CASSANO (CS) – ArticoloVentuno: «I fatti restano fatti, le polemiche restano polemiche»

di ARTICOLOVENTUNO – Questo è un gran bel paese, la natura è stata generosa per le bellezze che ha voluto donarci e noi cosa ne abbiamo fatto? Una discarica immensa con più di 20 camion al giorno che scaricano spazzatura, a volte fumante, proprio a testimoniare che c’è con l’idea di costruirne addirittura altre.
Abbiamo avuto interrati materiali e sostanze altamente tossiche che, nonostante gli affascinatori non credano alla correlazione (pare per le percentuali in linea con la media) e fanno finta di non capire che, oltre alle morti per tumori accertati, esistono anche i casi in corso.

Anziché nascondersi dietro letterine e burocrazia, se si è convinti che a Cassano non ci sia “allarme tumorale”, una volta per tutte, perchè non si comunica ufficialmente alla gente che ferrite e discarica fanno bene alla salute e portano alla crescita della comunità? Non si è ipotizzata una convenzione con le Terme per accompagnare i pazienti, subito dopo una seduta di aerosol, in gita alla discarica e sui siti delle ferrite?

Perché non si informa la città su come sono stati spesi i fondi di svariati milioni di € avuti come risarcimento per il danno subito e che ancora subiamo a causa delle ferriti di zinco? Perché i quasi 5 milioni di euro non sono stati destinati per la prevenzione o per fornire un sostegno economico ai cittadini malati di tumori? La Consigliera delegata alla Sanità cosa ne pensa?

La natura è stata così benevola nei nostri confronti che c’ha dotati di 10 km di costa, tra le più belle del mezzogiorno. Però la domanda sorge spontanea: la politica cosa ha fatto per tutelare questo bene inestimabile?
Basti pensare, ad esempio, che dopo 20 anni il più grande villaggio, Marina Di Sibari, è senza il bene primario dell’acqua potabile e con gravi carenze igienico-sanitarie e si dovrebbe vergognare chi ne parla o chi non ha la responsabilità di non aver fatto niente per cambiare le cose?

Per di più, le straordinarie Grotte di Sant’Angelo chiuse per 8 anni, solo ora si ci ricorda di appaltare i lavori in questa fase di frenetica ansimante e costosa passerella quotidiana, in vista della campagna elettorale? Così si rischia di offendere pesantemente l’intelligenza dei cassanesi!

Un metodo provinciale della vecchia politica che non tiene conto che la gente è attenta, intelligente e riflette. Per qualcuno parlare di queste cose è come offendere il paese. Noi invece , se ne parliamo ,è per il mero fatto che vogliamo aprire una discussione per uscire da questo pantano.

Cosa si offre alla futura classe dirigente? I concorsi fatti e da fare appannaggio del ‘giglio magico’, mentre centinaia di disoccupati cercano fortuna altrove e continuano ad emigrare separandosi dai loro affetti.
Un modus operandi che non può più andare tenendo conto dell’andamento sempre più degradante del nostro paese: si preferiscono sperperare milioni di euro per gli immigrati, che ormai occupano gran parte del centro storico, per poi lasciati vivere in condizioni disumane, prede di avvoltoi che lucrano su questi nostri fratelli. Esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere il senso dell’accoglienza e dell’integrazione.

Tutto questo mentre la nostra gente è costretta ad emigrare, mai un ritorno e mai un centesimo speso per loro, solo gite oltre alpi o promesse elettorali.

Se per qualcuno la politica dello sperpero e del populismo è una politica di crescita (probabilmente inteso come crescita del consenso e del suo potere), poi però risponda delle proprie azioni politiche davanti alla città senza nascondersi.

Come si fa a dire che tutto va bene quando vengono bruciate case, auto e ci sono episodi che sfiorano le Istituzioni ma non se ne parla? Mentre si cerca di mostrare i muscoli con chi non la pensa allo stesso modo con toni e metodi deprecabili, questi sono fatti.

È legittimo dissentire da un modo di fare politica non condivisibile? In un paese civile e democratico quale siamo noi sì, e quando lo riterremo opportuno lo faremo. Sempre, senza se e senza ma. Cittadini aiutateci ad aiutarvi! (av)

CASSANO (CS) – Mons. Francesco Savino nominato Membro d’onore dell’Istituto nazionale azzurro

S.E. Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza episcopale italiana, è stato insignito con una prestigiosa nomina durante la cerimonia di Apertura Anno Istituzionale Ina, tenutasi il 28 ottobre presso la Caserma della Guardia Svizzera Pontificia in Vaticano. Mons. Savino è stato designato Membro d’Onore dell’Istituto Nazionale Azzurro (Ina), riconoscimento che sottolinea il suo impegno nel promuovere la cultura e lo sviluppo sociale.

L’Istituto Nazionale Azzurro è un’organizzazione culturale umanitaria di ispirazione Cattolica che si dedica al dialogo interreligioso, alla promozione di iniziative culturali e allo sviluppo sociale non solo in Italia. La nomina di Mons. Francesco Savino come Membro d’Onore è un tributo al suo costante impegno per il bene comune e alla sua dedizione nel servire come Vescovo la comunità.

La notizia della nomina ha suscitato grande entusiasmo e orgoglio nella comunità di Cassano all’Jonio e oltre. I fedeli, i membri della Conferenza Episcopale Italiana e gli abitanti dell’Italia meridionale si sono congratulati con Mons. Savino per questo prestigioso riconoscimento. La nomina sottolinea il valore del suo impegno di Pastore e guida nel promuovere la fede, la cultura della pace e il dialogo tra le Istituzioni per il bene comune.

Mons. Francesco Savino ha dimostrato grande leadership nel guidare la Diocesi di Cassano all’Jonio e nel sostenere la comunità affidata alle sue cure pastorale. Il suo lavoro ha avuto un impatto significativo non solo nella diocesi, ma anche in tutta l’Italia meridionale.

In una dichiarazione rilasciata dopo la cerimonia, Mons. Savino ha espresso gratitudine per questa nomina e ha sottolineato ricordando la bella figura del Cardinale Bernardin Gantin, l’importanza di promuovere la cultura della vita, lo sviluppo sociale, lo spirito missionario come strumenti per costruire una società migliore. Ha affermato che questo riconoscimento lo motiva a continuare il suo impegno nel servire la comunità con ancora più dedizione e passione.

La nomina di Mons. Francesco Savino come Membro d’Onore dell’Istituto Nazionale Azzurro rappresenta un motivo di orgoglio per la comunità di Cassano all’Jonio e un riconoscimento al suo impegno nel promuovere la cultura e il benessere sociale. La sua leadership e il suo esempio continueranno a ispirare e guidare coloro che lavorano con lui per il bene comune. La comunità di Cassano all’Jonio si unisce nel congratularsi con Mons. Savino per questo prestigioso riconoscimento e gli augura tutto il meglio nel suo continuo impegno per il bene della società. (rcs)

Intimidazione al giornalista Cristaldi, la solidarietà della Calabria

Un auto bruciata di proprietà al giornalista di Gazzetta del Sud Luigi Cristaldi. La vile intimidazione è stata scoperta ieri sera quando l’automobile del giornalista è stata data alle fiamme. Cristaldi scrive da Cassano all’Ionio e si occupa di cronaca nera e dei clan che attanagliano la Sibaritide.

Tanta la solidarietà nei suoi confronti. «Solidarietà a Luigi Cristaldi, cronista della Gazzetta del Sud, vittima di una grave e vile intimidazione. Sia fatta piena luce su quanto accaduto. Cristaldi prosegua nella sua attività, in nome di quella libertà di stampa ancora più importante in un territorio come il nostro». Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

«Siamo vicini a Luigi Cristaldi, alla sua famiglia e a quella di Gazzetta del Sud», affermano il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, il responsabile per la legalità Michele Albanese e il fiduciario della provincia di Cosenza Francesco Cangemi, sottolineando che «Luigi lavora con coraggio in un territorio molto difficile e non si è mai tirato indietro davanti a nulla. Noi – affermano Albanese, Cangemi e Parisi a nome del nuovo sindacato dei giornalisti – lo incoraggiamo ad andare avanti nel suo essere giornalista con lo stesso impegno di sempre e, allo stesso tempo, chiediamo alle forze dell’ordine e al Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, di tenere alta la guardia su questa situazione e ovunque ci siano giornalisti minacciati dalla criminalità e da chi vuole impedirci di svolgere il nostro mestiere».

Vicinanza e solidarietà al cronista Luigi Cristaldi sono stati espressi da parte del Cdr e dell’intera redazione di Gazzetta del Sud per il vile atto che colpisce un cronista impegnato quotidianamente sul campo: «L’episodio non potrà mai fermare le inchieste giornalistiche, né intimidire chi col suo lavoro – come fa Luigi Cristaldi – è schierato a difesa della società civile, contro la criminalità e i malavitosi in un territorio complesso come quello della Sibaritide. L’auspicio è che le forze dell’ordine facciano luce in breve tempo sull’accaduto e sui responsabili del gravissimo gesto intimidatorio consumato nella notte ai danni del giornalista a cui è stata bruciata l’auto in via Giovanni Amendola nel pieno centro della cittadina ionica».

Solidarietà dal sindaco di Cassano Gianni Papasso: «Ho appreso dell’atto perpetrato nella notte ai danni di una delle auto di famiglia del giornalista Luigi Cristaldi e sono molto dispiaciuto. Sono atti di viltà e di vigliaccheria che vanno censurati con forza e determinazione. Atti che offendono e colpiscono non soltanto la vittima ma l’intera comunità che deve fortemente ribellarsi ad ogni forma di violenza e ad ogni forma di delinquenza. Le azioni mafiose e la stessa cultura mafiosa vanno debellate ed è per questo che le forze sane della città devono erigere una forte e consistente barriera con ogni forza di violenza e contro tutte le forme di criminalità. Se, come pare assodato, l’episodio consumato è da riferirsi alla sua attività di giornalista, quanto accaduto è ancora più grave. Si attenterebbe, oltreché alla libertà di espressione personale, anche alla libertà di stampa che mai, proprio mai, deve essere intaccata ed impedita. Di fronte ad un’ipotesi del genere, tutti i cittadini, le istituzioni e tutte le agenzie democratiche, devono associarsi e fare squadra contro chi attenta alla libertà e alla democrazia. Cassano tutta sta dalla parte di chi è stato colpito, censura e condanna l’autore o gli autori di questo vergognoso e inqualificabile gesto. Ho espresso solidarietà a lui e alla famiglia e confermo la fiducia profonda nei confronti delle forze dell’ordine e della magistratura e spero che quanto prima i responsabili vengano consegnati alle patrie galere».

Piena solidarietà e vicinanza da parte del circolo della stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa” al giornalista Luigi Cristaldi «vittima questa notte di un vile attentato incendiario che ha distrutto la sua auto. Un fatto molto grave che non può essere taciuto. Cristaldi è iscritto da diversi anni al Circolo e collabora con Gazzetta del Sud da un territorio molto difficile. Speriamo si faccia luce presto su quanto avvenuto».

Solidarietà anche dal Sindacato giornalisti della Calabria che in una nota scrive: «Apprendiamo con sconcerto e preoccupazione la notizia dell’incendio appiccato all’auto del collega Luigi Cristaldi corrispondente da Cassano per la Gazzetta del Sud. E’ un gesto che condanniamo in maniera ferma e decisa, richiamando l’attenzione delle istituzioni sul delicato e fondamentale ruolo svolto in Calabria dai giornalisti impegnati ogni giorno ad informare la comunità. Questi gesti che puntano a mettere un bavaglio alla libertà di informazione devono essere ripudiati da istituzioni e società civile che insieme devono concorrere a formare una cultura della legalità. Siamo e restiamo al fianco del collega e di tutti i giornalisti assicurando il nostro supporto fattivo. A Luigi Cristaldi, come già fatto questa mattina personalmente, esprimiamo solidarietà e vicinanza, a nome di tutto il Sindacato Giornalisti della Calabria».

Intervengono anche il Presidente e il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria: «Stavolta ad essere preso di mira è stato Luigi Cristaldi, corrispondente della Gazzetta del Sud dall’area della Sibaritide e autore di numerosi servizi e reportage su fatti di criminalità comune e organizzata. In nottata ignoti malviventi hanno appiccato il fuoco all’auto, una Polo, in uso a Cristaldi e parcheggiata nelle vicinanze dell’abitazione del giornalista. L’intervento, pur rapido, di forze dell’ordine e vigili del fuoco, non ha potuto impedire che la vettura andasse praticamente distrutta. L’Ordine dei Giornalisti della Calabria, nel condannare l’ennesimo e gravissimo episodio, si augura che gli autori del vile gesto siano quanto prima individuati e assicurati alla giustizia. Al collega Luigi Cristaldi, che comunque nello svolgimento del proprio lavoro non si farà certo intimidire o condizionare da quanto accaduto, la solidarietà piena e convinta del Presidente e del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Calabria». (rcs)

CASSANO (CS) – Papasso: «I miei quattro anni di impegno per la città»

di GIOVANNI PAPASSO – Sono trascorsi 4 anni dal 10 novembre 2019, da quando sono stato rieletto Sindaco in maniera plebiscitaria, alla guida della città. Anni ricchi di impegno e lavoro, ma anche di grandi soddisfazioni per la Comunità, che dopo aver registrato brusche battute d’arresto a seguito della gestione commissariale, torna ad essere centrale protagonista delle realtà territoriali.

La vittoria del 10 novembre 2019 è stata esaltante, significativa e importante anche per ciò che si è verificato in quella competizione elettorale, una sorta di “uno contro tutti”. La città ha saputo riconoscere tutti quelli che, in maniera palese ed occulta, si erano associati. Gruppi di potere pronti a mettere le mani sulla città, addirittura, qualche pezzo dello Stato ha ingerito pesantemente tentando di falsare un risultato che si intuiva sin da subito essere positivo per il sottoscritto e la compagine che mi sosteneva. Le elettrici e gli elettori di Cassano hanno capito e votato per i loro generici benefici e contro il grumo di interessi che si era costituito.

4 anni di intenso e appassionato lavoro che sta riportando sulla giusta strada il Comune di Cassano All’Ionio. Per quella elezione, ancora oggi esprimo gratitudine verso i cittadini di Cassano e ancora una volta confermo che la loro fiducia non sarà mai tradita.

In questi anni sono tantissime le cose fatte. Giova ricordare la difficile gestione della fase covid-19 per la tutela della salute che ha registrato tanto apprezzamento. Più in generale si può dire che gli impegni programmatici presenti nel programma presentato agli elettori e al consiglio comunale sono stati ampiamente rispettati. Sognavamo una città al passo coi tempi ed ora è realtà. Si registra una migliore qualità della vita, pensavamo di mettere “l’uomo” al centro di ogni discussione e di ogni azione e lo stiamo facendo coscientemente. Dissi che gli ultimi sarebbero stati all’apice delle iniziative e così è.

Cassano è una città cantiere, molteplici gli interventi che ne cambieranno il volto e faranno registrare un ulteriore miglioramento degli standards qualitativi della vita. La cosa che più mi soddisfa è che il contatto con gli elettori- cittadini si è rafforzato, continui sono gli attestati di stima, apprezzamento e di amicizia che mi portano ad affermare che la percentuale del 60% registrata nel 2019 è superata positivamente. Ricordo il 10 novembre del 2019 soprattutto per dire “Grazie” ai miei cittadini che abbraccio affettuosamente. (gp)

(Giovanni Papasso è sindaco di Cassano all’Ionio)

CASSANO (CS) – Papasso stanco dei rifiuti lancia un appello ai cittadini

Stanco dei continui abbandoni selvaggi dei rifiuti, il sindaco di Cassano all’Jonio Giovanni Papasso ha deciso di rivolgere un appello ai suoi concittadini sperando di far diminuire il fenomeno.

«Già da diverse settimane abbiamo dato il via libera ad una ulteriore operazione di pulizia straordinaria su tutto il territorio comunale – dice il primo cittadino – Siamo ri-partiti dal centro storico: via Indipendenza, vico Volta, piazza Caduti di Cefalonia, via Manin, l’ex Pretura e via 4 Novembre per poi estenderci alla Madonna della Catena, alle zone periferiche tipo Timpone Rosso, il centro commerciale di Sibari e stiamo continuando a Cassano, Sibari, Doria, Lauropoli e tutte le contrade tenendo in considerazione anche le moltissime segnalazioni che arrivano tutti i giorni dai cittadini. Oltre a rimettere a posto numerose situazioni incresciose ho chiesto alla squadra manutenzione di dedicare due persone alla pulizia e alla custodia del Centro storico oltre al personale fisso già impiegato per le quotidiane pulizie dalla Progitec, impresa che si occupa della raccolta (e della pulizia) dei rifiuti urbani e delle strade».

«Purtroppo – analizza amaro Papasso – registriamo sul territorio un’azione di inciviltà diffusa per gli abbandoni e per l’oltraggio ai beni comuni che assume dimensioni non più accettabili e controllabili. Ne è un esempio quanto accaduto proprio in questi giorni. Martedì, infatti, avevamo ripulito completamente l’area del centro commerciale di Sibari che versava in stato di abbandono. Ieri mattina, poi, persone al momento ancora ignote sono tornate nuovamente a imbrattare la zona di spazzatura disfacendosi di rifiuti di ogni tipo e portandosi via – addirittura – il cancello di accesso! Noi come amministrazione comunale continueremo l’opera di pulizia e di protezione del territorio. Nel farlo ci mettiamo e metteremo passione, competenza e anche soldi pubblici (perché le pulizie non previste portano a spese extra non previste) ma questo scempio va fermato. Motivo per cui devo nuovamente censurare con forza le situazioni indegne di cui stiamo venendo a conoscenza. Che senso ha svuotare tutti questi rifiuti in giro per le case abbandonate e per i quartieri antichi o le zone periferiche? Soprattutto quando il quotidiano servizio di raccolta differenziata e quello di recupero degli ingombranti su prenotazione funzionano alla perfezione».

«Le immagini parlano da sole – dice ancora il sindaco – di sicuro prenderemo altri provvedimenti oltre a quelli già assunti – sono state comminate infatti diverse multe di cui non è stata data pubblicità per questioni di privacy – perché così non si può davvero andare avanti. Il compito dell’amministrazione comunale è sì quello di garantire il servizio di raccolta dei rifiuti ma l’abbandono non autorizzato degli stessi da parte di taluni soggetti è sia amorale sia contro la legge. Abbiamo segnalato anche questi episodi a chi di competenza. Sia i cittadini cassanesi che quelli dei comuni vicini parlano di Cassano come di un comune pulitissimo e con un giudizio super positivo della città, dei cittadini e dei suoi amministratori. L’abbandono selvaggio, lo sottolineo, costituisce sia un pericolo per la salute pubblica, sia un aggravio per le casse del comune perché portano a spese extra alle casse pubbliche. In chiusura lancio un appello alla società civile e alle sacche sane di popolazione che rappresentano la stragrande maggioranza dei cassanesi: collaboriamo insieme per la difesa del territorio. Segnalateci ogni abbandono selvaggio e ogni situazione anomala. Molti già lo fanno. L’ambiente è di tutti e tutti abbiamo il compito di lasciare la nostra città migliore di come l’abbiamo trovata. Bisogna tutelarlo sia per salvaguardare la situazione igienico sanitaria, sia la salute pubblica». (rcs)

CASSANO – Problemi della Sanità, Garofalo scrive a Occhiuto

In una lettera aperta al Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, nella sua qualità di Commissario per la sanità, il portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini per tutela della salute pubblica di Cassano All’Ionio, Francesco Garofalo, ha scritto: «capisco tutti gli sforzi che lei compie quotidianamente, nella sua qualità di commissario, per migliorare la qualità dell’offerta sanitaria. Di certo – evidenzia -, è davvero difficile e complicato, scardinare un sistema di mala gestione che si è perpetrato negli anni a danno dei cittadini, in cui si sono mescolati interessi e occupazione di ampi e ben individuati settori della politica nostrana. Completamente distrutta l’emergenza – urgenza, la rete ospedaliera decapitata e la medicina territoriale inesistente. E dove quelle poche realtà ambulatoriali che funzionavano, sono state giornalmente depauperate. Continua ad accadere – ha proseguito – e non è una novità, che le ambulanze del 118, continuano ad arrivare senza medici a bordo. È anche il caso del servizio di radiologia presso il poliambulatorio di Cassano, dove manca da più tempo il responsabile radiologo o del gabinetto di odontoiatria, che a causa dei macchinari obsoleti, nonostante la volontà dell’odontoiatra, non si riesce a dare risposte più corrispondenti agli utenti».

«Maggiore e particolare attenzione – scrive Garofalo -, dev’essere riservata alla struttura dell’hospice, fiore all’occhiello nell’assistenza per malati terminali, atteso l’aumento esponenziale di tanti casi di varie neoplasie, come attestato dal recente oramai noto: “Rapporto Sentieri”, su cui registriamo un assordante silenzio. Urgente e improcastinabile, uno studio epidemiologico da parte dall’Istituto Superiore di Sanità. Era stato promesso – ricorda -, l’arrivo di un mammografo e di un ecografo, ma ad oggi, se ne sono perse le tracce. È mai possibile, che anche per fare una semplice moc, bisogna rivolgersi forza causa maggiori, in altri presidi?≥»

«I cittadini – ha concluso -, hanno bisogno di certezze, la salute non può attendere a lungo e soprattutto, occorre rompere il circolo vizioso dei tempi di attesa e dei cosiddetti viaggi della speranza». (rcs)

CASSANO (CS) – Il sindaco Papasso scrive al collega di Procida per un Patto di amicizia

Il sindaco Giovanni Papasso ha scritto al collega di Procida Raimondo Ambrosino per proporre formalmente la sottoscrizione di un Patto di Amicizia che possa legare e unire le due città.

Una richiesta che arriva a pochi giorni dalla presentazione del libro scritto dal cassanese Salvatore Cataldi e dal titolo “Gli strappatori di Emar. Le meraviglie della preistoria” presentato proprio a Procida e alla quale ha partecipato una nutrita spedizione di cittadini e amministratori comunali.

L’evento, svoltosi nell’aula consiliare del comune di Procida e organizzato in collaborazione con associazioni culturali e il patrocinio delle Amministrazioni comunali coinvolte nell’opera quali tribù protostoriche dell’età del rame e del bronzo (Cassano all’Ionio, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria, Orsomarso, Papasidero, Sant’Agata d’Esaro, Scalea e Terranova di Pollino), ha rappresentato un bel momento culturale e di significativa sinergia istituzionale. Un punto da cui partire per instaurare, sviluppare e consolidare rapporti di amicizia, solidarietà, scambio culturale e conoscenza tra le nostre comunità.

«Due città – ha sottolineato il sindaco Papasso che già nel suo intervento a Procida aveva anticipato la volontà di proporre il patto di amicizia al collega Ambrosino – accomunate da una grande storia e da un patrimonio culturale che merita di essere custodito e valorizzato». Il Patto rappresenta uno strumento proficuo di cooperazione che favorisce una più efficace forma di promozione delle nostre ricchezze per esaltarne la valenza. «Con l’auspicio – chiude la missiva del primo cittadino cassanese – che questa mia idea possa incontrare la tua disponibilità, in attesa di riscontro, con stima e riconoscenza ti ringrazio ancora per la presentazione del libro e porgo i miei più cordiali e affettuosi saluti». (rcs)

CASSANO (CS) – Piazzetta dell’Acqua sulfurea diventerà area pedonale

La giunta comunale, su proposta del sindaco Giovanni Papasso assistita dal segretario comunale Ciriaco Di Talia, ha deliberato l’istituzione nella piazzetta dell’Acqua sulfurea di via Giovanni Amendola di un’area pedonale permanente.

Già nei giorni scorsi una relazione del comando di polizia locale segnalava la necessità di istituire l’area pedonale permanente nella piazzetta Acqua Sulfurea visto che nel corso degli anni si è avuto un notevole afflusso di pedoni che frequentano l’area e che le dimensioni della Piazzetta non consentono la sosta e la circolazione di veicoli con conseguenti ingorghi, aumentando sensibilmente i pericoli per la sicurezza dei pedoni.

Una situazione da scongiurare disciplinando, in primis, il traffico veicolare nella piazzetta al fine proprio di garantire l’incolumità dei cittadini oltre che la tutela della salute, la sicurezza urbana, il patrimonio ambientale e culturale e permettere una migliore vivibilità all’interno dello stesso centro urbano.

«Istituendo l‘area pedonale nella piazzetta dell’Acqua sulfurea – ha commentato il sindaco Giovanni Papasso – tuteliamo i pedoni e, allo stesso tempo, accogliamo una richiesta che arriva anche da tanti cittadini. È inconcepibile che dove sostano, passeggiano, sorseggiano un drink e cenano tante persone allo stesso tempo, a pochi passi dai tavoli, sostano o passano delle auto. L’obiettivo è quello di alzare la qualità della vita in particolare di bambini e giovani. Chiaramente, come previsto dalla legge, sarà garantito il transito ai mezzi di soccorso».

I residenti in zona potranno utilizzare i parcheggi in zona in via Terme situati proprio nelle immediate vicinanze della piazza. Altri dettagli arriveranno successivamente quando sarà emanata una apposita ordinanza per organizzare, regolamentare e delimitare la suddetta area pedonale. (rcs)

CASSANO (CS) – Intitolate alcune strade di Lattughelle e Piano Scafo a Oliveto, Rodio e Visciglia

Le richieste di intitolare le tre strade ai tre giovani trovano origine nel lontano 2015 quando, tantissimi cittadini, presentarono due petizioni popolari con le quali chiesero all’amministrazione comunale di intitolare due arterie ad Aldo Oliveto e Stefano Visciglia, due giovani che, in anni diversi, persero la vita in tragici incidenti stradali verificatisi nel cuore della contrada Lattughelle e, successivamente, una terza per chiedere l’intitolazione di una strada di contrada Piano Scafo ad Antonio Rodio, un bimbo di appena tre anni, anche lui vittima di un grave incidente stradale. Tre figli di questa Contrada, accomunati da un tragico destino, strappati alle loro famiglie ed alla comunità nel fiore dei loro anni.

Alla partecipatissima e solenne cerimonia di intitolazione di questa sera erano presenti il sindaco Giovanni Papasso, la giunta, i consiglieri comunali Antonio Strigaro e Natalya Franzese, dirigenti e dipendenti comunali oltre ai familiari dei tre giovani scomparsi prematuramente e a tantissimi familiari, amici e residenti accorsi per ricordarne la memoria e che hanno voluto regalare una targa al sindaco Papasso per l’umanità e l’affetto dimostrato anche in questa occasione. Presente anche don Pietro Groccia per le benedizioni di rito.

«Siamo qui – ha sottolineato l’assessore Sara Russo – a rendere omaggio ai giovani Aldo Oliveto e Stefano Visciglia ed al piccolo Antonio Rodio e ad onorarne la memoria. Siamo qui tutti insieme – ha rimarcato la consigliera Franzese – a nome di tutta la comunità di Cassano Sibari, per dare un segno tangibile di vicinanza a tre famiglie di onesti lavoratori, radicate nel quartiere di Lattughelle, costrette a convivere col dolore immenso e mai superabile che solo la perdita di un figlio, di un fratello, di un nipote può causare alle persone. Questa amministrazione – ha insistito ancora l’assessore Russo – ha sempre avuto un’attenzione particolare nel ricordare concittadini scomparsi tragicamente in incidenti stradali. Ed il senso delle intitolazioni di strade o spazi pubblici, che alcuni criticano, va ricercato nell’esigenza di onorare e tramandare alle future generazioni la memoria e l’esempio di persone che nella loro vita si sono distinte con azioni ed opere in favore della collettività, ma anche di persone che, loro malgrado, sono state protagonisti di storie tragiche che hanno segnato la vita dell’intera comunità».

«Recuperare la memoria e tramandarla a chi verrà dopo – ha rimarcato il sindaco Papasso – è un ottimo strumento di coesione e di conservazione dell’identità di un popolo. Appuntamenti come questo, inoltre, ci consentono di mantenere viva l’attenzione su un tema importante e fondamentale, come quello della sicurezza stradale e della necessità di avviare campagne d’informazione e misure per contenere al massimo il rischio d’incidenti e di gravi lutti che vanno a colpire le famiglie e la comunità intera. Per tali ragioni, il nome di Aldo Oliveto, di Stefano Visciglia e di Antonio Rodio, figli di questa Città strappati troppo presto alla vita, inciso sulle targhe che andremo a scoprire alla fine di questa cerimonia, dovrà essere un monito per chiunque si trovi a passare alla guida di un veicolo ad osservare le regole dettate dal Codice della Strada, ad essere prudente e consapevole del rischio per sé e per gli altri. Continueremo – ha concluso Papasso ad avere al centro della nostra agenda politica anche un altro tema, quello dell’ammodernamento delle nostre strade comunali, provinciali ed extra provinciali. Ne sono un esempio sia il fatto di essere stato il Comune che più di tutti ha lottato per la costruzione del terzo megalotto e sia quello di aver dato ampia disponibilità e collaborazione ad Anas per il tratto Sibari-Rossano per il quale si sta lavorando a definire ed approvare il progetto definitivo. Anche questo è un modo per evitare che queste morti siano vane». (rcs)

CASSANO (CS) – La denuncia di Garofalo: «Al Poliambulatorio non si può fare la Moc»

«Alla Radiologia del Poliambulatorio di Cassano, non è possibile effettuare una semplice Moc (Mineralometria ossea computerizzata), comunemente conosciuta come densitometria ossea. Si tratta di un esame radiologico che permette di determinare la densità minerale dell’osso e può essere eseguita a livello del femore, della colonna vertebrale, lombare oppure su tutto il corpo».

È quanto denuncia, Francesco Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini, per la tutela della salute pubblica, della città delle terme.

«È logica conseguenza della mancata nomina del nuovo radiologo – evidenzia – che oramai si potrae da tempo. Attualmente, opera un solo tecnico radiologo, che sebbene il suo impegno, non può refertare gli esami. Nonostante i nostri reiterati appelli – prosegue Garofalo – si continua a mantenere questo stato di cose, che si ripercuote su i cittadini, costretti ad effettuare la prenotazione verso altri presidi o rivolgersi a pagamento in strutture private».

«Questi continui disservizi – ricorda il portavoce del comitato -, cozzano con quanto sostenuto dal Presidente Mattarella, a Torino al Festival delle Regioni: “Il Servizio sanitario nazionale è un patrimonio prezioso da difendere e adeguare”. Così come, è paradossale, che nell’era del digitale non si riesce a garantire un normale servizio, oramai garantito dappertutto a distanza con la teleradiologia».

«È evidente, che siamo piena emergenza sanitaria e di certo, in attesa di comunicazioni ufficiali – ha concluso – la nostra battaglia va avanti a tutela della salute pubblica e in difesa dei diritti costituzionalmente garantiti». (rcs)