In contrada Palazzi di Casignana è nato il Parco delle Arti Diffuse

In contrada Palazzi di Casignana è nato il Parco delle Arti Diffuse, su idea di Mena Stelitano, artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Un luogo intitolato a Giulio MezzatestaGiovanna Nucera, con l’obiettivo di attrarre ulteriore bellezza – perseguendo, «nel e per» il sociale, l’interazione fra Natura e Cultura – in un luogo già straordinario per valore paesaggistico e interesse storico-artistico considerata l’immediata vicinanza del sito archeologico della Villa Romana di Casignana.

L’intestazione a Giulio Mezzatesta e Giovanna Nucera vuole comunicare memorie d’affezione e monito contro ogni forma di violenza. I coniugi, originari proprietari terrieri del contado, qualche anno prima della loro fuga via da queste terre, erano stati vittime di aggressione nella loro casa di Caraffa del Bianco ad opera di ignoti.

Senza fini di lucro, con zero risorse economiche e fidando nel volontariato, in un contesto agrario di ulivi secolari, gli spazi all’aria aperta del Parco si propongono come luogo di accoglienza e incontro, sperimentazione e sviluppo delle molteplici forme di saperi delle arti nuove. Installazioni artistico-ambientali permanenti o interventi temporanei potranno avviare percorsi trasformativi e analisi delle logiche dei processi di costruzione e comunicazione dell’opera d’arte. Oltre la sfera delle arti visive, potranno verificarsi eventi immersivi e relazionali di musica, teatro, danza, poesia e letteratura.

In ambito formativo si potranno realizzare attività laboratoriali con le Scuole (da quelle dell’infanzia, alle primarie, alle secondarie di primo e secondo grado), le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale (Accademie di Belle Arti e Conservatori di Musica). Attraverso le reti di Erasmus+ potranno stabilirsi relazioni internazionali con istituzioni formative terziarie dell’Unione Europea estendibile anche ai paesi extraUE, per stabilire “opportunità senza confini”.

Le persone con disabilità o fragilità psico-fisica saranno rese protagoniste di azioni di coinvolgimento accessibile.

Si attiveranno percorsi di conoscenza del patrimonio naturalistico locale, finalizzati alla condivisione civica per il rispetto, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Si sperimenteranno metodologie colturali alternative a quelle imposte dal sistema di produttività intensiva, limitando fin quasi ad azzerare le operazioni agricole consuete.

Mena Stelitano, oltre che fondatrice e animatrice del Parco, è l’autrice della prima installazione artistica presente nel parco, collocata nell’agosto 2024. Si tratta di un’opera d’arte «extramediale» (ovvero che non si serve di mezzi tradizionali come la pittura o la scultura, ma di mezzi di comunicazione alternativi sradicati dalle loro funzioni consuete) che, assumendo le sembianze di tabelloni segnale- tici, prima di tutto interviene cromaticamente nel paesaggio del luogo, dialogando con lo stesso.

Queste immagini esposte hanno principalmente la funzione di segnale visivo sollecitante riflessione mentre le loro texture di fondo costituiscono un prelievo da dettagli di pittura.

Il pittogramma posto in alto è l’immagine stilizzata di una zinurra – ovvero un carciofino della pianta di cardo selvatico che è caratteristica della vegetazione locale – e simboleggia l’identità visiva del territorio.

Il messaggio di quest’opera è duplice con livelli di significazione che progressivamente si intensificano. Il primo più apparente messaggio è relativo alla sollecitazione visivo-ambientale avente carattere grafico-cromatico. Il messaggio più intenso è quello di memoria di negatività che non devono ripetersi.

Bisogna credere ancora che «La bellezza salverà il mondo», come argomentato da Fëdor Dostoevskij, e prima di lui da Sant’Ireneo e poi ancora come nella rilettura data da Mons. Gianfranco Ravasi, impegnandoci affinchè «l’estetica simbolica [abbia] la capacità di far convivere insieme il bello, il buono e il vero». (rrc)

Al Dialog Festival di Casignana incontro con Luca Barbareschi

Domani sera, a Casignana, alle 21, nella Villa Romana, è in programma l’incontro con Luca Barbareschi, attore, registra, produttore televisivo e cinematografico, sceneggiatore, conduttore televisivo.

L’evento, che rientra nell’ambito del Dialog Festival, vedrà Barbareschi intervistato dal giornalista Francesco Sorgiovanni. Chiuderà la serata una coinvolgente e appassionante esibizione jazz del Carla M Quartet, una musica ammaliante che travolgerà come un fiume in piena gli spettatori.

In questi ultimi appuntamenti un grande successo di pubblico si è registrato per il dibattito “Villa Romana, un tesoro da scoprire” e la proiezione del docufilm “I misteri della Villa Romana”, realizzato da Radio Ivo, la web radio del Liceo Classico di Locri, e che ha come protagonista la Villa Romana di Casignana in un misto tra finzione e realtà, insieme con lo scopo di ridare vita ai mosaici e far conoscere il sito sotto una nuova luce. La proiezione ha preceduto un coinvolgente confronto tra l’avvocato Francesco Serra e gli scrittori Paride Leporace e Giacchino Criaco. Serra ha sottolineato l’importanza della tutela della sicurezza nazionale anche attraverso la difesa beni culturali, sottolineando la magnificenza del luogo e del peso culturale che questo ha avuto ed ha per l’Italia intera.

«I mosaicisti della Villa Romana di Casignana sono, verosimilmente, giunti dall’Africa, attraversando senza paure ogni confine ed il mare nostrum. Un messaggio di dialogo globale quantomai attuale e di cui questo luogo – ha concluso Serra – si rende esempio di praticabilità».

«Questo è un festival che deve crescere – ha osservato Leporace – e che deve servire ad avvicinare il pubblico alla storia di questo luogo. Sicuramente a Casignana è nato un genius loci, una sorta di seme da coltivare, una pagina positiva della Calabria del nuovo secolo». 

«Siano i nostri, luoghi di tutti. Il campanilismo– ha detto Criaco, profondo conoscitore dei tratti antropologici che caratterizzano queste terre – non fa altro che trascinarci all’indietro, dobbiamo inserire Casignana dentro una partita più grande, quella della Locride intera. Sarà poi necessario che questa partita venga raccontata ed ecco la necessità del cinema, della letteratura, della televisione. Serve un racconto suggestivo per questo luogo, dobbiamo pensare in grande -ha concluso Criaco- per non rimanere isolati». 

Grande cornice di pubblico e di appassionati anche per la serata dedicata allo sport come mezzo di unione fra i popoli, curata insieme a StadioRadio e che ha visto la presenza di stimati giornalisti sportivi come Giovanni Firera e Darwin Pastorin, così come di Girolamo Mesiti e Saverio Mirarchi, rispettivamente presidente Aiac ed Lnd Calabria. Significativa anche la presenza della presidente nazionale A.N.A.S., Maria Lufrano, e di Sandro Tomassetti e Lisa Di Giovanni in rappresentanza delle Aureliadi, le cosiddette “Olimpiadi di Roma”, manifestazione che coinvolge il basket, la danza, la pallanuoto, il pentathlon, il pugilato, gli scacchi, lo sport integrato e naturalmente il calcio, giunta alla sua diciannovesima edizione. 

Il 28 luglio, il Dialog Festival si sposta nel borgo antico di Casignana per una iniziativa sullo spopolamento dei borghi. Si riprenderà poi il 3 agosto, sempre al borgo antico, con la presenza del sociologo Franco Arminio, in un dibattito sul Mediterraneo interiore. (rrc)

Domenica a Casignana il Dialog Festival

Domenica 14 luglio, alla Villa Romana di Casignana, prende il via la prima edizione del Dialog Festival, definito «una naturale “creatura” del suo territorio, un brand adatto e adottato per quella Locride che vuole raccontare “tutta un’altra storia”» e che si svolgerà da luglio a settembre e organizzato dal Comune di Casignana, Gal Terre Locridee Officina delle Idee.

La kermesse, infatti, è stata presentata alla Camera dei Deputati e si aprirà, alle 19, con il Parco letterario Corrado Alvaro e gli itinerari degli scrittore locridei nello sviluppo culturale del Mediterraneo. Seguirà il melologo in un atto per voci recitanti, coro femminile, arpa, flauto e orchestra Troiane noi siamo qui per Ecuba

«L’Amministrazione Comunale di Casignana, il Gal Terre Locridee, Officine delle Idee – ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto –, a distanza di un anno dal docufilm “Il Profumo del tempo”, rappresentazione della storia e delle bellezze di una comunità, fanno un’altra cosa straordinaria, ci chiamano nella splendida cornice della Villa Romana e nel Borgo di Casignana per leggere ed aiutare il “mondo” a superare crisi, guerre, diseguaglianze, per scrivere importanti progetti di sviluppo e di maturazione ed integrazione culturale fra le nazioni».

«Oggi – ha concluso Occhiuto – presentano un programma con un livello veramente alto delle iniziative».

Una carica di grande soddisfazione espressa anche dal sindaco di Casignana, Rocco Celentano, sottolineando come «lo spirito creativo degli artisti, lo spirito libero dei commentatori, lo spirito collaborativo delle associazioni segnano punti chiari nel programma ricco e concreto del Dialog Festival».

«La musica e la recitazione, la poesia, gli analisti, i dibattiti, le associazioni, i mass media – ha concluso – sono certo che sapranno promuoverne contenuti e messaggi in maniera eccellente».

Su questo ha posto l’accento anche il vice sindaco, Franco Crinó: «le azioni che perseguono la pace, il completamento e l’arricchimento culturale riescono se si realizzano alleanze e condivisione tra i diversi soggetti e ambiti del pianeta. Ho appuntato un esempio “forte” per la conferenza: un famosissimo compositore austriaco dell’altro secolo diede il suo meglio quando organizzò, con le intese necessarie, gli appuntamenti della sua immensa arte nelle città europee, invece, stentò e finì nell’anonimato quando volle promuoversi esclusivamente da sé».

«La politica, senza forme di prevaricazioni e censure, e l’arte, senza autosufficienze di sorta, debbono – ha concluso Crinò – affrontare la contemporaneità insieme, sublimare la bellezza che ogni tempo offre».

Antonio Blandi, direttore Artistico di Dialog Festival, ha aggiunto: «Proiettiamo eventi del Mediterraneo, trasmettiamo parole importanti e mettiamo in evidenza i luoghi, facciamo intervenire la Soprintendenza ai Beni Culturali, gli studiosi dei grandi scrittori calabresi, sociologi e direttori di giornali nazionali, autori, artisti, rappresentanti della Chiesa, della Regione».

«Il gemellaggio tra Casignana e Piazza Armerina, l’intervento degli Ambasciatori dei Paesi del Nord Africa – ha concluso – il Cinema di comunità, la Summer School degli atenei di Perugia e di Reggio Calabria, il Centro Studi entrano significativamente in questo primo Festival, contribuiscono a costruire un ponte ideale tra culture e popoli diversi, danno una visione, generano speranze, sono gli elementi portanti del Dialog Festival». (rrc)

La Villa Romana di Casignana può ancora mostrarci nuove bellezze

di ARISTIDE BAVA – Nel corso di un recente incontro che si è tenuto presso la prestigiosa Villa Romana di Contrada Palazzi di Casignana, che è considerato uno dei siti più importanti dell’Italia meridionale, si è concretizzato un progetto che registra la collaborazione tra il Comune di Casignana e l’Università “La Sapienza” di Roma con il benestare della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. L’obiettivo principale è di portare alla luce ciò che ancora non è stato scoperto e valorizzare al meglio il grande patrimonio culturale scoperto già disponibile.

Lo stesso funzionario archeologo della Soprintendenza per la città metropolitana e per la provincia di Vibo Valentia, Alfredo Ruga, ha espresso la convinzione che ci sono ancora più di due terzi della Villa che devono essere “indagati”. All’incontro hanno preso parte oltre a Ruga anche il professore ordinario in Scienza Politica dell’Università Sapienza di Roma, Gianluca Passarelli, il vicesindaco Franco Crinò, già senatore della Repubblica, Agata Mazzitelli, delegata alla Cultura per il Comune di Casignana e il capogruppo Rocco Micò. È stato proprio Gianluca Passerelli che ha confermato l’impegno diretto e deciso da parte della Università Sapienza di Roma e ha annunciato che arriveranno nella Locride diversi studenti, (che alloggeranno nel borgo di Casignana), e faranno, per circa sei mesi, un lavoro di monitoraggio, di documentazione, di archivio e di rilievo che sarà poi spendibile in termini di diffusione online e cartacea, mettendo in campo le grandissime risorse e competenze che ha La Sapienza in campo archeologico.

Particolarmente soddisfatto è stato Franco Crinò nella convinzione che quella che sarà effettuata è una ricerca storica che andrà al di là delle mura e dei mosaici, che pure hanno una bellezza di notevole entità , e che si cercherà di ricostruire anche usi e costumi dell’epoca con la possibile ricostruzione virtuale dell’intero sito archeologico e uno specifico approfondimento sui ruderi già visitabili. Lo stesso Crinò ha anche precisato che questa sinergia con il mondo accademico non si ferma alla collaborazione con La Sapienza ma fa parte di una ipotesi progettuale che deve intrecciarsi al meglio con il progetto dell’Università della Calabria impegnata anche a fare delle ricerche sui fondali marini dove, probabilmente, c’è molto da far emergere, e dove sono previsti dei sondaggi con attrezzature moderne.

La Villa Romana di Casignana, come è noto, si estende per circa quindici ettari e si sviluppa con una prima parte proprio di fronte al mare, “tagliata” dalla Ss 106. Si ritiene che la facciata rivolta verso la spiaggia, era adiacente a un approdo marittimo. Da qui l’importanza della esplorazione marina. La villa romana di Casignana è stata recentemente attenzionata per due importanti novità che hanno caratterizzato quest’ultimo periodo estivo. Ovvero la eliminazione di un manufatto che, ubicato, all’ingresso del sito costituiva certamente un brutto biglietto da visita per i visitatori e, poi, fatto ancora più importante la possibilità di ammirare, dopo anni dal suo ritrovamento, il pregevole mosaico del “trionfo indiano di Dioniso” adesso opportunamente restaurato. Adesso questa nuova positiva notizia grazie alla quale si prospettano nuove importanti iniziative per incrementare la valorizzazione dell’importante sito che in molti, grazie ai suoi pregevoli mosaici hanno accostato a quello di Piazza Armerina. (ab)

CASIGNANA (RC) – “L’arcolaio delle fiabe” di Paolo Battistel verrà presentato nel borgo antico

Si terrà mercoledì 9 agosto alle ore 19.00 – nella suggestiva cornice del Borgo Antico di Casignana, la presentazione del saggio, appena uscito, “L’arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari” Oligo Editore.

L’evento, organizzato dal comune di Casignana con l’ausilio della Pro Loco di Casignana, fa parte della Rassegna culturale “Casignana Letteraria” terza edizione .

Ospite della serata lo scrittore, folklorista e mitologo Paolo Battistel che presenterà il suo ultimo libro moderato da Vincenzo Tavernese, vicesindaco del comune di Marina di Gioiosa Ionica e storico e Lidia Radici, docente senior di didattica dell’italiano Suspi – Locarno.

L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Casignana, Rocco Celentano e dal presidente della Pro Loco di Casignana età, Rocco Romeo.

Introducono e dialogano con l’autore, il senatore Franco Crinò, vicesindaco del Comune di Casignana e Agata Mazzitelli, delegata alla cultura del Comune di Casignana.

Scrittore e profondo conoscitore del mito e del folklore europeo, Paolo Battistel ci conduce nei recessi più profondi di quelle antiche narrazioni che noi siamo soliti chiamare “fiabe”. Storie sacre e arcaiche generate all’alba dell’umanità e apparentemente tanto semplici da sembrare a molti soltanto delle “storie per bambini”. Dietro al velo di moralità e censura, il canto della fiaba risveglia l’essenza più profonda dell’essere umano (dal bambino all’anziano) riscuotendolo dalla sua grigia opacità e facendolo rinascere a nuova vita.

In questo testo l’autore si concentra sulla figura della donna – nei suoi infiniti volti e funzioni – all’interno delle fiabe. Si viaggerà dalla dolce Rosaspina dal sonno incantato, verso principesse viziate, in fuga da un brutto ranocchio, fino a giungere a oscure dee e streghe come Baba-Jaga. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, che prendono vita al suono magico delle parole “C’era una volta…”.

Paolo Battistel, docente e scrittore torinese, è laureato in filosofia e specializzato nello studio del mito e del folklore. Vanta numerose collaborazioni con testate giornalistiche e trasmissioni televisive nazionali (Mediaset) e locali. Tra le pubblicazioni, ricordiamo la raccolta di fiabe Lu Barban, il diavolo e le streghe, i saggi di storia e mitologia Il sangue di Caino, I figli di Lucifero e Il dio cornuto; il bestseller sullo studio della fiaba La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto; infine L’arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari, uscito con Oligo Editore, è la sua ultima pubblicazione uscita il 16 giugno di quest’anno.

CASIGNANA (RC) – Restaurato il “Trionfo indiano di Dioniso” alla Villa romana

Torna a splendere il mosaico con la raffigurazione del “Trionfo indiano di Dioniso”. Dopo anni dal suo rinvenimento, è possibile vedere alla luce del sole il mosaico del trionfo indiano di Dioniso restaurato. L’intervento effettuato dalle studentesse del IV anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei Beni culturali del Dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della terra dell’Università della Calabria, sotto la supervisione della prof.ssa Marianna Musella.

La presentazione del terzo cantiere di restauro si è svolta presso la Villa con il sindaco di Casignana Rocco Celentano, il senatore Franco Crinò, la coordinatrice del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei Beni culturali prof.ssa Donatella Barca e il Soprintendente Abap per la città metropolitana di Reggio Calabria e della provincia di Vibo Valentia Fabrizio Sudano. Preziosi sono stati, da parte della soprintendenza, i ripetuti interventi di Alfredo Ruga.

La parte del lungo corridoio, oggetto in queste tre campagne di restauro dell’Unical è arrivata al punto più atteso e sicuramente più pregevole artisticamente. La raffigurazione che seppur degradata e lacunosa è chiaramente di un alto livello qualitativo, mostra ancora una volta come la parte recuperata attraverso i restauri precedenti risulta essere un’anteprima eccelsa a quello che finalmente oggi può essere fruito.

La piacevole e pregevole presenza di piani pavimentali mosaicati, riccamente decorati, della villa romana di Casignana, da oggi amplia il percorso anche con la visione del Dioniso, con le splendide tigri e l’armonia dei colori sapientemente scelti per un manufatto che è un’ opera d’arte. La ricchezza di colori che si susseguono con stupende sfumature e soprattutto una complessità della decorazione ed il bilanciamento estetico tra le figure, gli animali e le cornici a chiusura della scena principale, risultano essere il punto focale del lungo corridoio che si ferma bruscamente con la statale.

La successiva campagna di restauro permetterà il completamento di tutto l’ambiente restituendo ai visitatori anche l’ultima parte decorativa mosaicata. (rrc)

A Perugia parla di “Casignana: Cultura, Innovazione e Coesione sociale”

La rinascita dei centri storici: Casignana, Cultura, Innovazione e Coesione Sociale è il titolo dell’evento in programma venerdì 26 maggio, alle 17, nelle sale di Palazzo dei Priori di Perugia. Si tratta di una iniziativa finalizzata alla presentazione del percorso di rigenerazione che l’Amministrazione Comunale, insieme a tutta la comunità casignanese sta mettendo in atto per ridare valore al borgo antico ripartendo dal patrimonio storico, culturale e antropologico identitario.

L’evento di Perugia è finalizzato non solo a presentare il modello di rigenerazione che si sta attuando nella comunità di Casignana, ma soprattutto per incentivare il confronto tra territori e comunità territorialmente e culturalmente diversi e quindi dare vita a processi di collaborazione e di alleanza culturale che possano incentivare la tutela e valorizzazione dei centri storici italiani.

Un percorso iniziato con la valorizzazione della “Villa Romana” e proseguito con la realizzazione del Laboratorio cinematografico di comunità, prodotto e realizzato da Officine delle Idee, con la collaborazione dell’amministrazione Comunale, del Gal Terre Locridee, della Pro Loco e della comunità casignanese, all’interno delle attività di Locride 2025 – Tutta un’altra storia, da cui è nato il documentario Casignana,  il profumo del tempo,  che racconta gli eventi del 21 settembre del 1922.

Si parte con i saluti istituzionali, Nilo Arcudi, presidente del Consiglio Comunale di Perugia; introducono e moderano Antonio Blandi “Officine delle Idee” e Franco Crinò, vicesindaco di Casignana. Intervengono il regista Andrea Belcastro, Alessandro Campi,  presidente Vittoriale degli Italiani,  il sindaco di Casignana Rocco Celentano, il presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì, la responsabile Lagacoop-Ufficio Politiche Europee, Catiuscia Marini, il Direttore del Gal Terre Locridee Guido Mignolli. Concludono: il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliverio, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi(rrm)

In Olanda grande interesse per la Villa Romana di Casignana

di ARISTIDE BAVAIl fascino della Villa Romana di Contrada Palazzi di Casignana ha colpito ancora. Questa volta ha suscitato emozione anche in Olanda dopo che, due giornalisti olandesi, richiamati dalla notizia dei nuovi ritrovamenti di alcuni pregevoli mosaici nell’importante sito della Locride sono arrivati a Casignana per cercare di “scoprire” dal vivo la bellezza della Villa romana e dai suoi tesori. 

Ed è stato subito amore a prima vista, tanto che il “reportage” è stato pubblicato  con grande evidenza su De Thelegraaf, il giornale più letto in Olanda, suscitando, tra i lettori, notevole interesse. D’altra parte l’interesse è del tutto meritato anche perché i recenti ritrovamenti hanno dato grosse conferme sulle potenzialità del sito archeologico dove, ormai è chiaro ed è stato confermato dallo stesso Alfredo Ruga, funzionario archeologo di grande esperienza, che il sito ha ancora parecchi “tesori” nascosti.

I ritrovamenti degli ultimi mosaici – tutti di particolare bellezza – avvenuti durante  lavori di manutenzione ordinaria del sito, mostrano per la prima volta tessere in terracotta con cromature inedite sull’arancio e quindi lasciano spazio a nuovo speranze. Gli esperti già dall’analisi  petrografica delle tessere nere, di origine vulcanica, hanno finanche stabilita la loro provenienza ( dall’area vesuviana e non dalla zona dell’Etna), come quella degli altri mosaici.

Tutto questo conferma, qualora ce ne fosse bisogno, l’importanza del sito e la magnificenza dei mosaici, realizzati con materiali provenienti da aree geografiche diverse e da maestranze di notevole esperienza. Ciò rende la Villa di Casignana un vero “gioiello dell’archeologia romana in Calabria”. I visitatori possono fare  il pieno di bellezza, di magnificenza e di storia ammirando i Mosaici ma anche le strutture termali perfettamente conservate, e i  nuovi tesori appena riemersi che rendono il sito affascinante e straordinariamente e certamente denso di prospettive di studio, di lavoro, di vita.

Tutto questo ha particolarmente colpito i giornalisti Olandesi che hanno avuto per guida l’ing. Antonio Crinò, grande appassionato e studioso della Villa che oggi senza tema di smentita rappresenta uno dei più grandi, se non il più grande,  complesso di mosaici di età romana dell’Italia meridionale. Anche perché si deve tenere in considerazione che soltanto una minima parte dei tesori che custodisce è finora emersa.

E i mosaici – affermazione sempre di Alfredo Ruga – sono di grande qualità. Il funzionario archeologo a corredo della sua considerazione ha evidenziato che, ad esempio in occasione degli ultimi ritrovamenti che un mosaico che ha una parte di motivi come quello (già presente nella Villa) delle quattro stagioni, è completato anche da motivi geometrici che non erano attestati tra le altre decorazioni note della Villa di Casignana. La particolarità è poi rappresentata sopratutto dalla vivezza dei colori con la presenza finanche di tessere di marmo ma anche in scisto, in pietra verde e in terra cotta sia arancione che marrone. Delle autentiche bellezze!

E non finisce qui perché il sito è attualmente al centro di un progetto legato ad un finanziamento  volto alla ulteriore valorizzazione della Villa: si andrà a liberare l’area da manufatti impropri; verrà realizzato un impianto elettrico e di illuminazione esterno per ospitare eventi culturali e artistici e verranno razionalizzati i percorsi degli accessi principali e secondari con opportune recinzioni.

Insomma grandi prospettive per un sito che continua a sorprendere e che contribuisce a pieno titolo ad accrescere le possibilità di far diventare la Locride Capitale della cultura per il 2025. Una occasione unica, questa, per il rilancio dell’intero territorio. (ab)

 

Al via i lavori di restauro e valorizzazione della Villa romana di Casignana

Affidati dal Segretariato Regionale del MiBACT per la Calabria i lavori di manutenzione, restauro e valorizzazione della splendida Villa romana di Casignana, che conserva suggestivi mosaici ed è una viviva testimonianza del modo di costruire degli antichi romani, architetti antelitteram.
La Villa di Casignana inserita in un territorio che ha un grande valore naturalistico e paesaggistico per la sua vicinanza al mare, è uno dei più importanti monumenti romani dell’Italia Meridionale.
Si estende su un territorio di circa 15 ettari, lungo la via costiera tra Rhegion/Rhegium e Lokroi/Locri ed è sorta su un sito di età greca (V-IV sec. a.C.). Si è sviluppata tra il I secolo d.C. e il III-IV secolo d.C., seguirono l’abbandono nel V sec. d.C. e le frequentazioni occasionali fino al VII sec. d.C.
Oltre che per la sua articolata organizzazione monumentale, con impianti termali, ambienti residenziali e di servizio, cisterne e fontane, la villa è straordinaria per gli apparati decorativi, soprattutto per i mosaici figurati (i più significativi sono quelli della “sala delle Nereidi” del III secolo d.C., quello delle quattro stagioni e quello del trionfo indiano di Dioniso) e geometrici, per i pavimenti e i rivestimenti marmorei, per i resti di affreschi.
Gli interventi miglioreranno la conservazione e la valorizzazione dei resti archeologici della Villa. In particolare sono previsti:
la pulizia e messa in sicurezza di alcuni mosaici pavimentali e intonaci antichi parietali;
la manutenzione e il miglioramento della funzionalità della copertura esistente, in particolare quella della parte Est, più vicina al mare;
il completamento del percorso di visita su passerelle e il miglioramento della percorribilità del sito, con strutture metalliche e grigliato tipo Keller e la riparazione delle passerelle in legno ormai datate;
l’inserimento lungo il percorso di visita di pannelli didattici;
l’inserimento di una barriera verde nel settore est della villa, con lo scopo di mitigare l’effetto dell’aerosol marino sui resti archeologici e per migliorare i rapporti visivi tra la copertura esistente i resti monumentali e le nuove passerelle.
Questi lavori si integrano con le attività conservative già avviate a luglio 2020 in collaborazione con la Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, con l’ Università della Calabria e con il Comune di Casignana e mirano ad una continua e coerente linea di conoscenza, conservazione e valorizzazione di una delle più rilevanti e belle ville romane dell’Italia Meridionale con un ciclo di apparati decorativi soprattutto pavimentali in lastre di marmi policromi, con mosaici geometrici e figurati anch’essi dai ricchi colori, che non ha eguali in Calabria. (dc)

Gli studenti dell’Unical restaurano i mosaici della Villa Romana di Casignana

Alla presenza di numerose personalità del mondo politico e culturale – e del vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì -, è stato presentato il programma di restauro dei mosaici della Villa Romana di Casignana, uno dei tesori archeologici più rilevanti del Mezzogiorno d’Italia.

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Un progetto ambizioso, che vede in prima linea l’Amministrazione comunale e l’Università della Calabria, e che rientra nell’ambito del corso di laurea Magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, i cui rappresentanti e gli studenti che verranno ospitati a Casignana dalla locale amministrazione comunale, per tutta la durata della campagna di restauro, la cui attività sarà dagli stessi direttamente curata.

1Ringrazio il vicepresidente della Giunta Regionale nonché Assessore alla cultura on. Nino Spirlì – ha dichiarato il consigliere regionale Giacomo Crinò – per aver preso parte a questo importante dibattito sul restauro e valorizzazione dei mosaici della Villa Romana. Sono certo che grazie alla sua incessante opera la strada verso il recupero del sito é spianata».

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«Le opere presenti all’interno della Villa Romana – ha proseguito il consigliere regionale – sono bellezze che rapiscono e che ci spingono ad un impegno concreto in favore della reale tutela del sito archeologico. Nell’ultimo decennio gli scavi si sono fermati. L’idea è quella di tornare ad occuparci, come Regione, della valorizzazione del luogo e renderlo completamente fruibile. In ultimo, sarebbe opportuno mettere in rete i beni della Locride per creare occasioni di sviluppo turistico e culturale. Sono altresì certo che non mancherà l’impegno in tal senso da parte della Regione Calabria e da parte mia ci sarà sempre il massimo appoggio».

I resti della Villa Romana di Casignana vennero scoperti nel 1963 in occasione dei lavori per la costruzione di un acquedotto presso la SS 106 Ionica, ed è stata indagata sistematicamente dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria negli anni Ottanta.

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Il suo nucleo centrale e monumentale, cui si riferiscono i ruderi oggi visibili, è rappresentato da una grande villa extraurbana, con ambienti termali e residenziali, che costituisce uno dei complessi più importanti di epoca romana dell’Italia Meridionale, e conserva il più vasto nucleo di mosaici finora noto in Calabria. (rrc)