Baldino (M5S): Grave decisione del Consiglio regionale di bocciare Commissione speciale per Pnrr

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha definito «grave la decisione del consiglio regionale in Calabria, a maggioranza di centrodestra, di bocciare la nostra proposta di istituire una commissione speciale sui fondi del Pnrr e sui fondi europei».

«Si rischia, così  – ha spiegato – di perdere oltre 1,4 miliardi di euro parte dei quali sono destinati al potenziamento della medicina territoriale, alla realizzazione di case e ospedali di comunità, in un territorio come quello calabrese che già registra i livelli essenziali di assistenza (Lea) ripetutamente al di sotto della sufficienza. Con questa decisione il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, si palesa come il maggiordomo di un governo che sta seriamente mettendo in pericolo la messa a terra del Pnrr».

«Tra l’altro -– ha proseguito – la nostra proposta di istituire una commissione speciale è già passata in altre regioni. Un dato che rende ancor più inaudito la scelta in Calabria, una regione già in debito con i suoi cittadini per gli innumerevoli disservizi, come quelli sulla sanità o sui trasporti. La Calabria non merita di essere un esempio negativo per colpa di una politica regionale che vuole essere cieca e piegata a logiche di partito». (rp)

 

Ponte, audizione alla Camera dell’ex sindaco di Villa SG La Valle

Non ci è andato leggero il già sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, nel suo intervento ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati, dove si sono riunite congiuntamente Commissione Trasporti e Commissione Ambiente per l’audizione di esperti riguardo la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

«Se l’Italia ha davvero intenzione di imporsi in Europa e di crescere nel mondo – ha detto La Valle –, ha l’obbligo di infrastrutturare il Meridione. Altrimenti, non avrà grandi chance».

Secondo l’ex sindaco, ascoltato nella qualità di  presidente dell’Associazione LIstretto,  «Senza Ponte non si possono realizzare alta capacità ed alta velocità; senza alta capacità e alta velocità non ha senso realizzare il Ponte. È tutto concatenato, tutto direttamente proporzionale a livelli di inquinamento, traffico veicolare, costi di trasporto e velocità di consegna. Se il nostro Paese non realizzerà tutto questo in breve tempo, non sarà mai competitivo con le altre realtà Europee e mondiali».”

Eletto nel 2010, il primo sindaco di CentroDestra che Villa abbia avuto, chiamato a rispondere su alcuni aspetti tecnico-amministrativi, in Aula ha ripercorso le tappe della sua sindacatura, indissolubilmente legata anche ai primi passi, anzi alle prime pietre, del Ponte sullo Stretto: «Sin da subito, appena eletto sindaco, mi sono trovato a confrontarmi con il Ponte, sposandone pienamente l’idea, e con le opere propedeutiche, come la Variante di Cannitello. è stato sempre tutto molto contestato e complicato, forse perché una parte di italiani non ha ancora ben capito la sostanziale capacità strategica di questa grande opera. Anche dopo la mia sindacatura – ha aggiunto in audizione l’ex sindaco di Villa e oggi Presidente dell’Associazione Listretto – e insieme a tanti altri abbiamo continuato a proclamare la necessità di realizzare il Ponte, costituendo comitati e associazioni, organizzando studi e convegni, scrivendo libri e relazioni tecniche. Innamorati del Mediterraneo, delle infrastrutture e delle annesse potenzialità, ci siamo chiesti tante cose in questi anni… ad esempio, se in Europa davvero hanno tutta questa volontà di appoggiare l’Italia nella costruzione del Ponte, perché ne si percepiscono i radicali miglioramenti che porterebbe sul piano non solo dei trasporti civili, ma soprattutto commerciali, quindi della logistica.

La verità – ha affermato Rocco La Valle davanti alle Commissioni riunite, usando una metafora calcistica – è che oggi il nostro Paese si sta giocando una partita importantissima in Europa, giocando però in inferiorità numerica. Chiedetevi perché ad oggi il porto di Anversa occupa 80mila lavoratori, mentre Gioia Tauro appena 3mila. La mia idea è che la logistica, e quindi il Ponte, si portano dietro interessi internazionali che fanno paura a molti. La logistica è come il petrolio per gli arabi; un interesse immenso, che dobbiamo saper sfruttare. Le nostre posizioni geografiche sono invidiabili, tuttavia ancora oggi l’Italia non ha una reale collocazione commerciale nel Mediterraneo. Veniamo dribblati, scartati, spostando la rotta degli interessi sui porti del Nord Europa, passando dall’Atlantico; ci passano davanti tutte le navi, che girano dallo Stretto di Gibilterra e ci salutano, dirette a Rotterdam, Anversa o altre località. Invece, se qui si aprisse una piattaforma logistica, riusciremmo ad entrare realmente in concorrenza con tutti. Finora l’Italia è rimasta a guardare, aspettando quelle navi che non possono fermarsi perché non ci sono le infrastrutture. Ma il Ponte sullo Stretto porta con sé alta velocità ed alta capacità, che daranno forza a tutta la portualità meridionale e quindi a tutto il Paese. Se l’Italia ha davvero intenzione di crescere nel mondo, ha l’obbligo di infrastrutturare il Meridione. Altrimenti, non avrà grandi chance».

Nei giorni 17 e 18 aprile sono stati ascoltati dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti i pareri di istituzioni, associazione ed esperti nell’ambito dell’esame in sede referente del decreto n. 35 del 2023 recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. (rp)

Cannizzaro (FI): Da Regione altri quasi 10 mln per la Gallico-Gambarie

Il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, ha reso noto che la Giunta regionale ha «approvato la delibera con cui vengono assegnati quasi 10 milioni di euro aggiuntivi alla Gallico-Gambarie».

Una «integrazione resa necessaria dal caro-prezzi – ha spiegato – dovuto alla maggiorazione dei costi avvenuta soprattutto nell’ultimo anno. Quello della Giunta Occhiuto è un intervento determinante per la prosecuzione dei lavori, che già procedono spediti. Infatti, i tecnici mi hanno assicurato che entro la fine del 2023 gran parte dell’ultimo tratto realizzato sarà già transitabile».

«Per essere chiari, senza questo rifinanziamento – ha sottolineato il parlamentare – l’opera sarebbe entrata in una fase di stallo generale. Quindi ringrazio il Presidente Roberto Occhiuto e la Giunta tutta, intervenuti tempestivamente scongiurando un grave stop ai lavori dell’infrastruttura. E ci tengo a ricordare quanto sia importante la Ga-Ga, che tra l’altro rappresenta l’ultima grande opera finanziata dalla Comunità Europea in Calabria». 

«Entrando nel merito – ha aggiunto il parlamentare reggino – nell’ambito della costruzione del III lotto della Gallico-Gambarie, la Giunta Regionale oggi ha quindi ufficialmente dato il via libera allo stanziamento di 9,5 milioni di euro per l’esattezza, che danno seguito a quelle previsioni normative che impongono alle Pubbliche Amministrazioni di adeguare i prezzi da corrispondere alle imprese».

«È l’effetto del caro-prezzi dovuto alla pandemia prima ed alla guerra nell’Est Europa poi – ha proseguito – che hanno causato aumenti spropositati nei materiali edili e tutto ciò che ne ruota attorno, come trasporti e questioni tecniche varie. Pertanto, il Governatore Occhiuto ha inteso dare l’input risolutivo alle strutture della Regione per fornire quella liquidità necessaria a dare l’ultimo impulso al completamento dell’opera». 

«La sinergia fra Regione Calabria e Settore Viabilità della Città Metropolitana – ha concluso – ha così permesso di fornire all’impresa costruttrice gli aiuti opportuni, da un lato mantenendo inalterato l’importo contrattuale originario ma dall’altro azzerando ogni possibile controversia con l’impresa.  È stato, credo, l’ultimo grande sforzo. Ormai siamo al rush finale!». (rp)

Orrico (M5S): Saranno assunti i da Inps Servizi gli ex lavoratori della Covisian di Rende

La deputata del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, ha annunciato che «i 14 ex dipendenti della Covisian di Rende, saranno assunti da Inps Servizi».

«Si conclude felicemente – ha spiegato – l’operazione di internalizzazione da parte di Inps dei 3.100 dipendenti, che inizialmente aveva visto esclusi solo i lavoratori rendesi e che per conto di società esterne svolgevano servizio di contact center a favore dell’istituto previdenziale. Si chiude un intervento di giustizia sociale nato sotto il Conte II, per effetto dell’articolo 5 bis della legge n.128 del 2019 e dell’emendamento voluto dal M5S a prima firma Matrisciano per consentire ad Inps Servizi di assumere in via prioritaria i dipendenti dei contact center in servizio all’1 giugno 2021».

«Un intervento, dunque – ha proseguito – che si inserisce in un contesto normativo di tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali, che da tempo provocava preoccupazioni e sofferenze, quelle proprie del lavoro instabile fatto di cambi continui di datori di lavoro, commesse e sedi. Nessun costo aggiuntivo per l’istituto previdenziale anzi a registrarsi è un risparmio legato al costo delle sedi e all’ottimizzazione dell’organizzazione. Eppure l’operazione è stata vergognosamente accompagnata dalle turbolenti e incomprensibili polemiche della Lega».

«Nel novembre scorso – ha ricordato – con un’interrogazione chiedevano spiegazioni sui costi, paventando pretestuosamente maggiori esborsi per le risorse pubbliche e inefficienza del servizio per gli utenti, salvo poi cambiare opinione e chiedere ancora spiegazioni in una successiva interrogazione sul perché non fossero stati assunti i circa 14 dipendenti della ex Covisian di Rende che pure avevano maturato professionalità nell’attività del contact center Inps. Insomma vista la schizofrenia di questo governo non resta che portare avanti un’altra operazione di giustizia sociale: liberare il Paese da questo centrodestra». (rp)

Piscina comunale a Vibo, Mangialavori (FI): Il Comune presto potrà intervenire in modo risolutivo

Il deputato di Forza ItaliaGiuseppe Mangialavori, ha annunciato che «presto il Comune di Vibo Valentia verrà messo nelle condizioni di intervenire in maniera risolutiva sulla questione della piscina comunale».

«Quello della piscina comunale di Vibo Valentia – ha spiegato – è un tema a me particolarmente caro. E lo è per una molteplicità di ragioni. Lo è innanzitutto perché da cittadino vibonese, da fruitore e da genitore che vi ha portato i suoi figli, ritengo che la piscina sia una struttura imprescindibile per l’importanza che riveste in ambito sportivo, sociale e di salute. Ma lo è ancor di più perché la piscina comunale di Vibo Valentia porta il nome di mio padre, che l’ha fortemente voluta ed ha lavorato tanto per far sì che la sua città avesse una struttura di questo tipo».

«Per tutte queste motivazioni – ha aggiunto Mangialavori – fa male dover constatare come ormai da anni la stessa si trovi in una condizione di abbandono. Purtroppo il Comune di Vibo Valentia, come sappiamo, non ha la possibilità di intervenire in maniera risolutiva con fondi propri, poiché l’investimento richiesto per ripristinare la funzionalità e la sicurezza della struttura è proibitivo».

«Ma al contempo, posso affermare che a breve il Comune di Vibo – e non sarà l’unico in provincia – verrà messo nella condizione di beneficiare di interventi importanti – ha spiegato ancora –  che permetteranno non solo di risolvere il problema della piscina comunale, ma anche di agire su più fronti per offrire alla cittadinanza luoghi e spazi che merita di avere. In questi anni di attività parlamentare non è mai venuta meno in me, neanche per un istante, la voglia di impegnarmi per la mia città e i miei concittadini, e per mettere il Comune nella condizione di risolvere piccoli e grandi problemi».

«La piscina comunale è un tema che ho sempre avuto a cuore, ma realmente – ha concluso –, e non a parole o strumentalmente. Ed è un tema che ho a cuore al pari di altri progetti che, mi sento tranquillamente di affermare, vedranno presto la luce». (rp)

Baldino (M5S): Governo assente e Regione «penosa» su vertenza Simet

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha evidenziato come «se il governo nazionale è totalmente assente, al limite dell’ignaro sulla questione, il governo regionale non si mostra da meno e sulla vertenza dei 40 lavoratori licenziati dalla Simet si fa penoso».

«A più riprese inutilmente i lavoratori chiedono di incontrare il presidente Occhiuto. È tragico – ha spiegato – quanto sta accadendo da oltre un anno sulla vertenza Simet sia per l’assenza della politica di governo, nazionale e regionale, sia per la paventata nuova sfilza di licenziamenti che potrebbero toccare oltre 50 nuovi dipendenti».

«Nel febbraio dello scorso anno – ha ricordato – le commissioni regionali competenti hanno discusso possibili provvedimenti di sostegno, quali ad esempio: stanziamento di fondi regionali e introduzione di misure per il contenimento dei maggiori costi sopportati dalle imprese per effetto dell’incremento del prezzo del gasolio; gestione dei processi di transizione occupazionale, immaginando percorsi anche di natura formativa, per dar modo all’azienda di provare ad agganciare gli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa ordinaria; ricollocazione dei dipendenti, coinvolgendo i lavoratori nello svolgimento di servizi integrativi nell’ambito del trasporto pubblico locale; politiche attive del lavoro di sostegno per l’impresa e i lavoratori».

«Ma nessuna di queste iniziative – ha proseguito – ad oggi è stata intrapresa. Anzi per la regione Calabria, che da decenni registra il blocco delle gare sul trasporto pubblico locale, ripetutamente in proroga, nulla si può fare».

«Altrettanto grave – ha concluso – è l’atteggiamento del governo nazionale. Se durante il governo Conte furono adottate repentine misure di sostegno a favore delle imprese di trasporto, oggi la domanda su quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere a sostegno dei lavoratori licenziati dalla Simet i ministri competenti, resta tristemente inevasa». (rp)

Caso Ortì, Cannizzaro (FI): Condannare sì, infangare no

Il deputato di FiFrancesco Cannizzaro, è intervenuto in merito al caso di cronaca che ha visto teatro Ortì, scatenando un polverone su tutta la comunità, erroneamente tirata in ballo nella sua interezza, rispetto ad alcuni illeciti legati al reddito di cittadinanza e perpetrati solo da alcuni cittadini del posto.

«Le condotte illecite vanno condannate, senza alcun dubbio, sempre – ha detto il parlamentare –. L’accortezza dell’Informazione sta nel non fare di tutta l’erba un fascio, rischiando di strumentalizzare vicende che hanno tutt’altra sostanza. Mi riferisco nello specifico al caso di Ortì, ridente frazione collinare di Reggio Calabria, la mia città, balzata agli “onori” delle cronache soltanto per l’erronea interpretazione di un comunicato dei Carabinieri da parte dei media nazionali che ne hanno tratto delle considerazioni sbagliate. Un fraintendimento che spero possa chiarirsi aggiustando il tiro di alcuni servizi andati in onda. Come del resto hanno fatto gli stessi Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, pubblicando una rettifica rispetto al comunicato originale».

«Oggi una nota trasmissione televisiva ha addirittura realizzato una diretta con tanto di troupe sul posto… – ha spiegato Cannizzaro – costruendo un servizio su una notizia che in realtà non c’è. Credo sia stata solo una cattiva interpretazione, ritengo assolutamente non in mala fede, rispetto alla verità dei fatti. Condannare i reati si, non c’è neanche da discutere. Ma non è corretto infangare un’intera comunità per colpa di pochi».

«È tutto un qui pro quo, ne sono certo. Tuttavia, intervengo – ha proseguito il parlamentare – perché la frazione Ortì di Reggio Calabria è composta da persone laboriose e mai sopra le righe, con delle eccezioni certo, come in tutto il mondo del resto! È giusto precisarlo. Come è giusto ringraziare l’Arma per il fondamentale lavoro di controllo del territorio e repressione dei reati che svolge quotidianamente, senza sosta e senza risparmiarsi mai».

«Per quanto mi riguarda – ha concluso Cannizzaro – mi schiererò sempre a difesa della nostra Reggio, della verità e della correttezza». (rp)

Alla Camera dei Deputati si presenta il Festival “L’Italia delle donne. Una storia da leggere”

Domani pomeriggio, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, si presenta il Festival l’Italia delle Donne. Una storia da leggere, giunto alla terza edizione.

Si tratta di un progetto basato sul volontariato che coinvolge dal basso tutto lo stivale nella individuazione di percorsi di viaggio diversi, nella narrazione dell’altra metà della Storia, dell’identità plurale del Paese, cancellando l’assenza, colmando le lacune di un ingiusto “vuoto di memoria”, tentando il recupero non solo di nomi, ma di personalità versatili. 

Il Festival ha già una sua storia, fatta con passione e fatica da un piccolo manipolo di donne guidate in Sicilia dalle direttrici artistiche Fulvia Toscano, anima del festival NaxosLegge, e Marinella Fiume, curatrice del Dizionario “Siciliane”, e formato dalle instancabili Mariada Pansera e Sakiko Chemi. Nato nella prima edizione come “La Sicilia delle donne”, si arricchisce nella seconda edizione con “La Calabria delle donne” diretto dall’archeologa Mariangela Preta con la Collaborazione delle professoresse Stefania Mancuso e Maria Teresa Daffinà.

Protagonista il multiforme ingegno declinato dalle donne in molteplici settori, in una pluralità di prospettive e di competenze: dall’Arte alla Matematica dalla Letteratura all’Astronomia all’Arte di governo al Giornalismo alla Filosofia…, talora un vero e proprio primato misconosciuto o obliato. L’intento è quello di sottrarre all’invisibilità le donne siciliane e calabresi perché, dalla storia antica ai nostri giorni, dal Medioevo al Novecento, essa è stata causa dell’assenza o della scarsa presenza delle donne nei libri di storia, nella toponomastica delle città, nelle assemblee rappresentative e nei massimi livelli decisionali.

L’obiettivo generale è quello di marcare della loro presenza i territori di appartenenza per rendere significante il manifestarsi delle loro soggettività all’interno di differenti contesti geografici e in tutti gli ambiti dell’espressività e i settori dell’arte, del pensiero, della scienza. Una molteplicità di voci, di sguardi, di immaginari  diversissimi, che però formano le trame di un tessuto attraverso cui leggere i nostri territori, narrando simbolicamente di queste donne le “storie”, le “imprese”, l’impegno, i percorsi, i risultati raggiunti nei vari campi, in una parola il genio.

E così, dopo la prima edizione dedicata alle Donne in scena che ha visto precorrere i territori sulle orme delle tante donne che hanno dominato la scena: danzatrici, coreografe, attrici, concertiste, cantanti, musiciste, costumiste, registe, la II fortunata edizione Donne di carta che è andata alla ri/scoperta di scrittrici spesso ingiustamente dimenticate. La terza edizione in corso, che avrà luogo come per il passato nel fatidico mese di Marzo, affronta il tema Donne tra politica e istituzioni, dalla storia antica ai nostri giorni, con la sola consueta limitazione che le figure siano donne non più viventi.

Ma la svolta avviene con l’attenzione prestata al progetto dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, diretto da Angelo Piero Cappello, che apre alla libera adesione al progetto dei 718 Comuni qualificati “Città che legge” e consente al festival di diventare L’Italia delle donne In Sicilia hanno aderito 57 realtà per raccontare 65 donne, in Calabria 33 adesioni e 47 donne da raccontare. Nel corso della conferenza stampa saranno anche annunciati nuovi progetti di valenza internazionale, realizzati sempre in sinergia con Il Centro per il libro e la lettura. 

Il “viaggio di un altro genere” partito dai Comuni siciliani, varcato lo Stretto con quelli calabresi,  interessa  ora anche altre Regioni d’Italia: Basilicata. Puglia, Lazio, Toscana, Sardegna, Piemonte e Veneto.  L’Italia dei Comuni è Donna e guarda all’Europa e non solo. (rrm)

Cannizzaro (FI) a colloquio col ministro Nordio: Poste alcune importanti questioni reggine

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha incontrato il ministro Carlo Nordio, ponendo alla sua attenzione alcune importanti questioni reggine.

«Mi sono fatto promotore – ha spiegato – di quello che è stato un lungo incontro, a tema Reggio Calabria, con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, in particolare riguardo al Palazzo di Giustizia e problematiche annesse. Non ero solo. L’importante presenza del Procuratore Generale della Repubblica di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, del delegato della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Massimo Gullino, del Presidente dell’Ordine degli avvocati reggini, Rosario Infantino, ha reso ancor più tecnica e operativa la riunione».

«Anche durante l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Reggio Calabria – ha proseguito Cannizzaro – ho ravvisato diverse preoccupazioni da parte di tutto il mondo della Giustizia e quindi ho fatto mie alcune istanze, che reputo vitali per una migliore organizzazione sul nostro Territorio. La richiesta d’incontro è stata subito accolta di buon grado dal ministro Nordio, che non è solito ricevere con molta facilità, ma ha compreso l’urgenza delle questioni e l’esigenza di affrontarle di persona». 

«A maggior ragione – ha aggiunto – intendo ringraziarlo sentitamente, perché ha dedicato tempo e grande scrupolosità alle questioni da noi sottoposte alla sua attenzione, assicurandoci di seguire personalmente l’andamento delle procedure finalizzate al completamento del costruendo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, dopo anni di blocco totale dei lavori. Lo farà anche il vice ministro, Francesco Paolo Sisto che, in virtù della sua delega all’edilizia giudiziaria, conosce già molto bene la vicenda». 

«Ad ulteriore riprova della volontà di incidere in maniera concreta ed efficace sulla vicenda – ha concluso il parlamentare – il Guardasigilli ha anche preannunciato una sua visita in Città». (rp)

Superbonus, Cannizzaro (FI): Interverremo in Parlamento per tutelare le imprese

Il deputato di Forza ItaliaFrancesco Cannizzaro, ha evidenziato come «il decreto Superbonus, così com’è, non va bene».

«Come più volte ribadito anche dal Presidente Berlusconi, interverremo in Parlamento per modificarne l’impianto, con l’obiettivo di tutelare le imprese e salvaguardare tutte le opportunità economiche ad esso collegate», ha annunciato il parlamentare, sottolineando come «nonostante il poco tempo a disposizione per intervenire sul provvedimento prima del Cdm, già la scorsa settimana siamo riusciti ad agire sia sulla responsabilità solidale degli istituti di credito, che d’ora in poi saranno chiamati a rispondere solo per il loro eventuale dolo e non anche per quello di chi ha effettuato i lavori, sia riducendo il numero dei documenti da presentare per dimostrare la regolarità degli interventi effettuati».

«Ci faremo carico delle legittime preoccupazioni delle imprese, dei lavoratori e dei cittadini coinvolti. In tal senso – ha concluso il parlamentare calabrese – Forza Italia ha richiesto anche l’istituzione di un tavolo di confronto con i capigruppo di maggioranza prima che il provvedimento arrivi alla discussione parlamentare». (rp)