La Camera dice sì al Ponte sullo Stretto

Il Dl Ponte ha raccolto la fiducia della Camera dei Deputati, con 206 voti a favore, 124 contrari e 5 astensioni.

Per domani, infine, è previsto il voto finale sul provvedimento che definisce l’assetto della società Stretto di Messina e riavvia le attività di programmazione e progettazione.

Sulla fiducia è intervenuto il WWF, sottolineando come «la fiducia a Montecitorio sul cosiddetto Decreto Ponte non risolve i nodi di un’opera dai fortissimi impatti ambientali ed economici: mancano all’appello il Piano Economico Finanziario per dimostrare la redditività e l’utilità del ponte sullo Stretto di Messina oltre che la valutazione di impatto ambientale per attestare la sostenibilità dell’intervento».

«Una decina di anni fa – ha ricordato il Wwf – con il decreto-legge 179/2012, il Governo Monti aveva introdotto a difesa della finanza pubblica disposizioni per garantire una particolare tutela nella verifica di sostenibilità del piano economico-finanziario del progetto definitivo elaborato dal General Contractor Eurolink. Entro il primo marzo 2013, come richiesto dal DL n. 179/2012, la Stretto di Messina SpA e il GC Eurolink, avrebbero dovuto stipulare un atto aggiuntivo al contratto che consentisse alla SdM SpA di poter presentare al Cipe uno stralcio del progetto, gli elaborati tecnici ed i necessari pareri e autorizzazioni, con i piani economico-finanziari, accompagnati da un’analisi dell’intervento che attestasse la sostenibilità dell’investimento. Ma il GC Eurolink non fece fronte a queste richieste, creando i presupposti per la caducazione del contratto».

«Oggi – ha continuato Wwf – il Governo in carica accetta, a scatola chiusa e senza fare alcuna seria verifica della sostenibilità economico-finanziaria dell’opera, un costo prudenziale del ponte stimato in 14,6 miliardi di euro (fonte DEF) il 367% in più di quanto previsto a suo tempo nell’offerta economica (3,9 miliardi di euro) presentata dal GC Eurolink in occasione della gara nel 2003».

Il Wwf ha ricordato, poi, che «la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale Via e Vas dette il suo parere n. 1185 il 15/3/2013 sulla verifica di ottemperanza del progetto definitivo del 2011 elaborato da Eurolink rilevando che su 27 prescrizioni solo 6 risultavano ottemperate, 18 solo parzialmente ottemperate e 1 non ottemperata (2 non competevano al ministero dell’Ambiente). La Commissione tecnica dette una Valutazione di Incidenza (valutazione degli effetti diretti o indiretti sui siti della Rete Natura 2000, tutelati dall’Europa) negativa sugli habitat prioritari del Sito di Interesse Comunitario ITA03008 Capo Peloro – Laghi di Ganzirri e sull’avifauna appartenente a specie di interesse conservazionistico comunitario della Zona di Protezione Speciale IT IT9350300 Costa Viola e della ZPS ITA030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto. Quindi, manca ancora una via esaustiva sul progetto definitivo e difficilmente potrà essere eluso il fatto che tutto lo Stretto di Messina sia ricompreso in aree tutelate dall’Europa». (rrm)

 

Stazione Sibari, Orrico e Scutellà (M5S): Ripristinare servizio ristoro

Le deputate del M5S, Anna Laura Orrico ed Elisa Scutellà, hanno chiesto di ripristinare il servizio ristoro della Stazione di Sibari in tempi accettabili.

«Una problematica, questa, – hanno detto – sollevata da cittadini e associazioni, che abbiamo deciso di segnalare ad Rfi in modo da ottenere risposte adeguate alle esigenze della comunità. Dalla interlocuzione informale avviata è emerso come lo scalo ferroviario di Sibari rientrando nel Piano Integrato Stazioni (PIS) di Rfi sarà oggetto di un intervento di riqualificazione architettonica, impiantistica e strutturale. Circostanza certamente positiva che però comporterà un’ulteriore dilatazione dei tempi d’attesa per il ripristino del servizio».

«Lo scalo – prosegue la nota –, da cui parte anche l’importante collegamento “Freccia Argento” Sibari-Bolzano, serve un territorio popoloso ricco di attività economiche ed imprenditoriali, ed è baricentrico rispetto a tutta una serie di attrazioni turistiche di richiamo nazionale ed internazionale, prima fra le quali il Museo ed il Parco archeologico di Sibari».

«Tutte condizioni che – hanno concluso Orrico e Scutellà – ci hanno portato non solo a sollecitare ad Rfi massimo impegno nel ridurre le tempistiche di intervento quanto a chiedere un incontro per confrontarci sulla problematica e trovare soluzioni idonee alle necessità dei cittadini della Sibaritide, pronte a collaborare fattivamente per quelle che sono le nostre prerogative». (rp)

Decreto Ponte, passa emendamento di Cannizzaro (FI) su infrastrutturazione portuale

È stato approvato, in Commissione Bilancio, un altro emendamento presentato dal deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, sul Decreto Ponte. Nello specifico, si tratta di un emendamento  sulla infrastrutturazione portuale nell’Area dello Stretto.

«Abbiamo messo a segno un altro colpo – ha detto Cannizzaro – nel grande quadro del Decreto Ponte. Con l’emendamento 4.17 approvato oggi, l’Autorità di Sistema portuale dello Stretto potrà individuare i progetti prioritari necessari all’adeguamento delle infrastrutture locali, avviando un percorso di rifunzionalizzazione, anche al fine di renderle più coerenti e funzionali con la nuova configurazione che sarà determinata dalla costruzione del Ponte. In sostanza, è un’iniziativa che dà un grande vantaggio ai territori dell’Area dello Stretto».

«Assieme all’altro mio emendamento sul Piano Integrato dei Trasporti Locali – ha continuato – approvato settimana scorsa, adesso la realizzazione della grande opera dovrà combinarsi anche con i progetti necessari all’adeguamento delle infrastrutture portuali, sia quelle di nuova costruzione sia quelle già esistenti, per conformarle alla configurazione che verrà determinata dall’esistenza del Ponte. Da adesso, dunque, sarà demandato all’Autorità di Sistema portuale dello Stretto il compito di sviluppare ed eseguire anche progetti di miglioramento dei Porti di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina, affinché siano in grado di assicurare una maggiore funzionalità».

«Interventi che, tra l’altro – ha aggiunto – potranno essere identificati come d’interesse nazionale prioritario e strategico e quindi, come tali, beneficiare di appositi finanziamenti e procedure di semplificazione. In virtù di tutto ciò, l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto potrà essere autorizzata a procedere anche in deroga alle procedure ordinarie, per un’attuazione più rapida».

«Il beneficio più immediato – ha concluso –sarà per esempio per i cosiddetti approdi a Sud, a Villa San Giovanni, con la velocizzazione delle procedure di progettazione e realizzazione dello spostamento del porto traghetti nella nuova localizzazione a sud degli invasi; stesso dicasi per le nuove attività intraprese per il Porto di Reggio Calabria e per la rifunzionalizzazione del Porto di Saline Joniche». (rp)

Caso Reggina, Cannizzaro (FI) chiede più attenzione al Governo

«Con questa interpellanza abbiamo inteso mettere al centro del dibattito parlamentare un tema attuale, di cui la Reggina oggi è un esempio emblematico, ossia il rapporto tra la Giustizia Sportiva e Giustizia Ordinaria. E, attenzione, adesso questo problema riguarda la Reggina, ma nel futuro magari immediato potrebbe riguardare altre società del nostro Paese. Riteniamo e auspichiamo, pertanto, una soluzione che possa armonizzare l’Ordinamento sportivo con quello statale. L’obiettivo è duplice: non fare fallire le aziende e non far fallire lo Sport»

Parole del Deputato reggino Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervenuto in Aula Montecitorio per illustrare pubblicamente i contenuti dell’interpellanza urgente rivolta al Governo, depositata nei giorni scorsi. L’atto di sindacato ispettivo, che porta la firma pure di un altro deputato del territorio, Giovanni Arruzzolo, era rivolto in particolare ai Ministri di Giustizia, Sport ed Imprese.

A rispondere in Aula per conto del Governo è stato il Sen. Claudio Durigon, Sottosegretario al Lavoro ed alle Politiche sociali. «Mi sento di ringraziare il Governo – afferma l’On. Cannizzaro – non solo per l’attenzione data alla vicenda, ma soprattutto perché nelle risposte ho colto un’apertura sulla possibilità di avviare un iter legislativo che vada a colmare le lacune legislative tra i due sistemi. Comprendendo quindi che ci possa essere un vulnus, sono felice che il Governo voglia porre una riflessione sul caso. Lo dobbiamo alla Reggina in questo preciso momento, ma più in generale al Calcio italiano, che deve dimostrarsi al passo con i tempi duri vissuti dal nostro tessuto economico ed imprenditoriale». «Il fine di questa interpellanza era di mettere al centro del dibattito parlamentare e governativo un tema attuale, ossia il rapporto tra la Giustizia sportiva e quella ordinaria, e lo abbiamo raggiunto. Perché sono emersi, stanno emergendo ed emergeranno ancora, casi che meritano una profonda riflessione. Nel caso specifico della Reggina, si ha un’applicazione della disciplina della crisi d’impresa, che però trova degli impedimenti nell’altro ordinamento. Nel merito, la Società amaranto non è stata autorizzata dal Tribunale di Reggio Calabria a poter adempiere ad alcuni pagamenti, perché ritenuti non necessari alla continuità aziendale. Per l’ordinamento sportivo questo invece costituisce un illecito che penalizza la società. È qui il paradosso. Bisogna tener conto della continuità aziendale – rimarca ancora il Deputato di Reggio Calabria – che va senza dubbio preservata, come ha perfettamente compreso e sostenuto oggi in Aula il Governo. Anche perché, d’altro canto, la Figc ha tutto l’interesse di far partecipare ai campionati le società di calcio che riescano a dimostrare bilanci sani e possibilità di programmazione. Le soluzioni che noi chiediamo, infatti, sono tese a supportare le aziende in difficoltà per aiutarle a risanarsi, evitando quindi casi di insolvenza. È auspicabile, dunque, che il diritto sportivo si adegui affinché si arrivi alla risoluzione di stati di crisi, tenendo conto dei giudizi presi anche dal Tribunale ordinario, senza andare in contrasto tra discipline».

«Ci tengo – precisa Francesco Cannizzaro – a ringraziare anche in quest’Aula il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina che, con equilibrio, saggezza e grande lungimiranza, guida la Figc facendoci sentire orgogliosi del calcio italiano, che non ha nulla da invidiare agli altri sistemi europei e mondiali. E lo ringrazio per le attenzioni che riserva a tutti i club del Paese, ponendosi sempre come interlocutore istituzionale, soprattutto con quelli in difficoltà». «Siamo all’inizio di una nuova fase. Presto – conclude il deputato reggino – assieme agli altri colleghi ci confronteremo con gli uffici legislativi preposti, per intraprendere questo percorso di armonizzazione di cui il Calcio italiano e l’Economia nazionale hanno bisogno». (rp)

Decreto Ponte, Cannizzaro (FI): Approvato mio emendamento per adeguamento tpl

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha reso noto che è stato approvato un suo emendamento al Decreto Ponte, «che risponde all’esigenza di adeguare il sistema di trasporto pubblico locale nell’Area dello Stretto alle esigenze di mobilità delle due sponde; ciò non soltanto durante la costruzione della grande opera, ma anche successivamente, una volta che sarà realizzata».

«Considerato il grande numero di pendolari reggini e messinesi ed utenti in generale giornalmente coinvolti nel transito tra Calabria e Sicilia, questa esigenza di adeguamento trasportistico era stata prospettata sia dalla Regione Calabria che dal Comune di Villa San Giovanni. Pertanto, ponendo l’attenzione anche e soprattutto alla mobilità dei pendolari del territorio di Reggio, Villa San Giovanni e Messina – ha spiegato il deputato reggino – abbiamo rilevato l’esigenza di assicurare un sistema integrato di mobilità urbana, di natura prettamente pubblica e di tipo collettivo. Questa esigenza oggi è diventata ufficialmente parte fondante del Decreto Legge, poiché il testo che abbiamo presentato ha superato l’esame ed è stato approvato in Commissione»

«Grazie al Piano integrato previsto dall’emendamento, dunque – ha proseguito – le esigenze trasportistiche di entrambe le sponde dello Stretto saranno gestite in forma coordinata tra Regione Calabria e Regione Sicilia (d’intesa con gli enti locali interessati) e, aspetto forse ancor più importante, con l’approvazione di questo testo, il Progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto dovrà tener conto di tali esigenze trasportistiche locali, in quanto il Piano è inquadrato nell’ambito delle opere e delle attività complementari».

«Vorrei, quindi – ha concluso – rassicurare in particolare i miei concittadini del territorio reggino e gli amici del dirimpettaio territorio messinese: la costruzione del Ponte non sarà qualcosa di avulso dal contesto giornaliero o prioritario rispetto alle esigenze quotidiane dei pendolari – conclude Francesco Cannizzaro – piuttosto, già in fase di realizzativa, alla costruzione della grande opera sarà affiancato un adeguato sistema di trasporto pubblico locale». (rp)

Sila-Mare, Baldino (M5S): Vergognoso il crollo di una strada inaugurata appena pochi anni fa

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, è intervenuta in merito al crollo della Sila – Mare, sottolineando come «questo è lo stato vergognoso in cui versa la Calabria». Proprio per questo, ha annunciato la parlamentare, presenterà una interrogazione.

La Sila-Mare «è una strada in cantiere dagli anni ’90 – ha spiegato – che vuole collegare Longobucco con i comuni marini. Una strada in costruzione da oltre trent’anni e il tratto percorribile è di soli 11 km sui 25 totali e con una spesa che finora supera i 100 milioni di euro. Oggi parte di quella strada, aperta al pubblico nel 2015, è miseramente crollata sotto il peso di un giorno di pioggia».

«Solo la fortuna ha reso possibile – ha concluso – che non ci fossero danni a persone o cose. Forse prima di progettare il futuro servirebbero più accortezza e lungimiranza». (rp)

Caso Reggina, Cannizzaro (FI) presenta interpellanza urgente ai ministri

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha presentato un’interpellanza urgente ai ministri della Giustizia, delle Imprese e del Made in Italy e per lo Sport e per i Giovani, affinché si interessino del caso della Regina.

Per Cannizzaro, infatti, è «un’anomalia; bisognerebbe evitare che Giustizia sportiva e Giustizia ordinaria possano andare in conflitto tra loro per uno stesso caso». 

L’argomento, come si può facilmente dedurre, riguarda la complessa situazione societaria della Reggina 1914 Srl, che si trova dinnanzi a Giustizia sportiva e Giustizia ordinaria, fronteggiando diverse limitazioni e una penalizzazione che pesa sull’attuale classifica del Campionato di Calcio di Serie B.

«La Società amaranto, in data 28/4/2023 – ha spiegato – ha depositato il ricorso per l’omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti e transazione su crediti tributari e previdenziali. La procedura di accordo di ristrutturazione dei debiti è una delle opzioni che la normativa italiana mette a disposizione del mondo delle imprese per anticipare e risolvere le situazioni di difficoltà economico-finanziarie ancora reversibili, con l’intento di dare la possibilità agli imprenditori di superare le difficoltà delle proprie Società, comprese quelle di calcio professionistico», si legge testualmente tra le premesse del documento presentato dall’Onorevole Cannizzaro e che porta la firma anche di un altro deputato del territorio reggino: Giovanni Arruzzolo.

«Reggina che – precisano ancora i parlamentari di Forza Italia – in previsione della scadenza federale per la dimostrazione del pagamento degli emolumenti e relativi oneri, sia a febbraio che a marzo ha depositato istanza presso il competente Tribunale per chiedere di essere autorizzata al pagamento dei contributi previdenziali, ricevendo tuttavia diniego. In entrambe le occasioni, la Società, pur sapendo di incorrere in eventuali sanzioni federali, ha ritenuto di adeguarsi ai provvedimenti del Tribunale Ordinario di Reggio Calabria (per evitare il rischio di estromissione dalla procedura), in ossequio a quanto ben precisato nel provvedimento di diniego, dove si legge che le norme dell’ordinamento sportivo non possono derogare nemmeno implicitamente all’applicazione della disciplina dell’ordinamento statale, ovvero comportarne la sua disapplicazione».

«Intanto però la Giustizia sportiva ha già sanzionato la Reggina per non aver rispettato le scadenze – precisano i deputati firmatari – questo perché le norme della FIGC non contemplano la procedura messa in atto. E nel frattempo da parte della Procura Federale è arrivato anche il deferimento relativo alle scadenze saltate, sia per la Reggina che per il suo Amministratore Delegato. E purtroppo altre sanzioni potrebbero presentarsi all’orizzonte. In questo contesto, inoltre, non sembra prospettarsi un’auspicabile armonizzazione tra diritto sportivo e competenza del diritto statuale nell’esercizio della giurisdizione ordinaria, in particolare rispetto alle norme in materia di crisi d’impresa»

«Alla luce di tutto quanto premesso – scrivono in conclusione Francesco Cannizzaro e Giovanni Arruzzolo nella loro interpellanza urgente – chiediamo quali iniziative intendano intraprendere i Ministri dei dicasteri interessati al fine di evitare che una Società calcistica in stato di crisi possa eventualmente essere destinataria di una disciplina giuridica diversa da quella riservata ad una normale società commerciale, e quindi risultare penalizzata, solo per il fatto che soggiace anche ad un ordinamento di settore che, seppur autonomo, è però subordinato e derivante da quello statuale».

L’interpellanza si chiude, pertanto, con una richiesta anche sull’armonizzazione del diritto sportivo con quello della crisi d’impresa, per escludere l’eventuale rischio per gli amministratori di una società calcistica di esporsi a sanzioni nell’ambito della Giustizia ordinaria, in funzione di comportamenti diversamente valutati in ambito sportivo.

Della vicenda si sta occupando pure il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che ha già avviato un’interlocuzione diretta col Presidente della FIGC, Gabriele Gravina(rp)

Olimpiadi della Cultura, Cannizzaro (FI): Riprova del grande valore di Reggio e della Calabria

Il deputato di FiFrancesco Cannizzaro, ha evidenziato come «nella storia delle Olimpiadi della Cultura e del Talento non era mai accaduto che tutti i gradini del podio venissero occupati dalla stessa scuola».

«Un merito ulteriore agli studenti, ai docenti, al dirigente, ed al Personale scolastico tutto del Liceo Scientifico ‘Leonardo da Vinci’ di Reggio Calabria – ha aggiunto – che hanno saputo distinguersi non solo sulle oltre mille squadre partecipanti, ma anche rispetto alle statistiche del passato, sbaragliando la concorrenza e occupando i primi tre posti delle finali nazionali. La bandiera reggina sventola orgogliosa, dunque, sul podio tricolore, rendendoci tutti più fieri di appartenere a questa terra intrisa di cultura e storia».

“I miei più fervidi complimenti ai ragazzi che, con grande merito – ha rimarcato Cannizzaro – hanno brillantemente superato tutte le sfide, battendo ben 1082 squadre provenienti da tutte le regioni e battendo pure il precedente record personale, che aveva già visto il Liceo “da Vinci” conquistare sì la medaglia d’oro nel 2019, ma non con questi straordinari risultati. Questa volta, oltre ad occupare interamente il podio, i vinciani contano in aggiunta diversi premi speciali e due borse di studio presso l’Università Sant’Anna di Pisa».

«Sono certo – ha aggiunto – che la tenacia tipica dei calabresi doc abbia fatto ancora una volta la differenza. Questo è il volto più bello che Reggio e la Calabria possano mostrare a tutta Italia. Siamo profondamente orgogliosi dei nostri ragazzi, dei nostri docenti, del Dirigente Francesco Praticò, di tutto il sistema d’Istruzione regionale, che per l’ennesima volta mette in evidenza l’eccellenza dei nostri cervelli e la volontà di emergere riscattando l’immagine di una Calabria troppo spesso vilipesa».

«I ragazzi hanno fatto il loro – cha concluso – adesso tocca a noi fare in modo che restino qui, a mettere a frutto, per il bene delle nostre Città, tutte le competenze ed i valori acquisiti». (rp)

Presentato a Roma il Premio “La Calabria che lavora”

Presentata a Roma nella sala stampa della Camera dei deputati, la nuoiva edizione del premio “ La Calabria che lavora”. La cerimonia di premiazione giunta alla XXII edizione, che coinvolgerà aziende ed imprenditori, si svolgerà il prossimo 4 giugno al Resort Caposperone di Palmi. Gianni Lattanzio Direttore Editoriale di Meridiano Italia,  ha introdotto e coordinato i lavori del incontro. A porgere il saluto istituzionale l’on. Fabio Porta, di origini siciliane con grande esperienza all’estero, da sempre a supporto delle eccellenze italiane nel mondo. L’ on. Porta ha sottolineato l ‘importanza del Premio come possibilità di crescita e promozione dell’ Italia intera. A seguire, Lattanzio ha introdotto Pino Parise, Presidente dell’associazione dei Calabresi nel Mondo, professionista innamorato della Calabria, che da 40 anni segue le nostre Comunità all ‘estero. Parise ha spiegato come le eccellenze Calabresi rappresentino una fonte da cui attingere per rinnovare e aiutare la Calabria povera, esaltando Il turismo locale come potenzialità del territorio, sottolineando la persistente ricchezza della Magna Grecia nelle numerose sfumature. Parise ha rimarcato il valore del Premio, elemento di stimolo per le nuove generazioni, promuovendo il lavoro di squadra e la collaborazione per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi comuni. 

Si sono alternati al tavolo della conferenza, il Prof. Francesco Cianciarelli, Comitato scientifico del Premio, che si è soffermato sulla lunga storia millenaria della grande Calabria e dei suoi personaggi che l’hanno resa nota nel mondo, nei più svariati settori. Tra gli interventi segnaliamo quello di Gianni Testa Direttore Artistico Musicale che  ha raccontato e condiviso il suo successo artistico con la Josera Publishing e che con volontà e tenacia mira a sviluppare la sua società artistica , affermandosi attraverso una consolidata struttura aziendale. Tra gli ospiti, il dott. Vittorio Bisogni Pneumologo di fama Nazionale apprezzato per il suo attivo contributo alla Protezione Civile Italiana,  in prima linea a Bergamo e Napoli nel periodo della pandemia COVID-19. Per gli interventi compiuti,  con grande professionalità, altissimo senso del dovere e generoso spirito di solidarietà, verrà insignito a Palmi con un premio speciale. A seguire l’apprezzato intervento di Giuseppe di Francia, titolare del Resort Caposperone di Palmi, che ospiterà la cerimonia di premiazione anche di questa edizione del Premio. Di Francia ha elogiato l ‘organizzazione di Franco Buccinà, sottolineando il contributo positivo che l ‘evento  riesce a dare in termini di visibilità e di promozione nel territorio. 

Infine, è intervenuto il Presidente del premio Franco Buccina’ che ha sintetizzato i 22 anni di successo del Premio, da sempre attribuito a personaggi di rilievo che portano alto il nome della Calabria nel mondo. Con uno sguardo al futuro, ha illustrato anche i progetti legati alla moda e ai concorsi di bellezza da lui ideati. Ha ringraziato tutti i suoi collaboratori, in particolare,  i due referenti su Roma, il Presidente dei Calabresi nel mondo Pino Parise e la giornalista e conduttrice reggina Marilena Alescio.  In chiusura il Prof. Cianciarelli ha voluto consegnare un riconoscimento speciale a Franco Buccinà,  alla moglie Anna Patania e al figlio Giulio. Alla presentazione presente un nutrito parterre di giornalisti e ospiti: Giuseppe Scuccimarra giornalista Mondo Tv24, Arianna Prencipe  giornalista LaCtv , Marcella Mastrobuono, Cataldo Pugliese Segreterio Italia del Meridione,  l’Avvocato Annamaria Di Francia, Jennifer Bohlin Panozzo, Valerio Scambelluri, Mariangela Petruzzelli presidente Miss Chef, Mirco Scurti Mister Over Città di Sanremo 2023 e tanti altri amici del Premio “La Calabria che lavora”. (rrm)  

Vertenza Simet, Baldino (M5S): Il governo apra un tavolo di crisi presso i ministeri competenti

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, si è rivolta al Governo «perché attenzioni la vertenza dei 70 lavoratori licenziati da Simet e apra un tavolo di crisi presso i ministeri competenti.

«Perché – ha aggiunto – quando si parla di 70 famiglie, in una zona depressa come la fascia ionica calabrese, è un intero territorio a pagare un prezzo troppo alto».

«C’è un passaggio che manca nella ricostruzione del governo – ha sottolineato Baldino in replica alla viceministra, presso il ministero del lavoro, Maria Teresa Bellucci, che nel rispondere all’interrogazione del M5S si è fermata semplicemente ad una ricostruzione storica della vita societaria di Simet S.p.A.».

«Nel marzo 2018 – va avanti Baldino – per fronteggiare i problemi legati al settore del trasporto, e incentivare i collegamenti sulla lunga percorrenza a mezzo autobus, Simet con Ferrovie dello Stato, attraverso Busitalia Sita Nord, dà vita a Busitalia Simet. La nuova società, con socio di maggioranza «pubblico», avrebbe dovuto rilanciare il brand ed i servizi storici, nonché attivare nuove tratte e rotte. Però dopo 18 mesi Busitalia Sita Nord esce dalla compagine sociale, compromettendo il piano industriale siglato con Simet». (rp)