L’OPINIONE / Mariaelena Senese: Governo garantisca ripristino fondi per AV SA-RC

di MARIAELENA SENESE – La Uil Calabria esprime una ferma opposizione ai tagli paventati dal governo ai fondi del Pnrr destinati alla realizzazione di alcuni lotti dell’alta velocità ferroviaria fra Salerno e Reggio Calabria. Questa decisione, rilanciata da organi di stampa nazionale, se confermata rischia di compromettere uno dei progetti infrastrutturali più importanti per il nostro territorio, è inaccettabile e deve essere rivista con urgenza.

Il collegamento ferroviario ad alta velocità fra Salerno e Reggio Calabria rappresenta un’opportunità fondamentale per il rilancio economico della Calabria. Non solo contribuirà a ridurre i tempi di percorrenza e migliorare l’accessibilità, ma stimolerà anche lo sviluppo turistico e commerciale della regione. Tagliare i fondi per questo progetto significa negare al Sud Italia un diritto fondamentale alla mobilità e all’integrazione con il resto del Paese.

La realizzazione di questa infrastruttura è cruciale per attrarre investimenti e migliorare le condizioni di vita dei cittadini calabresi. La Uil Calabria è convinta che il taglio di questi fondi potrebbe portare a una stagnazione economica, aggravando la già precaria situazione occupazionale della nostra regione. Ogni euro investito in infrastrutture è un euro investito in occupazione e sviluppo, e ogni taglio rappresenta una perdita irreparabile di opportunità per i nostri giovani e per le generazioni future.

Il Pnrr è stato concepito per ridurre il divario infrastrutturale tra Nord e Sud e per promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. I tagli ai fondi destinati all’alta velocità ferroviaria vanno in direzione opposta rispetto agli obiettivi di coesione e sviluppo stabiliti dalla Commissione Europea e dal governo italiano. È fondamentale che il governo mantenga gli impegni assunti e destini le risorse necessarie per completare questo progetto, non solo per la Calabria, ma per il futuro di tutta l’Italia.

Chiediamo pertanto al governo di rivedere immediatamente questa posizione e di garantire il ripristino dei fondi per il progetto di alta velocità ferroviaria fra Salerno e Reggio Calabria. È essenziale avviare un confronto serio con le parti sociali e le istituzioni locali per pianificare e rendere esecutivi i progetti infrastrutturali strategici per la Calabria.

La Uil Calabria è pronta a mobilitarsi per difendere il diritto alla mobilità e allo sviluppo del nostro territorio. Ci aspettiamo che il governo ascolti le voci dei lavoratori, delle associazioni e dei cittadini calabresi, riconoscendo l’importanza di investire in infrastrutture che possono realmente cambiare il volto della nostra regione. (ms)

[Mariaelena Senese è segretaria generale Uil Calabria]

ALLA CALABRIA SERVONO 62 MILIARDI
PER REALIZZARE LE OPERE STRATEGICHE

di ERCOLE INCALZA La Regione Calabria è una delle Regioni del nostro Paese in cui è davvero difficile anticipare interventi che non trovano, nel tempo, una misurabile e concreta realizzazione. È una Regione che per molti anni ha ricevuto assicurazioni nella realizzazione di un centro siderurgico a Gioia Tauro, dopo il fallimento di tale ipotesi ne ha vissuto un altro con l’impegno del Governo a realizzare una centrale a carbone per lEnel.

Fortunatamente, grazie alla intuizione dell’architetto della Cassa del Mezzogiorno Alessandro Di Loreto e del fondatore del Gruppo Contship Italia Angelo Ravano, si trasformarono le finalità del nodo in un impianto logistico portuale. Ma accanto a questo esempio ce ne sono altri che sono rimasti o veri fallimenti programmatici o hanno accumulato, nel tempo, ritardi davvero inimmaginabili. Cerco di ricordarne alcuni solo a titolo di esempio: Il caso della Liquichimica a Saline Jonica. Una illusione programmatica davvero incomprensibile con investimenti realizzati, con forze lavoro coinvolte e tutto finito nel nulla; Il caso della Strada Statale 106 Jonica. Il progetto di adeguamento dell’asse viario nasce intorno agli anni ’60 e prevedeva una rilettura integrale dei circa 500 km di tracciato. Dopo praticamente oltre sessanta anni si sono completati solo alcuni segmenti. Grazie alla Legge Obiettivo sono in coso i lavori del Terzo Megalotto (Roseto – Capo Spulico) di circa 38 km per un importo di 1,3 miliardi di euro e, grazie all’intervento del Presidente della Regione Occhiuto, si sono ottenuti ulteriori 3 miliardi di euro per realizzare un altro lotto. Per completare l’intero percorso occorrono circa 9 miliardi di euro. Un asse che attualmente ricopre i primi posti nella classifica nazionale della incidentalità stradale.

Il porto di Corigliano è rimasto per ora solo l’unico porto peschereccio-commerciale dell’alto Ionio cosentino pur disponendo di due darsene, di una superficie del bacino portuale di 1,3 milioni di metri quadrati, con piazzali di 270.000 metri quadrati e con una profondità dei fondali di 12 metri. In realtà gli investimenti erano stati fatti per offrire alla Regione la possibilità di un suo ruolo strategico nell’affaccio sullo Jonio ed ora il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio Ammiraglio Agostinelli sta cercando di costruire le condizioni per un rilancio adeguato di tale impianto portuale congeniale con le sue reali potenzialità; L’asse ferroviario Jonico Reggio Calabria – Taranto lungo 472 km è a semplice binario. Il 30 agosto 2018 iniziarono i lavori di elettrificazione della linea, a partire da Sibari in direzione di Melito di Porto Salvo, con la previsione di concluderli nel 2023: in seguito tale data è stata posticipata al 2026. Mi fermo qui perché penso sia sufficiente per descrivere la limitatezza della offerta ferroviaria su un’area così vasta del territorio calabro; Il completamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria avvenuto solo grazie alla Legge Obiettivo dopo oltre trenta anni di ritardi nell’avanzamento dei lavori e con un susseguirsi di blocchi sostanziali nelle coperture finanziarie.

In realtà questi esempi da soli (ne potrei aggiungere tanti altri) portano ad una conclusione: la Regione Calabria non può, in alcun modo, cascare nel triste equivoco di credere in annunci e in promesse non supportate da fatti e da riferimenti oggettivi.

Ho voluto fare questa lunga premessa per tentare di chiarire quali siano le reali certezze sulla realizzazione dell’asse ferroviario ad alta velocità – alta capacità Salerno – Reggio Calabria.

Appena diventato Presidente della Regione Roberto Occhiuto ha chiesto ed ottenuto: Una accelerazione dei lavori della prima richiamata strada statale 106 ed una copertura di un altro lotto del valore di circa 3 miliardi di euro; piene garanzie sul mantenimento dei 10 miliardi di euro inseriti nel Piano Nazionale Complementare al Pnrr; L’avvio dei lavori del primo lotto Battipaglia – Romagnano dell’asse AV – AC Salerno – Reggio Calabria per un valore di circa 2,2 miliardi di euro.

Ebbene, pochi giorni fa abbiamo potuto leggere il seguente comunicato stampa: «La Commissione Via del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha dato disco verde alla realizzazione di due lotti del progetto ferroviario AV – AC Salerno – Reggio Calabria per un importo di 9 miliardi di euro».

Senza dubbio il lavoro della Commissione Via è stato non solo encomiabile ma è avvenuto in un arco temporale davvero ristretto. Fin qui quindi tutto positivo; ora però dovremmo avere delle certezze su una serie di altri elementi che allo stato ci vedono ancora lontani da un reale avvio dei lavori. Intanto occorrerà ancora ricevere il previsto Parere del Ministero dei Beni Culturali e poi dovranno prendere corpo le fasi legate alla gara di appalto. Ma proprio questa fase necessita di un chiarimento; occorre conoscere in modo dettagliato: Quanto consta l’intera opera da Salerno a Reggio Calabria: la stima attuale è circa 30 miliardi di euro; Quanto è il valore del lotto Battipaglia – Romagnano i cui lavori sono già partiti: 2,2 miliardi di euro con Fondi Pnrr; Quanto è il costo della tratta approvata dalla Commissione Via: la stima oggi è di circa 9 miliardi di euro.

Questo chiarimento penso sia obbligato perché del valore globale di circa 30 miliardi di euro la copertura ormai garantita è quella legata ai fondi del Pnrr pari, come detto prima a circa 2,2 miliardi di euro, mentre gli interventi relativi ai 9 miliardi di euro ultimamente approvati dovrebbero essere garantiti dalle risorse inserite nel Piano Nazionale Complementare al Pnrr. In tale Piano infatti erano previsti, per tale finalità, 10 miliardi di euro, un importo questo che è stato oggetto di una riformulazione in quanto il Pnc aveva gli stessi vincoli temporali del PNRR e quindi essendo l’intervento ancora in fase istruttoria avremmo rischiato di perdere le risorse. È proprio questa rivisitazione va chiarita per poter, davvero, contare su una reale disponibilità, sin dal prossimo anno, quando cioè disporremo di tutte le autorizzazioni nell’avvio concreto delle opere.

Poche settimane fa ho elencato sinteticamente il quadro degli interventi che dovrebbero essere realizzati in Calabria nel prossimo quinquennio; riporto di seguito tale quadro: Il completamento e la messa in esercizio delle dighe presenti nella Regione (in Calabria ci sono 24 grandi dighe, alcune non completate altre non sono adeguatamente utilizzate); La realizzazione dell’asse ferroviario ad AV – AC Battipaglia – Reggio Calabria; La riqualificazione funzionale dell’asse ferroviario jonico per renderlo omogeneo alla rete nazionale (le caratteristiche attuali sono davvero pessime); La realizzazione del Ponte sullo Stretto; La realizzazione del completamento integrale della strada statale 106 Jonica; La realizzazione di un impianto retroportuale del porto di Gioia Tauro; La realizzazione di un sistema integrato di impianti interportuali con nodi chiave a Corigliano e Castrovillari; La riqualificazione funzionale degli aeroporti di Crotone, Lamezia e Reggio Calabria; La rivisitazione, di intesa con la Regione Basilicata, delle via di accesso e degli impianti interni al Parco nazionale del Pollino

Di questo rilevante elenco di interventi allo stato sono disponibili solo le risorse destinate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, una quota di 2,2 miliardi per un tratto, non in Calabria, della Battipaglia – Reggio (la tratta Battipaglia – Romagnano) e 3 miliardi per un ulteriore tratto della Strada Statale 106 Jonica. Invece, effettuando un’analisi dettagliata delle reali esigenze legate ai nove atti strategici prima riportati scopriamo che il valore globale si attesta su un importo di circa 62 miliardi di euro; occorrono, ripeto, 62 miliardi di euro altrimenti continuiamo ad inseguire disegni teorici che, al massimo, arricchiranno i programmi dell’attuale e delle prossime Legislature.

Lo so non è facile assicurare un volano così rilevante di risorse ma è necessario, da subito, disporre di un Piano Fonti – Impieghi, articolato e garantito nel tempo, da cui si evinca, chiaramente, che ci sono tutte le condizioni per evitare un ulteriore tradimento delle aspettative di questa Regione chiave del Paese.

Il Presidente della Regione Occhiuto, a mio avviso, non solo è convinto di un simile approccio metodologico ma finora ha fatto sempre valere la logica della trasparenza e della ricerca sistematica di tutte le possibili coperture finanziarie (Fondi privati, Fondi europei, ecc.) per offrire un impianto pianificatorio coerente alle esigenze di una realtà territoriale ricca, da sempre, di potenzialità e priva, da sempre, di una adeguata e funzionale offerta infrastrutturale. (ei)

Il ministro Salvini soddisfatto per via libera a interventi su AV SA-RC

Il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per il via libera agli interventi sull’Alta Velocità Sa-RC, che coinvolgerà non solo la Calabria, ma anche la Campania e la Basilicata.

Rossano Sasso, Commissario della Lega in Calabria, accogliendo con soddisfazione la notizia, ha sottolineato come «questo importante  avanti dimostra ancora una volta l’impegno incessante del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel promuovere e migliorare le infrastrutture in Calabria e nelle regioni meridionali».

«Il progetto dell’Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria – ha ricordato – rappresenta un’opera strategica non solo per la Calabria, ma per tutto il Sud Italia. Con il via libera definitivo, viene sbloccato un intervento cruciale che coinvolgerà tre regioni: Campania, Basilicata e, naturalmente, Calabria. Questo intervento si tradurrà in una riduzione dei tempi di viaggio, un miglioramento della mobilità e un incremento della competitività economica di un’area che per troppo tempo è stata penalizzata da infrastrutture inadeguate».

«Il Ministro Salvini ha dimostrato, ancora una volta – ha proseguito – la sua attenzione concreta e tangibile verso le esigenze del nostro territorio, perseguendo un’azione di governo che punta a colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. La Calabria ha bisogno di opere di questa portata, capaci di rilanciare l’economia, creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita dei cittadini”, continua l’Onorevole Sasso. L’alta velocità Salerno-Reggio Calabria non è solo un progetto infrastrutturale, ma un segnale chiaro della volontà di questo governo di investire sul futuro del Mezzogiorno».

«Un futuro – ha aggiunto – che vede la Calabria al centro di una rete di trasporti moderna ed efficiente, collegata in maniera più stretta al resto del Paese e dell’Europa. “Ringrazio il Ministro Salvini per la determinazione con cui ha portato avanti questo progetto e per l’attenzione che continua a riservare alla nostra regione. Il suo lavoro testimonia una visione di sviluppo che punta a trasformare la Calabria in un hub strategico per i trasporti e la logistica del Sud Italia»,

«La Lega, grazie all’impegno del Ministro Salvini, continua a lavorare per un’Italia più unita e per un Sud finalmente protagonista del proprio destino. Il nostro impegno non si fermerà qui, ma proseguirà con la stessa determinazione per portare avanti tutte quelle opere necessarie a ridare dignità e prospettive al territorio calabrese.

Tullio Ferrante, Sottosegretario al Mit, ha evidenziato come «il parere favorevole espresso ieri dal Mase nell’ambito dell’iter che porterà presto alla chiusura della procedura di Via e più in generale dell’iter approvativo dei Lotti 1b e 1c della nuova linea AV/AC Salerno-Reggio C. è un ulteriore ed importante tassello lungo la strada che vede il nostro Governo adoperarsi con determinazione e concretezza al fine di consentire al Mezzogiorno di prendere finalmente velocità».

«Quello di ieri – ha continuato Ferrante – può considerarsi un passaggio significativo per l’avanzamento del procedimento amministrativo propedeutico alla realizzazione di una grande opera infrastrutturale che cambierà il volto del nostro Sud». (rrm)