L’OPINIONE / Orlandino Greco: Restituiamo credibilità al tema dell’area urbana

di ORLANDINO GRECO – A fronte degli incentivi statali che comportano più servizi e meno tasse, quello della fusione dei Comuni è un argomento sicuramente appetibile e che guarda al futuro di tanti enti del Sud messi in difficoltà negli anni dall’austerità ed iniquità dei governi centrali. Infatti, quello del spesa storica, tema sul quale mi batto da anni, è un fenomeno a causa del quale gli enti più piccoli, che in proporzione ai più grandi hanno più spese e meno entrate, vengono asfissiati da una pressione fiscale che sono costretti a loro volta a scaricare sui cittadini, innescando il fenomeno dello spopolamento o della scomparsa di fondamentali servizi, come gli asili nido.

La diminuzione delle risorse a disposizione dei Comuni che dal 2010 si sono costantemente ridotte ha causato, unitamente alla complessità dei problemi da affrontare (penso alla gestione dei rifiuti o delle risorse idriche), un minore impatto sui territori dell’azione amministrativa. A Castrolibero, ciononostante, le giunte guidate dal sottoscritto e da Giovanni Greco hanno agito concretamente in un’ottica di sviluppo del territorio, volta alla condivisione dei servizi efficienti e alla fruibilità degli spazi con l’hinterland cosentino. Una sinergia reale e non propagandistica, con tutti i cittadini che vivono l’area urbana e che, di fatto, hanno contribuito a realizzarla. Basti pensare alla recente approvazione da parte del Consiglio Comunale di Castrolibero del Piano Strutturale Comunale (PSC) e del relativo Regolamento Edilizio e Urbanistico (REU), avvenuta alla luce anche di un continuo interscambio di contenuti con i cittadini.

Il PSC, assieme ad una corretta gestione erariale dell’ente, è l’unico strumento tangibile in grado di parlare concretamente e credibilmente ai cittadini e alle istituzioni, spesso ripiegate nei recinti dei campanilismi e dei protagonismi fine a se stessi, di area urbana. Strumenti capaci di concretizzare una visione attorno ai temi dello sviluppo urbano e sostenibile, un’occasione per perseguire il rilancio economico, insediativo e di immagine della propria città.

Siamo alla vigilia dell’attuazione del Pnrr e delle sue risorse ed è chiaro che l’occasione, essendo irripetibile, pone davanti le sfide del futuro, tra queste vi è indubbiamente la conurbazione. Benintesa non come una semplicistica fusione a freddo degli attuali perimetri comunali, sulle cui ricadute occorrerebbe effettuare studi di fattibilità alla luce del dissesto del Comune di Cosenza e il pre-dissesto del Comune di Rende.

Ma come la gestione associata di una serie di servizi per iniziare a creare economie di scala nell’epicentro di un’area urbana che è già individuata negli abitanti dei 3 comuni che non vede soluzioni di continuità, che deve espandersi a cerchi concentrici e che perciò non può prescindere dall’avvio di un ragionamento condiviso tra Cosenza, Rende e Castrolibero, con un’indiscussa centralità del capoluogo bruzio, storicamente riconosciuta. L’obiettivo al quale la politica deve tendere è la creazione di una vasta area metropolitana che vanterebbe, compresa l’Università della Calabria, circa 300.000 abitanti.

Il mio invito, allora, è quello di fissare la convocazione dei tre consigli comunali per discutere simultaneamente la gestione associata di servizi fondamentali e dare il la all’effettiva costruzione dell’area urbana dal punto di vista istituzionale. Penso alla creazione di un’azienda unica che si occupi di trasporti, ad una programmazione comunitaria ed una gestione dei rifiuti, figlie di un’azione concertata e ad unica pianificazione urbanistica. Ecco, su questi punti Castrolibero c’è e ci sarà ma occorre stare al passo con i tempi.

Dunque ciò che oggi ribadisco, da amministratore che crede nello sviluppo e nella valorizzazione di questo strategico comprensorio per l’intera Calabria, è di evitare le fughe in avanti prive di condivisione istituzionale e contenutistiche. Con l’approvazione della variante al PSC il Comune di Castrolibero ha offerto una base seria per un confronto dal quale potranno scaturire benefici e futuro per l’intera area urbana. Dagli strumenti urbanistici si pongono le basi per la fruibilità comune dei servizi. Occorre accantonare le logiche dell’orticello elettorale che qualche impavido consigliere regionale persegue in solitudine, proponendo improbabili leggi regionali per una ancora più improbabile fusione a freddo tra Cosenza e Rende, e abbracciare una consapevolezza culturale e di visione che guardi agli elementi di modernità come viatico di un nuovo municipalismo. (og)

 

 

CASTROLIBERO (CS) – Il libro “Tessere la vita, l’arte del cucito”

Domani pomeriggio, a Castrolibero, alle 17.30, nei locali di Palazzo Isabella Quintieri, la presentazione del libroTessere la vita, l’arte del cucito di Gisella Florio.

L’iniziativa, promossa dall’associazione Mediterranean Media, è sostenuta dal CSV Cosenza nell’ambito delle Map (Micro azioni partecipate). Ad introdurre i lavori, coordinati dall’editrice Nadia Gambilongo, sarà Evelina Castardo, presidente dell’associazione Agorà. Dopo i saluti istituzionali di Concetta Ambrosio e Nicoletta Perrotti in rappresentanza, rispettivamente, degli assessorati all’associazionismo e alla cultura, interverranno il consigliere regionale Ferdinando Laghi e il direttore del CSV Cosenza, Mariacarla Coscarella. Seguirà una lettura di brani a cura di Grazia Fasanella e un intermezzo musicale di Sandro Scalercio. Sarà presente l’autrice e la serata si chiuderà con un aperitivo.

Il libro ripercorre la storia personale di Gisella Florio, cosentina da sempre impegnata in campo sociale. La sua storia si intreccia con quella delle donne per l’emancipazione e per la libertà. L’intento del volume è, infatti, quello di valorizzare i saperi femminili. 

Nell’occasione sarà allestita una mostra delle giovani artiste Gaia Landri e Morena Soria. Il momento conviviale, in particolare, consentirà di rafforzare le reti di relazione che la pandemia ha reso complicate, ma a cui le associazioni MEDiterranean MEDIA e I giardini di Eva non hanno mai voluto rinunciare. (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – Il Comune ha approvato il Piano Amianto Comunale

Il Comune di Castrolibero ha approvato il Piano Amianto Comunale, un importante strumento per l’attuazione sul territorio di tutte le misure previste dalla normativa per prevenire o eliminare ogni rischio di contaminazione da amianto.

Tre gli obiettivi principali: un preciso censimento di tutti i siti contenenti amianto, allo scopo di fotografare la situazione a prevenire smaltimenti illeciti; quello di rimuovere rapidamente tutti i rifiuti abbandonati sul territorio contenenti amianto e il terzo consiste nella programmazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto. A darne notizia la consigliera Annamaria Buono, con delega alle politiche ambientali.

«Il nostro comune – ha dichiarato – ha provveduto anche nello scorso anno, in piena pandemia e con grande sforzo degli uffici e delle forze di polizia municipale, alla mappatura dei manufatti e dei siti presenti sul territorio realizzati con materiale in amianto, indicandone anche lo stato di conservazione. Tutti i dati sono stati successivamente trasmessi all’Arpacal».

Dalla relazione generale del Piano Amianto Comunale (P.A.C.) si evince come nell’attuazione del disegno urbanistico connesso all’intervento stesso, l’amministrazione comunale punta molto sul coinvolgimento in maniera attiva della cittadinanza, attraverso idonee campagne di sensibilizzazione per l’acquisizione di un maggior numero di dati. A tale scopo il sito web del comune prevederà un’apposita sezione dedicata. «Altra importante azione – ha affermato la Buono – prevede l’istituzione di uno sportello comunale ed implementazione di un portale sull’amianto. Si potrà così offrire ai cittadini, associazioni e imprese, consulenze e informazioni per l’auto-rimozione sicura di piccole superfici di amianto».

La cittadinanza ha, quindi, la possibilità di interfacciarsi con l’amministrazione riguardo i problemi legati al minerale tossico. «Successivamente – sottolinea la consigliera – all’approvazione del Piano, si procederà a stipulare una o più convenzioni con ditte autorizzate alla rimozione e smaltimento dei materiali interessati. Attraverso questi accordi, il comune farà da tramite tra i privati e le aziende per incentivare le bonifiche ad un prezzo convenzionato».

«L’obiettivo – ha concluso – è quello di eliminare i rischi sanitari ed ambientali legati alla tossicità di questi materiali. Questa è un’ulteriore conferma del lavoro che come amministrazione stiamo portando avanti, nell’ottica dello sviluppo sostenibile e nella visone del benessere della nostra città». (rcs)

COSENZA – Il sindaco Greco parteciperà alla manifestazione degli studenti del “Valentini-Majorana”

Il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, ha pubblicamente ringraziato gli studenti del “Valentini-Majorana” «per avermi invitato ad aderire alla manifestazione da loro organizzata a Cosenza il prossimo 18 febbraio».

«Ascolto e vicinanza istituzionale ed umana ai ragazzi e alle ragazze sono necessari – ha ribadito – rispetto al quadro dei gravi fatti dichiarati in queste settimane. Tutti i temi che riguardano la violenza di qualsiasi genere, ci vedono uniti ed impegnati nel creare le basi di una società più giusta ed equa. La nostra posizione è chiara nel ribadire “sdegno e netto contrasto a tutte le manifestazioni di violenza accertate o presunte tali, anche in virtù di un malessere che va interpretato e gestito come campanello di allarme sociale di una Calabria che rifiuta l’omertà”».

«Non dimentichiamo – ha aggiunto – che l’intera comunità scolastica e l’amministrazione comunale di Castrolibero, nel corso degli anni, hanno messo in campo tutte le energie per donare all’area urbana cosentina, e non solo, un complesso scolastico all’avanguardia. È in virtù di ciò che continueremo ad invocare la verità dei fatti nel più breve tempo possibile, riponendo la massima fiducia negli organi inquirenti, cercando di evitare ogni forma di strumentalizzazione. Noi ci siamo e ci saremo sempre!». (rcs)

Molestie al Liceo di Castrolibero, i prof. scrivono agli studenti: «Ci avete dato una grande lezione»

Carissime ragazze, carissimi ragazzi, ve lo vogliamo dire, questa volta la lezione ce l’avete data voi. E bella grande.

Siamo i vostri docenti, vi vediamo tutti i giorni per molte ore, vi giudichiamo con un voto, ma non vi conosciamo.

È forse colpa di un mestiere sempre più difficile, in una istituzione troppo spesso chiusa e burocratica come è sempre stata la scuola; sarà colpa della retorica della ricerca dell’efficienza e dell’eccellenza a tutti i costi che si è ormai diffusa in essa. Ma ciò che è successo ci ha posto di fronte ad una dura realtà e siete stati voi a sbattercela in faccia.

Noi, troppo spesso ce lo dimentichiamo, non siamo impiegati del catasto. Dovremmo essere costruttori di teste, guide della conoscenza, edificatori dal basso di quella cosa bella e grande che si chiama democrazia. E troppo spesso non lo siamo stati.

Ecco perché oggi, dopo questi giorni intensi e convulsi, sentiamo il bisogno di andare al di là della stessa condanna di ogni forma di molestia, di violenza, di prevaricazione tanto più grave e imperdonabile se praticata da chi è chiamato a svolgere una funzione educativa.

Diciamoci la verità, al di là del merito dei fatti specifici emersi in questi giorni, sui quali ormai indaga l’autorità giudiziaria, di fronte all’evidente inadeguatezza di chi doveva offrire in questi giorni ben altre risposte, noi docenti forse non siamo stati in grado di ascoltare, di vedere e quindi di capire il disagio che evidentemente pervadeva nel profondo questa scuola.

E di questo, noi tutti, non possiamo non sentire il rimorso.

Come diceva Edmond Rostand, «Anche se non si è fatto nulla di male/Si han di sé mille piccole nausee il cui totale/Non dà un rimorso, no, ma un oscuro tormento».

Al di là di come finirà questa vicenda dal punto di vista giudiziario, rispetto a chi vi è coinvolto (e per il quale vale sempre la presunzione di innocenza), il tema che ci avete posto di fronte è quindi molto più grande, per certi versi anche più grave.

A cominciare da quello di superare fino in fondo una cultura sessista e del possesso, certa concezione predatoria della relazione tra i sessi, su cui, nonostante la modernità che pervade le nostre vite, non si riflette mai abbastanza.

Una cultura che non può essere banalizzata solo come espressione di atavici pregiudizi e di comportamenti scorretti e che è, invece, qualcosa di molto più pervasivo e radicato per poter essere sconfitto solo con le denunce e le iniziative giudiziarie.

Qualcosa che sta dentro di noi e di cui troppo spesso siamo inconsapevoli e che emerge in forme troppo spesso superficialmente sottovalutate ma che feriscono, lacerano nel profondo, distruggono coscienze.

Ecco, care ragazze e cari ragazzi, quando rientreremo in classe insieme dovremo lavorare su come tornare ad essere davvero una comunità protesa alla difesa della dignità di tutte e di tutti.

E magari ci insegnerete a superare quel rimorso e quell’oscuro tormento di cui parlava Rostand. [Gabriele Petrone, Angela Pagliarulo, Alfonso Tarantino, Francesco Cirillo, Biancamaria Iusi, Giovanna Migliano]

CASTROLIBERO (CS) – Ripristino del sistema di video sorveglianza

L’Amministrazione comunale di Castrolibero ha espresso la necessità di ripristinare le telecamere che, a novembre, sono state rubate.

In particolare, si vuole dotare delle telecamere i siti: di confine con Cosenza, Ponte Nuova Campagnano (Marchesato- scuole superiori Majorana; confine Cosenza Ponterà Cannezza (Ponte San francesco); confine Marano Principato, Fontanesi – Bivio Boschi. Previste, poi, altre due installazioni.

Attualmente, il comando di Polizia locale dispone di una postazione di controllo di alcune telecamere, in corrispondenza della sede. La stessa, verrebbe potenziata con strumenti hardware e software, presso la ‘control room’, per il controllo delle aree di video sorveglianza di nuova installazione. 

«Il comune – ha affermato il consigliere con delega alla viabilità, Aldo Figliuzzi – ha voluto mettere in sicurezza le entrate e le uscite di Castrolibero, provvedendo ad installare delle telecamere per controllare il territorio. Quella approvata – ha continuato Figliuzzi – è una delibera già in essere. Da quanto mi è stata affidata la delega alla viabilità, ho cercato di dare un’accelerata, per far si che la città venisse monitorata, attraverso un servizio di video sorveglianza adeguato e funzionante».

In programma anche altri progetti. «A breve – ha concluso il consigliere, Aldo Figliuzzi – metteremo in campo un monitoraggio di Largo degli Aquiloni e dell’ingresso di Orto Matera, con l’installazione di altre due telecamere. Un ringraziamento particolare va al comandante della Polizia Municipale, Antonio Plastina, per l’impegno profuso. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore sicurezza e tranquillità, per una città che da sempre si è spesa per il benessere e la massima vivibilità del proprio territorio». (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – Successo per la presentazione del libro di Francesco Kostner

È stato presentato, a Castrolibero, nella Sala Tito del Quotidiano del Sud, il libro-intervista del giornalista Francwsco Kostner, dal titolo Ettore Loizzo. Storia di un Gran Maestro, edito da Pellegrini.

L’evento è stato organizzato dalla Commissione Cultura del Comune di Castrolibero, presieduta da Pasquale Villella.

Tante le presenze accorse, per celebrare il decennale della scomparsa di un illustre cosentino che, attraverso una vita dedicata alla scoperta della conoscenza e della solidarietà, ha rappresentato agli occhi del Bel Paese una delle migliori menti della nostra terra nella Prima Repubblica. 

Ai saluti istituzionali del sindaco Giovanni Greco e dell’assessore Perrotti, hanno fatto seguito le appassionanti relazioni dell’autore del libro, Francesco Kostner, e di Pasquale Naccarato, avvocato penalista, nonché nipote del compianto Maestro.

Gli interventi si sono incentrati sul delicato ruolo che Loizzo ha svolto nel rinsaldare l’istituzione massonica del G.O.I. dopo la celebre vicenda della P2 nel 1993 e sull’importanza degli insegnamenti che il Loizzo ha fornito alle nuove generazioni, determinanti per la scelta di quello stile di vita dedicato alle opere murarie e quindi all’umanità. Orlandino Greco, nel ricordare con affetto la propria amicizia con Loizzo, si è rifatto al “mito della caverna” di Platone, un racconto metaforico della condizione umana rispetto alla conoscenza della realtà, significativo al fine di esaltare il compito di un’istituzione socio-culturale qual è la massoneria.

Diversi i contributi da parte di un pubblico attento e coinvolto, con alcuni passaggi e aneddoti sulla vita del Gran Maestro da parte di coloro che lo hanno conosciuto. La serata si conclusa con l’emozionante saluto del dottor Gianni Loizzo, figlio di Ettore, il quale ha ringraziato a nome di tutta la famiglia gli organizzatori dell’evento e sottolineato l’importanza dei valori umani, impartiti dal padre, per il miglioramento di sé stessi. (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – Bilancio positivo per la prima edizione del Festival del Fico

Si è chiuso, con successo, a Castrolibero, la prima edizione del Festival del Fico, finanziatodalla Regione Calabria, in partenariato con la locale Pro Loco, Parco S.O.S. Art Sas e Maccaroni Chef Academy’, che ha animato e inondato di gusto e sapori il borgo antico della cittadina cosentina. 

Il sindaco, Giovanni Greco, lassessore alla cultura, Nicoletta Perrotti, e Sergio Chiatto della commissione Cultura, hanno evidenziato la loro soddisfazione per la riuscita di questa prima edizione. Un progetto su cui l’amministrazione ha creduto e ha voluto, fortemente, realizzare, nel rispetto delle norme anti covid.

«Un’iniziativa, a cui abbiamo creduto sin dallinizio e sposata, finanziando il progetto, anche dalla Regione Calabria – ha affermato il primo cittadino – e che ha avuto, pur se ridotto nelle manifestazioni, un grande eco, soprattutto mediatico, grazie ad una comunicazione mirata ed efficace e che ha travalicato i confini regionali e nazionali».

«Molto interesse, infatti, – ha aggiunto Greco – ha suscitato, anche tra i nostri corregionali all’estero, un frutto legato ai ricordi e alla memoria del passato e che oggi ritorna, in maniera preponderante, come prodotto ed eccellenza non soltanto delle nostre terre ma del Made in Italy. Riscoprirlo e valorizzarlo darà lustro ai nostri territori, alla storia dei nostri centri storici, motivo di sviluppo non solo culturale ma anche socio economico».

L’assessore Perrotti ha da parte sua affermato: «Il bilancio è, senza dubbio, positivo soprattuto se pensiamo che è un festival organizzato in pochissimi giorni ma che ha visto la collaborazione di molte persone e coinvolto tanti professionisti ed esperti. È stato un momento in cui la macchina amministrativa si è rimessa in moto, anche sotto il profilo dell’organizzazione degli eventi e delle manifestazioni, rimaste ferme a causa della pandemia, ma che rappresentano momenti importanti di conoscenza e di aggregazione sociale e culturale».

E nel ringraziare tutti, ha sottolineato: «È stato anche emozionante, ritrovarsi e rivivere luoghi e riscoprire tradizioni e storia. Abbiamo scelto i giorni che precedono le festività natalizie anche per questo, per lanciare un messaggio di augurio e di speranza».

La parola è, poi, passata al parterre dei relatori, moderati dalla giornalista, Fabrizia Arcuri, che hanno relazionato su un frutto e una varietà, quella del Dottato di Cosenza, conosciuto già dai tempi dei greci e dei romani. Un prodotto tipico, una grande eccellenza delle Serre Cosentine, ma anche un esempio di buone pratiche messe a sistema. Valorizzazione, tutela, biodiversità, università, azioni in rete ne hanno garantito il grande successo. 

Francesco Rosa, in rappresentanza del Consorzio di tutela Fichi di Cosenza Dop e della Camera di Commercio della città bruzia, ha evidenziato il lavoro svolto dai due enti che hanno riservato una grande attenzione a questo prodotto, attraverso un’intensa attività di promozione e ricerca, ancora prima del riconoscimento della Dop.

Un lavoro certosino, intensificato negli ultimi anni attraverso sinergie e condivisione d’intenti, che ha visto protagonisti anche la Coldiretti, presente Vincenzo Abbruzzese, la Cna di Cosenza, al tavolo il presidente Francesco Citino, e il Gal Sts, Savuto, Tirreno, Serre cosentine, rappresentato dal membro del cda, Lucio Di Gioia.

Tutti, allunisono, hanno convenuto sulla necessità di unirsi e camminare insieme, pubblico e privato, verso un connubio fattivo di valorizzazione, conoscenza e promozione del Fico. Il tutto, attuando quelle buone pratiche che permettano un rilancio completo, attraverso anche una maggiore tutela e difesa di un prodotto che risente fortemente delle condizioni meteorologiche e dei cambiamenti climatici. Innovazione, quindi, nei sistemi di coltivazione che puntano a mantenere integro il prodotto e di commercializzazione, così da poter ambire ai mercati internazionali.

A margine dellincontro, è stato presentato il Pandosino, cioccolatino di Castrolibero, realizzato, appositamente per loccasione, da una sapiente maestra cioccolatiera, Isabella Mascaro. Prelibatezza unica che ha estasiato i palati dei presenti e che sta riscontrando grande successo.

La pralineria, prende il nome da Pandosia, descritta dallo storico Strabone quale antica capitale del popolo degli Enotri oggi, appunto, Castrolibero. Unesegesi del nome, brillantemente esposta, nel suo intervento, dal vice sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, il quale ha, poi, messo in evidenza come riscoprire la storia, la cultura, le eccellenze della nostra terra siano importanti per il rilancio della stessa ma da soli non bastano.

«Bisogna sostenere e incrementare la valorizzazione con maggiore convinzione e porre in essere azioni concrete. Nel caso dei prodotti tipici è necessario incrementare le produzioni ma, allo stesso tempo, aiutare i produttori ad imporsi nei mercati, soprattutto esteri. Soltanto così si può parlare di reale sviluppo economico e di crescita», ha sostenuto l’ex consigliere regionale.

E ha chiosato: «Il Festival, vista la riuscita di questa prima edizione, diventerà un appuntamento fisso e strumento di valorizzazione che porterà questa nostra eccellenza all’estero. Molte già le interlocuzioni aperte, proprio in questi giorni grazie all’eco e alla visibilità che ha avuto questa iniziativa».

A chiudere i lavori l’Assessore regionale all’Agricoltura, risorse agroalimentari e forestali, Gianluca Gallo, che, nel complimentarsi per l’iniziativa, ha sottolineato l’impegno profuso dalla Regione Calabria nella tutela e la promozione di questo prodotto. Ingenti sono stati e continuano ad essere i finanziamenti, come particolarmente importante è il sostegno da parte di tecnici dellArsac e del Dipartimento agricoltura, che hanno da sempre seguito tutto il processo di filiera, sostenendo il lavoro del Consorzio di tutela e delle associazioni di categoria. 

Nei saluti finali la consegna del premio, alla vincitrice Patrizia Filippelli, del concorso fotografico Il Fico tra tradizione e innovazione, patrocinato dallassessorato alla cultura e organizzato dalla commissione preposta del comune, e consegnato da Gisella Florio.

Lappuntamento è, quindi, per il prossimo anno con l’ambizione, l’impegno e una certa visione, da parte dell’amministrazione comunale, di non soltanto istituzionalizzare il Festival ma di farlo diventare itinerante, travalicando anche i confini nazionali. (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – Il convegno-dibattito su “Il fico di Calabria tra tradizione e export”

Domani pomeriggio, a Castrolibero, alle 18, nella ex Chiesa San Giovanni, il convegno-dibattito su Il fico di Calabria tra tradizione e export, organizzato nell’ambito della prima edizione del Festival del Fico, finanziato dalla Regione Calabria, in partenariato con la locale Pro Loco, Parco S.O.S. Art Sas e ‘Maccaroni Chef Academy’.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco della città cosentina, Giovanni Greco, dell’assessore alla cultura, Nicoletta Perrotti, e di Sergio Chiatto della commissione cultura, relazioneranno, moderati dalla giornalista, Fabrizia Arcuri, Anna Garofalo, presidente del Consorzio di tutela ‘Fichi di Cosenza Dop’, Francesco Citino, presidente di CNA Cosenza, il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, e Lucio Di Gioia, del Cda Gal STS, Savuto, Tirreno e Serre cosentine. 

Nell’ambito del convegno, interverranno, poi, il presidente della Camera di commercio bruzia, Klaus Algieri, e il vice sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco. Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale alle politiche agricole, Gianluca Gallo. 

Un’iniziativa che va a chiudere una tre giorni ricca di gusto, tradizioni culinarie e storia con un unico filo conduttore: il fico. Frutto simbolo di conoscenza, abbondanza e fecondità, così come citato nell’Antico Testamento. L’origine della coltivazione del fico risale al tempo della Magna Grecia. Un documento, risalente all’età murattiana, riporta come i fichi di Cosenza “venivano già esportati al di fuori del Regno di Napoli”. Si hanno notizie del commercio dei fichi secchi in Calabria a partire dal ‘500 quando, nell’opera ‘Descrittione di tutta Italia’, lo storico bolognese Leandro Alberti, soffermandosi sui luoghi visitati, cita i fichi come una tra le colture agricole più diffuse della provincia bruzia. 

L’evento, così come tutto il ‘Festival del Fico’ è organizzato nel rispetto delle norme anti Covid – 19. Per partecipare agli incontri, verrà richiesto il Green Pass, la distanza interpersonale di almeno un metro e l’utilizzo della mascherina per la protezione delle vie respiratorie. (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – La prima edizione del Festival del Fico

Prende il via giovedì 16 dicembre, a Castrolibero, la prima edizione del Festival del Fico, progetto finanziato dalla Regione Calabria, in partenariato con la locale Pro Loco, Parco S.O.S. Art Sas e ‘Maccaroni Chef Academy’.

Fino al 18 dicembre, dunque, il centro storico diventerà teatro di una kermesse che vuole valorizzare e promuovere la conoscenza del Fico Dottato Dop di Cosenza e rinnovare antiche tradizioni, con un programma ricco e variegato che avvolge, in un abbraccio, tutti i cinque sensi.

Oltre agli stand gastronomici e gli show cooking faranno da corollario al Festival, incontri, passeggiate esplorative, animazione per i più piccoli e un contest fotografico. Il gusto, sarà, poi, un altro protagonista fondamentale che inebrierà di pralinerie, leccornie e bontà dolciarie i palati più esigenti. E su tutti dominerà il ‘Pandosino’: il cioccolatino di Castrolibero, realizzato appositamente per l’occasione da una sapiente maestra cioccolatiera, Isabella Mascaro. A sposare e a condividere il Festival esperti, rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e dell’associazionismo, storici e agronomi che hanno contribuito attraverso interviste e vari interventi, consultabili sulla pagina social del comune di Castrolibero, alla conoscenza di un frutto che bandiva le tavole dei greci e dei romani, tra gli alimenti principe della Dieta Mediterranea, ancora oggi domina nella nostra cucina.

«Stiamo puntando molto anche ad un recupero del borgo antico – ha sottolineato il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco – attraverso il racconto dei luoghi, legati alla tradizione. Valorizzare un frutto come il fico – ha continuato il primo cittadino – che è patrimonio storico della nostra comunità e della Calabria intera, può diventare motivo di sviluppo delle nostre terre. Oltre a far riscoprire il valore delle nostre peculiarità e l’originalità delle nostre comunità».

«È un evento su cui abbiamo puntato molto – afferma invece il vicesindaco Orlandino Greco – perché il fico è uno dei prodotti legati alla storia stessa dell’antica Pandosia e di cui Castrolibero è depositaria. L’istituzionalizzazione del Festival, grazie al lavoro profuso dei tanti che hanno lavorato e collaborato all’iniziativa diventa motivo di vanto e di un impegno che ci vede già a lavoro per le prossime edizioni. Immaginando, già dal prossimo anno, un palcoscenico molto più ampio travalicando anche i confini regionali e nazionali».

Un evento, dunque, che vuole lasciare il segno e che si colloca in un momento storico particolare e anche la scelte delle date in prossimità delle feste natalizie, non è un caso.

«È un periodo che definisco di rinascita dopo questi lunghi mesi di restrizioni segnati dal lockdown – ha affermato l’assessore alla cultura, Nicoletta Perrotti –. C’è voglia di ritornare nelle piazze, tra la gente per condividere la voglia di stare insieme, ritrovando nelle origine, nelle peculiarità e nell’identità dei luoghi lo stimolo per ripartire».

«Il Festival del fico nasce, proprio, da questa esigenza. In più – ha continuato Perrotti – abbiamo cercato di trovare un’idea che ci rappresentasse e che mettesse insieme storia, cultura e tradizione. Il fico fa parte delle coltivazioni delle nostre terre da sempre, soprattutto nelle lavorazioni. Nelle contrade, nelle viuzze della nostra città, è ancora possibile ritrovare signore che lavorano i fichi, che dai gesti ai profumi riescono a trasmettere emozioni».

«L’evento – ha concluso l’assessore Nicoletta Perrotti – è soprattutto una scommessa e una speranza di ritornare a vivere». (rcs)