È NECESSARIO REINVENTARE E RIFORMARE
OFFERTA PORTUALE: CREARE ORGANISMO

di ERCOLE INCALZA – Nella prima metà del 2024 i venti maggiori porti commerciali del mondo hanno movimentato circa 195 milioni di Teu (twenty-foot equivalent unit). Shanghai conserva il primato con 22,5 milioni di Teu, seguono Singapore, Ningbo Zhoushan e Shenzhen mentre Rotterdam con 7,2 milioni di Teu resta il più grande d’Europa. Il porto di Gioia Tauro nel 2024 ha movimentato circa 4 milioni di Teu.

Gli altri porti italiani portano questa soglia a circa 10 milioni di Teu. Questa asettica analisi che mette in evidenza una limitata incisività del nostro paese nei macro dati che caratterizzano la movimentazione mondiale dei container viene subito superata non appena si prende in considerazione la Mediterranean Shipping Company (MSC); non appena non si analizzano i dati di questa compagnia che è, a tutti gli effetti, la più grande compagnia di navigazione container al mondo, un colosso che solca i mari con una flotta imponente e un’influenza che si estende ben oltre i porti.

Il gestore di una simile compagnia è Gianluigi Aponte. Sotto la guida di Aponte, MSC diventa un gigante dello shipping. Oggi, nel 2025, la compagnia possiede e gestisce oltre 800 portacontainer, trasportando annualmente una media di 22,5 milioni di container. Un vero e proprio impero marittimo con una presenza in oltre 150 paesi e un ruolo cruciale nel commercio internazionale. Questo successo straordinario ha portato Gianluigi Aponte a diventare miliardario, con un patrimonio stimato da Forbes nel 2024 in 33,1 miliardi di dollari, collocandolo tra le persone più ricche del mondo e al secondo posto in Svizzera, paese dove risiede, precisamente a Ginevra.

Ho voluto riportare nelle linee generali cosa siano i dati legati alla movimentazione dei container e la dimensione economica di un soggetto che, a scala mondiale, riveste un ruolo chiave in un simile teatro della logistica mondiale solo per denunciare un rischio reale: la dimensione mondiale è talmente interessante ed è così forte l’attrazione delle convenienze logistiche offerte ad un grande operatore come Aponte da parte di altre portualità mondiali che la nostra portualità, specialmente quella caratterizzata da una offerta tipicamente di transhipment, rischia di essere sempre più marginale e rimanere caratterizzata sempre e solo da un dato davvero limitato, quello che da decenni caratterizza la nostra offerta portuale: 10 – 11 milioni di Teu.

Questo quadro di potenzialità però si scontra con un dato che giorno dopo giorno penso preoccupi sempre di più: la organizzazione della nostra offerta portuale; una articolazione fatta di realtà che sopravvivono solo nella ricerca di una conferma dei dati della movimentazione ormai consolidati da sempre.

Ed è arrivato anche il momento per ribadire ancora una volta che più di una riforma sia necessario ricercare una vera reinvenzione della nostra offerta portuale. Ormai da diverso tempo  elenco possibili formule di riforma organica della portualità e credo sia arrivato il momento di abbandonare ipotesi riformatrici che prospettino nuovi assetti geografici, nuovi assetti gestionali, forse è arrivato il momento per istituire da subito un vero organismo con delega a produrre, entro 90 giorni, un processo riformatore, Un simile organismo potrebbe istituirlo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o le Commissioni competenti della Camera e del Senato.

Penso sia anche necessario considerare i cambiamenti che nell’arco di un quinquennio caratterizzeranno le movimentazioni nel bacino del Mediterraneo, sì di quelle scelte portate avanti da quattro Paesi come l’India, l’Iraq, la Turchia ed Israele che attraverso la realizzazione di nuovi corridoi terrestri cambieranno la stessa dimensione dell’intero bacino. Mi riferisco, in particolare, ai progetti che ho già anticipato e che riporto di seguito: Corridoio Bassora – Bagdad – Mossul – Ankara – asse verso la Unione Europea attraverso il Corridoio 10 delle Reti TEN – T o l’asse Ankara – porti Altas Ambarli o Trebisonda;

Corridoio India – Middle East – Europe Economic Corridor (IMEC) (Mumbai – Riyadh – Haifa – Pireo).

Due Corridoi marittimo – terrestri che ridimensioneranno, in modo sostanziale, il transito attraverso il Canale di Suez ed esalteranno al massimo la portualità di Haifa in Israele e di Altas Ambarli o Trebisonda (Trabzon) in Turchia.

Né possiamo sottovalutare, come ho ricordato pochi mesi fa, l’intervento che Erdogan sta portando avanti in Turchia con la realizzazione del Canale Istanbul parallelo al Bosforo che rende fluido e sistematico il transito delle navi dal Mar Nero al Mar Mediterraneo.

I quattro Paesi prima richiamati portano avanti scelte e decisioni che, a mio avviso, sconvolgono il ruolo e le funzioni del bacino del Mediterraneo, sconvolgono le linee strategiche che i vari Paesi che si affacciano su tale bacino ed in modo particolare il nostro Paese, avevano sempre fatto.

Ultimamente ho anche ricordato che sia la Unione Europea, sia il nostro Paese, sia alcuni Paesi che si affacciano sul Mediterraneo non hanno ancora capito che questo processo incrina in modo sostanziale le economie sia dei Paesi della Unione Europea che di altri Paesi come in particolare l’Egitto che vede ormai la primaria fonte di introiti prodotta dal Canale di Suez altamente ridimensionata o come la stessa Libia che annulla del tutto le prospettive di crescita dei porti di Tobruk e di Bengasi. In realtà si avvia un ridisegno logistico dell’intera offerta infrastrutturale della Unione Europea e diventano riferimenti chiave i porti del Nord come Le Havre, come Ostenda, come Amburgo, come Rotterdam, come i porti di Danzica, ecc.

Come ho ribadito pochi mesi fa, sarebbe opportuno chiedere subito un inserimento, nella società che gestisce attualmente i tre macro progetti prima prospettati, dei nostri porti. Sicuramente per dare vita ad una simile ipotesi sarà necessario trasformare le nostre Autorità portuali in Società per Azioni; solo in tal modo, infatti, sarà possibile che porti transhipment come Cagliari, Gioia Tauro, Augusta e Taranto possano non solo gestire i flussi provenienti dai tre Corridoi provenienti dall’Est asiatico e dal Mar Nero ma evitare che nuove realtà portuali come quelle di  Igoumenitsa, di Durazzo e di Bar diventino gli Hub forti, gli unici Hub dominanti nella gestione delle varie provenienze. (ei)

Intesa tra Autorità di Sistema Portuale e Inail per salute e sicurezza

Promuovere la cultura della salute e sostenere la sicurezza negli ambienti di lavoro. Sono questi gli obiettivi dell’accordo siglato tra il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, e la direttrice regionale dell’Inail Calabria, Teresa Citraro.

Presenti il coordinatore CTSS, Stefano Busonero, il responsabile Ufficio Attività Istituzionali, Anna Rita Lofrano e il Direttore UOT di Catanzaro, Roberto Longo, della Direzione regionale Inail Calabria, e il Funzionario ispettivo Spisal di Reggio Calabria, Renato Mollica

Nell’ambito del Protocollo d’intesa “Inail – Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – Assoporti”, che ha definito obiettivi, ambiti e modalità di iniziative per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e la diffusione della cultura della sicurezza, saranno congiuntamente messi in atto strumenti e metodi semplificati per la rilevazione degli incidenti, la promozione di azioni formative e di sensibilizzazione nelle imprese, e la realizzazione di attività congiunte di comunicazione per la diffusione della cultura della prevenzione di infortuni e malattie professionali. 

In particolare nel perseguimento dei rispettivi fini istituzionali, l’accordo prevede la realizzazione di azioni di formazione e di informazione e sensibilizzazione al fine di favorire interventi di prevenzione nelle imprese. 

In questo contesto, saranno implementate le metodologie per la mappatura dei rischi in ambito portuale, con la successiva valorizzazione dei dati prodotti dagli strumenti in uso per la rilevazione e le analisi degli infortuni. 

Nel contempo, saranno avviate analisi dei dati di rilevazione dei rischi, finalizzata ad iniziative di prevenzione dei rischi, anche al fine della classificazione nell’ambito del rapporto assicurativo delle aziende. 

Sono altresì previste iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, coinvolgendo operativamente i servizi ispettivi presso i Servizi Prevenzione ed Igiene degli Ambienti di Lavoro (S.p.i.s.a.l.), attivi presso ciascuna Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio in base all’ubicazione dei porti ricadenti nella circoscrizione territoriale dell’Autorità di Sistema portuale, ed il Referente regionale del Gruppo interregionale porti. 

Nella realizzazione delle attività programmate, le parti potranno valutare il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del settore, delle associazioni di categoria delle imprese portuali e del Comitato di igiene e sicurezza del lavoro. (rrc)

Ai Porti di Crotone e Corigliano affidato il servizio di raccolta dei rifiuti

l’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio ha affidato in concessione, a seguito di gara pubblica, il servizio di gestione e raccolta dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che scalano i porti di Crotone e di Corigliano Calabro alla ditta Sir Spa di Brindisi, per una durata di 36 mesi. 

L’Ente guidato dal presidente Andrea Agostinelli, continua a mettere in atto le politiche di sostenibilità ambientale a cui i porti europei sono chiamati a dare concrete risposte, per attuare una maggiore salvaguardia dell’ambiente marino. 

Si tratta di un’attività inquadrata all’interno di un contesto normativo organizzato in un preciso percorso di crescita delle politiche ambientali, sia nazionali che europee, ritenute necessarie alla complessiva tutela del Pianeta.

Ai sensi della Direttiva Ue 2019/883 del Parlamento e del Consiglio europei del 17 aprile 2019, recepita in Italia dal D. Lgs. n.197 dell’8 novembre 2021, è stato infatti disciplinato che tutte le navi, indipendentemente dalla loro bandiera, che fanno scalo o che operano in un porto dello Stato, sono obbligate a conferire i rifiuti prodotti a bordo e i residui del loro carico.

A tale proposito, il D. Lgs 152/2006 e seguenti hanno stabilito che l’organizzazione dei rifiuti prodotti dalle navi nelle aree portuali è di competenza esclusiva delle Autorità portuali, ove istituite, o delle Autorità marittime.

Nell’ambito delle politiche di sostenibilità ambientali, nell’Unione Europea, al fine di garantire una maggiore tutela del mare, la salvaguardia dell’ambiente marino è quindi organizzata su un doppio binario: da una parte è sancito l’obbligo del vettore di conferire i rifiuti in porto, con relativo pagamento della tariffa, e dall’altro dispone in capo all’Ente pubblico l’onere di organizzare il servizio, da destinare in concessione attraverso una gara pubblica di affidamento e, nel contempo, di stabilire il luogo dove conferire i rifiuti, organizzati in dedicati impianti di raccolta, che possono essere fissi o mobili.

In questo contesto normativo di tutela ambientale comunitario e nazionale si inserisce il “Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi per i porti di Crotone e di Corigliano Calabro”, adottato dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, che individua i luoghi dello smaltimento, le tariffe da pagare e l’affidamento in concessione dell’attività di raccolta.

Il servizio dovrà essere fornito a tutte le tipologie di navi, da carico, crociera, nonché ai pescherecci e alle imbarcazioni da diporto. 

Tra gli obblighi previsti dalla concessione, la ditta Sir dovrà effettuare la racconta giornaliera dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi, il lavaggio dell’area destinata alle operazioni di raccolta e deposito dei rifiuti. Dovrà altresì rimuovere, trasportare e smaltire il contenuto dei cassonetti ubicati presso le isole ecologiche nonché procedere alla relativa pulizia dei cassonetti. Non ultimo, dovrà procedere allo smaltimento dei rifiuti pericolosi e dei rifiuti speciali. (rrc)

Autorità Portuale, approvato bilancio di previsione 2025-2027

Il Comitato di Gestione ha approvato il bilancio di previsione 2025/2027 e il Piano operativo triennale e delle opere pubbliche 2025/2027 dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio.

Tra le pieghe dei documenti di programmazione diverse sono le misure pianificate per la realizzazione di opere infrastrutturali e per la manutenzione straordinaria degli scali portuali che definiscono la strategia adottata dall’Ente, presieduto da Andrea Agostinelli, a sostegno della crescita dei porti di competenza (Gioa Tauro – Crotone – Taureana di Palmi – Corigliano Calabro e Vibo Valentia Marina). 

Posti alla base dell’intera programmazione infrastrutturale il Bilancio di previsione 2025 e il pluriennale 2025/2027, votati a maggioranza degli aventi diritto al voto, dopo essere stati adottati nel rispetto della normativa vigente in materia e con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. 

In particolare, all’interno del Bilancio di previsione 2025 è stata stimata un’entrata di circa 53,9 milioni di euro con una previsione di spesa di oltre 82,8 milioni di euro, da cui ne deriva un disavanzo di gestione di circa 28,8 milioni di euro che trova totale copertura nell’avanzo presunto di bilancio, al 31/12/2024, di oltre 123 milioni di euro. 

Con lo sguardo al finanziamento delle attività infrastrutturali, nel porto di Gioia Tauro sono stati programmati i lavori di cold ironing, finalizzati all’elettrificazione dell’intero canale portuale, così come previsto dalla normativa vigente in materia di sostenibilità ambientale. Nel contempo, è stato pianificato l’allargamento della imboccatura del porto al fine di assicurare, anche nel futuro, la possibilità alle grandi navi, di sempre maggiori dimensioni, di entrare in porto. A tale proposito, il presidente Andrea Agostinelli ha manifestato il suo orgoglio rispetto alla << lungimiranza manifestata dall’Ente nel programmare un’opera che permetterà al nostro porto di mantenere la propria leadership anche quando le navi raggiungeranno dimensioni di 430 metri di lunghezza e oltre 62 di larghezza>>. 

Nel porto di Crotone sono stati pianificati i lavori di dragaggio dell’imboccatura del porto per un valore di 1 milione di euro e la realizzazione di un centro polifunzionale da destinare a Stazione marittima e sede dell’Autorità portuale distaccata (7 milioni di euro). 

Nel porto di Corigliano Calabro, dopo aver realizzato l’impianto di illuminazione, sono stati pianificati i lavori di realizzazione e ammodernamento della viabilità di accesso al porto (1,2 milioni di euro).  

Nello scalo portuale di Vibo Valentia Marina si procederà ai lavori di adeguamento statico della banchina Bengasi a cui sono stati destinati venti milioni di euro. 

Mentre proseguono i lavori di completamento e riqualificazione delle infrastrutture presenti nel porto di Taureana di Palmi per un valore di 1 milione di euro.  

Tra le istanze di concessione discusse, per il porto di Gioia Tauro è stata votata all’unanimità l’estensione temporale della concessione alla ditta ItalCementi ed è stato rilasciato il parere favorevole alla ditta Delta Sea per la realizzazione di catamarani da diporto nell’area dell’interporto nord – lato San Ferdinando.  Nel porto di Crotone è stata dichiarata decaduta la concessione demaniale marittima alla ditta Blu Service per mancata corresponsione dei canoni, mentre è stato votato il diniego del rinnovo della concessione presentata dalla ditta Carmar. Stesso diniego per le ditte Max Office e De&Mun. Nel porto di Vibo Valentia Marina è stata rinnovata l’autorizzazione all’erogazione dei servizi portuali alla ditta Prevarin.

È stato, altresì, votato all’unanimità il Piano organico dei porti 2024/2026 che registra la crescita dell’intero sistema portuale, guidato certamente dagli incrementi dei volumi di Gioia Tauro, ma anche dallo sviluppo degli altri scali portuali per tutte le categorie di merci. A tale proposito, il presidente Andrea Agostinelli ha informato i presenti in merito alle numerose riunioni incorso con i Terminalisti e le aziende portuali di Gioia Tauro per la costituzione dell’azienda portuale ex art. 17 legge 84/94, al fine di fornire manodopera in caso di picchi di lavoro, dove confluiranno i 50 iscritti all’Agenzia portuale e dove potranno essere, ulteriormente, iscritti altri addetti fino ad un numero massimo di 100 unità, e per la quale vi sono ampi margini di accordo tra le parti.

Nel riprendere la questione relativa al mancato insediamento industriale nel porto di Corigliano Calabro, il presidente Andrea Agostinelli ha sottolineato l’attenzione dell’Ente rispetto alla pianificazione portuale dello scalo per cui sono incorso interlocuzioni con l’Amministrazione comunale.

Nel ribadire, quindi, l’interesse verso le istanze avanzate dalla marineria di porto ha informato i presenti in relazione al completamento dei lavori di illuminazione e a quelli incorso per il rinnovo degli ormeggi, per i quali ha chiesto la collaborazione dell’Autorità marittima finalizzata alla sistemazione temporanea dei pescherecci in modo tale da consentire celermente l’esecuzione dei lavori. 

A conclusione della riunione del Comitato di Gestione, tra le comunicazioni varie ed eventuali, il presidente Agostinelli ha manifestato orgoglio e soddisfazione per la gestione dell’Ente in questi ultimi 10 anni di attività: «A corollario di un Bilancio finanziario solidissimo, sempre certificato dal Collegio dei revisori e approvato dal Ministero – ha detto il presidente Andrea Agostinelli – vorrei evidenziare una lungimirante pianificazione degli investimenti nelle infrastrutture, cui è seguita la realizzazione di opere strategiche per la portualità e per la intermodalità, e che nel prossimo futuro si rivolgerà doverosamente alla crescita di tutti i porti del sistema calabrese, attraverso progetti interamente già finanziati dall’Ente. Un grazie sincero a chi ha consentito tutto questo». (rrc)  

Riunito l’organismo di partenariato dell’Autorità di Sistema Portuale

Nei giorni scorsi si è riunito l’Organismo di partenariato della risorsa mare dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio.

Composto da 13 membri, con funzioni di confronto partenariale tra le autorità pubbliche e il mondo delle imprese che operano in porto, l’obiettivo dell’organismo è quello di avviare una strategica cooperazione su specifiche tematiche, legate allo sviluppo delle infrastrutture portuali interne alla circoscrizione dell’Ente.

Tra gli argomenti posti all’ordine del giorno, è stato illustrato il Bilancio di previsione 2025, organizzato per far fronte agli investimenti che l’Ente, guidato dal presidente Andrea Agostinelli, ha indicato a sostegno della crescita dei porti interni alla propria circoscrizione.

A tale proposito, nel corso dell’incontro, sono stati descritti gli interventi infrastrutturali, previsti nel Programma operativo triennale e nel Programma triennale delle opere pubbliche, attraverso i quali sono state delineate opere specifiche a sostegno della maggiore infrastrutturazione dei cinque porti, ognuno dei quali con specifica destinazione. 

La conclusione della seduta ha visto la manifestazione dell’unanime consenso, con la relativa approvazione del verbale, espresso dai membri dell’organismo in merito alla complessiva programmazione economica e infrastrutturale che sarà presentata e votata, per la relativa adozione, ai membri del Comitato di gestione nella prossima riunione del 31 ottobre.

In base a quanto disposto dalla normativa vigente sono membri dell’organismo di partenariato della risorsa mare, oltre il presidente dell’Adsp, che lo presiede, l’Autorità marittima, un rappresentante degli armatori, uno degli industriali, uno degli operatori portuali (articoli 16 e 18), un rappresentante degli spedizionieri, degli operatori logistici intermodali, degli operatori ferroviari, degli agenti e dei raccomandatari marittimi, degli autotrasportatori, da tre rappresentanti dei lavoratori delle imprese, da un rappresentante del turismo e del commercio operanti in porto. (rrc)

Il presidente Agostinelli incontra il sindaco di Vibo Romeo per il Porto di Vibo

Si è parlato dello sviluppo del porto di Vibo Valentia Marina, con al centro le misure infrastrutturali necessarie a garantire lo sviluppo dello scalo portuale vibonese, nel corso dell’incontro, avvenuto a Vibo, tra il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Medionale e Jonio, Andrea Agostinelli e il sindaco di Vibo, Enzo Romeo.

A tale proposito, il presidente Andrea Agostinelli ha informato il sindaco Enzo Romeo della mancanza di disponibilità di fondi per la riqualificazione delle banchine, che invece necessitano di interventi specifici. 

Il presidente Agostinelli ha, quindi, assicurato il Sindaco Romeo della volontà dell’Ente di intervenire con fondi propri per assicurare almeno i lavori considerati necessari, fino alla disponibilità delle somme presenti nell’avanzo di bilancio dell’Ente.

L’incontro si è concluso con un rinnovato e cordiale scambio di cooperazione, al fine di mantenere alte le funzionalità dello scalo portuale, con la certezza di una proficua sinergia istituzionale da mettere in atto, anche, nella fase di redazione del nuovo Piano regolatore portuale dello scalo di Vibo Valentia Marina per la quale sarà richiesta opportuna collaborazione dell’Amministrazione comunale.  (rvv)

La sindaca Limardo incontra Agostinelli per sviluppo del Porto di Vibo Marina

Si è fatto il punto sulle iniziative già avviate dall’Autorità nell’area dello scalo di Vibo Marina e sui progetti ai quali l’amministrazione intende partecipare per giungere ad un recupero di più aree del porto e del retroporto nell’ottica di una riqualificazione e della creazione di nuovi servizi, turistici e infrastrutturali, nel corso dell’incontro avvenuto tra la sindaca di Vibo, Maria Limardo e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Andrea Agostinelli.

Tra i punti affrontati nel corso dell’ultimo incontro: la possibilità di sottoscrizione di un accordo di programma finalizzato all’utilizzo dell’area ex Basalti per la realizzazione dell’intervento finanziato, per circa 8 milioni di euro, nell’ambito dei Contratti istituzionali di sviluppo; l’investimento da un milione di euro, con la progettazione già in fase avanzata, per il rifacimento del piazzale del porto e la possibilità di realizzare una struttura da adibire a stazione marittima; ci si è soffermati, inoltre, sullo stato delle demolizioni previste, come quella in via Pistoia, preludio di una riqualificazione del retroporto che favorisca le attività produttive contemperando le esigenze della popolazione. L’amministrazione, infine, ha fornito alcuni utili suggerimenti sulla viabilità di via Vespucci, in particolare per agevolare l’accesso al mare.

«Ho avuto modo più volte di confrontarmi con l’ammiraglio Agostinelli – ha commentato il primo cittadino – ed ogni volta ho ricevuto conferma di come l’Autorità tenga nella giusta considerazione il porto di Vibo Marina, considerato da noi e da loro un’infrastruttura nevralgica per lo sviluppo non soltanto della nostra zona costiera, ma di tutto il comprensorio».

«È molto importante per l’Autorità – ha affermato il presidente Agostinelli – avere un interlocutore serio come si è dimostrato il Comune di Vibo Valentia, col quale è stato avviato un percorso di proficua collaborazione nell’interesse della collettività e dello sviluppo del territorio». (rvv)

Calabria Straordinaria, Agostinelli (Autorità di Sistema Portuale) illustra opere strategiche

Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, partecipando all’evento Calabria Straordinaria: Il Futuro del Turismo promosso dalla Regione Calabria, ha fatto il punto sulle infrastrutture portuali di sua competenza.

La manifestazione, svoltasi in Cittadella regionale, è stata l’occasione di confronto tra tutti gli attori del settore turistico, che hanno interagito tra loro in sei tavoli tematici, organizzati su diversi argomenti cruciali per lo sviluppo del territorio, come le infrastrutture e la mobilità, l’accoglienza, l’enogastronomia, il patrimonio culturale, i borghi, gli eventi, le bellezze del mare, della montagna e delle aree interne.

Al tavolo dedicato alle Infrastrutture e Mobilità, a cui hanno preso parte anche i vertici di Anas, Rfi, Trenitalia, Sacal, Assotrasporti, Assologistica, Asstra, Anav e Assarmatori, Agostinelli ha illustrato le opere strategiche di infrastrutturazione portuale dal punto di vista turistico e commerciale, soprattutto nei porti di Vibo Valentia Marina e di Corigliano Calabro, anche alla luce degli investimenti, recentemente presentati, di Baker Hughes. 

In particolare, Agostinelli ha parlato dei lavori relativi alla accessibilità al porto di Corigliano Calabro e quindi all’ulteriore sviluppo dell’infrastruttura portuale e del territorio di riferimento. 

Nel contempo, per il porto di Crotone sono stati illustrati i lavori relativi al collegamento alle darsene turistiche del Porto Vecchio, per dare altresì valore agli investimenti sulla nautica da diporto che l’Ente ha avviato, e anche ad un eventuale e futuro investimento per il collegamento tra il porto e l’aeroporto. (rcz)

Il Tar: Banchina cortese del Porto di Vibo è funzionale alla pesca

Il Tar di Catanzaro ha decretato che la banchina Cortese del porto di Vibo Valentia Marina è funzionale alle unità pescherecce, così come disposto dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio.

È questa la decisione del Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro che ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del 15 novembre scorso con la quale l’Ente ha ordinato la destinazione funzionale delle banchine del porto Vibonese e delle relative aree portuali.

Nell’assumere la propria decisione e rigettando il ricorso presentato anche contro la Capitaneria di Porto e la Guardia costiera, la seconda sezione del Tar di Catanzaro ha evidenziato l’ampia discrezionalità in capo all’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio di regolamentazione degli usi del Porto di Vibo Valentia Marina, individuando, in particolare, i punti di ormeggio destinati alle unità di pesca lungo la banchina Cortese.

Si tratta di una decisione assunta grazie, anche, alla relazione della Capitaneria di Porto, dalla quale si evince come, da anni, lungo la banchina Cortese ormeggino in sicurezza diversi motopescherecci in virtù di una minore esposizione agli effetti della risacca, più evidenti invece nelle banchine Papandrea, Bengasi e Pola, in quanto orientate verso l’entrata dell’infrastruttura portuale.

Caratteristiche, quest’ultime, che hanno condotto l’Ente ad assumere la propria ordinanza secondo la quale la banchina Cortese è ritenuta più indicata e sicura per le barche di legno, che hanno una lunghezza che varia da 5 a 25 metri. (rvv)


L’Autorità di Sistema Portuale approva Bilancio di Previsione e Piano Operativo Triennale

I membri del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio hanno approvato, all’unanimità, il Bilancio di Previsione 2024-2026 e il Piano Operativo Triennale 2024-2026.

Tra le pieghe dei documenti di programmazione diverse sono le misure pianificate per la realizzazione di opere infrastrutturali e per la manutenzione straordinaria degli scali portuali che definiscono la strategia adottata dall’Ente, presieduto da Andrea Agostinelli, a sostegno della crescita dei porti di competenza (Gioia Tauro – Crotone – Taureana di Palmi – Corigliano Calabro e Vibo Valentia Marina). 

Gli investimenti e le infrastrutture previsti nel POT 2024-2026, organizzati nelle diverse annualità in modo coerente con la strategia attuata dall’Ente, prevedono un totale di 31 interventi per un complessivo investimento di 487,8 milioni di euro, dei quali 13 sono stati predisposti per l’anno in corso con una copertura finanziaria di oltre 68,4 milioni di euro. 

In particolare, nel porto di Gioia Tauro assume strategica rilevanza l’intervento di consolidamento e approfondimento dei fondali della banchina di levante nei tratti A – B – C. Del valore di 50 milioni di euro, i lavori puntano ad ottenere la profondità uniforme dell’intero canale portuale a 18 metri. Tra gli altri interventi, i lavori di manutenzione straordinaria lungo la banchina alti fondali e il consolidamento tra il raccordo della banchina E e il piazzale retrostante per un valore di 3 milioni di euro, oltre alla riqualificazione ambientale delle aree interne al porto e dell’arenile limitrofe presso l’area ex deposito Sensi. 

Nel porto di Crotone sono stati pianificati la riqualificazione del Molo Foraneo per un valore di 2 milioni di euro, l’intervento di dragaggio dell’imboccatura (1 milione di euro) e il completamento dell’impianto antincendio della banchina di Riva.

Nel porto di Corigliano Calabro, dopo aver realizzato l’impianto di illuminazione del porto, sono stati pianificati i lavori di riqualificazione del secondo lotto della banchina ad uso dei pescherecci. 

Nello scalo portuale di Vibo Valentia Marina si procederà ai lavori di demolizione dell’immobile Ex Civa e alla riqualificazione dell’area attraverso la realizzazione di piazzali attrezzati. 

Mentre proseguono i lavori di completamento della banchina di riva del porto di Taureana di Palmi, per un valore di 4,5 milioni di euro, si procederà alla riqualificazione delle infrastrutture presenti. 

Posti alla base dell’itera programmazione infrastrutturale il Bilancio di previsione 2024 e il pluriennale 2024/26 sono stati votati all’unanimità degli aventi diritto al voto, dopo essere stati adottati nel rispetto della normativa vigente in materia e con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. 

All’interno del Bilancio di previsione 2024 è stata stimata un’entrata di circa 72,5 milioni di euro con una previsione di spesa di oltre 86,5 milioni di euro, da cui ne deriva un disavanzo di gestione di circa 14,5 milioni euro che trova totale copertura nell’avanzo presunto di bilancio, al 31/12/2023, di oltre 98,4 milioni di euro. 

Tra le istanze di concessione discusse e votate, per il porto di Gioia Tauro, dopo avere ricevuto i pareri favorevoli e in considerazione dell’espansione dei traffici del terminal automotive Automar, è stato dato parere positivo del Comitato di Gestione alla richiesta di ampliamento di concessione di 40 mila metri quadri in un’area ubicata alle spalle dell’area nord dello scalo portuale.  

Parere positivo all’unanimità, anche, per la istanza della società Metal Carpenteria nel porto di Crotone, finalizzata alla realizzazione di manufatti di carpenteria metallica, Si tratta di un’attività che si inserisce nella strategia dell’Ente che punta a sviluppare la logistica a sostegno del rilancio del porto, che fa seguito agli investimenti presentati di recente dalla ditta Baker Hughes sia nel porto di Corigliano Calabro, sia in quello di Vibo Valentia Marina.  

A conclusione dei lavori del Comitato di Gestione, al punto 10 dell’ordine del giorno destinato alle comunicazioni varie ed eventuali, il presidente Andrea Agostinelli, in seguito alla presentazione delle dimissioni del Segretario Generale, Pietro Preziosi, a causa di un ritardo nella convocazione dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, ha deciso di congelare le dimissioni dell’attuale Segretario Generale e, nel contempo, di presentare la designazione a Segretario Generale FF del dirigente delle Aree periferiche Alessandro Guerri, a partire dall’1 gennaio 2024 fino alla scadenza del mandato presidenziale, che ha ricevuto il parere unanime positivo degli aventi diritto al voto. 

«Nel ringraziare il Segretario Generale uscente e i Dirigenti dell’Ente per l’ottimo lavoro svolto – ha detto Agostinelli – ho deciso di designare il più giovane dei Dirigenti assunti, Alessandro Guerri, che si è distinto per preparazione, dinamismo, qualità dell’attività svolta, accompagnata da forte passione e attenzione, e che potrà mettere a frutto questa esperienza nel prosieguo della carriera». 

Nel contempo, il Presidente Agostinelli ha voluto offrire chiarimenti ai membri del Comitato di Gestione in merito ad alcuni articoli di stampa, pubblicati dai giornali locali, relativi alle 13 procedure concorsuali di assunzioni in atto.

«Si tratta – ha spiegato Agostinelli – di polemiche e articoli artatamente suggeriti, che hanno cercato di minare l’immagine del nostro operato, del quale mi preme ribadire la totale correttezza e trasparenza. Continueremo in questa attività strategica che si concluderà entro dicembre prossimo. Con riguardo, invece, alla delibera n° 473 del 18/10/2023 dell’Anac, anch’essa menzionata in tali articoli, daremo ampiamente conto all’Autorità Nazionale Anticorruzione delle nostre buone ragioni e della perfetta aderenza del Decreto di nomina dell’RPCT». 

La riunione del Comitato si è conclusa con l’apprezzamento per l’operato svolto dal presidente Andrea Agostinelli, espresso, tra gli altri, dal delegato della Regione Calabria, Tommaso Calabrò, che ha definito il presidente Agostinelli «importante guida della portualità calabrese, in un’attività di proficua e duratura sinergia con la Regione Calabria».

A tale proposito, il presidente Agostinelli ha voluto ringraziare il Governatore Roberto Occhiuto per l’attività di sostegno allo scalo di Gioia Tauro nel difficile momento seguente all’adozione della Direttiva 959/ETS: –

«Devo sottolineare – ha concluso – il lavoro del governatore Roberto Occhiuto che devo ringraziare per gli interventi puntuali presso il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e per la evidenziazione di questa problematicità con tutte le Autorità politiche di vertice» (rrc)