LAMEZIA – L’appello del promoter Pegna: la candidatura di Tropea va sostenuta con forza e convinzione

Anche il promoter Ruggero Pegna sostiene la candidatura di Tropea a Capitale italiana della Cultura 2021, ribadendo che «va sostenuta con forza e convinzione, perché significherebbe accendere i riflettori su uno dei luoghi più belli, ospitali e incantevoli d’Europa».

«Tropea – ha aggiunto – è il cuore dell’immagine turistica e culturale della Calabria e delle bellezze naturali e paesaggistiche dell’intero Paese; quelle che lo rendono unico al mondo per la sua costa, i suoi borghi e monumenti, le condizioni metereologiche, la storia e, innanzitutto la Cultura. Tropea è una Città dalle origini straordinarie, vera cartolina del patrimonio naturale e ambientale della Calabria e dell’Italia, esso stesso fattore culturale di straordinaria importanza, in un’epoca in cui le tematiche della salute, dell’ambiente, della salvaguardia dello stesso pianeta, sono priorità assoluta».

«Credo che, almeno in questa circostanza – ha spiegato il promoter – bisogna guardare all’incomparabile bellezza di Tropea come ricchezza universale e, quindi, meritevole di essere il palcoscenico nazionale e internazionale di una designazione determinante per la crescita dell’intera regione, meritevole ogni tanto della giusta attenzione, del Sud e, quindi, dell’intero Paese. È un momento di fondamentale importanza per la Calabria e, in un’occasione così prestigiosa, ogni forza possibile deve concorrere a questo straordinario risultato».

«Tropea, perla del Mediterraneo – ha concluso Pegna – è essa stessa cartolina e manifesto di cultura della vita, dell’ambiente, della fede, di un  futuro sostenibile in cui uomo e natura possano convivere, nuovamente, in un vero paradiso terrestre. Con il suo splendore apprezzato da turisti di tutti i continenti, Tropea né è già luogo reale, inimitabile modello, capitale indubbia di civiltà e culture condivise».

La Presidente Santelli e Pippo Callipo insieme per Tropea Capitale italiana della cultura

«Se vince Tropea, vince la Calabria»: la prima riunione istitutiva del Comitato per la candidatura di Tropea a capitale italiana della cultura 2021 ha trovato concordi la neo-presidente della Regione Calabria Jole Santelli e il capo dell’opposizione Pippo Callipo, suo diretto antagonista alle recenti elezioni regionali.

«Questa – ha dichiarato la Santelli – deve diventare una sfida vinta e un’opportunità che si trasforma in ricchezza per la nostra terra e per la nostra gente e  la Regione Calabria farà il massimo per ottenere questo risultato. La Perla del Tirreno, col suo mare color smeraldo, le sue tradizioni, l’artigianato, la cucina e la sua posizione strategica nel Mediterraneo, concorre a diventare il simbolo della cultura del nostro Paese. Tra pochi giorni dovrà essere consegnato il dossier di candidatura della città di Tropea a capitale italiana della cultura per l’anno 2021 e l’auspicio di tutti coloro che vogliono bene alla nostra regione è che questo progetto possa realizzarsi. A Tropea, al sindaco Giovanni Macrì, che alla Bit di Milano si appresta a presentare il dossier di candidatura e che ogni giorno si spende per rendere più bella e accogliente la sua città, alla Calabria intera il mio sostegno – ha detto la presidente Santelli, che si dice d’accordo con lo slogan ideato per la candidatura del centro turistico calabrese a capitale italiana della cultura: Se vince Tropea vince la Calabria.

«La candidatura di Tropea a Capitale italiana della Cultura 2021 va sostenuta  – ha detto Callipo – da chiunque abbia a cuore la Calabria. Da cittadino, prima ancora che da imprenditore ora impegnato in politica, darò il mio pieno e disinteressato contributo affinché si raggiunga un risultato che è certamente alla portata della “Perla del Tirreno”. Per questo ho partecipato con convinzione ed entusiasmo alla prima riunione istitutiva del Comitato che riunisce rappresentanti pubblici e privati con l’obiettivo di promuovere e sostenere la candidatura e la proposta progettuale “Tropea 2021”. È una di quelle occasioni in cui fare sinergia, evitando personalismi e superando qualsiasi steccato, può rivelarsi decisivo per arrivare alla vittoria nel contest nazionale promosso dal MIBACT. È necessario dunque che tutti gli attori istituzionali e sociali che ne hanno la possibilità, a partire dalla Regione per arrivare agli operatori economici e al mondo dell’associazionismo, facciano la propria parte». (pa)