Assocastelli e Unistrada: formare figure per promuovere il patrimonio calabrese

Un percorso innovativo per giovani, imprenditori e professionisti che consente di gestire e lavorare con il patrimonio calabrese è l’iniziativa promossa da Assocastelli e l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.

L’obiettivo del percorso – ideato da Roberta Caldovino, console di Assocastelli in Calabria, dal prof. Domenico Siclari, proRettore e di Elisa Vermiglio, docente di Storia Medievale a Unistrada,  a cui si sono poi uniti Ivan Drogo Inglese, presidente di Assocastelli e di Assopatrimonio e il Rettore Antonino Zumbo – è quello di attivare percorsi didattici e formativi per tutti coloro che intendono svolgere attività imprenditoriali e professionali nel settore della promozione e valorizzazione del patrimonio calabrese e tra questi rientra anche l’intera filiera del turismo.

Nei prossimi giorni verrà presentata l’offerta formativa rivolta a imprenditori (gestori e proprietari di strutture storiche) e professionisti (quali architetti) ma anche responsabili di strutture museali.

Insomma una modalità innovativa che punta a creare e addirittura ad esportare un “modello Calabria” basato su competenza, efficienza e metodo.

«La Calabria è culla della civiltà dai tempi della Magna Grecia – ha dichiarato il presidente Drogo Inglese – dunque in questa terra non è possibile avviare iniziative che interessano il patrimonio senza partire dai luoghi preposti alla divulgazione della conoscenza culturale, quali sono le università. Meglio se con una visione internazionale».

Quello con Unistrada è il secondo accordo stipulato da Assocastelli, preceduto solo dall’analogo con l’università Iulm di Milano dove dal prossimo ottobre partirà l’executive master in heritage management.

L’iniziativa verrà presentata al presidente della Regione Calabria Jole Santelli e al vicepresidente della Regione con delega alla Cultura, Antonino Spirlì.

«Auspichiamo l’adesione degli architetti a questa importante iniziativa» ha dichiarato la console Roberta Caldovino che in Calabria è coadiuvata da Giuseppe Lonetti, già prorettore dell’Università Mediterranea e ora presidente di Assocastelli Tropea, la città che ambisce al ruolo di capitale italiana della cultura. (rrm)

In copertina, Roberta Caldovino e il barone Ivan Drogo Inglese

L’appello di Federalberghi Calabria: interventi urgenti per sostenere le imprese del turismo

C’è ancora tanta preoccupazione per il Turismo, un settore che è stato danneggiato gravemente dall’emergenza sanitaria, e che rischia il collasso.

A ribadire la necessità di «un cambio di passo» e di «interventi urgenti volti a sostenere le imprese del turismo» è Giancarlo Formica, presidente degli Albergatori della provincia di Cosenza.

«Tutti gli imprenditori del settore – ha dichiarato il presidente Formica  – si stanno chiedendo come e quando potranno ripartire. Ci sono anche molti che si domandano se sia il caso di riaprire. Noi ovviamente lottiamo con i denti perché vogliamo riaprire, ma potremo farlo solo se i provvedimenti in itinere, opportunamente modificati, e quelli che verranno, forniranno alle imprese il sostegno e le certezze necessarie, perché le imprese da sole non ce la fanno».

Anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha ribadito che «l’impatto del Covid-19 sul sistema dell’ospitalità italiana è stato devastante».

Il presidente Bocca, infatti, ha presentato alla Commissione X del Senato gli ultimi dati dell’osservatorio Federalberghi, che monitora mensilmente un campione di circa duemila alberghi. Federalberghi ha rilevato a marzo un vero e proprio tracollo delle presenze negli esercizi ricettivi (-92,3% per gli stranieri e -85,9% per gli italiani). Ad aprile il mercato si è completamente fermato (-99,1% per gli stranieri e -96,4% per gli italiani). Ad aprile, nel comparto ricettivo sono andati persi circa 106 mila posti di lavoro stagionali. Se si guarda all’intero settore turismo, i posti di lavoro stagionali a rischio per l’estate 2020 sono quasi 500mila. Una volta terminata la cassa integrazione, dovranno purtroppo attendersi conseguenze anche sui contratti a tempo indeterminato.

«Tutto questo – ha segnalato Bocca – comporterà nel 2020 la perdita di oltre 305 milioni di presenze (-71,2% rispetto al 2018), con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 17 miliardi di euro (-71,4%)». (rcs)

I calabresi d’Australia: lettera aperta alla presidente Santelli

Vincenzo Daniele, consultore della Regione Calabria per l’Australia, ha scritto una lettera indirizzata alla presidente Jole Santelli, «per la Sua decisione e comportamento verso la Consulta dei Calabresi nel Mondo».

«Non me lo sarei mai aspettato – scrive Vincenzo Daniele – che dopo avere confermato durante la Sua campagna elettorale l’impegno di continuare a valorizzare le Associazioni in Italia e nel Mondo istituendo per la Consulta  un dipartimento. Io dal 1970  mi dedico alla nostra comunità Calabrese in Australia per far sì che i nostri giovani mantengono la nostra cultura e le nostre usanze, ed essere presente a rappresentare la nostra Regione quando mi è stato chiesto, tutto questo a spese proprie».

«Lei, forse – prosegue il consultore della Regione Calabria per l’Australia – non sa che nel mondo esiste una seconda Calabria con della gente con una grandissima esperienza nel campo sociale, imprenditoriale, accademici e professionali. La Consulta è una strada per promuovere la Calabria a 360 gradi, soprattutto nelle esportazioni del suo prodotto, a mantenere il legame con la Regione, a promuovere il turismo e specialmente  quello di ritorno. I nostri giovani vogliono riscoprire le loro radici tornando nei paesi di origine generando un grandissimo vantaggio per la Regione. Per Sua conoscenza nel marzo  2017 a Melbourne sì e tenuta una grandissima esposizione dei migliori prodotti Calabresi con la partecipazione di 17 imprese che grazie a questa iniziativa  hanno avuto dei contratti per i loro prodotti, il tutto con il lavoro gratuito dei consultori».

«La Regione – prosegue Vincenzo Daniele – con quella piccola miseria che mette a favore della Consulta, non potrebbe fare tutto questo, sono le associazioni che mantengono i legami con la Comunità calabrese. Nel Suo bilancio ha tagliato tutti i fondi per la Consulta, però ha messo a disposizione 3 milioni di euro per aiuto agli studenti fuori sede quasi tutti rientrati in famiglia a proprie spese. Non sarebbe stato più logico coinvolgere i Consultori di Roma e Milano per un parere sia per far rientrare i giovani che per programmare l’aiuto della Regione? Io, carissima Presidente, come ex Consultore Le consiglierei di fare un passo indietro affinché la Consulta sia considerata degna del suo valore e messa in condizione di realizzare una  programmazione progettuale nell’interesse della Regione e dei Calabresi nel Mondo. Le auguro un buon lavoro per la salvezza della nostra bellissima e amata Calabria». (rrm)

 

In copertina, Vincenzo Daniele.

Istat, sul turismo pre-covid in Calabria

La stagione turistica estiva è alle porte, ma la riapertura delle attività è soggetta a molte incertezze legate agli effetti determinati dall’epidemia del coronavirus. Gli interrogativi sono moltissimi: come cambieranno i comportamenti delle persone nei confronti del turismo? Quale sarà l’effetto della crisi economica? La percezione del rischio favorirà i flussi turistici verso le aree di prossimità e più sicure – ossia a più bassa densità del contagio – come com’è la Calabria? Si eviteranno i luoghi affollati, a favore dei territori che possono fare leva sul bene di lusso, qual è oggi, lo spazio fisico, che è diffusamente disponibile in Calabria? L’incertezza sulla ripresa delle attività turistiche è anche alimentata dalla capacità del sistema di offerta regionale di poter cogliere le sfide e le opportunità della fase post-covid. E’, quindi, importante capire le condizioni strutturali dell’offerta di servizi turistici della Calabria. In questa nota ci si limita a descrive alcune caratteristiche del turismo calabrese utilizzando i dati recentemente pubblicati dall’ISTAT.

Unità locali e addetti. In Calabria, cosi come in tutto il paese, il lockdown ha interessato tutta la filiera dell’offerta di servizi turistici. Formalmente il Dcpm non ha determinato la chiusura degli alberghi, ma l’operatività degli stessi è stata di fatto bloccata. Pertanto, la chiusura delle attività ha riguardato 1613 imprese turistiche che occupano 6225 persone: la dimensione media degli operatori turistici è di 2. occupati per unità locale. La quota delle imprese turistiche rispetto al totale delle imprese regionali è pari all’1,4%, mentre gli occupati settoriali sono il 2,2% dell’occupazione totale censita dall’ISTAT. Rispetto al settore turistico italiano, quello calabrese pesa per il 2.3% delle imprese nazionali e per l’1.9% dell’occupazione totale settoriale.

I diversi comparti dell’offerta turistica. La tabella 1 mostra come il settore alberghiero sia quello più importante in termini numerici all’interno dell’intera filiera turistica regionale: gli alberghi in Calabria sono 580 (il % del unita totali regionali) con un livello occupazionale di 2991 unità (il % dell’occupazione settoriale in regione). Importante è anche il ruolo dei 164 Villaggi turistici censiti dall’ISTAT in cui lavorano 1318 persone. Così come avviene in Italia, anche in Calabria si registra una significativa presenza dell’ospitalità diffusa che fa riferimento all’aggregato “Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, B&B, residence, alloggio in agriturismi”: nel 2017, che è l’ultimo anno disponibile, le unità locali erano 483  e gli occupati 1103.

In Calabria, le aree di campeggio e le aree attrezzate per camper e roulotte sono 90 con 194 totali. Relativamente poco presente (il % delle imprese totali) è l’offerta che proviene da ostelli della gioventù (4 in tutta la regione), rifugi di montagna (3) e di colonie marine e montane (4).

La dimensione media delle imprese. Un aspetto importante del turismo è la dimensione delle imprese che in esso operano. Sia in Italia, sia in Calabria il numero medio di addetti per impresa è basso: un’impresa turistica italiana occupa mediamente 4.8 addetti che diventano 3.86 in Calabria (figura 1). Considerando i comparti più importanti del turismo regionale , la dimensione media degli alberghi è 5.1 occupati, mentre nei villaggi turistici aumenta a oltre 8 addetti per unità locale. In entrambi i casi, la dimensione è minore di quella che si osserva in Italia, in cui negli alberghi lavorano in media 9.8 addetti e nei villaggi 11.7 addetti (vedi  tabella sopra).  (fa)

[courtesy opencalabria.com]

SAN MARCO ARGENTANO (CS) – Il libro “In cammino con Antonio” di Modaffari

Il legame tra Sant’Antonio e la città di San Marco Argentano è raccontato nel libro In cammino con Antonio. Devozione Antoniana a San Marco Argentano del calabrese Antonio Modaffari.

«L’idea – ha spiegato l’autore – nasce dalla volontà di raccontare il culto di Sant’Antonio nel mio paese; è un mix di storia, devozione popolare fortissima, tradizione che ha origine dal passaggio del Santo nella nostra comunità avvenuto nel 1221 e documentato dalle fonti agiografiche antoniane. Purtroppo, quest’anno a causa dell’emergenza legata al Coronavirus non avremo la possibilità di vivere la tradizionale e partecipatissima festa del 13 giugno, allora ho deciso di raccontarla perché credo si tratti di un patrimonio unico, da far conoscere».

«Il legame tra Sant’Antonio, la Calabria e San Marco Argentano-ha concluso Antonio Modaffari – si è rinnovato anche grazie al Cammino di Sant’Antonio, progetto voluto dai frati della Basilica del Santo di Padova e dall‘Associazione “Il Cammino di Sant’Antonio”, che si spera di essere completato nella sua interezza entro il 2021, quando ricorrerà l’ottavo centenario della risalita compiuta da Antonio partendo da Capo Milazzo».

Il libro, in formato ebook, sarà disponibile a partire da fine maggio sulle principali piattaforme online. (rl)

Le proposte di Nucera per salvare l’economia balneare calabrese

La stagione turistica in Calabria è alle porte e, ancora, non c’è un piano definito per il settore turistico-balneare, preannunciando una estate veramente difficile.

Giuseppe Nucera, ideatore de La Calabria che vogliamo ed ex presidente di Confindustria Reggio Calabria, ha avanzato una serie di proposte alla Regione Calabria e alle singole amministrazioni per salvare l’economia balneare calabrese.

«Il settore turistico in generale e le imprese balneari – ha dichiarato Nucera – sono stati messi in ginocchio dall’emergenza Covid 19 e lo stesso Governo ha riconosciuto questo settore come uno dei maggiormente colpiti. Vista l’eccezionalità dell’emergenza sanitaria nazionale, visti i provvedimenti straordinari che vengono promulgati a favore delle imprese produttive, viste le richieste poste in essere nell’ultimo documento approvato all’ unanimità dal coordinamento per il demanio delle Regioni, Assobalneari Calabria, l’Associazione di categoria rappresentativa del comparto balneare, chiede alla Regione Calabria, per quanto di competenza, l’azzeramento dell’imposta regionale del canone di concessione per l’ anno 2020».

«Le imprese balneari – ha proseguito l’ideatore de La Calabria che vogliamo – hanno già perso l’attività dei mesi di aprile e maggio e si preparano a una estate difficilissima tra maggiori costi dovuti ai DPI, alle sanificazioni e alle nuove modalità con cui dovrà essere fornito il sevizio ricettivo, fermo restando che manca ad oggi una data ufficiale di partenza della stagione balneare 2020 che ci auguriamo possa partire almeno entro il 15 giugno».

«Inoltre  – ha proseguito Nucera – in considerazione delle distanze di sicurezza da tenere tra gli ombrelloni e gli accessi, Assobalneari Calabria chiede che l’area in concessione agli stabilimenti, fronte mare, sia aumentata in via eccezionale per l’anno in corso, ove non contrasta con altre concessioni attigue e gli spazi lo consentano. Infine, chiede alle amministrazioni comunali calabresi la proroga delle concessioni demaniali al 2033 (come previsto dalla legge dello Stato) e dare sicurezza ai gestori degli stabilimenti balneari che attendono per avviare gli investimenti necessari. Mi auguro possa arrivare -conclude Nucera- una risposta affermativa per la stessa sopravvivenza delle imprese turistico ricettive della Calabria». (rrm)  

 

Alt Covid-19, l’app made in Calabria per aiutare i calabresi e non nella “Fase 2”

«Mai come adesso bisogna rimanere aggiornati per prevenire ma sopratutto per mantenere il contagio stabile e non avere più brutte ricadute». Sulla scia di questa consapevolezza, i giovani calabresi Luigi Lanza, insieme a Francesco FlorastellaLorenzo Crudo hanno sviluppato Alt Covid-19, un’app che spiega tutte le sicurezze da adottare fornite dal Ministero della Salute.

Tramite quest’app, che è disponibile, per il momento, solo su Android per pc e tablet – presto anche su IOS – si accede alle normative di comportamento e igiene fornite dal Ministero della Salute e ai suoi canali social, dove si possono visualizzare tutti gli aggiornamenti su eventuali nuovi decreti e sui contagi giornalieri.

Lanza
Esempio di schermata di Alt Covid-19

«L’abbiamo resa semplice – ha spiegato Luigi Lanza, uno degli sviluppatori dell’app – e utilizzabile per qualunque fascia d’età, in italiano e con menù semplice ed intuitivo grazie ad icone. Basta installarla, accettare (consigliato) il permesso di fornire in automatico info tramite notifiche sul proprio cellulare ed il gioco è fatto».

Ad arricchire Alt Covid-19 – che presto sarà disponibile in tutte le lingue -, infine, l’aggiornamento su eventuali nuovi decreti e contagio. (rrm)

Pesca del tonno rosso, l’assessore Gallo: criteri da cambiare urgentemente

Per gli assessori regionali all’Agricoltura di Calabria e Sicilia, Gianluca GalloEdgardo Bandiera, «in Calabria e Sicilia la pesca del tonno rosso è consentita ad un numero sparuto di operatori, perché il sistema delle quote penalizza le marinerie locali, per criteri che vanno urgentemente cambiati».

In una nota a firma congiunta indirizzata al ministro delle Politiche Agroalimentari, Teresa Bellanova, Gallo e Bandiera fanno il punto sul Decreto direttoriale emanato il 20 Aprile per disciplinare la campagna del tonno rosso per l’anno in corso.

«Questo provvedimento – si legge nella missiva – continua ad assegnare le nuove quote disponibili ad imbarcazioni già in possesso di altre quote, impedendo di fatto l’accesso a nuove imprese. L’aumento delle quote tonno per il Mediterraneo, dopo anni di misure restrittive, è stato uno dei più importanti successi della politica degli stock ittici dell’Unione europea, ma il rischio reale è che questo pur importante risultato non sia di beneficio per un’ampia parte delle marinerie italiane».

«La questione, che era stata posta nei giorni scorsi già dal consigliere regionale Pietro Molinaro – ha dichiarato l’assessore regionale Gallo – è fondata. Per questo abbiamo deciso di avviare, insieme alla Regione Sicilia, un confronto col Governo. Le nostre marinerie vantano un’importante tradizione, ma essendo costituite prevalentemente da imbarcazioni di Pesca costiera artigianale, anche per una scarsa capacità di coesione tra le loro varie componenti, non sono state in grado di accedere all’assegnazione significativa delle quote, finendo con l’essere ulteriormente penalizzate da un sistema basato sui parametri delle dotazioni storiche, che avvantaggia chi sia già presente nel settore, mentre rende difficoltosi i nuovi ingressi».

Da qui la proposta adesso sottoposta al vaglio del Governo: «Sarebbe opportuno – ha suggerito l’assessore regionale Gallo – procedere ad una ripartizione articolata delle quote, così da valorizzare la Pesca costiera artigianale, mediante bandi pubblici che favoriscano l’ingresso di nuove imbarcazioni. Sarebbe altresì auspicabile che, già nell’immediato, fosse incrementata la quota da assegnare sul ‘Sistema della quota indivisa’, attraverso modifiche idonee a semplificare le misure di sbarco del prodotto nei porti designati. Correttivi essenziali per tutelare il comparto: ci adopereremo per ottenere i cambiamenti normativi ed amministrativi necessari». (rcz)

I Musei della Calabria aderiscono alla “Biennale Arteinsieme”

I luoghi della cultura del Polo Museale della Calabria hanno aderito all’edizione straordinaria della Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere, promossa dal Museo Tattile Statale Omero.

L’iniziativa, infatti, ha invitato musei e i luoghi della cultura a pubblicare, sul loro sito e sui loro social, materiale digitale accessibile alle persone con disabilità all’insegna degli hastag #biennalearteinsieme e #laculturanondimenticanessuno.

«Si invitano i musei e i luoghi della cultura – si legge sul sito del Museo Tattile Statale Omero – a raccontare la propria realtà mediante una o più di questa modalità: video con la traduzione LIS o i sottotitoli per le persone sorde e l’audiodescrizione per le persone non vedenti nei video senza parlato; testi con descrizione delle immagini per le persone non vedenti; testi ad alta leggibilità redatti secondo le norme dell’Easy-to-read per le persone con disabilità intellettiva».

La Galleria Nazionale di Cosenza ha aderito alla Biennale per testimoniare vicinanza e solidarietà alle persone con disabilità e per farle sentire parte integrante della nostra comunità. Da lunedì 27 aprile 2020, all’insegna degli hashtag #biennalearteinsieme e #laculturanondimenticanessuno, sui canali social della Galleria nazionale (Facebook, Instagram e Twitter), è stata avviata la nuova rubrica #PalazzoArnoneHistory che attraverso brevi pillole di storia, in forma scritta e audio, racconta le principali vicende legate a questo affascinante edificio, centro propulsore della cultura cosentina, sede della Galleria nazionale di Cosenza e del Polo museale della Calabria. L’interessante rubrica #PalazzoArnoneHistory è a cura dell’intraprendente dottoressa Camilla Brivio, funzionario in forza al Polo Museale della Calabria.

Il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, invece, ha accolto l’iniziativa del Museo Tattile Statale Omero per testimoniare vicinanza e solidarietà alle persone disabili facendole sentire parte integrante della nostra comunità pubblicando, all’insegna degli hastag #biennalearteinsieme e #laculturanondimenticanessuno, un video di presentazione dell’importante busto femminile in basalto nero (databile ad età Claudia, 41-54 d.C.), rientrato al Museo Vito Capialbi dopo il prestito al “Princeton University Art Museum”, con spiegazione audio e sottotitoli. 

Oltre alla descrizione del busto il video contiene, nella stessa forma, la frase: Vicini alle persone con disabilità noi del Museo Archeologico Nazionale Vito Capialbi di Vibo Valentia ci siamo. Torneremo insieme a condividere la gioia della bellezza e il piacere della scoperta del nostro patrimonio culturale.

Vicini alle persone con disabilità. Noi del Museo Archeologico Nazionale Vito Capialbi di Vibo Valentia ci siamo. Torneremo insieme a condividere la gioia della bellezza Il piacere della scoperta del nostro patrimonio culturale.#biennalearteinsieme #laculturanondimenticanessuno#museocapialbi#statue#antichiromani#ancientroman#romanage

Posted by Museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia – Polo museale della Calabria on Monday, 27 April 2020

Il Museo e Parco Archeologico Nazionale della Sibaritide, ha aderito, con entusiasmo, all’edizione straordinaria della Biennale Arteinsieme, promossa dal Museo Tattile Statale Omero. L’edizione straordinaria verte sul tema cultura e culture senza barriere; quanto mai opportuna in un periodo, come quello attuale, che mette a dura prova soprattutto le persone più fragili ed in particolare quelle con disabilità.

L’appello lanciato dalla Biennale Arteinsieme ai musei e ai luoghi della cultura italiana per partecipare all’iniziativa volta a testimoniare vicinanza e solidarietà alle persone disabili e per farle sentire parte integrante della nostra comunità è stato accolto dal Museo della Sibaritide che ha proposto alcuni momenti di iniziative realizzate dai Servizi Educativi del Museo con associazioni delle persone con disabilità ricadenti nel territorio dell’antica Sybaris.

Questo è il messaggio che parte dal Museo della Sibaritide: «Vicini alle persone con disabilità. Noi del  Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide di Cassano all’Ionio (Cosenza) ci siamo. Torneremo insieme a condividere la gioia della bellezza e il piacere della scoperta del nostro patrimonio culturale», all’insegna degli hashtag #biennalearteinsieme e #laculturanondimenticanessuno”. Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide si conferma, così, ancora una volta sensibile e attento nei confronti delle persone meno fortunate.

Il Museo e Parco Archeologico di Scolacium di Roccelletta di Borgia, già impegnato in visite “virtuali” di alcune sezioni della sua collezione, promuove sui canali social eventi a forte contenuto di accessibilità.​ Il primo imperdibile appuntamento è con il ciclo statuario del museo. (mp)

Dal Laboratorio dell’Università Magna Graecia scoperta l’origine dei tumori del cuore

Una bella – se non grandiosa – notizia arriva dal Laboratorio di Cardiologia Molecolare e Cellulare dell’Università Magna Graecia di Catanzaro: è stata individuata l’origine dei tumori del cuore.

Questo prestigioso traguardo è stato raggiunto dal gruppo di ricerca del prof. Daniele Torella, ordinario di Cardiologia nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’ Ateneo catanzarese, che per la prima volta ha individuato le vere cellule staminali tumorali del mixoma atriale.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista European Heart Journal, ad oggi la più prestigiosa al mondo per impatto scientifico in ambito cardiovascolare. Nel lavoro, i ricercatori del Laboratorio di Cardiologia Molecolare e Cellulare (MaCCardio Lab) diretto dal prof. Torella hanno analizzato 26 mixomi umani, identificando e isolando delle cellule con caratteristiche di vere cellule staminali tumorali capaci, in esperimenti in vivo di xenotrapianto in topi immunodepressi, di riformare il mixoma cardiaco. In particolare, lo studio ha anche permesso di individuare il meccanismo molecolare, rappresentato dalla disregolazione dell’espressione di alcuni microRNAs (piccole molecole endogene di RNA non codificante), responsabile della trasformazione delle cellule staminali normali in cellule staminali tumorali.

Pertanto, per la prima volta, questo studio cui è dedicato anche un’Editorial, dimostra l’esistenza di una cellula staminale tumorale che dà origine al mixoma atriale, il che, di conseguenza, sembra indicare i mixomi cardiaci come la prima malattia cardiaca umana correlata alle cellule staminali del cuore adulto.

I mixomi atriali, infatti, possono produrre diversi quadri clinici, tra i quali rientrano lo scompenso cardiaco per disfunzione valvolare acuta e l’embolizzazione distale a carico del cervello o di altri organi. La diagnosi precoce e l’escissione totale mediante intervento di cardiochirurgia sono perciò fondamentali nel trattamento del mixoma. Tali tumori benigni, nonostante siano rari, continuano a generare interesse non solo, come segnalato supra, in conseguenza della loro presentazione clinica potenzialmente pericolosa ma, soprattutto, per la loro origine, rimasta a lungo sconosciuta.

Il lavoro, che ha come primo autore la dott.ssa Mariangela Scalise, ha visto il contributo delle dott.sse Fabiola Marino, Eleonora Cianflone, Teresa Mancuso, Carla Vicinanza e Iolanda Aquila, e dei dott. Luca Salerno e Konrad Urbanek, ricercatori che compongono il team del MaCCardio Lab.

Inoltre, va ricordato l’indispensabile contributo di diversi Ricercatori del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, diretto dal prof. Giuseppe Viglietto, anche egli co-autore del lavoro, a testimonianza di una vitale e produttiva collaborazione con l’integrazione di diverse competenze scientifiche, tra cui la Cardiochirurgia del prof. Pasquale Mastroroberto, il Laboratorio di Chimica Farmaceutica della prof.ssa Donatella Paolino, ed il Laboratorio di Citofluorimetria del dott. Valter Agosti, nel CIS di Genomica diretto dal prof. Francesco S. Costanzo.

Il lavoro ha, infine, visto la partecipazione del prof. Pierangelo Veltri, del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, così come di scienziati nazionali ed internazionali, tra i quali il prof. Alessandro Weisz ed i suoi collaboratori dottori Giorgio Giurato e Maria Ravo dell’Università di Salerno, i prof. Michele Torella, Marisa De Feo, Antonella De Angelis e Liberato Berrino dell’Università della Campania “L. Vanvitelli”, il prof. Bernardo Nadal-Ginard di Boston (USA) e la prof.ssa Georgina M. Ellison-Hughes del King’s College di Londra. (rcz)