Vitambiente: Serve proteggere nidificazione delle tartarughe Caretta Caretta a Squillace

Il Movimento Vitambiente ha chiesto di proteggere i nidi della tartarughe Caretta Caretta trovati a Squillace, per evitare che «i nidi vengano violati come spesso accade».

«Vitambiente – si legge in una nota di Pietro Marino, presidente di Vitambiente – ha ricevuto in queste ore diverse altre segnalazioni riguardanti l’avvistamento di tracce (almeno in altri dodici casi) lasciate sulla sabbia dalle Caretta caretta, che in questo periodo sondano la spiaggia per verificare l’effettiva possibilità di deporre le loro uova, tra Sellia Marina e Soverato. Attente verifiche, però, non hanno ancora confermato la nidificazione».

«WWF, che monitora la nidificazione delle Caretta caretta – ha aggiunto – coordinando la rete regionale per il recupero di cetacei, tartarughe e grandi pesci cartilaginei, anche quest’anno ha fatto il punto sui nidi scoperti. Siamo sicuri che un raccordo tra Comune, WWF, Vitambiente e tutte le Associazioni interessate proteggerà un habitat importante per le specie marine presenti nel territorio costiero della Provincia di Catanzaro». (rcz)

JovaParty, volano insulti tra Roccella Jonica e Legambiente: ma dove stanno le tartarughe?

C’è a chi Jovanotti piace e a chi no, ma non è questa la materia del contendere che vede ormai ai ferri corti il Comune di Roccella Jonica e Legambiente Calabria. Il prossimo 10 agosto è in programma la tappa calabrese di Jova-Party, lo spettacolo sulle spiagge di Jovanotti, che il Comune di Roccella ospiterà sul proprio litorale. Dove – a detta delle associazioni ambientaliste e soprattutto di Legambiente Calabria – vivono e nidificano le tartarughe marine Caretta-Caretta, una specie ultraprotetta che ha trovato sull Jonio l’habitat ideale per riprodursi. Gli ambientalisti sostengono che la mega struttura del palco sulla spiaggia distruggerà i nidi delle tartarughe, il sindaco di Roccella Vittorio Zito ribatte che la cosiddetta area “Rete Natura 2000” è abbastanza lontana e non si sono rischi per le Caretta-Caretta. E volano gli insulti.

Ricostruiamo la vicenda. Lo scorso 25 luglio le Associazioni Altura, LIPU Calabria, Legambiente Calabria Onlus, Caretta Calabria Conservation e la Stazione Ornitologica Calabrese hanno presentato un esposto indirizzato, tra gli altri, al Comune di Roccella Jonica, finalizzato alla richiesta di urgente tutela per la tartaruga marina Caretta caretta e per le altre specie particolarmente protette presenti sul litorale di Roccella Jonica. Già all’inizio di luglio aveva preso posizione anche l’on. Giuseppe D’Ippolito (M5S) per impedire lo svolgimento dell’evento con motivazioni, obiettivamente, fondate quasi sul nulla. Un atteggiamento stigmatizzato dal sindaco di Roccella (vedi calabria.live) e da gran parte di quei calabresi che non accettano prese di posizione “talebane”, al di là di ogni civile e democratico confronto.

In pratica da quasi un mese si tenta, con infondate motivazioni, di bloccare la possibilità che il 10 agosto si svolga a Roccella l’evento Jova Beach Party, la cui portata in termini di ritorno economico e di immagine per il territorio è di intuibile valenza. Va, certamente, sottolineato che si tratta di un evento del tutto particolare, un unicum nel panorama degli eventi musicali fino ad oggi organizzati in Italia, e che da più parti (senza, però, successivi e concreti riscontri) si solo levati immotivati allarme di inquinamento ambientale, ma il successo dell’iniziativa e, soprattutto, i ritorni in termini di promozione turistica parlano da soli. Ovvio che un evento che si svolge sulle spiagge finisca a portare a giudizi diversi e contrapposti sulla sua opportunità, ma in questo caso appare evidente che ci siano posizioni oltranziste (di “puro fanatismo” dice il Comune di Roccella) che lasciano perplessi.

Il sindaco di Roccella, Zito, ha inviato una lunga nota per difendere la scelta del concerto, ma soprattutto per chiarire l’equivoco sulla localizzazione. «Non intendiamo – scrive Zito – cercare di convincere delle nostre idee le Associazioni firmatarie dell’esposto. Intendiamo, invece, sgombrare il campo da una serie di inesattezze ed insinuazioni che esso contiene e che danno l’impressione di voler avallare una certa leggerezza del nostro Ente nel rispetto delle normativa a tutela degli habitat naturali. Accusa che ci offende profondamente e che alcune delle Associazioni firmatarie sanno essere irricevibile per un comune che ha fatto della tutela ambientale un paradigma del proprio sviluppo. Ma una cosa è la tutela ambientale, altra cosa è il fanatismo e altra ancora è il voler utilizzare un evento dal sicuro impatto mediatico per far accreditare la propria immagine di paladini contro chi vorrebbe attentare alla tutela dell’ambiente».

L’area interessata dai lavori per l’evento del 10 agosto – secondo il sindaco Vittorio Zito – «non ricade nelle Rete Natura 2000 e per tali ragioni l’intervento proposto non è stato assoggettato a Valutazione di Incidenza Ambientale. Questa procedura, come è facile verificare, deve essere infatti attuata obbligatoriamente solo nel caso in cui il progetto di intervento possa avere incidenze significative su un sito della rete Natura 2000 o sulle aree immediatamente esterne ad un sito della rete Natura 2000. L’area interessata a Roccella non ricade in nessuna delle due casistiche, non essendo area in rete Natura 2000 né area confinante con altra area ricadente in rete Natura 2000. L’assenza della Valutazione di Incidenza Ambientale, quindi, lungi dal concretizzare una violazione di legge per come denunciato nell’esposto, è conseguenza diretta della corretta applicazione della normativa che disciplina la redazione della Valutazione stessa. Giova a tal proposito evidenziare che, per le tappe dell’evento che si svolgono in Aree Natura 2000, l’organizzazione del concerto ha opportunamente chiesto  di attivare la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale. Come è il caso della tappa di Policoro, per la quale la Regione Basilicata, con Decreto Dirigenziale 23AB.2019/D.00365 del 23/05/2019, ha rilasciato parere favorevole con prescrizioni. Consigliamo alle Associazioni firmatarie dell’esposto di leggere quel provvedimento – facilmente reperibile in rete – il cui dispositivo è un esempio di equilibrio tra tutela ambientale e utilizzo delle spiagge per altre finalità».

Secondo la nota del Comune di Roccella, «L’area interessata dai lavori per l’evento del 10 agosto è individuata nel Piano Comunale di Spiaggia come zona B5 Ambito turistico “Natura Village Roccella”, all’interno della quale è prevista la possibilità di allestire un complesso di strutture ed attrezzature integrate turistico-ricreative e balneari e che in esse si potrà prevedere una serie di allestimenti amovibili (chalet in legno, tensostrutture, ecc.) finalizzati ad intrattenere il “visitatore” e renderlo partecipe di eventi, concerti, spettacoli, sport, aree di relax e attività balneari e commerciali. Una destinazione d’uso di Piano del tutto compatibile con le attività in programma il 10 agosto. Per l’area interessata dall’evento, quindi, non esiste alcuna qualificazione ufficiale circa la valenza delle sue caratteristiche naturalistiche e, quindi, nessuna conseguente qualificazione della stessa come area da sottoporre a particolari vincoli di tutela».

Il sindaco evidenzia che «L’area, peraltro,  per come correttamente evidenziato nell’esposto, ricade tra le zone di potenziale nidificazione della Tartaruga Caretta caretta presenti in Calabria. Ma a differenza di quanto affermato dalle Associazioni che hanno promosso l’esposto, non è vero chenon risultano essere state effettuate ricerche preventive mirate alla identificazione di siti di nidificazione della Caretta caretta nell’area scelta per la manifestazione. Infatti:

  • il Centro di Recupero Tartarughe Marine M.A.R.E. Calabria di Montepaone (accreditato dalla Regione Calabria con DDG n. 992 del 09/02/2010) e che l’ISPRA indica come centro autorizzato per attività di recupero, trasporto, detenzione, manipolazione ai fini sanitari/riabilitativi, marcatura con targhette metalliche ai fini di monitoraggio sanitario e/o ecologico e successivo rilascio di tartarughe marine rinvenute sulla fascia costiera della provincia di Catanzaro e di Reggio Calabria (da Monasterace fino a Roccella Ionica), ha intrapreso dal maggio 2091 una attività di monitoraggio dell’Area interessata ai fini della individuazione dell’ eventuale presenza di Caretta caretta. Tale monitoraggio ha dato esito negativo, nel senso che sulla specifica area non è stata individuata alcuna evidenza di presenza di tracce di entrata o uscita degli animali nel periodo sensibile. I biologi, come sempre fatto, nel caso in cui avessero individuato tali tracce o probabili nidi avrebbero provveduto ad avvertire anche il servizio CITES di Reggio Calabria e le organizzazioni deputate a intervenire per il solo monitoraggio dei nidi. Solo successivamente alla assunzione di specifiche informazioni a riguardo dalla Associazione Calabria M.A.R.E., i competenti uffici comunali hanno proceduto ad autorizzare la movimentazione meccanica della sabbia dell’arenile che non ha, comunque, interessato la fascia comunemente utilizzata per la riproduzione della Caretta caretta. Tra l’altro, nel caso rarissimo di presenza sulla spiaggia di esemplari della suddetta specie in difficoltà o in procinto di nidificazione nei giorni dell’evento, il personale altamente qualificato della M.A.R.E. Calabria adotterà tutte le misure previste dalle normative vigenti, per tutelare la salute e il benessere dell’esemplare e della specie.
  • nei giorni scorsi, peraltro, agenti dei Carabinieri Forestali si sono recati sul posto su incarico dell’ Autorità Giudiziaria per verificare la fondatezza delle segnalazioni circa la presenza, nell’area, di nidi di Caretta caretta e risulterebbe che anche questa verifica abbia dato esito negativo».

La risposta piccata del sindaco non finisce qui. «In merito alla presenza di nidi di Fratino o di Corriere Piccolo, – afferma Zito – nell’esposto presentato dalle Associazioni si evidenzia come quest’anno, per quanto a loro conoscenza, proprio nell’area interessata, sia stato rinvenuto un nido di Corriere piccolo Charadrius dubius, specie protetta dalla Legge nazionale 157/1992. Sul punto, spiace constatare come un evento di questa portata, realizzatosi in un non precisato periodo di quest’anno, sia stato taciuto fino ad oggi dalla Lipu Calabria alle autorità ed alle istituzioni competenti. Di tale ritrovamento, infatti, non risulta essere stato informato alcun ufficio del nostro Ente né tantomeno, si ha modo di ritenere, la Guardia Costiera o i Carabinieri Forestali. E spiace ancora di più che chi ha effettuato il ritrovamento non abbia seguito una delle sei regole dettate dalla LIPU per proteggere i nidi di uccelli in spiaggia: proteggere il nido con metodologie consolidate, atteso che nessuna protezione o segnalazione della presenza del nido presuntivamente ritrovato è presente in spiaggia nella zona interessata dall’evento».

«Rimanendo ai fatti,  si legge nella nota del Comune di Roccella – c’è da evidenziare come l’intervento proposto sull’area interessata dai lavori per l’evento del 10 agosto risulta di limitata portata, sotto l’aspetto temporale, in quanto circoscritto  solo ai giorni necessari per la preparazione dell’area all’evento, per lo svolgimento del concerto ed il ripristino dell’area alle condizioni ex ante. Lo svolgimento dell’evento prevede l’utilizzo esclusivo di strutture mobili e facilmente rimuovibili. L’area dell’evento, come detto, non risulta interessare direttamente aree rientranti nella rete Natura 2000,  in essa non vi è evidenza della esistenza attuale di nidificazioni di Caretta carettae l’evidenza della nidificazione di Fratino è del tutto da accertare. Il cronoprogramma dei lavori risulta limitato a pochi giorni senza la previsione di opere e/o attrezzature da utilizzare di particolare complessità e l’intervento, in considerazione dell’ubicazione della manifestazione, non riteniamo che possa ragionevolmente provocare modificazioni, disturbi, frammentazioni e/o sottrazioni di habitat ritenuti significativi ai sensi della vigente normativa in materia. Ma, soprattutto, l’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle normative di settore e previa assunzione di tutti i nulla osta ed i pareri previsti per legge. Perché in mancanza dei requisiti previsti per legge, a Roccella non potrebbe tenersi alcun evento, fosse un concerto di Jovanotti o dei Rolling Stones. Perché a Roccella le norme, così come tutte le opinioni,  si rispettano sempre». (rrc)