Varì: Avviate procedure per attuare interventi per beni culturali

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha reso noto che sono state avviate  le procedure per l’attuazione degli interventi relativi ai beni culturali, ai piccoli centri storici e al patrimonio ecclesiastico della Calabria, previsti nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027.

L’approvazione dei decreti che sanciscono le convenzioni tra la Regione e gli enti attuatori rappresenta un passaggio cruciale per l’avvio delle attività di progettazione e la successiva realizzazione degli interventi sul territorio.

Questi interventi si inseriscono nell’ambito delle iniziative strategiche dell’Accordo di Coesione sottoscritto il 16 febbraio 2024 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

«Questi interventi, voluti dal Governo regionale guidato dal Presidente Occhiuto – ha spiegato – rappresentano un passo fondamentale per la valorizzazione del patrimonio culturale della Calabria, un asset strategico per lo sviluppo sociale ed economico della nostra Regione. Ringrazio le strutture del Dipartimento e tutti gli enti beneficiari per il lavoro finora svolto e per l’impegno che continueranno a mettere in questa importante sfida. La cultura è una chiave fondamentale per la crescita delle nostre comunità e per il futuro del territorio».

«Nei primi mesi del prossimo anno – ha concluso Varì – verrà promossa una manifestazione di interesse rivolta agli enti locali e a tutti i soggetti potenzialmente interessati per l’individuazione di nuovi interventi sulla base degli indirizzi strategici previsti nella DGR n. 493 del 13 settembre 2024».

I progetti oggetto delle convenzioni riguardano:
Palazzo Giffone a Tropea, un intervento attuato dal Comune di Tropea, che ha un costo totale di euro 5.627.909,00 e prevede il recupero e la valorizzazione di questo edificio storico, destinato a ospitare eventi culturali e iniziative per la promozione turistica. L’obiettivo è trasformare il palazzo in un centro di riferimento per attività culturali e turistiche, rafforzando l’attrattività del borgo.

Casino Mollo nei Giganti della Sila: la riqualificazione della struttura storica, attuata dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), prevede la creazione di uno spazio dedicato all’accoglienza e ai servizi per i visitatori del celebre bosco monumentale. Con un costo totale di euro 2.445.598,72, di cui 1.603.250,45 euro cui a valere su FSC 2021 – 2027, il progetto mira a valorizzare il patrimonio naturalistico della Sila in chiave sostenibile.

Polo Museale dell’Alto Pollino: il progetto prevede un investimento totale di euro 8.517.443,00 per la realizzazione di un museo diffuso, integrando percorsi espositivi di alto valore culturale e paesaggistico. A Laino Borgo, l’intervento prevede un rafforzato programma di scavi archeologici in corso di esecuzione, sarà inoltre realizzato un Museo che potrà ospitare i reperti che saranno prodotti durante l’esecuzione. A Papasidero, l’intervento si concentrerà sulla valorizzazione del sito archeologico delle grotte del Romito, con la realizzazione di un Museo che consentirà di migliorare la fruizione storica e culturale del sito.

Borgo di Tiriolo: gli interventi, attuati dal Comune di Tiriolo, prevedono un investimento totale di euro 2.673.257,00 per la valorizzazione delle aree e delle strutture storiche del borgo. L’obiettivo è quello di creare un circuito turistico e culturale che promuova le specificità del territorio, incentivando la crescita economica e culturale della comunità.

Santuario di San Francesco di Paola: l’intervento, attuato dall’Ente Ecclesiastico “Provincia di San Francesco di Paola – Ordine dei Minimi”, prevede un investimento di euro 9.818.000,00 per il restauro e la valorizzazione del complesso storico-artistico dedicato al santo patrono della Calabria.

Alla ripresa delle attività dopo la pausa natalizia, saranno avviate le procedure per l’attuazione degli ulteriori interventi già individuati nell’ambito dell’Accordo di Coesione: la valorizzazione area e pertinenze Santuario Madonna dello Scoglio nel comune di Placanica e il completamento del palazzo Miceli nel Comune di Longobardi. (rcz)

 

L’OPINIONE / Angelo Sposato: È necessario un rilancio dei siti archeologici e beni culturali per renderli vettori di sviluppo

di ANGELO SPOSATO – Il Vinitaly svolto in Calabria nella splendida cornice del parco archeologico di Sibari è stato un evento positivo per la nostra regione.

Ora è necessario un rilancio dei siti archeologici e dei beni culturali per renderli vettori di sviluppo e promozione della Calabria e del territorio. Riprendere le campagne di scavi nei siti archeologici (ferme a Paolo Orsi e Umberto Zanotti Bianco) è fondamentale, così come fondamentale è il coinvolgimento delle nostre università per un progetto di rilancio complessivo del patrimonio ambientale e culturale che possa coniugare il binomio beni culturali-turismo con il coinvolgimento del Ministero dei beni culturali, della regione e delle università.
Va recuperato il gap infrastrutturale, a partire dal tema dei collegamenti, dall’alta velocità, elettrificazione della linea ferroviaria Jonica e dalla velocizzazione dei lavori della SS 106 già finanziati ed individuate le risorse per l’intero tracciato.
Servono collegamenti veloci ed un sistema aeroportuale efficiente e adeguato alle reali possibilità dei cittadini. Sono troppo alte le tariffe di treni e aerei per l’uscita e l’entrata della Calabria.
A proposito di trasporto aereo, nei mesi scorsi avevo proposto al Presidente della regione di intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a Mattia Preti e far diventare l’hub aeroportuale anche un incubatore di divulgazione e promozione culturale. (as)
[Angelo Sposato è segretario generale della Cgil Calabria]

Beni culturali in Calabria, Rapani (Fdi): Il Ministero sblocchi i vincitori dei concorsi

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha presentato una interrogazione, chiedendo al ministero della Cultura «se sia a conoscenza dei problemi che gravano sul comparto della cultura calabrese e se intenda sbloccare la condizione di stasi dei vincitori dei concorsi del Ministero stesso per ripianare le piante organiche e garantire la piena operatività dei musei e dei siti archeologici calabresi».

«I musei calabresi rappresentano una ricchezza inestimabile per la nostra regione. Reggio, Locri Epizefiri, Sibari – ha evidenziato – sono solo tre eccellenze rispetto ai beni architettonici conservati in Calabria e che meriterebbero di entrare a far parte del novero del patrimonio Unesco. Mi preoccupa, però, l’impiego delle risorse umane nella gestione dei tanti patrimoni calabresi».

«Mi preoccupa ancora – ho riferito al Ministero – la notizia, riportata da fonti di stampa, rispetto al rischio di una prossima chiusura di musei e siti archeologici calabresi. Peraltro, secondo i sindacati le strutture calabresi sono ormai svuotate di dipendenti dopo l’emorragia determinata dai pensionamenti a cui non è corrisposto un adeguato turnover. La situazione più eclatante, rilevata già qualche mese fa, riguarda la Soprintendenza di Catanzaro e Crotone dove sono in servizio soltanto quattro persone (due amministrativi, un centralista e un architetto) che lavorano sotto la direzione dell’architetta Stefania Argenti, su una pianta organica ministeriale che ne contempla ben trentacinque».

«Allarmante, in particolare, la situazione dei siti pertinenti il Parco archeologico di Sibari e della Direzione regionale musei – ha proseguito Rapani – dove il personale di accoglienza e vigilanza in servizio, già numericamente inferiore di oltre il 50% rispetto all’organico previsto, sarà a breve ulteriormente ridotto in vista dei pensionamenti ormai prossimi, a tal punto da non poter più garantire l’apertura nei prossimi mesi estivi».

«E se non si interverrà tempestivamente, tale situazione rischia di penalizzare la Calabria nell’accessibilità, fruibilità e promozione, soprattutto in vista della stagione turistica alle porte – ha concluso – di un patrimonio di inestimabile valore, quello archeologico e culturale, che costituisce una delle realtà più positive della regione; un patrimonio che, invece, deve costituire la leva strategica per il rilancio culturale, economico e sociale della Calabria». (rp)

L’assessore Varì chiarisce su dichiarazioni di Orrico: Il bando presente sul sito da luglio

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, è intervenuto in merito alle dichiarazioni rilasciate dalla deputata del Movimento 5 StelleAnna Laura Orrico, che ha dichiarato che sul portale della Regione Calabria non sia stata pubblicata la notizia della proroga dei termini per la partecipazione all’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale a valere sul Pnrr.

«Come è facilmente verificabile on line – ha dichiarato Varì – sul portale web istituzionale della Regione Calabria (https://regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?29288) è presente, sin dal 15 luglio 2022, la notizia dal titolo “Nuovi termini di apertura dello sportello di presentazione delle domande Restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale” con la quale si informa che “la Regione Calabria ha determinato la riapertura dei termini per la presentazione delle domande, a partire dalle ore 12:00 del 18 luglio 2022 e fino alle ore 16:59 del 30 settembre 2022».

«Il Governo di centrodestra della Regione Calabria – ha concluso Varì – è sempre stato attento, con grande senso di responsabilità, a cogliere ogni opportunità offerta dal PNRR e dagli altri fondi comunitari e nazionali. Le disattenzioni provengono invece da chi, travolto dalla campagna elettorale, evidentemente non si cura di verificare quanto afferma. Faccio comunque il mio in bocca al lupo all’On. Orrico in vista dell’appuntamento elettorale del 25 settembre prossimo». (rcz)

L’OPINIONE/ La Calabria e quel bisogno “assoluto” di competenze

di SANDRO DATTILO – Da molto tempo registro continue lamentele sull’inefficienza delle strutture a cui è demandato il compito di conservare mantenere il patrimonio culturale del nostro territorio. Aldilà dell’attuale oggetto in discussione, il rifacimento di Piazza De Nava, vi siete mai chiesti il motivo di questa inefficienza? Quale sia la reale mission della Soprintendenza? Chi governa l’ufficio? Quali siano le competenze tecniche culturali che governano?
Se vi siete posti questi interrogativi e avete dato le giuste risposte dovreste rivolgere i vostri appelli (nel caso specifico a mio parere corretti) alla buona politica, non quella dell’amico ma quella delle competenze. E già perché una regione come la Calabria, ricca non di beni ma di veri tesori culturali, deve pretendere Soprintendenti capaci, che conoscono il territorio, lo difendano dagli attacchi dei novelli Attila, che sappiano indirizzarne ogni iniziativa di sviluppo; non c’è bisogno di Soprintendenti che operino una cristallizzazione dello stato di fatto ma un’armonica crescita nel rispetto delle peculiarità culturali e ambientali della nostra Terra.
Sono circa vent’anni che la Calabria è stata abbandonata dal Ministero già dei Beni Culturali che, distratto nel perseguire una serie infinita di modifiche regolamentari e norme, ha tralasciato di interessarsi della qualità e capacità del proprio personale, tecnici che sono la cerniera con il mondo reale, vero motore dell’intero sistema. Si potrà allestire il più bel ristorante del mondo ma senza il cuoco…
Per chi scrive sarebbe facile dire “ve lo avevo detto”, avendo preannunciato il disastro: piuttosto che rinvangare il passato, rinnovo un fortissimo appello alla classe dirigente reggina, e aggiungerei quella regionale, insieme ai politici di centrodestra e di centrosinistra che hanno il potere di incidere in questo vortice che sta distruggendo quello che rimane delle migliori risorse ambientali/culturali calabresi.

Vanno allontanati i mercanti dal Tempio, va richiesto un Soprintendente capace che sappia innanzitutto distinguere, tra i tanti che incontrerà, i farisei e i sadducei. (sd)

La Regione stanzia 1 milione di euro per “rivitalizzazione” dei luoghi della cultura

La Regione Calabria, con l’Avviso Pubblico per il Sostegno di attività di animazione nei beni culturali, ha stanziato 1 milione di euro per la “rivitalizzazione” dei luoghi della cultura, con particolare attenzione alle aree di maggiore attrazione turistica, mediante la promozione e la realizzazione di attività di animazione che favoriscano la fruizione attiva e partecipativa dei beni culturali pubblici.

L’Avviso prevede, infatti, la concessione di un aiuto economico che sia pari del 80% della spesa complessiva ritenuta ammissibile per un massimo di 40 mila euro per la realizzazione del piano di attività di animazione (annualità 2020) a soggetti pubblici e privati, in forma singola o associata, che dimostrino di esercitare da almeno due anni la piena gestione di un bene culturale (quali ad esempio aree archeologiche, anfiteatri, musei, edifici storici, castelli, biblioteche etc.) collocato all’interno della regione.

Le attività oggetto dell’Avviso, che si inquadrano nella scheda pilastro delle nuove operazioni nr. 7 del Pac 2007/2013, perseguono di fatto la coesione sociale proponendo una modalità di fruizione che comprenda, oltre la visita del luogo, un’esperienza attiva di conoscenza e sperimentazione dell’identità del territorio in cui insiste quel bene culturale.

Sono finanziabili, infatti, le proposte progettuali che prevedono attività di esibizione artistica (ad. esempio cantastorie, attori, danzatori, musicisti, pittori, poeti, etc..), laboratori artigianali o culturali inerenti tutte le espressioni artistiche di qualità prodotte negli ambiti quali il teatro, la musica, l’opera, la danza, l’arte di strada e ogni forma di produzione e diffusione dell’arte e della letteratura. Le proposte progettuali relative alle attività di animazione nei beni culturali devono svolgersi entro il 31 gennaio 2021, ed essere articolate con chiarezza nel Piano delle attività di progetto.

Il Piano deve altresì prevedere attività, esibizioni e/o laboratori in lingua inglese, tale da favorire e rafforzare l’offerta rivolta ai turisti stranieri.

L’Avviso si può consultare a questo link (rrm)

In copertina, i ruderi del Castello di Condojanni, frazione di Sant’Ilario dello Jonio, foto di Nino Spirlì

MELISSA – Un workshop sull’innovazione 4.0 dei beni culturali

Oggi, a Melissa, alle 11.00, presso la Torre Guardia Aragonese, un workshop sull’incentivazione del turismo e la fruizione dei beni culturali.

L’evento è stato organizzato da Gal Kroton, e si rivolge, principalmente, a tutti quei soggetti interessati del crotonese, istituzionali e privati, e verterà su dispositivi e servizi di sviluppo per il territorio con l’applicazione di strumenti innovativi per la valorizzazione dei beni culturali e della promozione turistica del territorio.

«Il turismo moderno – si legge in una nota degli organizzatori – si è trasformato, ormai, da semplice visita a esperienza immersiva nel contesto locale e territoriale di permanenza».

«Tutto questo – prosegue la nota – porta a strutturare una nuova strategia che sappia potenziare i servizi turistici, dall’accoglienza all’accessibilità e raggiungibilità dei luoghi, richiedendo azioni e servizi che incrementino la sostenibilità, con l’obiettivo di incentivare le presenze nei diversi status sociali e di ridurre i costi dei servizi al turismo».

«In simili scenari di sviluppo turistico – conclude la nota degli organizzatori – le applicazioni offerte dalla Comunicazione Visiva e dalla Realtà Aumentata svolgono un ruolo fondamentale, di grande supporto alla promozione, organizzazione, gestione, incentivazione del turismo e fruizione dei beni culturali».

Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali del presidente del GAL Kroton, Natale Carvello, gli interventi dell’esperto in marketing territoriale, Valerio Caparelli, e dell’esperto in soluzioni innovative della Skylab Studios, Marco Piastra. (rkr)

In copertina, un esempio di comunicazione visiva.