L’OPINIONE / Nuccio Chirico: Al Capodanno Rai ignorato il Bergamotto di RC

di NUCCIO CHIRICO –  Ho assistito alla diretta Rai sul Capodanno, in onda dallo stupendo scenario del nostro Lungomare, il più  bel chilometro d’Italia.

La trasmissione ha visto una straordinaria ed entusiasmante partecipazione popolare, ed è stata la più seguita con oltre 5.000.000 milioni di telespettatori.
La nota negativa che ho riscontrato e che non è stato menzionato il nostro Bergamotto, non certo per colpa del bravo presentatore o del regista.
Certo non mi aspettavo che questo suggerimento fosse dato da Occhiuto.
Ma la nostra amministrazione comunale, con in testa il Sindaco, avrebbe dovuto informare debitamente l’equipe Rai sulle eccezionali qualità del nostro prezioso agrume, affinché di Reggio si parlasse anche come Città del Bergamotto.
Ancora una volta si è persa una straordinaria occasione per valorizzare il nostro oro verde, per colpa di una classe politica che ha palesemente evidenziato l’incapacità nella gestione delle nostre eccellenze.

Pasquale Amato: Una grave mancanza

«Bravissimo Nuccio Chirico. Ho colto anche io, pur nella positività generale dell’evento, questo unico neo: nessuno – né a livello regionale né a livello reggino – ha fatto presente l’esistenza del Bergamotto di Reggio Calabria. Nello spot sulle Eccellenze reggine è stato ignorato e nello spot sull’area cosentina sono invece stati esaltati gli agrumi prodotti in quella provincia: cedri, arance e clementine (che si producono in tate altre realtà).
Ancora una volta il Bergamotto di Reggio Calabria, unico al mondo, è stato ignorato. Una grave mancanza non della Rai, ma di coloro che localmente hanno curato le relazioni con gli autori della Rai. (nc e pa)

IL 2025 CHE VERRÀ: FORMAZIONE, CULTURA
MA ANCHE MOBILITÀ, IL LAVORO E LA SANITÀ

di SANTO STRATI – È inevitabile, non si scappa: l’ultimo dell’anno è l’occasione per fare il bilancio dell’anno che si chiude e tentare di immaginare cosa aspettarsi dal futuro. Ci proviamo.

Quante cose buone nel 2024 e quante meno buone? Difficile fare  una distinzione se non si ha voglia di ottimismo: la Calabria ha mostrato la sua capacità di reagire al torpore cui generazioni di politici l’hanno costretta negli ultimi 50 anni. I calabresi hanno capito che è il momento di mostrare i denti e rispondere adeguatamente a chi insiste a considerare questa terra una fastidiosa incombenza per l’Italia, quando il realtà essa rappresenta un volano straordinario di sviluppo. «Se cresce il Sud – è stato detto da tanti (a cominciare dall’ ex presidente del Consiglio Conte al presidente della Confindustria Berti) – cresce l’Italia. Orbene, quest’idea di sviluppo è però rimasta soltanto nelle intenzioni e ci piacerebbe che tutti i parlamentari del Mezzogiorno, ma soprattutto della Calabria, costituissero una sorta di rete trasversale con un comune obiettivo: crescita, occupazione, futuro.

Un modello ce l’abbiamo – il deputato Francesco Cannizzaro di Forza Italia – il quale a ogni finanziaria riesce a “mollare” un po’ di emendamenti che portano ricchezza e nuove opportunità di sviluppo per la “sua” Calabria.

Ci piacerebbe vedere tanti cloni di Cannizzaro, nelle varie appartenenze politiche che si spendessero per il Mezzogiorno. Ci sono le occasioni e le premesse per delineare una visione di sviluppo che non si fermi a domani, ma guardi a dopodomani e a dopo-dopodomani. Ossia che metta le basi per restituire il futuro rubato ai nostri giovani.

A rischio di ripetermi, insisto a dire che la chiave dello sviluppo si chiama formazione: la scuola, l’università, i dottorati sono l’elemento chiave per costruire un’idea di futuro. Questo Paese sottopaga gli insegnanti e allo studio e alla formazione riserva sempre percentuali microscopiche delle risorse destinate allo sviluppo. Un Paese che, però, come nel caso della Calabria, sforna eccellenze che il mondo ci ammira (e ci sottrae), grazie all’impegno di straordinari docenti e insegnanti che non guardano l’orario e vogliono formare in modo serio e costruttive le generazioni di domani.

Cultura e formazione, dunque, senza trascurare e dimenticare le infrastrutture di cui il 2025 dovrebbe vedere l’avvio dei lavori. Il Ponte, certo, se a gennaio il Cipess dirà se va fatto o meno, ma tutto il sistema dei trasporti e della mobilità che in Calabria (e in quasi tutto il Sud) è pressoché fermo ai borboni. Se non si farà l’Alta Velocità, si rifà la SS 106, si adeguano strade e autostrade, il Ponte non serve e proprio per questo la sua realizzazione farebbe da traino a tutto ciò.

Un discorso a parte merita la Sanità: il Presidente Occhiuto ha lavorato bene da commissario, ma dovrà lottare perché il Commissariamento finisca: va congelato il debito e vanno autorizzati investimenti nelle strutture pubbliche della sanità. È un memo importante per la Regione, speriamo che il Presidente ci creda.

La minoranza di RC: Capodanno Rai, Falcomatà specula su salute di Occhiuto

Riceviamo e pubblichiamo

Il sindaco Falcomatà ha davvero toccato il fondo, da ogni punto di vista. Prima le offese ai giornalisti, adesso una squallida invettiva contro il Presidente Occhiuto, che qualche giorno fa ha subìto un delicato intervento al cuore e dal quale siamo felici che stia recuperando in fretta, grazie alla sua forza ed all’affetto del popolo Calabrese che si è stretto intorno a lui.
Falcomatà, dal canto suo, ha oltrepassato il limite della decenza, lasciandosi andare – in occasione di un’intervista resa al giornalista Lino Polimeni – a polemiche e speculazioni misere, che danno la misura della sua cifra umana, ancor prima che politica. Da istituzione avrebbe dovuto semplicemente dare l’esempio e limitarsi ad augurare pronta guarigione al Presidente Occhiuto, da uomo avrebbe dovuto astenersi dal compiere quello squallido sciacallaggio sull’intervento chirurgico del Presidente Occhiuto al quale, invece, siamo stati costretti ad assistere. Il Presidente ha affidato il suo cuore alla Calabria, scegliendo di farsi operare nella Regione che governa e che ama.
E lo ha fatto nel rispetto dei calabresi e delle regole, perché si fida della Calabria. Ha fatto una scelta coerente. Il Presidente Occhiuto invita i calabresi a curarsi in Calabria e così ha fatto lui! Esattamente il contrario di Falcomatà, che predica bene e razzola male, che dice che “verrà premiato chi conosce qualcosa e non qualcuno” e poi negli enti che lui governa (Comune e Città Metropolitana) vengono assunti i suoi più stretti collaboratori nell’ufficio stampa.
Ci sono momenti in cui determinati limiti – politici e non – non andrebbero valicati, perché è spregevole speculare sulla salute altrui. Ma questi limiti Falcomatà ormai li ha ampiamente persi di vista e purtroppo questa è una circostanza ormai sotto gli occhi di tutti. Siamo sinceramente preoccupati della deriva – morale e politica – assunta dal sindaco, protagonista quotidiano di gesti e azioni del tutto irrispettose dell’altrui pensiero e dignità. Il confine tra arroganza e violenza è sottile e crediamo che più volte questo sindaco l’abbia di recente travalicato.
Senza alcun pudore, peraltro, cerca ogni giorno di far passare il messaggio che il Capodanno Rai a Reggio Calabria sia merito del Comune. Mettiamo in chiaro una volta per tutte un dato: il Capodanno Rai è merito del Presidente Occhiuto, della coalizione di centrodestra che governa la Calabria.
Se la Città è vivace e i b&b sono pieni di turisti è merito della Regione e del centrodestra che ha trasformato e rilanciato l’Aeroporto Tito Minniti grazie a Ryanair e alle limitazioni finalmente eliminate. Falcomatà ed il Comune non hanno fatto proprio nulla. Avremmo preferito non dover puntualizzare cose del genere, purtroppo siamo costretti a farlo viste le quotidiane mistificazioni politiche ed amministrative propinate dal Sindaco e dall’ufficio stampa di Palazzo San Giorgio spudoratamente politicizzato, tanto da essere assente alla Conferenza stampa dei Consiglieri del cdx sulle Circoscrizioni. Italo Falcomatà diceva che “l’esempio è la fonte del pensiero successivo”: se questi sono gli esempi che sta dando il Sindaco Giuseppe Falcomatà, che non ha remore a intestarsi risultati altrui ed a speculare sulla salute delle persone, allora speriamo vivamente che il pensiero successivo non venga ispirato da queste sue condotte. Perchè, se così fosse, diventeremmo l’ultima Città d’italia anche per educazione e umanità.
E noi reggini invece siamo persone affettuose, calorose ed accoglienti. Questo sindaco, ultimo in classifica, non ci rappresenta. (I consiglieri comunali Federico Milia, Giuseppe De Biasi, Massimo Ripepi, Saverio Anghelone e Armando Neri)

Capodanno Rai a Reggio Calabria, Falcomatà: «Una vetrina importante per la città»

Per il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, il Capodanno Rai a Reggio Calabria «è un appuntamento al quale tutta la cittadinanza deve guardare con grande attenzione e con grande orgoglio».

«E le modifiche al transito veicolare o le necessità logistiche eventuali, per quei giorni, dovranno essere vissute in ottica positiva, nella piena consapevolezza che si tratta di qualcosa di importante e che aiuta la crescita della città. È chiaro che nei giorni precedenti, quando si inizierà a montare il palco, un po’ alla volta, ci saranno le prime limitazioni del traffico, ed è una cosa che dobbiamo affrontare con grande senso di responsabilità», ha aggiunto il primo cittadino, ricordando che «si tratta di un’attività organizzata insieme alla Regione e alla Rai – ha spiegato il primo cittadino – ed in questo senso, anche nello spirito di condivisione istituzionale, dedicheremo una successiva presentazione. Ma i preparativi sono in campo già da tempo».

«Si sono svolti già diversi sopralluoghi con i tecnici – ha aggiunto –. La serata della vigilia di Capodanno sarà solo la parte finale di un percorso che ci accompagnerà già dalla prima parte di dicembre quando arriveranno i primi operatori della Rai, da metà dicembre si inizierà a montare il palco a piazza Indipendenza, che è lo scenario naturale che consente di organizzare al meglio lo spettacolo e mostrare la cartolina migliore della nostra città. Il capodanno è una vetrina importante per Reggio, è evidente che il posto che si sceglie deve consentire a tutti gli italiani di vedere che scenari meravigliosi abbiamo».

«A seguire un po’ alla volta arriveranno i tecnici, gli autori e artisti, ci sarà una macchina che piano piano verrà messa in campo – ha continuato il sindaco – e che sarà sempre più evidente e percepita dalla città. Arriverà Radio Rai che già prima di Natale farà trasmetterà da Reggio. Già da diverso tempo sono iniziati i primi sopralluoghi. Sottolineo che c’è una grandissima sinergia interistituzionale con la Prefettura, le Forze dell’ordine e di polizia. Capodanno non è solo quello che si vede in tv, ma c’è dietro un’organizzazione che richiede il rispetto di parametri di sicurezza e legalità, affinché lo spettacolo possa svolgersi nel migliore dei modi».

«Dunque si tratta di una vetrina importante non soltanto sul piano dell’immagine – ha concluso – ma porterà una presenza ancora maggiore di turisti che saranno in città in quei giorni, con un beneficio diretto per gli esercizi commerciali e la ristorazione, le strutture ricettive». (rrc)

Camera (FI Giovani): Capodanno Rai a Reggio occasione unica per valorizzare la città

Il coordinatore di Forza Italia Giovani di Forza Italia, Giuseppe Camera, ha evidenziato come il Capodanno Rai che si svolgerà a Reggio è «un’occasione imperdibile per la città».

«La nostra città entrerà nelle case di milioni di italiani – ha detto – in diretta tv su Rai 1, in una delle trasmissioni più seguite: basti pensare che lo scorso anno la trasmissione “L’anno che verrà” ha raggiunto picchi del 61% di share. Un’occasione imperdibile per Reggio: noi giovani di Forza Italia ci faremo trovare pronti».

«Una straordinaria opportunità per promuovere Reggio – ha proseguito – raccontarne le eccellenze e per mostrare, in diretta tv, le bellezze di una città unica, che si sta sempre di più aprendo al mondo: mi riferisco in particolare ai voli Ryanair, che negli ultimi mesi hanno permesso ai reggini di viaggiare, partendo dal Tito Minniti, verso destinazioni nazionali ed europee, finanche oltremanica, ma soprattutto a tutti i turisti che, grazie alle nuove rotte, hanno avuto l’opportunità di scoprire la nostra città».

«Un risultato – ha evidenziato – che deriva certamente dall’operazione di rilancio dell’aeroporto, voluta fortemente dall’On. Francesco Cannizzaro e dalle innumerevoli iniziative di promozione della Calabria, attuate dal Presidente Occhiuto, in cui appare evidente che la città di Reggio stia conquistando sempre più un ruolo di centralità rispetto al passato: in questo scenario, diventa ancora più indispensabile la comunione di intenti e di tutte le parti coinvolte, nonché l’apporto che il movimento giovanile può dare per la fattiva realizzazione di queste iniziative».

«Noi giovani di Forza Italia – ha ribadito – non ci faremo trovare impreparati: in questi due mesi che precedono l’evento, lavoreremo a fianco del nostro coordinatore regionale e capogruppo in consiglio comunale, Federico Milia, per dare il nostro supporto concreto in tutte le fasi preliminari di organizzazione dell’evento, proponendo iniziative che possano contribuire ad amplificare la risonanza di questo grande evento, in cui la nostra città sarà assoluta protagonista». (rrc)

Occhiuto: Capodanno Rai in Calabria per i prossimi due anni

«L’anno che verrà, il capodanno della Rai, si farà in Calabria, nel 2023 e nel 2024». È quanto ha annunciato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sottolineando che si tratta di «una bella notizia per la Calabria».

«Centinaia di artisti verranno a festeggiare con i calabresi il capodanno per due anni di seguito. La Rai mi aveva dato disponibilità per farlo un anno soltanto, ho chiesto e ottenuto che si facesse per due anni consecutivi», ha spiegato Occhiuto, spiegando che «per farlo utilizziamo quelle risorse che l’Europa e il governo nazionale danno a tutte le Regioni per promuovere l’immagine dei territori».

«Sono risorse che si possono spendere solo per questo obiettivo – ha proseguito –, perché altrimenti vanno perdute e restituite. Questi fondi non possiamo spenderli, ad esempio, per gli ospedali o per le strade: per queste cose, molto più importanti, ci sono altre risorse.
Però ho deciso di far tesoro anche delle critiche del passato. Sapete, quando si fanno spese di questo genere spesso si generano polemiche. Ne ho riscontrate alcune anche l’anno scorso, quando c’è stata la pista di pattinaggio a Milano. L’assessore di allora, Orsomarso, spiegò giustamente che quell’intervento serviva a promuovere l’immagine della Calabria in un piano più generale di promozione della nostra Regione nelle stazioni e negli aeroporti».

«Però le critiche dell’anno scorso, le polemiche, le ho osservate con grande attenzione, e ne ho fatto tesoro – ha detto ancora Occhiuto –.
Molti dicevano ‘ma perché promuovere l’immagine della Calabria con eventi che si svolgono fuori dalla Calabria?’. Ecco, allora ho voluto fare in modo che la nostra immagine, quella della Calabria, si potesse promuovere nel resto d’Italia con eventi fruibili dai calabresi. Proprio come il capodanno, che sarà una grande festa, con centinaia di artisti, una festa alla quale parteciperanno i calabresi, direttamente nelle piazze della Calabria, ma anche tantissimi italiani accendendo il proprio televisore per aspettare la mezzanotte».

«E ho ottenuto dalla Rai – ha continuato Occhiuto – anche la possibilità di promuovere l’immagine della Calabria in circa 100 spazi televisivi nei prossimi due anni. Trasmissioni importanti come ‘Camper’, ‘Linea Verde’, ‘Uno Mattina’, L’eredità’, ‘Linea Blu’, insomma, tutto il palinsesto della Rai avrà un pò di Calabria al suo interno. La Calabria fa spesso notizia sui telegiornali e sulle reti televisive nazionali per quello che di brutto ha, ma per fortuna quello che di brutto ha la nostra Regione è una piccola parte rispetto a tutto il resto.
E la Calabria ha straordinarie risorse e straordinari posti da raccontare».

«Lo faremo per due anni attraverso la Rai, facendo entrare la Calabria nelle case degli italiani», ha concluso il governatore Occhiuto.

 

Il consigliere comunale, Vincenzo Capellupo, si è augurato che «almeno davanti al clima del Santo Natale il presidente Occhiuto metta da parte per un attimo la sua comprensibile predilezione per la sua Cosenza e localizzi a Catanzaro, così come lo scorso anno ha fatto l’Umbria con Perugia, la fortunata trasmissione Rai: L’anno che verrà, con cui viene festeggiato il Capodanno».

«Mettiamo le mani avanti – ha detto – per evitare che ci si dica che Catanzaro si è mossa in ritardo, che prima di Catanzaro ci sono Cosenza, Rende, Camigliatello, Diamante. Se occorre dare un’immagine unitaria della Calabria, da proporre a tutto il Paese, non esiste alternativa al Capoluogo di Regione. Se, come ha precisato il presidente i finanziamenti pubblici utilizzati per pagare la Rai sono finalizzati, è doveroso da parte sua operare una scelta istituzionale che rappresenti tutta la Calabria».

«Non aspetti il giorno di Natale – ha concluso – per rivelare il nome della location, ma prenda subito contatti con il sindaco Fiorita e si confronti sulle varie ipotesi, da piazza Prefettura, ma se questa dovesse risultare insufficiente potrebbe andare bene anche l’enorme piazzale della Cittadella, opportunamente attrezzato. Ma bisogna muoversi per tempo e conoscere le reali intenzioni del presidente Occhiuto che, ci auguriamo, una volta tanto dovrà dimostrarsi super partes». (rrc)

Baldino (M5S): Sanità è ancora priorità per Occhiuto?

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha chiesto al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, se la sanità è ancora una sua priorità, ricordando che «oltre al capodanno Rai c’è di più».

«Nei fatti ha ricevuto un mandato commissariale fino ad ora disatteso – ha evidenziato –. Lo dimostrano non solo i Lea vergognosamente retrocessi e i verbali ministeriali, ma quanto sta accadendo ripetutamente in tutta la Calabria e specie a Corigliano Rossano. È inaccettabile che per l’ennesima volta un’ambulanza raggiunga il posto di soccorso dopo 40 minuti e senza medico a bordo. E’ successo nelle scorse ore nell’area urbana di Rossano. Caso isolato? Niente affatto! Negli ultimi due mesi Corigliano Rossano ha fatto registrare quattro decessi accomunati da ambulanze in ritardo o inadatte e senza medico a bordo. Tanto rappresenta passi indietro nella gestione della sanità calabrese».

«Si sponsorizza all’esterno – ha continuato Baldino – l’immagine della Calabria, distraendola, ma si condanna di fatto la vita dei calabresi con disservizi sanitari. Il servizio del 118 manca da troppo tempo del giusto personale quanto di mezzi idonei. Nonostante le risorse disponibili si tarda a cambiare ambulanze ormai vetuste e numerose, come ampiamente denunciato dalle organizzazioni sindacali, sono le postazioni dove il servizio è integrato, o sostituito totalmente, dai privati convenzionati».

«Se va male al 118 lo stesso può dirsi del pronto soccorso per cui il personale infermieristico dello spoke Corigliano Rossano – ha detto ancora – come recentemente denunciato, lamenta non solo mancanza di personale ma anche disorganizzazione. Circostanze queste, che sottolineano gli stessi operatori sanitari, compromettono l’assistenza dei pazienti costringendoli a posteggiare nel pronto soccorso giorni infiniti prima di un ricovero. A tanto va aggiunta la temporanea sospensione dei ricoveri che nei giorni scorsi ha riguardato il reparto di ginecologia per cui se n’è paventata la sciagurata chiusura».

«L’immagine della Calabria che ne vale grande sponsorizzazione gratuita all’esterno – ha ricordato – è quella di una regione capace di dare risposta alla domanda di sanità. Perché perdere la vita per disservizi sanitari è inaccettabile e ancora di più lo è se dallo Stato vengono messe a disposizione risorse e strumenti».

«Basta con la logica del personale che manca ovunque – ha concluso –. I calabresi per colpa della politica regionale aspettano risposte sanitarie da decenni. Sarebbe questo il regalo più bello che potrebbero ricevere». (rp)