenza di prendere immediati provvedimenti per evitare settimane di emergenza.

«Ho deciso – in linea con le indicazioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto – di non accogliere le richieste di adeguamento in incremento del costo dello smaltimento degli scarti di trattamento prodotti dall’impianto di Bucita  ha spiegato Gualtieri – a Corogliano Rossano (dagli attuali 260 euro per tonnellata a 300 euro per tonnellata), e dei costi di trattamento per la raccolta differenziata (che arriverebbero a circa 321 euro per tonnellata)».

«Anzi, con il nuovo Piano economico-finanziario, redatto e trasmesso dal Consorzio Valle Crati – ha proseguito – utilizzando l’impianto di San Giovanni in Fiore, si passa da una spesa di 321 euro per tonnellata a circa 155 euro per tonnellata, con un notevole risparmio di risorse per i Comuni appartenenti all’Ato di Cosenza, e quindi per tutti i cittadini».

«L’ATO di Cosenza dovrà, dunque – invece di procedere ad un incremento –, avviare un processo di revisione e adeguamento dei costi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani a ribasso in favore dei Comuni della propria Provincia, considerando anche la possibilità di poter utilizzare gli impianti regionali, senza dover spedire gli scarti fuori Regione o all’estero», ha concluso Gualtieri. (rcs)

Manna chiede a Occhiuto incontro urgente per emergenza rifiuti

Il presidente dell’Ato Cosenza, Marcello Manna, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, chiedendo un incontro in Regione per l’individuazione immediata di soluzioni alle attuali criticità del sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani.

«Purtroppo, nonostante la radicale modifica apportata al sistema amministrativo degli ambiti territoriali con la Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10 – si legge nella missiva indirizzata per conoscenza anche al Commissario Straordinario Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, – il sistema impiantistico pubblico-privato a servizio dell’Ambito Territoriale della Provincia di Cosenza, deficitario per l’inadeguatezza o mancanza degli impianti di trattamento e dei bacini di conferimento dei rifiuti, non risulta ancora oggi idoneo a garantire la gestione del servizio pubblico essenziale di trattamento e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani e le spese per lo smaltimento gli scarti del trattamento dei Rifiuti Urbani Residuali dalla Raccolta Differenziata presso impianti extra regionali sono diventate insostenibili per gli enti associati».

«Nell’ultima Assemblea d’Ambito del 04/07/2022 – continua la lettera – è stata unanimemente riconosciuta la necessità di promuovere ogni possibile azione per il miglioramento delle condizioni impiantistiche e la soluzione delle criticità che generano un continuo stato di emergenza del sistema di raccolta, trattamento e smaltimento dei RRSSUU. L’Assemblea ha demandato ai membri dell’Ufficio di Presidenza il compito di confrontarsi con i rappresentanti dell’ente regionale e con il commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria per determinare quali attività condurre per superare, soprattutto, la stagione estiva iniziata tra difficoltà di raccolta dei RRSSUU, nonostante l’intervento extra ordinem del Presidente della Provincia di Cosenza».

«I periodi commissariali, incluso il presente e non per mancanze degli stessi commissari – si legge – non hanno portato ad alcuna soluzione: è stato generato un sistema di gestione iniquo e certamente non premiale per quei comuni che raggiungono percentuali di raccolta differenziata; non è stato individuato il sito per la realizzazione dell’ecodistretto; non sono state condotte le procedure per l’attivazione della discarica di servizio di località San Giovanni in Fiore né tantomeno sono state risolte le criticità che ogni periodo estivo portano alla inefficacia e inefficienza del sistema di gestione dei rifiuti”, prosegue la lettera inviata al presidente della Regione».

«L’intervenuta norma regionale ha interrotto, peraltro – continua la lettera – il processo di trasformazione dell’Ato Cs in consorzio (nelle forme dell’azienda speciale prevista dall’art. 114 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267), cosicché l’unico organo di indirizzo che attualmente riesce regolarmente a riunirsi, l’Ufficio di Presidenza, non avendo i poteri di un consiglio di amministrazione, può solo proporre all’Assemblea d’Ambito, le eventuali modifiche dei contratti necessarie al corretto funzionamento del sistema di raccolta. L’Ufficio Comune, generalmente costituito dal solo Direttore (tra l’altro non impegnato esclusivamente nella conduzione dell’UC), non ha una struttura adeguata alla gestione del complesso sistema amministrativo».

«Il quadro tecnico-amministrativo descritto – si legge – è reso ancora più contorto dal periodo transitorio introdotto dalla Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10: l’incertezza dei termini temporali di subentro della piena gestione commissariale e la difficoltà a comprendere l’effettivo ruolo dei comuni e degli organi dell’ATO hanno creato un clima di sfiducia nelle istituzioni aggiungendo ulteriori criticità al già compromesso sistema amministrativo e generando ulteriori problemi sui territori».

«Ritenendo indispensabile un confronto – ha concluso – per valutare quali soluzioni possano garantire il ripristino della funzionalità del sistema di gestione dei rifiuti, assicurando la continuità dei conferimenti presso gli impianti e la conseguente regolarità della raccolta sui territori dei comuni della provincia di Cosenza, si chiede la disponibilità a tenere, nel più breve tempo possibile, un apposito incontro». (rcs)

L’Ato Cosenza scrive alla presidente della Provincia Succurro per emergenza rifiuti

Il presidente di Ato CS, Marcello Manna, con una lettera indirizzata alla presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, ha chiesto l’intervento immediato rispetto allo stato emergenziale del sistema di gestione dei rifiuti nel distretto di Cosenza, sottolineando l’urgente necessità di definire i siti per gli impianti e di trovare finalmente soluzioni concrete anche a livello economico.

«Com’è noto, questa Comunità d’Ambito – si legge nella lettera – costituita dal 5 settembre 2018, si è trovata a gestire un servizio pubblico essenziale senza gli strumenti fondamentali: gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Tutte le soluzioni proposte nelle diverse assemblee in cui è stato trattato l’argomento fondamentale dell’impiantistica pubblica non hanno trovato applicabilità e la Comunità d’Ambito è dovuta ricorrere alla richiesta dell’intervento di un commissario per l’individuazione dei siti in cui realizzare i nuovi impianti di trattamento e smaltimento, nella consapevolezza che solo attraverso la realizzazione di un sistema pubblico completo ed efficiente è possibile avere una gestione economicamente e ambientalmente sostenibile».

«Ad oggi, nonostante l’intervento di commissari regionali ad acta – prosegue la lettera – non è stata individuata alcuna soluzione per la definizione dei siti ove ubicare, rispettivamente, l’ecodistretto di “Cosenza Nord” (per il quale è stata già individuata come discarica di servizio quella di San Giovanni in Fiore) e la discarica di servizio dell’ecodistretto di Corigliano-Rossano (per il cui ammodernamento è stato già approvato lo schema di convenzione che l’Ato dovrà sottoscrivere con la Regione Calabria) previsti nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, e i sindaci della Comunità d’Ambito devono, ancora una volta, prendere atto del permanere di una situazione di ingovernabilità del sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani generata, principalmente, dalla mancanza di impianti di smaltimento degli scarti derivanti dal trattamento dei rifiuti raccolti».

Nella lettera si evidenzia come: «dato atto che il Commissario Straordinario della nuova Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (ARRICal), istituita con la Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10 (Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente), sta effettuando la ricognizione dei siti ove conferire gli scarti prodotti dalle attività di trattamento dei rifiuti in ambito regionale, per far fronte all’attuale condizione di eccezionalità e urgenza e stante l’imminenza della stagione estiva, la Comunità d’Ambito ha chiesto allo stesso Commissario l’emanazione di un adeguato provvedimento autorizzativo per la messa in riserva temporanea in siti di stoccaggio degli scarti EER 19.12.12 e 19.12.10 da allestire presso gli impianti pubblici o privati ad uso pubblico in ambito provinciale, nelle more dell’ottenimento delle autorizzazioni di legge».

«Peraltro, nella attuale fase transitoria di riorganizzazione operativa derivante dall’intervenuta emanazione della Legge Regionale n.10/2022 – viene spiegato – è assolutamente necessario garantire la prosecuzione sul territorio dell’ATO Cosenza del servizio di gestione dei rifiuti, rientrante tra i “servizi pubblici essenziali”, risultando imprescindibile e improcrastinabile salvaguardare la già minata efficienza del sistema impiantistico dell’ATO Cosenza. Il soddisfacimento delle esigenze di trattamento dei rifiuti nel territorio provinciale consente di scongiurare situazioni di irreparabile criticità igienico-sanitaria ed ambientale, derivanti dal deposito indiscriminato di rifiuti sul territorio, con gravi ripercussioni anche in termini di tensioni sociali e pregiudizio per la salute della collettività».

In particolare, in riferimento all’impianto di smaltimento sito in località “La Silva” del Comune di Cassano allo Ionio: «fondamentale per la gestione degli scarti derivanti dagli impianti pubblici e privati di trattamento dei RRSSUU a servizio dell’ATO CS, soprattutto in questo periodo in cui ancora si risente degli effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che, di fatto, ancora oggi produce effetti e dove possono essere conferiti rifiuti classificati dal codice EER 19.05.03, che difficilmente è possibile smaltire in altre discariche, tanto che lo stesso impianto e già stato oggetto dell’Ordinanza del Presidente della Regione Calabria n. 41 dell’11 giugno 2021, con la quale è stato, tra l’altro, disposto l’esercizio, nelle more dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, di uno dei quattro corpi di conferimento (Buca I)», il presidente Ato CS ha chiesto al Presidente della provincia di Cosenza: «l’emissione di un’apposita ordinanza con la quale, nelle more dell’acquisizione dei titoli abilitativi necessari e del perfezionamento delle procedure amministrative, venga disposta la prosecuzione dei conferimenti presso le buche I e IV della discarica sita in località “La Silva” del Comune di Cassano allo Ionio, mediante la realizzazione immediata delle opere civili strettamente necessarie a consentire l’utilizzo della buca IV, sempre nell’ambito delle volumetrie assentite, in maniera da garantire il conferimento degli scarti senza soluzione di continuità; l’allestimento e messa in esercizio da parte dei gestori degli impianti a servizio dell’ATO CS, nel rispetto della normativa tecnica, ambientale e della sicurezza sui luoghi di lavoro, di siti di stoccaggio per la messa in riserva temporanea degli scarti EER 19.12.12 e 19.12.10».

Ancora, «la possibilità per gli impianti pubblici e privati di interesse pubblico di trattamento dei Rifiuti Urbani Residuali, autorizzati con AIA e tecnicamente idonei, di aumentare, per il periodo 01 luglio – 30 settembre, la loro capacità di trattamento e/o ricezione di una percentuale fino al 50% del valore autorizzato, con diminuzione dei tempi di maturazione della FOS e con produzione di rifiuto avente codice EER 19.05.01 e 19.05.03, consentendo anche lo stoccaggio in aree sempre individuate nel perimetro dell’AIA, di balle pressolegate per lo scarto codice EER 19.12.12 da avviare successivamente a conferimento in aree di discariche e/o stoccaggi individuati dall’autorità competente; la possibilità per gli impianti pubblici e privati di interesse pubblico di trattamento della Frazione Organica della Raccolta Differenziata e del Verde, in deroga alle autorizzazioni ambientali possedute, tecnicamente idonei ed in presenza di tutti i presidi ambientali atti a soddisfare il surplus di trattamento onde evitare possibili ripercussioni sulla salute umana e sull’ambiente, di aumentare, per il periodo 01 luglio – 31 dicembre, fino al 50% in più la capacità nominale di trattamento, rispetto a quella autorizzata, garantendo comunque la produzione di ammendante compostato ai sensi del Decreto Legislativo 29 aprile 2010, n. 75».

La lettera si conclude sottolineando come: «solo attraverso la disposizione delle predette misure straordinarie potrà essere scongiurata la sospensione delle attività di gestione degli impianti a servizio dell’ambito provinciale evitando ripercussioni insostenibili sul sistema di gestione dei RRSSU e, soprattutto, sulla salute dei cittadini». (rcs)

Rifiuti, al via conferimenti dell’Ato Cs nelle discariche di Lamezia Terme e Crotone

Al via i conferimenti dell’Ato di Cosenza nelle discariche di Lamezia e Crotone e fuori regione. Lo ha reso noto il Dipartimento Ambiente della Regione, nell’ambito del costante monitoraggio informativo, finalizzato a individuare e risolvere omissioni e inefficienze che impediscono la corretta e doverosa raccolta dei rifiuti urbani nella provincia di Cosenza.

Dunque, la Calabra Maceri ha avviato i conferimenti fuori regione, nella discarica di Crotone e in quella di Lamezia Terme, mentre, purtroppo, il gestore dell’impianto di Rossano ha bloccato i conferimenti dei Comuni.

«Il dipartimento – prosegue la nota – è venuto a conoscenza che, già da venerdì scorso, l’Ato Cosenza sapeva che l’impianto di Rossano da oggi sarebbe stato chiuso, ma ha omesso di informare la Regione. La ragione dell’interruzione del servizio nell’impianto di Rossano è dovuta al fatto che l’Ato non ha ancora stipulato il contratto e concluso le omologhe con la discarica di Crotone».

Per superare l’ennesima interruzione della raccolta dei rifiuti, il dipartimento Ambiente «ha diffidato tutte le parti coinvolte, in particolare l’Ato Cosenza, a far partire i conferimenti nella discarica di Crotone, in modo che Comuni che si servono dell’impianto di Rossano possano riprendere la raccolta dei rifiuti».

«La Regione – si sottolinea – continuerà a sostenere il diritto alla salute dei cittadini e le esigenze dei turisti, cercando di fare recuperare all’Ato Cosenza le inefficienze operative, per il bene comune».
Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha preso atto della decisione dell’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, sottolineando, tuttavia, come «questi interventi siano solo soluzioni tampone utili a mitigare l’emergenza, non di certo a risolvere alla radice un problema annoso».
«Non ho dubbi – ha concluso – che Roberto Occhiuto, una volta eletto governatore, prenderà il toro per le corna guidando la Regione, e i suoi territori, sull’unico sentiero praticabile: quello dell’autonomia e dell’autosufficienza degli Ato, vale a dire sulla strada già battuta dall’Ambito territoriale di Catanzaro, l’unico a essere da tempo completamente autosufficiente». (rcz)

Emergenza rifiuti, i sindaci Ato Cosenza: Regione e Commissario decidano linee di indirizzo

L’Assemblea dei sindaci Ato Cosenza lancia un allarme: «se, oggi, una famiglia di quattro persone per una casa di 100 mq paga circa 228 euro di Tari, lasciando immutata l’attuale situazione emergenziale, tra un anno si troverebbe a pagare intorno ai 750 euro».

«Non riconoscere il lavoro svolto dall’assemblea dei sindaci Ato Cosenza, significa svilire ciò che abbiamo fatto negli ultimi due anni. I primi cittadini sono le sentinelle del territorio e se anche oggi siamo qui ancora a discutere delle linee d’indirizzo ciò significa che non si è capita la portata dell’emergenza rifiuti nella nostra provincia» ha dichiarato l’assemblea presieduta dal sindaco Marcello Manna sottolineando come «non c’è più tempo: bisogna che la regione e il commissario decidano e lo facciano subito».
«Più volte – ha detto ancora Manna – abbiamo sottolineato come l’Ambito Territoriale Ottimale non abbia ad oggi potere decisionale, ma sin dall’inizio del nostro lavoro come sia necessaria l’autosufficienza: San Giovanni in Fiore, Cassano soluzioni temporanee. Va individuato il sito per realizzare l’ecodistretto e le relative discariche. Sono stati già individuati alcuni siti da parte del commissario, già al vaglio dei tecnici per garantire la conformità e la fattibilità dei siti e, qualsiasi sia la scelta da parte della regione, l’assemblea dei sindaci accetterà. Non è più il tempo del “no a casa mia” ma delle decisioni».
L’assemblea ha infine approvato i punti all’ordine del giorno. (rcs)

Rifiuti, il sindaco Manna invita De Caprio a partecipare all’assemblea dei sindaci Ato di Cosenza

Marcello Manna, presidente Ato Cosenza, ha invitato l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, a partecipare «all’assemblea dei sindaci dell’Ambito Territoriale Ottimale di Cosenza, così da illuminarci su inadempienze e stalli amministrativi», in programma domani mattina a Rende.

Il primo cittadino, infatti, «certo che i luoghi istituzionali siano quelli più idonei per un confronto costruttivo alfine dell’individuazione delle migliori soluzioni possibili a tutela del territorio e dell’ambiente, la invito a partecipare anche per informare i nostri cittadini sulla posizione assunta dalla Regione Calabria in merito ad un tema di importanza fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio».

Il presidente, inoltre, non manca poi di analizzare la situazione: «nonostante i diversi solleciti, le missive, gli appelli rivolti all’assessore regionale all’ambiente, ad oggi la situazione rimane critica e inasprita da proclami a mezzo stampa che non solo sviliscono il lavoro di noi amministratori, ma ricadano sempre e solo sulle spalle dei cittadini».

«Stiamo ancora qui – ha aggiunto – a ribadire l’urgenza di dare corso alle procedure per la realizzazione dell’impiantistica pubblica, in particolare la scelta definitiva dei siti dove realizzare il nuovo ecodistretto e le discariche di servizio. Apprendiamo che tale scelta è stata fatta e ricade su un sito che non è tra quelli indicati dai tecnici della Regione. Chi ha dunque deciso? Chi ha optato per tale scelta? Il commissario ne è al corrente?».

«I costi del servizio e la crisi finanziaria in atto – ha proseguito Manna – che vede la maggior parte dei comuni calabresi in pre-dissesto o in dissesto incidono fortemente sull’emergenza e su una scelta non più procrastinabile. Abbiamo più volte scritto all’assessore e sottolineato come questa comunità d’ambito patisca un blocco del sistema di gestione dei rifiuti tale da sollecitare interventi concreti. Se ci sono state dunque inadempienze e si conoscono i responsabili di tale situazione, ci pare opportuno che l’assessore venga in assemblea e informi noi sindaci e i nostri cittadini su quanto sta accadendo».

«Siamo sommersi dai rifiuti – ha concluso – li smaltiamo fuori regione con costi elevati e non sostenibili. Non è questo il tempo dei proclami, ma di agire per il bene della nostra comunità». (rcs)

Rifiuti Cosenza, De Caprio: Conferimenti fuori regione possono iniziare entro 10 giorni

L’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, in merito alla situazione rifiuti a Cosenza, ha reso noto che «i conferimenti  fuori regione possono iniziare entro i prossimi 10 giorni, ma l’Ambito territoriale ottimale di Cosenza deve attivarsi subito per fornire i documenti richiesti».

«Dal mese di aprile scorso – ha spiegato – avevamo chiesto all’Ato Cosenza di attivare i conferimenti fuori regione, perché era chiaro che le discariche pubbliche che la Regione ha individuato, proprio in sostituzione dell’Ato, non sarebbero state sufficienti per il periodo estivo».

«Preso atto dello stallo continuato – ha aggiunto De Caprio – abbiamo ulteriormente aiutato l’Ato e, sostituendoci nuovamente, abbiamo trovato 7mila tonnellate di spazi per portare fuori regione i rifiuti nei mesi di luglio, agosto e settembre. I conferimenti possono iniziare entro i prossimi 10 giorni, sempre che l’Ato si attivi subito per fornire i documenti richiesti. Nel frattempo, in questi 10 giorni, i Comuni devono spingere al massimo la raccolta differenziata: la Regione farà in modo di aumentare i conferimenti nelle discariche di Cassano allo Ionio e di San Giovanni in Fiore, per quello che sarà possibile».

«La Regione – ha proseguito l’assessore – ha anche dato all’Ato Cosenza 150 tonnellate al giorno da bruciare al forno di Gioia Tauro, mentre il presidente della Giunta, Nino Spirlì, ha preso accordi con il collega pugliese Michele Emiliano per portare negli impianti pugliesi 50 tonnellate al giorno di tal quale».

«Contemporaneamente, vista l’incapacità dell’Ato Cosenza, in sua sostituzione – ha evidenziato De Caprio –, abbiamo accolto la proposta del Comune di Villapiana per realizzare l’ecodistretto nel proprio territorio, e stiamo facendo le valutazioni per iniziarne subito la realizzazione. Abbiamo anche definito la chiusura definitiva della discarica di San Giovanni in Fiore entro i prossimi due anni. Sempre in sostituzione dell’Ato Cosenza, stiamo valutando un sito nel Comune di Carolei per realizzare la discarica di servizio». (rcz)