cantautore Dario Brunori e il direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari Filippo Demma sono Cittadini onorari di Cassano

Il cantautore Dario Brunori e il direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari Filippo Demma sono ufficialmente cittadini onorari di Cassano All’Ionio. Lo ha stabilito il Consiglio comunale di Cassano allo Ionio, presieduto da Lino Notaristefano.

Tanti gli interventi che si sono registrati nel corso dei lavori in particolare su Brunori e Demma.

«Per il suo instancabile impegno – recita la motivazione scelta per conferire una delle massime onorificenze comunali a Brunori Sas letta dal sindaco Giovanni Papasso – nel promuovere la cultura e il patrimonio della nostra terra e della nostra Regione. Perché ha sempre portato e porta con sé, nelle sue canzoni e nei suoi interventi pubblici, l’amore per la Calabria, trasformandola in uno dei temi centrali della sua arte».

«La sua musica e le sue parole, soprattutto dopo Sanremo –  ha continuato Papasso – permettono alla Calabria di raggiungere un pubblico vastissimo, mettendo in luce la bellezza, la cultura e le tradizioni di una terra che spesso è rimasta nell’ombra. “Una terra – come dice lui stesso – di contrasti, dove la bellezza convive con le difficoltà, dove il senso di appartenenza si scontra con il desiderio di esplorare altro. È un rapporto viscerale, di amore e di disillusione”. Con il suo impegno ha contribuito a rafforzare l’identità calabrese e a dimostrare come la nostra regione possa essere protagonista sulla scena musicale nazionale. Per tutto ciò, Dario Brunori è una delle figure più rappresentative della nostra terra e merita di essere onorato dalla città di Cassano All’Ionio».

Mentre al professore Demma il riconoscimento è arrivato «per il suo straordinario lavoro nel rilancio e nella valorizzazione del patrimonio storico e archeologico del territorio di Cassano All’Ionio, della Sibaritide e della Calabria. Per aver, in particolare, dedicato la sua carriera alla scoperta e alla valorizzazione dell’antica Sybaris, una delle più importanti città dell’antichità, culla della civiltà moderna, antenata delle odierne polis, riportando alla luce tesori archeologici che raccontano la grandezza del nostro passato».

«Il suo impegno costante – ha continuato il primo cittadino – ha reso possibile la restituzione alla comunità di una parte fondamentale della nostra identità culturale, attirando l’attenzione internazionale sul sito archeologico di Sibari e sull’intero comprensorio. Grazie al suo lavoro, oggi Sibari non è solo un luogo di memoria storica, ma una realtà viva che si proietta verso il futuro, con nuove opportunità di crescita e sviluppo. Filippo Demma è il custode di questa ricchezza e, con il suo lavoro, ha reso Cassano All’Ionio e Sibari un faro per la valorizzazione del patrimonio culturale».

«Brunori e Demma – ha rimarcato il sindaco Papasso – si sposano perfettamente con la nostra idea che abbiamo di valorizzazione del territorio. Entrambi, con il loro operato, sono diventati ambasciatori della bellezza e della storia della Calabria e di Cassano Sibari. Lo stesso modus operandi messo in campo dalla nostra amministrazione con Cassano Sibari per parlare delle nostre meraviglie e di quanto di bello c’è sul nostro territorio. Per questi motivi li abbiamo voluti come cittadini onorari, in segno di riconoscimento per il loro instancabile lavoro a favore della nostra meravigliosa terra».

Prima della votazione finale, nel corso della sua dichiarazione di voto, il Presidente del Consiglio Comunale Lino Notaristefano ha lanciato ai colleghi consiglieri la proposta di inserire tra i nuovi cittadini cassanesi anche Claudio Dionesalvi, professore e giornalista cosentino, che da oltre vent’anni lavora senza risparmiarsi a Lauropoli in una delle zone più difficili del territorio cassanese.

La proposta è stata positivamente accolta dal Sindaco Gianni Papasso, che per abbreviare l’iter burocratico ha chiesto al consiglio comunale di delegare la giunta comunale a deliberare per il conferimento della cittadinanza a Claudio Dionesalvi. La civica assise approvato all’unanimità e, dunque, nei prossimi giorni la giunta comunale si riunirà per ufficializzare la decisione.

Oltre al conferimento delle cittadinanze onorarie, il Consiglio comunale ha discusso di altri due punti all’ordine del giorno: il primo ha riguardato l’approvazione dei lavori pubblici di somma urgenza (avvenuta a maggioranza e con l’astensione della minoranza) per la sistemazione strutturale e la riqualificazione funzionale del potabilizzatore del complesso nautico dei Laghi di Sibari. Successivamente si è approvata (all’unanimità) l’acquisizione a titolo gratuito di quote azionarie capitale sociale So.Ri.Cal. S.p.A. (rcs)

Sanremo il Festival a Olly, terzo posto per Brunori Sas

Dalla cinquina finale esce vincitore del 75° Festival di Sanremo un pressoché sconosciuto Olly con la sua Bastarda nostalgia. Incredulo e felice il 23enne genovese. Sul podio al terzo posto Brunori Sas preceduto da Lucio Corsi. Al terzo posto Fedez e Simone Cristicchi. Il risultato è la somma del televoto (34%)con quello delle radio (33%) e della Sala Stampa (33%). Risultato che non è stato apprezzato dalla platea sanremese del Teatro Ariston che ha fischiato l’esclusione di Giorgia e Achille Lauro dalla cinquina finale. Rivedi l’esibizione di Brunori Sas su RaiPlay. Dario Brunori ha vinto anche il Premio intitolato a Sergio Bardotti per il miglior testo.
Il Presidente Occhiuto ha voluto esprimere con un messaggio l’orgoglio di tutta la Calabria: «Terzo posto assoluto nella classifica finale e il prestigioso premio ’Sergio Bardotti’ per il miglior testo. Tutta la Calabria è orgogliosa di Brunori Sas, un cantautore straordinario che con la sua poesia ‘L’albero delle noci’ ha incantato il Festival di Sanremo.
Congratulazioni Dario».

Questa la classifica finale del 75° festival:

1. Olly

2. Lucio Corsi

3. Brunori Sas

4. Fedez

5. Simone Cristicchi

6. Giorgia

7. Achille Lauro

8. Francesco Gabbani

9. Irama

10. Coma_Cose

11. Bresh

12. Elodie

13. Noemi

14. The Kolors

15. Rocco Hunt

16. Willie Peyote

17. Sarah Toscano

18. Shablo

19. Rose Villain

20. Joan Thiele

21. Francesca Michielin

22. Modà

23. Massimo Ranieri

24. Serena Brancale

Il cantautore Brunori Sas incanta Sanremo

di FRANK GAGLIARDIMartedì, a mezzanotte, ha debuttato per la prima volta al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, il nostro amato cantautore cosentino, Brunori Sas, con la canzone che ha voluto dedicare a sua figlia Fiammetta: L’albero delle noci.

Troppo tardi la sua esibizione sul palco dell’Ariston e quindi la maggior parte dei telespettatori erano ormai a letto e non hanno potuto godere la sua esibizione intima e commovente. Apprendiamo che la sua canzone è stata la più votata della serata. Quanti ricordi sono affiorati nella mia mente mentre l’ascoltavo: L’albero delle noci di Manzoniana memoria, la mia tanto amata e martoriata terra di Calabria e la famosa “Scirubetta”, quella dolcezza tipica che si faceva una volta nei nostri paesi quando la neve cadeva in abbondanza ed ancora non c’erano nei bar i gelati Motta, Alemagna, etc. Non c’erano i gelati, ma non c’erano neppure le cinque o dieci lire di una volta. 

La neve fresca messa in un bicchiere o in una tazza con l’aggiunta di miele di fichi o di vincotto. Che prelibatezza! Quanti ricordi! Da piccolo andavo a raccogliere la neve caduta sulle foglie delle rape del giardino perché là era più pura e poi la mischiavo col “vinucuottu”. Era la “scirubetta”. In quei tempi lontani era non solo la prima ma anche la sola forma di gelato o di granita che riuscivamo ad assaggiare.

E mi sovvengono i gelatai di una volta che nelle fiere e nei mercati esponevano la merce su un tavolo: bottiglie piene di essenze di vario colore e un lungo pezzo di ghiaccio. Questo veniva triturato con un aggeggio simile alla pialla del falegname. Il ghiaccio triturato poi messo nel bicchiere insieme al gusto preferito. Era l’odierno sorbetto, la granita, la scirubetta. Va di moda ora specialmente a Roma. È la famosa: Grattachecca. E poi l’albero di cui parla Brunori mi ricordano I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, la pianta di noce e il famoso miracolo raccontato da Fra Galdino. Non ve lo ricordate, amici lettori?

È passato davvero troppo tempo dalle scuole superiori. Brunori vive in un paesino, San Fili, e dalla sua finestra di casa vede l’albero delle noci che è poi diventato un’ispirazione. “Negli anni mi sono convinto che contenga le mie canzoni e me le suggerisca”. Il testo della canzone, profondo e toccante, ha avuto già un enorme successo.

La sua canzone è data da chi se ne intende vincitrice del 75 Festival della Canzone Italiana. Non solo martedì sera la canzone di Brunori si è classificata al primo posto, ma il suo testo è stato considerato il migliore di tutti secondo l’Accademia della Crusca.

REGGIO – Il 23 maggio Brunori Sas all’Accademia di Belle Arti

Il 23 maggio, all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dalle 9.30, si terrà l’incontro con il cantautore calabrese Brunori Sas.

Autore tra i più amati per la rara sensibilità poetica che lo lega alla grande scuola del cantautorato italiano, per la sua abilità nel passare dal racconto intimista all’affondo sociale, autocritico, graffiante e alto come i picchi della sua voce, Brunori ha raccolto l’invito dell’amico video maker Giacomo Triglia, regista e professore all’AbaRC.

Triglia ha iniziato proprio con Brunori nel 2009 a produrre video musicali per non fermarsi più, dai Maneskin a Francesca Michelin fino al lavoro girato in Calabria per Jovanotti dal titolo “Alla salute”. Proprio sullo stretto legame tra immagini in movimento e musica verterà l’incontro arricchito dalle esperienze personali dei due professionisti dello spettacolo, focalizzato sulla creazione di video musicali e colonne sonore per il cinema. Incontro che si preannuncia molto affollato per la popolarità dei due protagonisti, per la verve e la simpatia irriverente di Brunori che già si evince dalle sue canzoni come “Figli della borghesia” o “Al di là dell’amore”, per la bravura di entrambi quando brillano all’unisono nel visionario racconto per immagini e musica “Al di là dell’amore”. (rrc)

CATANZARO – Brunori Sas al Centro Calabrese di Solidarietà

Nei giorni scorsi, al Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro si è svolto il concerto di Brunori Sas, accompagnato da Mirko Onofrio.

Un momento intenso e intimo nel corso del quale Dario Brunori, amatissimo cantautore e musicista calabrese, ha avuto modo di conoscere la realtà del Centro calabrese per come raccontata dalla presidente Isolina Mantelli e da Gianni Merando, componente del direttivo.

«La nostra è una realtà sospesa – ha spiegato la presidente – una comunità che si è ritagliata uno spazio tra una realtà brutta di partenza e il futuro di speranza che abbiamo davanti. Siamo in una terra di mezzo in cui raccogliamo e raccontiamo storie». Storie di cadute e sconfitte, di dolore e paura che in questo luogo diventato comunità dove gli errori si trasformano in opportunità che Brunori sa mettere in musica.

La musica parte, e la grande sala di Villa Emilia che diventa mensa, luogo di culto e spazio di convivialità diventa un prato verde per un concerto speciale: e si susseguono pezzi forti, importanti, conosciuti che sanno vibrare e toccare il profondo dell’animo di chi ascolta, con il proprio bagaglio di vissuto. Da “Le quattro volte”, fino ad “Al di là dell’amore” e “Canzoni intelligenti”, per passare “La vita liquida”, “Il mondo si divide” “La verità” fino a “Per due che come noi”, ed infine “Guardia ‘82”.

«Quando partecipo a questo tipo di incontri e ho modo di portare le mie canzoni, vado via con una bella pace nel cuore perché mi sembra di aver speso bene il mio tempo: non ho fatto “dono” ma ho proprio condiviso – ha spiegato Brunori –. In queste occasioni, quando canto del richiamo alla necessità di fare un bilancio, di essere duri con se stessi ma non con l’idea del disincanto per trovare un nuovo incanto e mi sembra che le parole e la musica assumano un significato ancora più intenso. Ho modo di verificare fino a che punto, in un certo sento, mi sento più onesto».

«Scrivo spesso del dolore e di come questo può diventare un motore – ha detto ancora parlando con gli ospiti e i volontari – questo è uno dei contesti più adatti, mi fa davvero piacere quando posso verificare che le mie parole sono in grado di restituire qualcosa».

Brunori sottolinea anche l’importanza del concetto di essere parte di una comunità.

«Il contesto in cui viviamo ci spinge ad essere individualisti. Gli ultimi accadimenti non ultima la pandemia ci stanno spingendo a stare tutti dentro casa, lontani fisicamente n questo momento sono molto interessato ad incontrare le persone in carne e ossa penso che quello dell’incontro sia quasi un atto politico».

Dario Brunori non si tira indietro: foto, abbracci, sorrisi per suggellare un incontro indimenticabile, addolcito anche dal laboratorio di pasticceria del Centro calabrese. Grazie alla passione e al talento dei ragazzi e delle ragazze formati nei mesi scorsi, infatti, il laboratorio ha preparato un buffet di dolci.

Al termine dell’incontro, a Dario Brunori e Mirko Onofrio hanno ricevuto la “Filosofia del Centro”. Ai due musicisti il ringraziamento sentito del Centro calabrese di Solidarietà. (rcz)

Al cantautore calabrese Brunori Sas il “Nastro d’Argento”

Strepitosa “doppietta” per il cantautore cosentino Brunori Sas che, dopo la Targa Tenco vinta con il suo album Cip!, si aggiudica il Nastro d’Argento per aver realizzato la miglior colonna sonora per il film Odio l’estate di AldoGiovanniGiacomo.

«Ricevere il Nastro d’Argento proprio oggi (ieri ndr.) fa strano – ha scritto su Facebook l’artista –. Aggiungere altro suonerebbe retorico. Ringrazio la produzione di Odio l’estate, Aldo, Giovanni e Giacomo e in particolare Massimo Venier che è riuscito a tirar fuori una commedia delicata e divertente nonostante le mie musiche notoriamente deprimenti. Ci tengo a condividere questo nuovo importante traguardo con i miei collaboratori di sempre, artisti ma soprattutto amici preziosi». (rrm).