Basta Vittime sulla 106: Nemmeno dal quarto Cipess un centesimo per la Statale 106

Il Direttivo dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha reso noto che, nel corso del quarto Consiglio dei ministri, «non vi è alcuna traccia relativa ad interventi, finanziamenti o proposte che possano riguardare in qualsiasi modo la strada Statale 106 in Calabria».

Il Consiglio, riunitosi nella giornata del 28 ottobre, in merito al tema delle infrastrutture, attraverso una Delibera CIPESS ha approvato il parere sull’aggiornamento del Piano Economico-Finanziario e relativo atto aggiuntivo relativo alla Tangenziale Est Esterna di Milano, ha approvato il progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia a seguito delle determinazioni del Consiglio dei Ministri ed ha approvato il decreto di riparto del Fondo per le infrastrutture portuali.

«Quanto accaduto – spiega L’oDv – stride fortemente con i diversi annunci delle scorse settimane in cui la politica, attraverso i diversi autorevoli esponenti dei partiti al Governo, hanno promesso finanziamenti riguardarti la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. Spiace, infine, dover constatare che, a circa un mese dalle scorse elezioni regionali, anche questa volta agli annunci della politica non siano succeduti i fatti».

«Il Direttivo dell’O.D.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”– prosegue la nota – continuerà ad informare correttamente e con serietà tutti i cittadini calabresi – come accade ormai da anni – i quali hanno il diritto, oltre la demagogia politica e la propaganda della “politica politicamente” che strumentalizza il tema della Statale 106 in vista delle elezioni regionali, di conoscere gli atti ufficiali, formali e sostanziali e le scelte del Governo italiano che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria».

«Ed è per questo motivo – conclude l’Odv – che continueremo senza sosta a rendicontare tutte le future sedute dei Consigli dei Ministri affinché tutti, nessuno escluso, possano finalmente avere contezza della verità». (rrc)

Basta Vittime sulla 106 scrive al Ministero delle Infrastrutture per la rotatoria di S. Lucia

Leonardo Caligiuri, presidente dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, nei giorni scorsi ha scritto al Ministero delle Infrastrutture e per conoscenza all’ad di Anas, per la rotatoria di Santa Lucia a Corigliano Rossano, su cui sussistono, a distanza di tre anni dall’approvazione e dal finanziamento, ritardi, oltre che la mancata partenza dei lavori.

Allo stesso modo Leonardo Caligiuri ha riportato al Ministro ma anche all’Amministratore Delegato di Anas Gruppo FS Italiane che oggi è anche commissario nominato dal Governo sulla Statale 106 in Calabria i diversi comunicati stampa diramati dalla Struttura Territoriale di Anas Calabria, nei quali si leggeva che la consegna dei lavori sarebbe stata avviata “nelle prossime settimane”.

«Non sono più accettabili – ha dichiarato il Presidente Caligiuri – i continui ritardi della Struttura Territoriale di Anas Calabria sui lavori di realizzazione della rotatoria di Santa Lucia. La nostra Organizzazione di Volontariato è la sola e l’unica che da mesi sollecita tutte le istituzioni e le autorità competenti affinché questo intervento sia avviato e completato al più presto e, nonostante siamo soli, continueremo con ancor più insistenza fin quando non partiranno i lavori!».

«Spiace dover constatate – ha proseguito il Presidente – quanto sia disastroso l’operato della Struttura Territoriale di Anas Calabria: totalmente ingessata, incapace di avviare un intervento di messa in sicurezza finanziato da tre anni ma, soprattutto, incapace di avviare decine e decine di interventi già finanziati, approvati e progettati. Basta leggere i bilanci di esercizio degli ultimi 2 anni per capire il pessimo operato di una gestione che meriterebbe l’attenzione della politica che, invece, è indifferente e, come sempre, disattenta ai problemi dei cittadini».

«La realizzazione di questo intervento – ha detto ancora – determinerà un miglioramento per lo standard di sicurezza stradale sulla Statale 106 ma, soprattutto, eliminerà le forti criticità che negli ultimi anni abbiamo avuto allo svincolo di Santa Lucia molto spesso accentuate dal mancato funzionamento dell’impianto semaforico».

«Siamo, infine, molto soddisfatti – ha concluso il Presidente – per aver finalmente contribuito a far illuminare la rotatoria di Insiti ed anche qui auspichiamo al più presto la fine dei lavori di un intervento di messa in sicurezza della Statale 106 che può essere considerato senza alcun dubbio il più importante nella storia dell’area urbana di Corigliano Calabro nel comune unico di Corigliano-Rossano. Prima di noi, dal ’48 ad oggi, a Corigliano Calabro nulla di significativo era mai stato fatto sulla Statale 106». (rrm)

Basta vittime sulla 106: Politica parla di Ponte sullo Stretto, ma si deve anche intervenire sulla 106

«Spiace dover constatare che, ancora oggi, si sentono politici parlare del Ponte sullo Stretto quanto, invece, sulla costa jonica calabrese abbiamo una urgenza infrastrutturale che riguarda la vita di migliaia e migliaia di cittadini che meritano una mobilità sicura, dignitosa e, soprattutto, degna di un paese Civile». È il commento amareggiato di Leonardo Caligiuri, presidente dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106.

Sono 19 le vittime dall’inizio dell’anno, in pratica una ogni 15 giorni. Negli ultimi 5 anni, dal 2017 fino ad oggi, sono complessivamente 87 le vittime registrate sulla strada Statale 106. Un numero importante ma certamente ridotto dagli effetti della pandemia che ha diminuito di molto il traffico e la circolazione sulla “strada della morte” in Calabria. 27 le vittime in provincia di Cosenza, 11 in provincia di Crotone, 22 in provincia di Catanzaro e 27 in provincia di Reggio Calabria. Sulla Statale 106 si muore ovunque.

A perdere la vita, lo scorso 29 settembre, Cesarina Antonio Muto, a seguito del sinistro stradale dello scorso 16 settembre al km 241 della SS 106, in località Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. «L’imprenditrice – spiega l’Odv – lascia in un dolore immenso il marito, tre figli, i nipoti, la mamma e diversi tra fratelli e sorelle».

«Lascia, invece – continua la nota dell’Odv – la moglie Daniela ed una giovane figlia il Comandante della Polizia Municipale di Roccella Jonica Alfredo Fregomeli, di 46 anni, che era stato coinvolto in un terribile incidente sulla Statale 106 nei pressi di Riace lo scorso 29 agosto. Uno scontro auto-moto in cui persero la vita Silvestro Romeo, brigadiere della compagnia di Locri e la moglie Giuseppina Bruzzese, dipendente del Comune di Roccella. Dopo essere stato trasportato d’urgenza al Gom, Fragomeli, ha lottato in ospedale per più di un mese prima dell’aggravarsi del suo quadro clinico e la morte avvenuta nella tarda serata dello scorso 4 ottobre».

Loro sono le ultime vittime di una lunga lista, che rischia di diventare ancora più grande se non si interviene per rendere più sicura quella che è tristemente nota come la strada della morte. (rrc)

 

 

Basta Vittime sulla Strada 106: Il Governo investe un altro miliardo sul Pnrr ma per la Statale 106 nulla

Nessun finanziamento per la Statale 106, nonostante il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, abbia due decreti che consentono di utilizzare un ulteriore miliardo del Piano complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

È quanto ha reso noto l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, spiegando che tale somma sarà utilizzata per rafforzare il monitoraggio tecnologico e la messa in sicurezza delle Autostrade A24 e A25 (Roma-Pescara e Roma-Teramo).

«Spiace dover constatare – ha dichiarato Leonardo Caligiuri, Presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – che nel Pnrr non sia stato previsto nessun tipo di finanziamento per la Statale 106. Così come è opportuno far rilevare che seppure nel Pnrr vi è la scelta politica di aggiungere ulteriori risorse queste poi vengono utilizzate, come in questo caso, per le autostrade A24 e A25».

«Colpisce – si legge in una nota – che tutto ciò sia accaduto proprio ieri: cioè dopo neanche una settimana dalla visita in Calabria di Matteo Salvini e di Giuseppe Conte che, pur sostenendo il Governo Draghi avevano annunciato e promesso investimenti sulla Statale 106».

«È chiaro – ha detto il Presidente Caligiuri – che queste promesse saranno come sempre disattese ed è ancor più grave che, come sempre accade, subito dopo le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale del prossimo 3 e 4 ottobre tutti questi politici nazionali torneranno ad ignorare i tanti problemi che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria».

«Tutto ciò – ha concluso il Presidente Caligiuri – rappresenta una vergogna ed insieme una offesa verso tutte le famiglie delle vittime della strada Statale 106». (rrc)

 

 

Basta Vittime sulla ss 106: I politici dovrebbero offrire soluzioni concrete per risolvere problemi sulla strada 106

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, hanno rimarcato che «i politici, invece di promettere in campagna elettorale, dovrebbero offrire soluzioni concrete e reali per risolvere i problemi sulla ss. 106».

L’Associazione, infatti, ha comunicato, con «immenso dolore e altrettanta tristezza», l’ennesimo tragico incidente stradale mortale avvenuto questa mattina lungo la statale 106 jonica, nel comune di Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, dove hanno perso la vita due guardie giurate: Antonio CostantinoMassimiliano Ceccarelli, rispettivamente «la 16esima e la 17esima vittima sulla strada statale 106».

«L’Odv – si legge in una nota – intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana, intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politica: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106».

«Spiace dover constatare che, anche questa volta – continua la nota – in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria, esponenti politici nazionali non hanno perso l’occasione di promettere ed annunciare finanziamenti ed impegno per l’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria mentre nessuno di loro ha potuto spiegare ai calabresi cosa concretamente è stato già fatto: ovvero il nulla più assoluto. Questa è una vergogna che permane invariata da sempre nonostante sulla Statale 106 c’è chi continua a morire».

«Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – prosegue la nota – non accetta che si possa pensare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, per un investimento di oltre 10 miliardi di euro destinati alla criminalità organizzata, mentre 415 chilometri di costa jonica calabrese hanno una strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico che semina morte e disperazione da circa un secolo nell’assoluta indifferenza di uno Stato indegno e indifferente».

«L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine – conclude la nota – si stringe attorno alle Famiglie delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana». (rrc)

Basta Vittime sulla 106: Il Governo ha capito importanza della Statale 106 a 25 giorni dalle elezioni

Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha evidenziato che “la “Statale Jonica” è un’opera strategica per la Calabria” e che il Governo «finalmente ne è pienamente consapevole a 25 giorni dalle Elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale in Calabria nonostante nei mesi scorsi, con atti e fatti alla mano, ha dimostrato ben altro».

«Seppure il Governo – è stato spiegato – è “pienamente consapevole” di quanto la “Statale Jonica” è “strategica per la Calabria” occorre ricordare che il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica presieduto dal Presidente Mario Draghi nella sedute del 29 aprile ha dato parere favorevole alla realizzazione delle tratte dell’autostrada Pedemontana lombarda Lenate sul Saveso – Cesano Maderno e Cesano Maderno – Interconnessione con la Tangenziale Est, nella seduta del 9 giugno ha autorizzato l’utilizzo di 538,42 milioni di euro per interventi di completamento del sistema MO.S.E. di Venezia e nella seduta del 27 luglio ha approvato il progetto definitivo del “Completamento dello schema idrico Basento-Bradano in Basilicata».

«Il Governo – è stato ricordato – è talmente “pienamente consapevole” di quanto la “Statale Jonica” è “strategica per la Calabria” che nel Def 2021 (Documento di Economia e Finanza), pubblicato nei primi giorni di agosto scorso nell’allegato Infrastrutture non ha inserito neanche un intervento sulla Statale 106 Jonica. Vi è solo il Megalotto 3 già finanziato, approvato ed avviato nonostante i ritardi evidenti sulla realizzazione dell’Opera».

«A tutto ciò – ha proseguito l’Odv – occorre unire il fatto che il Governo, sugli oltre 220 miliardi di euro del Recovery Fund (o Pnrr), “pienamente consapevole” di quanto la “Statale Jonica” è “strategica per la Calabria” non ha previsto nemmeno un centesimo di euro d’investimenti per il completamento della Statale 106 in Calabria».

«Persino nel recente decreto legge infrastrutture approvato dal Governo pochi giorni fa – è stato spiegato – la piena consapevolezza di quanto la “Statale Jonica” è “strategica per la Calabria” è emersa quanto si è compreso che dei 4,6 miliardi di euro previsti per tutto il Sud neanche un centesimo di euro potrà essere utilizzato per l’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte”».

«Al Ministro Carfagna – hanno proseguito – occorrerebbe ricordare infatti, con una nuova interrogazione, che solo dallo scorso gennaio fino ad oggi sulla Statale 106 abbiamo purtroppo registrato 15 vittime: Anna Maria Concetta Cutuli (64 anni), Kawsu Ceesay (26 anni), Maria Mammone (87 anni), Valentino Po’ (80 anni), Altea Morelli (17 anni), Raffale Misuraca (19 anni), Vittorio Paone (28 anni), Domenico Malacrinò (55 anni), Ferdinando Marzano (87 anni), Akrem Ajarì (18 anni), la giovane mamma Eleonora Recchia (21 anni), Michela Praino (20 anni), Francesco Cannistrà (31 anni), Silvestro Romeo (52 anni) e la moglie Giusy Bruzzese (45 anni) che lasciano un giovane figlio di 11 anni».

«Una ultima evidente considerazione – che certamente non è sfuggita a molti – riguarda l’identità del deputato che ieri pomeriggio ha posto l’interrogazione – è stato evidenziato – si tratta del deputato di Coraggio Italia, Felice Maurizio D’Ettore, ed è davvero singolare che ad interrogare il Ministro per il Sud sulla Statale 106 sia stato addirittura un parlamentare nato a Napoli ed eletto nella circoscrizione Toscana. Possibile mai che neanche un parlamentare calabrese tra quelli al Governo ed all’opposizione si sia posto il problema di interrogare il Ministro per il Sud sulla “Statale Jonica”?».

«Infine, resta solo un dato – hanno concluso – tra quelli citati dal Ministro per il Sud Mara Carfagna, che corrisponde all’amara verità: ad oggi sulla Statale 106 sono disponibili circa 800 milioni di euro (che verranno utilizzati chissà quando)… Mancano almeno 9 miliardi per il completamento della Statale 106 e, nonostante le occasioni avute per finanziare l’ammodernamento anche di piccoli lotti, ad oggi non c’è neanche un centesimo di euro. Però dopo le elezioni regionali in Calabria i soldi ci saranno: e pioveranno dal cielo». (rrc)

Basta Vittime sulla 106: Politici parlano ora della Statale 106 per elezioni

C’è iondignazione, da parte dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, per le recenti dichiarazioni che diversi esponenti politici hanno rilasciato sulla Statale 106 e che, purtroppo, «sono solo l’ennesimo deplorevole tentativo di strumentalizzare un problema irrisolto da una certa “politica” per fini elettorali legati alle prossime imminenti elezioni regionali in Calabria».

«C’è l’on. Consigliere Regionale reggina Tilde Minasi (Lega) – ha scritto l’Odv – chiede al Governo “che la 106 divenga una priorità”. Bisognerebbe chiedere all’On. Minasi dov’era mentre l’attuale Governo sostenuto dalla Lega di Matteo Salvini approvava l’Allegato al Def (Documento di Economia e Finanza 2021), senza impegnare un solo centesimo di euro sulla Statale 106; mentre i ministri della Lega negli ultimi 3 Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) decidevano di non destinare alla Statale 106 un bel nulla, oppure mentre, si decideva di non destinare neanche un centesimo di euro dei 223 miliardi previsti dal Recovery Fund alla Statale 106 in Calabria.

«C’è il Parlamentare Europeo Vincenzo Sofo (Fratelli d’Italia) – continua Basta Vittime – chiede alla commissaria ai trasporti “di imporre al governo italiano la messa in sicurezza e l’inserimento della statale jonica nel progetto TEN-T”. Premesso che non è la Commissione Europea che deve “imporre” al Governo italiano delle scelte ma è, semmai, il Governo italiano che deve proporre alla Commissione dei progetti in cofinanziamento: quindi chieda a Salvini e Berlusconi… Ci chiediamo come mai l’On. Sofo, invece di scrivere una letterina alla Commissione Europea, ad un mese dalle elezioni regionali in Calabria, non abbia chiesto agli eurodeputati di Fratelli d’Italia di presentare una mozione per l’inserimento della Rete Ten-T del tratto di Statale 106 Catanzaro – Reggio Calabria che, ancora oggi, è tagliato fuori visto che, ancora oggi, è in atto in seno al Parlamento Europeo una discussione sulle Reti che dura già da mesi!».

«Inoltre – ha proseguito l’Odv – Minasi e Sofo potrebbero chiedere all’attuale assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo (la peggiore di sempre nella storia della Calabria), cosa ha fatto per la Statale 106 e perché, insieme, non hanno mai detto una sola parola a Giorgia Meloni, a Matteo Salvini ed a Silvio Berlusconi che da mesi, su tutte le reti ed in ogni occasione, sostengono che la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina “è una priorità infrastrutturale per la Calabria”. Inoltre, potrebbero chiedere a Roberto Occhiuto di designare come prossimo assessore regionale alle infrastrutture una figura più capace ed autorevole della Catalfamo!».

«C’è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà (Partito Democratico) – ha detto ancora l’Odv – che “è necessario intervenire in maniera decisa affinché si completi una volta per tutte il progetto di ammodernamento e di messa in sicurezza di una strada tanto pericolosa quanto importante per il territorio”, ma dimentica che nella partita per il Recovery Fond è stato il primo a lottare affinché venisse finanziato il Ponte sullo Stretto di Messina senza far nulla di veramente concreto affinché venissero risolti i problemi che restano intatti sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”».

«C’è l’on. senatrice Silvana Abate (M5S) – hanno detto ancora – che è impegnata sulla questione dei sottopassi di contrada Fuscolara e Lattughelle nel comune di Cassano all’Ionio (CS), dopo aver criticato, nelle scorse settimane il sindaco di Corigliano-Rossano per non aver approvato in consiglio comunale la delibera per la realizzazione del progetto di ammodernamento della Statale 106 nel tratto Sibari – Corigliano-Rossano pur consapevole che non esiste un progetto e neanche un finanziamento dell’Opera».

«Infine – hanno detto ancora – c’è il candidato alla carica di Governatore della Regione Calabria, Luigi De Magistris che contesta il Governo per aver deciso nel DEF 2021 di non investire un centesimo di euro per la Statale 106 ma evitò di dire anche una sola parola nei mesi scorsi quando tutti gli autorevoli esponenti del Governo di ogni parte politica in ogni occasione affermavamo che “il Ponte sullo Stretto è una priorità infrastrutturale per la Calabria”».

«Il Direttivo dell’O.d.V. – conclude la nota – stigmatizza le diverse dichiarazioni lette negli ultimi giorni. Basta chiacchiere della politica “politicante” sulla Statale 106! Vogliamo fatti, finanziamenti, cantieri che partono! Problemi risolti. Inaugurazioni di nuove tratte ammodernante della Statale 106. Siamo stanchi delle solite vergognose ed irrispettose prese di posizioni di una certa politica che si ripresentano puntualmente ogni volta che siamo di fronte ad una campagna elettorale e che offendono l’intelligenza e la dignità dei cittadini calabresi!». (rrm)

Basta Vittime sulla 106: «Il Governo ha deciso di non investire sulla Statale 106»

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, a seguito dell’analisi dell’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2021, dove sono programmate e finanziate le infrastrutture stradali di nuova realizzazione previste in Italia nei prossimi anni, ha sottolineato come «purtroppo, emerge l’assoluta inesistenza di interventi infrastrutturali programmati e finanziati per la realizzazione dell’ammodernamento della Statale 106 in Calabria».

«Nell’Allegato, infatti, viene solo riportato il Megalotto 3 (Sibari – Roseto Capo Spulico), già finanziato, approvato ed ormai avviato e, comunque, già inserito nel Def 2019 e 2020» ha detto l’Odv, spiegando che nel documento vi è l’ampliamento alla quarta corsia dell’autostrada A1 nella tratta Milano sud – Lodi; dell’autostrada A14 nella tratta nuovo svincolo di Ponte Rizzoli – Diramazione per Ravenna; del tratto Grosseto – Siena: lotto 4° e 9°; del tratto Siena – Bettolle (A1); del tratto Siena – Ruffolo. Ampliamento alla terza corsia anche per l’autostrada A13 nella tratta Monselice – Padova sud e nella tratta Bologna – Ferrara sud; sull’autostrada A12 nella tratta Cerveteri – Torrimpietra in carreggiata sud; sulla tangenziale di Catania dove è previsto anche l’adeguamento delle barriere di sicurezza; sull’autostrada A4 mediante nelle tratte tra San Donà di Piave ed Alvisopoli e tra Gonars e Villesse».

«Sono previsti – ha spiegato ancora l’Odv – lavori per la realizzazione di nuovi collegamenti autostradali: la Pedemontana Lombarda; la Pedemontana Veneta1; la Nuova Autostrada Regionale Cispadana; l’autostrada Campogalliano – Sassuolo tra l’autostrada A22 e la S.S. 467; la realizzazione della nuova tratta, Piovene Rocchette – Valle dell’Astico, di prosecuzione a nord dell’autostrada A31. Sono programmati anche gli interventi per il nuovo collegamento stradale costa – entroterra della Valfontanabuona (GE), per la realizzazione del raccordo Autostradale Parma – Terre Verdiane e per il nuovo collegamento Terre Verdiane – SP10».

«L’atteggiamento del Governo – ha dichiarato Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. – è davvero inaccettabile: decide di non investire nell’ammodernamento e nella messa in sicurezza della Statale 106 in Calabria e, ormai da due anni, inserisce nel Def il 3° Megalotto quasi a far capire che c’è già un intervento e, quindi, possiamo ritenerci soddisfatti. Il problema da far capire al Governo è molto semplice: il Megalotto 3 ammodernerà solo 39 chilometri di Statale 106 tra Roseto Capo Spulico e Sibari ma restano da ammodernare oltre 300 chilometri da Sibari fino a Reggio Calabria».

«Purtroppo paghiamo –  ha concluso il Presidente Caligiuri – una classe politica parlamentare incapace ed inetta che non è riuscita fino ad oggi ad ottenere alcun risultato se non quello di scaldare la sedia a Roma. Ciò, purtroppo, avrà conseguenze drammatiche dal momento che con il passare degli anni aumentano sinistri, vittime e feriti sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria». (rrm)

 

Basta Vittime sulla 106: Governo stanzia 13,5 miliardi di investimenti e alla 106 nulla

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha reso noto che il Governo ha stanziato ulteriori 13,5 miliardi di euro sulle infrastrutture, non è previsto «nessun intervento, nomina commissariale o finanziamento è previsto sulla Statale 106».

«Ciò – ha spiegato Basta Vittime – evidenzia, ancor di più, la totale incapacità e volontà politica del Governo, delle forze politiche che lo sostengono e di tutti i parlamentari calabresi d’intervenire sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria».

Il Governo, infatti, ha firmato i DCPM per 45 opere con la nomina di 20 commissari straordinari e, con la firma da parte del presidente Draghi, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dei Dpcm relativi a 45 opere e con la nomina di 20 Commissari straordinari, salgono in totale a 102 le opere finora commissariate per un valore complessivo di 96 miliardi di euro.

«In particolare – ha spiegato l’Odv – delle 45 opere oggetto dei Dpcm firmati ieri, 18 riguardano interventi relativi alle infrastrutture stradali per un valore 4,2 miliardi di euro, 15 infrastrutture ferroviarie per 6,9 miliardi di euro, 2 interventi per il trasporto rapido di massa per 1,8 miliardi di euro e 10 presidi di pubblica sicurezza per un valore di 0,596 miliardi di euro), per un totale di 13,5 miliardi di euro»

«Complessivamente – ha concluso – gli investimenti oggetto dei diversi commissariamenti approvati quest’anno sono così distribuiti per area territoriale: al Nord 28 opere per 28,7 miliardi di euro (30% del totale), al Centro 29 opere per 27,1 miliardi di euro (28%), al Sud 45 opere per 40,3 miliardi di euro (42%)». (rrm)

Ponte sullo Stretto, Basta Vittime sulla 106: Con metà dell’investimento si ammoderna Statale da Sibari a Locri

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha ribadito che, per il sodalizio, «il Ponte sullo Stretto non è assolutamente un’opera infrastrutturale d’interesse prioritario per la Regione Calabria», e che è «sconfortante che i parlamentari calabresi, tutti nelle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati, non abbiano osservato al ministro Enrico Giovannini che, con la metà dell’investimento necessario per realizzare il Ponte sullo Stretto, è possibile ammodernare su un tracciato a 4 corsie ex novo la Statale 106 da Sibari  fino a Locri».

«Allo stesso tempo – ha aggiunto l’Odv – dopo l’investimento di 9,4 miliardi di euro sull’alta capacità/alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria è fondamentale sottolineare ed evidenziare quanto le scelte del Governo e dei parlamentari calabresi, tutti sono concretamente e realmente indirizzate nella direzione di voler rendere ancor maggiore il divario infrastrutturale tra la costa jonica calabrese e quella tirrenica, ma anche con il resto del Mezzogiorno, del Centro-Nord Italia e con l’Europa. Queste scelte politiche, è evidente, daranno il colpo di grazia al futuro della costa jonica calabrese».

«Il ministro delle Infrastrutture Giovannini – ha spiegato Basta Vittime – è stato audito sull’Attraversamento dello Stretto di Messina dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati. Giovannini ha iniziato alle 8:35 spiegando che sul Ponte sullo Stretto di Messina furono istituite presso il Ministero delle Infrastrutture addirittura due gruppi di lavoro: uno il 27 agosto 2020 e l’altro il 3 settembre 2020 dall’ex ministro del Partito Democratico Paola De Micheli. Ha, poi, evidenziato che le motivazioni alla base della realizzazione di quest’opera sono riconducibili al “trend negativo della popolazione”, al “trend negativo dell’occupazione” ed al “trend negativo del Pil” parametri che – secondo il Ministro – grazie all’avvio del Ponte possono invece tornare a crescere».

«Le novità più interessanti – ha proseguito – che ha avuto modo di esternare il Ministro Giovannini sono essenzialmente due: la prima è quella relativa ai costi poiché, da ciò che emerge, il Ponte sullo Stretto di Messina potrà essere realizzato per importo totale di oltre 10 miliardi di euro; è stato già disposto con la Legge di Bilancio del 2021 un finanziamento di 50 milioni di euro per la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica al fine di confrontare le due soluzioni di collegamento che potrebbe concludersi entro la primavera del 2022, così da avviare un dibattito pubblico sull’opera ed ha, infine, annunciato l’istituzione di un nuovo gruppo di lavoro dedicato a supportare e coordinare l’intero processo, con la partecipazione di esperti e rappresentanti dei Ministeri coinvolti».

«Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni – ha spiegato Basta Vittime – i deputati Paolo Ficara (M5S) che osserva che il contenuto della 158 pagine della relazione sul Ponte sullo Stretto è parecchio lacunosa su molti aspetti; Stefania Prestigiacomo (FI) chiede al ministro perché viene dato peso al lavoro dei due Gruppi di Lavoro istituiti dalla ex ministra del PD De Micheli e non, invece, all’iter procedurale dell’Opera che dura da decenni ed è – dal punto di vista legale – l’unico faro da seguire; Chiara Braga (PD) rivendica la straordinario importanza del lavoro svolto dai due Gruppi di Lavoro; Edoardo Rixi (Lega) chiede al Ministro quanto è costato allo Stato il lavoro svolto dai due Gruppi di Lavoro; Luciano Nobili (IV) chiede di partire subito; Tommaso Foti (Fdi) afferma che Fratelli d’Italia è favorevole al Ponte; Rossella Muroni (M-MAIE-PSI-FE) chiede ulteriori approfondimenti su un’opera che è molto complessa; Matilde Siracusano (FI) asserisce che lo sviluppo del Mezzogiorno passa dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto; Giulia Grillo (M5S) chiede al ministro una analisi costi-benefici sul Ponte sullo Stretto; Alessandro Pagano (Lega) afferma che son serviti 8 mesi e due gruppi di lavoro per leggere informazioni che erano già note; Roberto Morassut (PD) chiede approfondimenti sulla questione ambientale legata alla realizzazione dell’opera».

«Insieme gli interventi della lombarda Braga – ha concluso Basta Vittime SS 106 – sulla dell’emiliano romagnolo Foti, della pugliese Muroni, del ligure Rixi, dei laziali Morassut e Nobili, e dei siciliani Prestigiacomo, Siracusano, Grillo e Pagano vi sono anche quelli di due parlamentari calabresi: Vincenza Bruno Bossio (PD) che ricorda la mozione firmata dai 21 parlamentari del PD in cui si chiedeva di realizzare il Ponte sullo Stretto e rivendica la carenza infrastrutturale ad oggi esistente da Salerno a Reggio Calabria e Domenico Furgiuele (Lega) che propone al ministro di chiedere all’Europa il 20% del costo del Ponte sullo Stretto e propone di realizzare senza perdite di tempo il progetto a tre campate». (rrm)